giovedì 24 gennaio 2013

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Ecco la Honda per il 2013
È la rivale numero 1 per Rossi

MADRID (Spagna) , 24 gennaio 2013

Svelata a Madrid la RC213V con cui Pedrosa e il debuttante Marquez, entrambi spagnoli, daranno l'assalto al titolo mondiale. Per la Yamaha di Vale sarà l'avversaria da battere. Nakamoto: "Dani da titolo, marc da podio". Livio Suppo nuovo team principal

Dani Pedrosa, 27 anni, e Marc Marquez, 19, con la nuova Honda
Dani Pedrosa, 27 anni, e Marc Marquez, 19, con la nuova Honda
Presentata a Madrid la nuova Honda per la stagione 2013 della MotoGP, la RC213V che sarà affidata a Dani Pedrosa, secondo l'anno scorso nel mondiale (qui il film della stagione 2012) alle spalle di Jorge Lorenzo, e al debuttante Marc Marquez, iridato in carica della Moto2. L'evoluzione della moto che nella stagione passata ha vinto più di tutte, 12 gare - 7 con Pedrosa, 5 con Stoner, ritiratosi a fine stagione e rimpiazzato dal 19enne Marquez -, ha sempre la livrea dello storico sponsor Repsol, anche se c'è un maggiore componente di bianco.
Un'altra immagine della coppia Honda Pedrosa-Marquez. Afp
Un'altra immagine della coppia Honda Pedrosa-Marquez. Afp
i piloti — "Essere qui nel team ufficiale è come un sogno, non vedo l'ora che inizino i test in Malesia", ha detto il giovanissimo - compirà 20 anni il 17 febbraio - Marc Marquez, spagnolo come il compagno di team. Anche Pedrosa non vede l'ora di ritrovarsi in pista, per i primi test stagionali, dal 5 al 7 febbraio in Malesia: "Quest'anno la moto potrebbe darci una spinta in più nelle gare; adesso vedremo in Malesia come regolare al meglio la moto in vista della prima gara".
nakamoto: "dani da titolo" — Presenti il nuodo team principal, Livio Suppo, il capo della Dorna, Carmelo Ezpeleta, e il vicepresidente esecutivo dell'HRC, Shuhei Nakamoto, che ha detto: "La Honda ha continuato lo sviluppo della moto dello scorso anno, quella con il nuovo motore che Pedrosa e Stoner hanno già usato da Laguna Seca in poi. Pedrosa avrà sicuramente la chance di vincere il campionato se dimostrerà la continuità del finale della scorsa stagione, mentre Marquez avrà bisogno di un po' di tempo per adattarsi alle gomme, ma lotterà per il podio".

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Tv, filtro contro i disturbi da rete 4G
Gratis solo se hai pagato il canone

Il digitale terrestre potrebbe subire delle interferenze dalla nuova rete mobile ad alta velocità. L'Adiconsum contro la scelta di tutelare solo gli utenti Rai "in regola" con la tassa televisiva

di ALESSANDRO LONGO La tivù digitale terrestre di colpo si vede male o non si vede affatto? Potrebbe essere colpa delle interferenze causate dalle nuove reti mobili 4G: da qualche giorno è appunto nato uno sportello online ministeriale dove rivolgersi per chiedere l’intervento gratuito del tecnico e così risolvere. Peccato che sia utilizzabile solo da chi risulta in regola con il canone.

Gli altri, risolvano a proprie spese: un’idea che l’Adiconsum giudica “illegittima e iniqua”. L’associazione è quindi sul piede di guerra e ha scritto al ministero allo Sviluppo economico perché estenda l’intervento gratuito a tutti i cittadini. E’ la Fondazione Ugo Bordoni (presso il ministero) a gestire lo sportello e ad aver comunicato che solo le famiglie in regola con il canone hanno diritto a questo intervento.

In sostanza deve venire un tecnico e montare un filtro sull’antenna condominiale, per isolare il segnale proveniente dai nuovi ripetitori 4G (Lte) e così evitare le interferenze.

La Fondazione starebbe commettendo “un grave errore ed un'iniquità. Il canone RAI, infatti, ha natura tributaria e non ha nulla a che vedere con la fornitura del servizio pubblico essenziale come è la televisione”, dice Pietro Giordano, segretario generale di Adiconsum. “Non è possibile mischiare il diritto dei consumatori di accedere ad un servizio pubblico essenziale (vedi art.1 L. 103/75)- continua Giordano - con il dovere di pagare la tassa di possesso della TV”, spiega.

Per altro, così facendo, “si escluderebbero dall'assistenza gratuita non solo tutti coloro i quali, ad esempio, abbiano in corso una controversia o una contestazione con la Rai per il pagamento del canone (magari perché non dovuto o perché già versato), ma anche coloro i quali abbiano solo di recente cambiato la propria residenza, o abbiano solo di recente acquistato un immobile come prima casa, ed ancora non abbiano avuto comunicazione alcuna per il pagamento del canone Rai”.

La situazione è destinata a esplodere presto, questo è certo. Gli operatori mobili stanno estendendo la copertura Lte proprio in questi giorni. E’ di oggi la notizia che Vodafone ha portato la nuova rete a 40 località sciistiche; raggiungerà 20 città a marzo. Telecom Italia ha comunicato invece la settimana scorsa di essere arrivata a 30 comuni. A febbraio partirà anche 3 Italia.

L’Lte promette fino a 100 Megabit di banda, per cella radiomobile, e quindi darebbe vera banda larga in mobilità, da chiavetta, tablet o smartphone. Ma la polemica delle interferenze  può mettersi di traverso ai piani degli operatori. Il motivo è che da gennaio gli operatori sono autorizzati a utilizzare, per l’Lte, anche le frequenze 800 MHz, finora destinate solo alla tivù. Su queste frequenze convivranno insomma il segnale televisivo e quello dei cellulari, di qui il rischio di interferenze, che riguarderanno le case vicine ai ripetitori Lte.

Potrebbero essere circa un milione di famiglie, secondo stime preliminari della Fondazione Ugo Bordoni: alcuni avranno immagini disturbate, altri perderanno del tutto il segnale tv. D’altro canto, è proprio grazie agli 800 MHz che gli operatori potranno coprire una vasta parte dell’Italia con l’Lte. Al momento hanno evitato di usare queste frequenze, ma lo faranno nelle prossime settimane: allora il problema delle interferenze scoppierà in tutta evidenza.
(23 gennaio 2013) 
 
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Efficienza energetica dell'Italia
Dall'Enea bilancio in chiaroscuro

Rapporto annuale dell'ente per l'energia alternativa. La situazione di eccellenza che ci aveva distinto si va però attenuando nel confronto con gli altri paesi industrializzati, in particolare la Gran Bretagna. Ma va meglio rispetto alla Germania e Francia

di ANTONIO CIANCIULLO
ROMA – Nei settori in cui l’azione di governo è stata, nonostante qualche oscillazione, coerente, l’Italia guadagna posizioni nella battaglia contro gli sprechi energetici. Nei settori in cui ha prevalso l’immobilismo il deficit rispetto ai paesi leader resta netto. Migliorano nettamente le prestazioni delle case anche grazie al 55% di detrazione fiscale per gli interventi di miglioramento ambientale; corre l’industria; lontani dagli obiettivi trasporti e terziario.

E’ la sintesi che emerge dal rapporto annuale sull’efficienza energetica reso noto dall’Enea. I numeri d’assieme forniti dallo studio sono positivi: nel 2011 si è registrato un risparmio complessivo di 57.595 gigawattora anno, con un incremento del 17,1% rispetto al 2010. E nel 2010 l’efficienza energetica è aumentata di oltre 1 punto percentuale rispetto al 2009.

Analizzando nel dettaglio le prestazioni del sistema Paese si nota però una certa distanza dalla situazione di eccellenza che aveva distinto l’Italia: la performance “se confrontata con l’intensità energetica di altri paesi europei a simile sviluppo industriale risulta per noi positiva del 12,8% rispetto alla Germania e del 18,4% rispetto alla Francia, ma superiore e quindi negativa, rispetto al Regno Unito (+10%) che ha compiuto progressi continuativi nell’ultimo trentennio”. Nel 2010 l’Italia figurava al quarto posto (dopo Irlanda, Danimarca e Regno Unito) nella classifica europea dell’intensità energetica.

Una buona posizione legata al salto di efficienza nel settore residenziale ottenuto grazie a milioni di famiglie che hanno installato caldaie ad alta efficienza e migliorato la coibentazione degli appartamenti. L’industria “ha avuto significativi miglioramenti solo negli ultimi 6 anni”. Il settore dei trasporto “ha registrato l’aumento di efficienza più modesto”.

Dall’analisi dei numeri l’Enea estrae alcuni suggerimenti: incrementare la riqualificazione energetica edilizia estendendo il meccanismo delle detrazioni fiscali; migliorare la qualità energetica degli edifici pubblici; introdurre i sistemi di trasporto intelligenti che in Europa hanno consentito di ridurre di un quinto i tempi di percorrenza e del 12% i consumi energetici; sviluppare le smart grid; rendere più flessibile l’uso della rete elettrica accrescendo il ruolo del consumatore.

“Si tratta di risultati che hanno una significativa ricaduta per l’economia italiana e che costituiscono dei progressi effettivi in un processo di riconversione verso la green economy”, ha dichiarato il commissario dell’Enea Giovanni Lelli. “L’Italia deve ora massimizzare le opportunità connesse all’efficienza energetica puntando a superare gli obiettivi europei al 2020”.
Se il paese riuscirà ad accelerare il miglioramento dell’efficienza energetica e a non disperdere il know how e gli oltre 100 mila posti di lavoro creati nel settore delle rinnovabili avrà più possibilità di agganciare il treno della ripresa economica. E’ una partita che si gioca nei prossimi mesi. 

Anche perché se, invece di confrontare il 2011 con il 2010, si allarga lo sguardo agli ultimi 20 anni emerge un quadro molto critico. “Le tabelle dell’Enea dimostrano in modo lampante che dal 1990 il livello di efficienza energetica in Italia è diminuito in tutti i settori. Questo anche a causa di provvedimenti mai coerenti e molto contraddittori”, commenta Mariagrazia Midulla, del Wwf. “Tra pochi mesi il 55% per l’efficienza scadrà di nuovo e le defiscalizzazioni per le ristrutturazioni edilizie torneranno al 36%. Di nuovo dovremo invocare il Parlamento perché faccia una legge che finalmente stabilizzi gli incentivi sulle ristrutturazioni, con una chiara priorità all’efficienza energetica”.
(23 gennaio 2013)
 
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Nuove Pirelli, GP più animati
"Più sorpassi e strategie"

MILANO, 23 gennaio 2013

Presentate le coperture del prossimo Mondiale: mescola più morbida e differenze di prestazioni importanti per garantire anche 2-3 soste a gara. Tronchetti Provera: "La F.1 ci apprezza, vogliamo continuare per molto tempo". Alonso su twitter: "È quasi lo stesso del 2012"

Mescole più morbide, corona rinforzata e strutture meno rigide: sono le novità dei pneumatici della Pirelli che fornirà anche nel 2013 le coperture ai team di F.1 per il terzo anno di fila. La Casa milanese ha presentato oggi nel suo quartier generale i pneumatici che vedremo in pista già nei primi test della stagione. Esternamente la novità più rilevante sarà la colorazione delle gomme a mescola hard. Le gomme dure non avranno più colorazione argento, ma avranno la banda laterale arancione. I nuovi colori saranno dunque il rosso per le extrasoftt, giallo per le soft, bianco per le medium e arancio per le hard. Restano il verde per le gomme da pioggia (rain) e il blu per le gomme da bagnato estremo (heavy rain).
Gazzetta TV
 
filosofia — Da un punto di vista costruttivo, però, la rivoluzione sarà importante. La caratteristica distintiva è, come detto, l’ammorbidimento complessivo delle mescole di tutte le soluzioni da asciutto e da bagnato, elemento che comporterà un più rapido raggiungimento della temperatura ottimale e prestazioni più veloci di mezzo secondo al giro per tutti gli pneumatici rispetto allo scorso anno. La forbice di prestazioni tra le varie mescole è superiore ai 5 decimi di secondo. Spiega bene la nuova filosofia costruttiva Paul Hembery: "L'anno scorso, dopo un avvio spettacolare con il record di sette vincitori diversi nelle prime sette gare, nella seconda metà della stagione c'è stato un netto livellamento e si è spesso ricorsi a un solo pit stop. Ci hanno quindi chiesto di sviluppare una gomma in grado di animare ulteriormente le gare nella prossima stagione. Il range 2013 spariglia di nuovo le carte con l’obiettivo di assicurare maggiori possibilità di sorpasso e 2-3 soste a gara".
Gazzetta TV
 
oltre il 2013 — Per quanto riguarda le voci di un possibile ritiro dalla F.1 al termine della prossima stagione ha parlato il presidente della Pirelli Marco Tronchetti Provera: "Lavoriamo bene con i team e con l'organizzazione, le cose procedono e mi auguro che la partnership duri ancora per molto tempo. Sta funzionando, la nostra gente è molto apprezzata non solo per il prodotto ma anche per l'assistenza. La Ferrari? La passione è fortissima, ma devo dimenticarla perché tutti i team sono con noi, come sportivo naturalmente spero in una bella stagione per la Ferrari. Chi vincerà il Mondiale? La Pirelli".
il parere di alonso — Arriva poi il parere di Alonso, che su twitter alla domanda di un suo follower, sulla possibilità che le nuove Pirelli possano aumentare la competitività del mondiale o livellarla, ha rispsto: "Sono quasi la stessa cosa del 2012".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA

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