venerdì 29 giugno 2012

già...........

Germania battuta
Grande Italia in finale

VARSAVIA, 28 giugno 2012

Strepitosa esibizione degli azzurri che battono 2-1 i favoriti tedeschi. Nel primo tempo doppietta di Balotelli. Poi tante occasioni sprecate. Al 92' l'inutile rigore di Ozil

Danza azzurra. LaPresse
Danza azzurra. LaPresse
L’Italia è in finale, all’Europeo. Ha battuto la Germania. Ancora, una volta di più, stavolta per 2-1, a Varsavia. Doppietta di un Balotelli finalmente gigantesco. E domenica 1 luglio a Kiev, dove ha già vinto, contro l’Inghilterra nei quarti, giocherà con la Spagna la terza finale della sua storia, nel torneo continentale. Un successo, nel 1968, una sconfitta, nel 2000.
Gazzetta TV
 
GERMANIA ANCORA K.O. — E a proposito di numeri: gli azzurri si confermano bestia nera dei tedeschi: quattro vittorie e quattro pareggi negli otto confronti diretti che contano di più: quelli tra Mondiale ed Europeo. Stavolta la vittoria è arrivata contro pronostico, con due giorni in meno di recupero dai quarti rispetto ai rivali, con una prova superba. Il centrocampo, con Pirlo da Pallone d’Oro a dirigere le operazioni, è stato il solito punto di forza. Opposto ad una squadra reduce da 15 vittorie di fila in gare ufficiali, che voleva tenere l’iniziativa, ha controbattuto sempre, giocando a pallone. La difesa si è confermata ermetica, forte pure del rientro di Chiellini, schierato a sinistra, permettendosi persino un terzino mancino, Balzaretti, a destra, per le assenze di Abate (infortunio) e Maggio (squalifica). Ma è in attacco, dove finora era mancato qualcosa, che l’Italia ha cambiato marcia. Balotelli ha fatto la differenza, Cassano ha distillato calcio doc. E allora la Spagna, specie quella vista col Portogallo, fa meno paura, anche se è campione del mondo e d’Europa. L’1-1 con la Spagna a Danzica, nella partita inaugurale, ha dimostrato che l’Italia può giocarsela alla pari, pure con la Roja.
 
BRIVIDI INIZIALI — La Germania parte meglio, nel primo quarto d’ora. Ha tre occasioni nitide, ma non le concretizza. Hummels sfiora il vantaggio con un sinistro sporco in mischia sugli sviluppi di un angolo, Pirlo salva sulla linea di porta. Poi c’è un rimpallo Buffon-Barzagli su cross di Boateng, palla a lato. Stavolta all’Italia ha detto bene. La Germania insiste. Col sinistro violento di Kroos da fuori area, Buffon respinge di pugno. L’Italia tiene.
 
AVVISAGLIE ITALIA — Poi la partita cambia. Gli azzurri, passata la bufera, alzano il baricentro, e soprattutto acquistano personalità in zona gol. Il pubblico polacco, ma stavolta si sente bene pure lo spicchio tricolore, rispetto alle precedenti uscite, canta forte "Italia, Italia". E’ tempo di crederci, il peggio è passato. Montolivo e Cassano ci provano da fuori area, Neuer para a terra. Ma la squadra di Prandelli fa vedere che c’è, in campo. Per davvero.
Mario Balotelli-gol: e chi lo tiene più? Afp
Mario Balotelli-gol: e chi lo tiene più? Afp
BALO GOL — Al 20’ Cassano, che regala chicche tecniche dolci come il miele, se ne va sulla sinistra: cross perfetto al centro, Balotelli sovrasta Badstuber e di testa schiaccia in rete sottomisura. Italia in vantaggio. Con la coppia-gol che tutti aspettavano. E che finalmente arriva, nel giorno più importante. Contro l’avversario più prestigioso. 1-0 Italia. Che sfiora il 2-0, ma Montolivo, eccellente, si scorda di tirare su un’altra invenzione di Cassano. La partita è spettacolare. La Germania reagisce con una bordata Khedira, Buffon si allunga e ci arriva. Il numero uno azzurro è il solito muro.

BALO BIS — E l’Italia raddoppia. Grande lancio lungo di Montolivo, Balotelli elude il fuorigioco e se ne va in contropiede, verso Neuer, che trafigge calciando una "sassata" impressionante, eludendo il recupero di Lahm. 2-0. Poi Mario si toglie la maglietta e mostra i muscoli. Gli costa un’ammonizione. Ma è perdonato da tutt’Italia...All’intervallo l’Italia è avanti di due reti. Bello, bellissimo.
 
LOW CAMBIA — Fuori Gomez, dentro Klose. Fuori Podolski, dentro Reus. Che va a destra, con ora Özil trequartista centrale. I tedeschi ripartono arrembanti, furibondi, quasi. Lahm ha la palla buona, ma non replica il gol alla Grecia: calcia in curva. L’Italia soffre, e arretra. Prandelli sostituisce Cassano, che ha toccato pochi palloni, ma con qualità altissima, con Diamanti. Per dare freschezza. Buffon para ancora, su punizione di Reus, che tocca pure la traversa. Ma, come nel primo tempo, dopo 15’ il peggio è passato. L’Italia, orchestrata da un Pirlo delizioso, reagisce e sfiora il tris due volte con Marchisio, maestro nel lanciarsi negli spazi, in verticale, e con Di Natale, sprecone. L’arbitro riapre la gara concedendo un rigore viziato da un fallo iniziale di Klose, per un mani di Balzaretti. Dal dischetto segna Ozil. Ma l’Italia non rischia più: vince e va in finale. Troppo bello.
Dal nostro inviato
Riccardo Pratesi
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Assen, Spies davanti nelle libere
Poi Crutchlow e Hayden, Vale 8°

Milano, 28 giugno 2012

Gp d'Olanda: nella seconda sessione il texano stacca il britannico di 6 millesimi. Lorenzo, il più veloce al mattino, è quarto. Migliora Rossi, in ritardo di 0"430: "E' andata abbastanza bene". Moto2: Espargarò davanti anche nella seconda sessione. Moto3: Viñales domina

Valentino Rossi sul circuito di Assen. LaPresse
Valentino Rossi sul circuito di Assen. LaPresse
Ben Spies è stato il più veloce nella seconda sessione di prove libere del Gp d'Olanda, sulla pista di Assen. Il texano nel pomeriggio ha girato in 1'34''866 staccando di soli 6 millesimi il britannico Cal Crutchlow, in sella alla Yamaha del team privato Tech3. La prima Ducati ufficiale è quella dello statunitense Nicky Hayden, terzo a 0''102 davanti allo spagnolo Alvaro Bautista, quarto con la Honda del team Gresini. Jorge Lorenzo, che era stato il più veloce al mattino, si è piazzato quinto con l'altra Yamaha ufficiale a 0''191 dal compagno di squadra. Sesto Dani Pedrosa con la Honda ufficiale, settimo Andrea Dovizioso (Yamaha). Valentino Rossi, in sella alla Ducati, ha chiuso con l'ottavo tempo a 0''430 da Spies. Nelle libere del mattino aveva ottenuto il decimo tempo, a quasi un secondo da Lorenzo. I primi dieci piloti sono tutti racchiusi in mezzo secondo: chiudono la top ten lo spagnolo Hector Barbera (Ducati) e l'australiano Casey Stoner (Honda).
rossi soddisfatto — "Oggi è andata abbastanza bene, soprattutto nel pomeriggio - racconta Valentino -: sono ottavo ma il distacco è solo di quattro decimi rispetto al primo e per noi è un discreto passo in avanti. La moto con gomme nuove si guida bene ma dobbiamo continuare a lavorare sul passo di gara perchè sia io sia Nicky, quando la gomma posteriore si consuma e comincia a scivolare tanto, dobbiamo rallentare troppo rispetto agli altri. Domani dovremo quindi provare ad aumentare il grip posteriore, senza perdere il feeling con l'anteriore, per poter essere più costanti e migliorare sul passo. In ogni caso come inizio non è male".
moto2 — Pol Espargarò, vincitore della gara di Silverstone, non ha avversari anche nella seconda sessione di prove libere della Moto2. Con 1'38''421, il pilota iberico del team Pons 40 HP Tuenti questa volta resta davanti, ma per soli 147 millesimi ad Andrea Iannone che si conferma tra i migliori di questo giovedì. Sorprende la terza posizione di Dominique Aegerter (Technomag-CIP) a circa mezzo secondo, mentre Marc Marquez (Team Catalunyacaixa Repsol) dovrà lavorare per venerdì per provare a contrastare la forza del suo connazionale e rivale. Il leader del mondiale chiude quarto a quasi sette decimi. Johann Zarco (JIR Moto2), Claudio Corti (Italtrans Racing Team) e Toni Elias (Mapfre Aspar Team) completano le prime sette posizioni mentre Thomas Luthi è appena 13º a più di un secondo di ritardo. Due cadute per Ricky Cardus (Arguiñano Racing Team) ad inizio sessione, senza conseguenze. Lo emulano durante i 40 minuti Esteve Rabat (Pons 40 HP Tuenti), Alex de Angelis (NGM Mobile Forward Racing) e Scott Redding che tocca Toni Elias nella curva 10. Sarà l'inglese ad uscire zoppicando dalla pista.
moto3 — Maverick Viñales (Blusens Avintia) ha dominato la seconda sessione di prove libere di Moto3 grazie a un crono di tutto rispetto (1'44''312). Lo spagnolo, leader del mondiale, dopo la bella vittoria di Silverstone rifila 7 decimi netti a Miguel Oliveira (Estrella Galicia) e quasi un secondo al terzo classificato Niklas Ajo (TT Motion Events Racing). Il tedesco Sandro Cortese (Red Bull KTM Ajo) si accontenta della quarta posizione.
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Da Londra a Sidney in quattro ore, è pronto il prototipo dell’erede del Concorde

Per progettare questo jet supersonico sono al lavoro Boeing, Lockheed Martin, Gulfstream e anche la Nasa. I primi prototipi saranno presentati al Farnborough air show il prossimo mese. I passeggeri di questi nuovi jet potrebbero viaggiare a oltre 2.485 miglia all'ora


concorde_interna nuova
Il mito del Concorde rivivrà. Una volta terminato, infatti, il nuovo veivolo sarà in grado di volare da Londra a Sydney in sole quattro ore. E’ l’erede del famoso aereo, non più prodotto dopo lo spaventoso incidente dell’estate del 2000 in fase di decollo. Per progettare questo jet supersonico sono al lavoro Boeing, Lockheed Martin, Gulfstream e anche la Nasa. I primi prototipi saranno presentati al Farnborough air show il prossimo mese. I costruttori, coadiuvati dall’agenzia spaziale americana, stanno aprendo la strada a un nuovo aereo passeggeri supersonico, che in un primo momento sarà destinato soltanto al mercato business, secondo quanto riportato dal Daily Mail. 
Tutte e tre le compagnie coinvolte sono convinte di essere vicine alla riduzione del boom sonico a un suono descritto da un ingegnere della Gulfstream come qualcosa di simile a un soffio. Secondo il Sunday Times, materiali compositi più leggeri, motori più avanzati e piccole fusoliere potrebbero consentire all’aereo di viaggiare due volte più veloce del Concorde, che arrivava a una velocità di 1.358 miglia all’ora. I passeggeri di questi nuovi jet, dunque, potrebbero viaggiare a oltre 2.485 miglia all’ora. Attualmente il jet più veloce, il nuovo Gulfstream G650, può arrivare a percorrere 7mila miglia a circa 646 miglia all’ora (velocità massima 704).

mercoledì 27 giugno 2012

hahahhahaha

Antitrust: "Google, rischio monopolio"
La risposta di Big G: "Pronti a discutere"

Il presidente dell'Authority Giovanni Pitruzzella: "Il motore vuole diventare protagonista assoluto della raccolta pubblicitaria sul web". Nella relazione annuale, si evidenzia "l'assenza di regole adeguate" per strutturare il mercato internet. Bernabè: "A rischio la concorrenza"

NELLA RELAZIONE ANNUALE dell'Antitrust al Senato, il presidente Giovanni Pitruzzella fa il punto sullo stato dell'economia della Rete in Italia. Inevitabile parlare di Google, quindi. E proprio nell'attività del gigante di Mountain View, Pitruzzella individua un potenziale pericolo: "C'è il rischio che Google diventi monopolista nel mercato pubblicitario digitale", si legge nel documento, "Fondamentale resta l'apertura alla concorrenza in quei settori in cui maggiori sono le potenzialità di crescita. Pensiamo all'e-commerce", dice Pitruzzella.

"Assenza di regole adeguate". Secondo Pitruzzella, "i motori di ricerca come Google e i cosiddetti social network ormai costituiscono un passaggio obbligato per la distribuzione dei contenuti web e Google, avvalendosi di questa posizione, si è posto l'obiettivo di divenire protagonista assoluto nel mercato della raccolta pubblicitaria. Nel giro di pochi anni, Google potrebbe diventare monopolista in questo mercato. L'assenza di regole adeguate rischia di marginalizzare l'industria editoriale, nonostante i significativi investimenti per realizzare processi di integrazione multimediale".

Prosegue la relazione: "Troppo poco è stato fatto fin qui. In particolare, le potenzialità del mercato pubblicitario digitale sono limitate dalla concorrenza dei grandi attori web internazionali, originariamente estranei al mondo dei media, che ormai hanno acquisito posizioni di particolare forza economica che possono finire per depotenziare le opportunità del mercato digitale".  Per questo, ha spiegato, "ritengo che vada nella giusta direzione ogni proposta volta a inserire nel novero delle attività ricomprese nel Sistema Integrato delle Comunicazioni (Sic) quelle svolte da operatori fornitori di contenuti, gestori di portali, motori di ricerca, social network, che competono con gli editori tradizionali nell'attività di vendita degli spazi pubblicitari agli inserzionisti".

La replica di Google. Arriva poco dopo la presentazione la risposta dell'azienda di Mountain View. "Quello della pubblicità è un settore altamente competitivo e in costante evoluzione, in cui gli investitori pubblicitari spostano in continuazione i propri budget tra diversi tipologie di media, online e offline", scrive Google in una nota. "Siamo felici di poter discutere del business pubblicitario di Google con l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, così come con altri".

Bernabè: "Concorrenza a rischio". "Devo dire che c'è finalmente un riconoscimento che ci sono soggetti che operano in internet che hanno assunto dimensioni tali che mettono a serio rischio la concorrenza", ha dichiarato Franco Bernabè, il presidente di Telecom Italia, al termine della relazione. "L'Antitrust - ha aggiunto Bernabè - ha preso atto della della concentrazione di mercato rilevante che, in prospettiva, potrebbe dare dei problemi".

Il commento di Schifani. Anche il presidente del Senato Renato Schifani commenta la relazione annuale dell'Autorità Antitrust: "Equità e responsabilità non possono rappresentare solo un'appendice della strategia di rilancio della concorrenza, ma devono costituirne una componente essenziale, in quanto valori che devono essere ampiamente vissuti nel tessuto sociale del Paese", ha detto Schifani. "Solo così - ha concluso - la concorrenza può divenire, allora, eguaglianza di opportunità e premio del merito".
(26 giugno 2012)

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Vale, sensazioni positive
"Assen mi piace moltissimo"

Milano, 26 giugno 2012

Rossi sul prossimo Gp: "E' una gran pista: lavoriamo sul set-up per tornare al livello che avevamo prima di Silverstone. E se dovesse piovere...". Hayden: "Serve una messa a punto che risparmi maggiormente le gomme"

Valentino Rossi, 33 anni, alla seconda stagione in Ducati. Ansa
Valentino Rossi, 33 anni, alla seconda stagione in Ducati. Ansa
Valentino Rossi si prepara al tour de force: tre gare in tre settimane, con il primo appuntamento in Olanda, nel tempio delle due ruote di Assen. Il tracciato del famoso Dutch TT è stato modificato negli ultimi anni ma resta una pista affascinante e sede di un Gran Premio capace di attirare migliaia di motociclisti e grandi appassionati delle due ruote. "Assen è una gran pista, mi piace moltissimo e mi porta alla mente un sacco di bei ricordi - racconta Rossi - Cercheremo di partire da questo buon feeling con il tracciato per migliorare un po' i nostri risultati. Per il momento possiamo solo lavorare sul set-up per mettere a punto al massimo la moto per tornare al livello che avevamo prima di Silverstone, che è stata una gara molto dura. A Barcellona ma anche nei turni asciutti a Le Mans, eravamo invece stati un po' più veloci quindi dobbiamo tornare almeno sui quei ritmi. Se poi invece dovesse piovere sappiamo già che potremmo essere più competitivi".
Nicky Haiden sul circuito di Silverstone. Ansa
Nicky Haiden sul circuito di Silverstone. Ansa
hayden — "Assen è cambiata un po' nel corso degli anni ma è una pista che mi piace sempre molto - dice invece l'altro pilota Ducati Nicky Hayden - Ci sono delle sezioni molto veloci, come l'ultimo 'split' che offre un paio di curve paraboliche davvero divertenti. È uno di quei posti dove non sai mai che condizioni meteo puoi aspettarti e devi essere pronto a tutto per la gara. Se guardiamo solo al risultato di Silvertsone non possiamo dire che sia stato davvero positivo ma in realtà penso che ci abbia insegnato un paio di cose. Una è senz'altro che dobbiamo cercare una messa punto che metta meno sotto pressione le gomme, che non le consumi troppo velocemente. In Olanda lavoreremo su questo e cercheremo come sempre di fare un buon risultato".
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Spending review: restano le pensioni d’oro, tagliati i buoni pasto agli statali

Secondo la prima bozza di revisione della spesa saranno previsti 20 miliardi di tagli: poco più di 4 nel 2012. Obiettivo: evitare l'aumento autunnale dell'Iva. Ma restano fuori per il momento i 13 miliardi dei 100mila vitalizi oltre i 6mila euro. Corretto in corsa un pasticcio sulle gare d'appalto che poteva costare contenziosi. Decisione presa contro il parere del governo

spending review interna nuova
Nessun taglio alle 100mila pensioni d’oro che ogni anno costano 13 miliardi. Sì invece a quello dei buoni pasto per 450mila dipendenti pubblici che fa risparmiare solo 10 milioni. E, ciliegina sulla torta, un pasticcio sulle gare d’appalto che potrebbe costare allo Stato 1,2 miliardi, corretto oggi in commissione grazie a un emendamento passato contro le intenzioni del governo. Prende insomma una curiosa piega la prima spending review del governo Monti. L’atto ufficiale sarà un decreto pesantissimo che il Consiglio dei ministri licenzierà dopo il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno. Circa 20 miliardi di tagli così distribuiti: 4,2 miliardi nel 2012, dai 7 ai 10 per ciascun biennio 2013-2014. Il provvedimento punta a scongiurare l’aumento autunnale dell’Iva (dal 21 al 23%), mettere in sicurezza i conti pubblici e fronteggiare l’emergenza terremoto. Monti lo presenterà domani alle Regioni e quindi ai vertici del Pdl Berlusconi e Alfano. Poi la pausa per il vertice di Bruxelles e le consultazioni con i sindacati il 2 luglio. Ancora da fissare, invece, l’incontro con gli altri vertici della maggioranza Casini e Bersani.
Come in dettaglio sarà raggiunto l’obiettivo di risparmio non è ancor chiaro ma il piano sarà modellato sul pacchetto-Bondi che mette nel mirino gli acquisti di beni e servizi della pubblica ammnistrazione (sanità in primis) e la spesa per il pubblico impiego. Con qualche sorpresa.
Di sicuro le misure di risparmio non passeranno attraverso il tanto sospirato taglio alle pensioni d’oro dei manager pubblici. Qui la notizia è già ufficiale: il governo ha accantonato il tetto sulle pensioni sopra i 6mila euro dando parere negativo a un emendamento presentato dal deputato Pdl Guido Crosetto. Doveva essere una misura di equità nel gran calderone dei tagli ma nel Cdm in programma domani mattina non c’è n’è traccia. Da Palazzo Chigi filtra solo la promessa di riproporre la questione insieme alle misure sullo sviluppo. Si ripartirà da quell’emendamento che prevede che le pemnsioni erogate in base al sistema retributivo non possano superare i 6mila euro netti al mese mentre sono fatti salvi le pensioni e i vitalizi corrisposti esclusivamente in base al sistema contributivo. Per ora è tutto rimandato e il sistema continuerà ad elargire 109mila pensioni sopra gli 8mila euro che costano 13 miliardi di euro l’anno (dati Inps).
Si va avanti a testa bassa, invece, sul contenimento dei costi della pubblica amministrazione. Nelle scorse settimane si è tanto parlato di una stretta sulle spese telefoniche della Pubblica amministrazione che parte dal Dipartimento della funzione pubblica per coinvolgere via via altri settori. Le chiamate saranno abilitate solo in ambito urbano per tutti mentre soltanto i dirigenti potranno fare chiamate nazionali e verso cellulari. “Una rivoluzione di buon senso”, l’ha definita il ministro Filippo Patroni Griffi che ha emanato la circolare taglia bolletta. Parlare meno, mangiare meno. Perché prende sempre più consistenza l’ipotesi di un secco taglio ai buoni pasto dei dipendenti pubblici. Nel pacchetto dell’ex liquidatore Bondi c’è infatti un’ipotesi di messa a dieta di 450mila dipendenti che già da due anni subiscono il mancato adeguamento all’inflazione dei contratti collettivi. I loro buoni pasto passerebbero dai 7-8 euro attuali a un valore di 5,29 euro che è la soglia minima esentasse per il lavoratore (per cui non viene denunciato ai fini Irpef) e per il datore di lavoro (non viene calcolato ai fini previdenziali).
Per il governo dalla dieta si ricaverebbero circa 10 milioni di euro. Una cifra che appare risibile ai sindacati di categoria che chiedono di ridurre i privilegi dei manage pubblici piuttosto affamare i dipendenti già in difficoltà. «Ridurre l’importo del buono pasto dei dipendenti pubblici a 5,29 euro, cioè la soglia massima esentasse, significa tornare al valore di acquisto di 15 anni fa e quindi togliere fisicamente il pane dalla bocca a tanti lavoratori senza far risparmiare in maniera significativa lo Stato». Lo sostiene Franco Tumino, presidente Anseb, l’associazione delle società emettitrici buoni pasto aderente a Fipe-Confcommercio, commentando alcuni contenuti della spending review.
Su tutti questi provvedimenti si attende il muro di partiti e sindacati mentre è la Ragioneria centrale dello Stato a mettere le mani avanti su un altro capitolo delicatissimo della spending review, cioè la norma del decreto sulle aggiudicazioni di appalti che – secondo una modifica intervenuta nel passaggio in Senato – verrà applicata anche alle procedure di affidamento per le quali si è già proceduto all’apertura dei plichi. Secondo gli esperti di via XX Settembre questa scelta poteva comportare contenziosi e costare allo Stato oltre 1 miliardo di euro. Preoccupazioni riassunte in una lettera inviata al Parlamento dalla ragioneria generale dello Stato e dalla Consip. Oggi nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera un emendamento (approvato da Pdl e Udc, con governo e Pd contrari) ha ripristinato la regola secondo la quale l’apertura in seduta pubblica delle buste si applicherà solamente alle gare per le quali le buste non erano state aperte alla data dell’entrata in vigore del provvedimento.

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Il fotovoltaico supera l'eolico
prima rinnovabile dopo l'idroelettrico

Secondo il centro studi di Confartigianato l'energia prodotta dai pannelli solari lo scorso febbraio è stata per la prima volta di più di quella messa in rete dalle pale sparse sul territorio nazionale. "Grandi potenzialità economiche, soprattutto per le piccole imprese"

MILANO - Il fotovoltaico supera l'eolico e diventa la prima fonte energetica rinnovabile d'Italia, a eccezione dell'idroelettrico. Un sorpasso storico avvenuto a febbraio 2012: 10.678 GWh del primo contro i 10.568 GWh dell'eolico. A maggio la distanza è aumentata ulteriormente: 14.490 GWh contro 11.541 GWh. I dati sono stati forniti dall'Ufficio studi di Confartigianato che sottolinea come oggi, soltanto con l'energia prodotta dal fotovoltaico, potrebbe essere soddisfatto il fabbisogno delle famiglie di tutto il Sud Italia (14.451 GWh).

Da maggio 2011 a maggio 2012 la produzione di energia fotovoltaica è aumentata di 11.220 GWh, contro un aumento di 2.448 GWh dell'eolico. Nello stesso periodo si è registrata una crescita contenuta della produzione energetica da fonti geotermiche (+121 GWh), mentre è risultata in calo la produzione idroelettrica, con una riduzione di 7.416 GWh. Crollata la produzione termica: da maggio 2011 a maggio 2012, le fonti tradizionali hanno prodotto 12.373 GWh in meno. Nonostante la corsa del sole e del vento, le energie rinnovabili rappresentano ancora oggi il 26,2% della produzione energetica italiana, contro il 73,8% del termico.

Investire sulle rinnovabili, però, non sembra portare vantaggi soltanto in termini ambientali. Secondo  Confartigianato, i primi benefici sono di natura economica. Dal 2007 al 2011, il numero di impianti fotovoltaici installati in Italia è passato da 7.647 a 330.196. Un incremento che ha permesso al settore un aumento dell'occupazione dell'11,9%
tra il 2010 e il 2011. "Un dato settoriale straordinario, se si considerano le dinamiche occupazionali del nostro Paese, che ha permesso all'Italia di conquistare il primo posto nel confronto con le altre principali economie nazionali europee. Soltanto la Germania ha registrato un incremento dell'occupazione nel settore (+1,2%). Segno rosso, invece, per Francia (-1%), Gran Bretagna (-4,2%) e Spagna (-9,8%)". Con l'occupazione, aumenta anche il numero delle imprese coinvolte.

Dal primo trimestre 2009 al secondo trimestre 2012 il numero delle aziende attive nel settore delle fonti rinnovabili è cresciuto del 10,2%, attestandosi su 100.289 imprese con 369.231 addetti.

"Le energie rinnovabili - dice il presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini - offrono grandi potenzialità di sviluppo alle piccole imprese, sia in termini di innovazione sia per la creazione di posti di lavoro. Per questo, Confartigianato si batte affinché i decreti sulle energie rinnovabili in corso di emanazione da parte dei ministeri dello Sviluppo Economico e dell'Ambiente, non penalizzino i piccoli impianti". (23 giugno 2012)


domenica 24 giugno 2012

un cuore....una squadra.......

  ESULTIAMO AI RIGORI

BATTUTA L'INGHILTERRA 4-2

KIEV (Ucraina), 24 giugno 2012

Gli azzurri dominano per 120' ma falliscono tante occasioni, con De Rossi (un palo) e Balotelli. Entrano Diamanti, Nocerino e Maggio. Ora affronteremo la Germania il 28 a Varsavia

Non sono bastati 120' per decidere la quarta semifinalista. Poi ai rigori prevaliamo. Finalmente. Semifinale con la Germania. Fra poco servizio completo
Italia-Inghilterra 4-2 
"Il cuore ci deve essere sempre in campo ma dovremo essere molto bravi a capire le fasi di gioco perché affrontiamo una squadra difficile da fermare, molto organizzata, compatta, dobbiamo capire i tempi di gioco". È questa, a poche ore da Inghilterra-Italia, la chiave per vincere secondo Cesare Prandelli, intervistato in esclusiva da Rai Sport. Il c.t. si coccola De Rossi ("è un centrocampista e quando lo abbiamo utilizzato in difesa è stato per emergenza e per dare qualità in quella zona del campo") e soprattutto Cassano. "Nessuno è inamovibile ma ci sono dei giocatori importanti - osserva - Antonio ha voluto essere all'Europeo, ha fatto tanti sacrifici, ha dimostrato carattere e per quello che può dare, e può dare tanto, può essere importante".
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elogio a mario — Ma gli occhi sono puntati soprattutto su Balotelli, ieri in conferenza stampa. "I ragazzi non devono aver paura dei propri sentimenti e proporsi per quello che sono", l'elogio di Prandelli, che guardandosi indietro ammette che "in questi due anni abbiamo cercato di dare qualità al nostro gioco. Quello che manca è il tempo per cercare di mettere insieme tutto ma tutti noi abbiamo portato qualcosa di positivo". Con i tifosi italiani in minoranza rispetto agli inglesi ("dispiace, avremmo bisogno del calore della nostra gente"), Prandelli si dice "molto sereno, non sento alcun tipo di pressione. Adesso viene il bello, stasera vedremo una grande partita. Non siamo tra i più forti ma abbiamo la giusta determinazione - avverte il c.t. -. In queste partite un episodio può determinare l'andamento della gara e in quei momenti l'aspetto psicologico è decisivo".
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  Alonso, gioia infinita

"La più bella di tutte"

VALENCIA (Spagna), 24 giugno 2012

Lo spagnolo euforico: "Sensazioni forti, tutto è andato bene. Vincere in casa con la Ferrari è speciale. La sosta dopo il traguardo? Avevo un problema e ho festeggiato davanti alle tribune"

Fernando Alonso non sta nella pelle. Il ferrarista ha vinto a Valencia un GP d'Europa in cui tutto è andato alla grande, dai sorpassi ai guai dei rivali. Una miscela esplosiva che gli ha regalato un successo importantissimo nella lotta al Mondiale, perché ora è saldamente in testa alla classifica, con Vettel e Hamilton che oggi non hanno preso alcun punto. Un fine settimana eccezionale.
clima spagnolo — "È difficile da esprimere quello che provo - le prime parole di Fernando - vincere in casa è speciale, nel 2006 con la Renault era già successo a Barcellona, oggi però corro con un team speciale, la Ferrari. I tifosi sono venuti qui con tante bandiere e sono molto orgoglioso di aver vinto in casa, niente è paragonabile alla vittoria di oggi. C'era un clima molto spagnolo, specie dopo la vittoria della Nazionale agli Europei di calcio. La sosta in pista dopo il traguardo? Ho avuto un problema e mi sono fermato davanti alle tribune più grandi per festeggiare coi tifosi, è stata una sensazione forte".
essere felici — La vittoria è ancora più bella pensando alla difficile qualifica di sabato, chiusa all'11° posto. "La F.1 è così - ha spiegato ancora Alonso in conferenza stampa - i risultati sono imprevedibili, nello sport ci sono alti e bassi, ma non bisogna mai cedere, vale nello sport in genere e forse ancora di più in F.1 dove ci sono tanti elementi meccanici, le strategie, i sorpassi. Tutto mescolato fa un GP. Oggi è stato tutto incredibile, ho avuto una bella partenza, ho fatto bei sorpassi, mi sono toccato con Grosjean, tutti momenti in cui qualcosa può andar storto o tutto bene. Bisogna apprezzare il momento ed essere felici per questa grande giornata".
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Dopo che il presidente della Repubblica ha replicato tramite il portavoce alle domande poste dal nostro giornale ("Non rilascio conferme, commenti o smentite su frammenti di conversazioni private"), il Fatto pubblica le intercettazioni delle conversazioni telefoniche tra l'ex ministro e il consigliere giuridico del Colle

napolitano_interna nuova
Il Presidente ha risposto senza rispondere. Il portavoce del Capo dello Stato Pasquale Cascella ieri ha spedito una lettera protocollata al direttore del Fatto. “Caro direttore”, scrive Cascella, “con riferimento all’articolo ‘Presidente risponda su Mancino’ firmato da Marco Lillo, si osserva che, come è naturale, il Presidente della Repubblica non ha da rilasciare commenti, né tanto meno conferme o smentite, in merito a frammenti di conversazioni private intercettate dalla polizia giudiziaria e pubblicate da alcuni quotidiani. Ogni eventuale approfondimento è riservato all’autorità giudiziaria competente, secondo le modalità e con le garanzie previste dall’ordinamento giuridico”. 
Ieri, Il Fatto aveva chiesto al Presidente di smentire e censurare le parole del suo consigliere giuridico Loris D’Ambrosio su due questioni non secondarie: 1) il suggerimento del presidente Napolitano a Nicola Mancino (girato via telefono dal consigliere Loris D’Ambrosio) di parlare con Claudio Martelli, in vista di un possibile confronto in tribunale tra i due ex ministri che avevano offerto versioni divergenti sui fatti del 1992; 2) i tentativi del consigliere D’Ambrosio di trovare una strada per intervenire sul collegio giudicante e sui pm di Palermo, mediante il procuratore nazionale antimafia. Il Presidente ha scelto di non censurare le affermazioni di D’Ambrosio che da un lato attribuiscono al Capo dello Stato suggerimenti poco commendevoli e dall’altro manifestano propositi di intervento sui pm e giudici in un processo in corso. In tal modo, il presidente continua a legare il suo destino a quello di un consigliere che lo tira in ballo pesantemente nelle sue conversazioni scriteriate con Mancino. Dalla prosa burocratica del portavoce del Presidente emergono tre alibi alla mancata replica: 1) sono conversazioni private; 2) sono solo frammenti di telefonate; 3) solo l’autorità giudiziaria se ne deve occupare.
Per sgombrare il campo dalle prime due obiezioni il Fatto pubblica oggi sul suo sito le conversazioni integrali in modo che il Presidente possa rendersi conto che non si tratta di frammenti e che di privato non hanno proprio nulla. Quanto alla terza obiezione, continuiamo a pensare che anche il Presidente della Repubblica dovrebbe rispondere del suo comportamento, di quello del suo staff, e delle conversazioni telefoniche nelle quali i suoi collaboratori spendono il suo nome, non all’autorità giudiziaria ma all’opinione pubblica, l’unica che può giudicarlo senza lo scudo dell’immunità.
da Il Fatto Quotidiano del 23 giugno 2012

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Negli Usa gli e-book superano i libri di carta. In Italia trend in crescita

Dal rapporto dell’Associazione Editori Americani sono però esclusi edizioni economiche e tascabili. Chi è passato al formato elettronico avrebbe “consumato” una media di124 titoli nel corso dell’anno. Nel Belpaese incremento di ricavi

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Il rapporto dell’Associazione Editori Americani (Aap) indica che per la prima volta i ricavi delle vendite di e-book ha superato quella dei libri cartacei. Troppo presto però per parlare del clamoroso sorpasso che tutti si attendono: i dati si riferiscono infatti alle edizioni a copertina rigida (“hardcover”), ovvero escludendo dal computo i tascabili e le edizioni economiche. Dalla ricerca, poi, emerge che il numero di “lettori elettronici” è in crescita: il 21% dei cittadini statunitensi ha letto almeno un e-book nell’ultimo anno. Lo studio si riferisce al febbraio di quest’anno, mentre a dicembre la percentuale era del 17%. L’aspetto più interessante riguarda però il numero di testi letti. Gli appassionati di e-book leggono mediamente di più di quanto facciano i lettori di libri su carta. Secondo il rilevamento, infatti, chi si è rivolto al formato elettronico avrebbe “consumato” una media di124 titoli nel corso dell’anno, contro i 7 degli aficionados delle pagine di carta. Se si allargano gli orizzonti a pubblicazioni, riviste e quotidiani, l’esercito dei lettori digitali cresce ulteriormente con una percentuale del 46% di intervistati che avrebbero fruito dei contenuti su piattaforma digitale, sia essa un e-book reader, un classico computer, un tablet o uno smartphone.
E in Italia? Mondadori riporta numeri che confermano un trend in crescita: nei primi 3 mesi di quest’anno la casa editrice milanese ha venduto più e-book che in tutto il 2011, con una media di 2.500 download al giorno. I numeri sono in linea con quelli nazionali, che parlano di un incremento di vendite che nel 2012 sono destinate, secondo alcuni dati, a quadruplicare. Anche dalle parti di Feltrinelli i libri elettronici segnano un progresso: se al momento rappresentano soltanto lo 0,9% del fatturato complessivo, secondo le stime potrebbero arrivare al 4-5% nel giro di un anno o due. La prossima frontiera per gli ebook sarà quella dei fumetti e dei libri per bambini. A guidare l’assalto è ovviamente Amazon, che ha aggiornato le sue applicazioni Kindle dedicate a iOS e Android per consentire la lettura di fumetti, graphic novel e libri illustrati per bambini. L’aggiornamento ha coinvolto anche la piattaforma Kindle Cloud Reader, utilizzabile su computer attraverso il browser. Esclusi, per il momento, gli e-reader del gigante americano, che sfruttando l’inchiostro elettronico non possono riprodurre le immagini a colori di queste pubblicazioni. L’unico dispositivo di Amazon in grado di visualizzare immagini a colori è il Kindle Fire, il tablet basato su sistema Android che negli Stati Uniti viene venduto all’allettante prezzo di 199 dollari. In Italia, però, non è ancora disponibile.

giovedì 21 giugno 2012

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Massa adesso sorride
"F2012 più adatta a me"

MARANELLO (Modena), 20 giugno 2012

Il brasiliano: "Sono molto più a mio agio, le modifiche stanno pagando. Rispetto ad Alonso seguo un'altra strada". "Siamo migliorati sia nel mandare in temperatura le gomme sia in velocità di punta"

"Ora sono molto più felice, perché posso guidare la F2012 come mi piace. Sono molto più a mio agio con la guida e il bilanciamento della vettura, e il passo è buono". Felipe Massa non nasconde che qualcosa sulla sua Ferrari è finalmente cambiato in suo favore. Dopo un avvio di stagione a dir poco complicato, il pilota brasiliano ha trovato il feeling con la F2012. "E quando questo accade naturalmente ti senti bene" ha detto Felipe dal sito del Cavallino, preparandosi al GP d'Europa in programma domenica a Valencia.
assetti — "Certamente tutte le modifiche e gli aggiornamenti introdotti sulla vettura hanno aiutato, ma è stato importante anche il modo in cui ho lavorato sul set-up insieme ai miei ingegneri: abbiamo cambiato molte cose in termini di bilanciamento e trovato una direzione che mi si addice" spiega Massa, che sta andando in una direzione diversa rispetto a Fernando Alonso. "Penso di sì, anche se non del tutto. Di sicuro stiamo lavorando in modo diverso - ammette - ciascun pilota ha il suo stile, un suo modo di tenere il volante o di utilizzare il pedale dell'acceleratore, e se non si sente a suo agio per qualche ragione questo non aiuta. Come in tutti gli sport di alto livello anche in Formula 1 conta lavorare su dettagli anche molto piccoli. Quando qualcosa non funziona è facile allontanarsi dalla direzione giusta e perdere terreno in termini di prestazione, perché non riesci a essere al 100%".
gomme e velocità — Ma cosa è cambiato rispetto all'inizio del campionato? "Abbiamo molti elementi diversi rispetto all'inizio della stagione, quando eravamo ben lontani dagli attuali progressi. Nelle ultime tre gare le cose hanno iniziato ad andare nella direzione giusta, perché a un buon livello di sviluppo ha fatto seguito un miglioramento netto in termini di prestazione. Quest'anno le gomme sono molto più morbide rispetto allo scorso anno, ma la F2012 fa molta meno fatica rispetto al passato a portare rapidamente i pneumatici in temperatura. Quindi in questo fine settimana con entrambe le mescole - media e morbida - non dovremmo avere problemi". E anche in velocità di punta la situazione è diversa: "In Canada siamo stati in grado di superare altre vetture agevolmente, vetture che in passato avevamo fatto fatica a superare con il DRS. Questo dimostra che le altre squadre hanno cambiato il loro approccio e che noi abbiamo migliorato anche in questo aspetto".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Microsoft sfida iPad e lancia il suo tablet, tra inchiostro digitale e porte usb

Si chiama Surface e il suo debutto è legato alla necessità di supportare la diffusione del nuovo Windows 8. E' provvisto di un sistema di scrittura con pennino che permette di scrivere note a mano libera su qualsiasi tipo di documento. Ancora mistero sul prezzo

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Si chiama Surface ed è stato presentato a Los Angeles alla presenza dell’amministratore delegato Steve Ballmer. Il tablet di Microsoft rappresenta una novità assoluta, per lo meno nella strategia dell’azienda di Redmond. Fino a oggi, infatti, l’azienda fondata da Bill Gates si è dedicata alla produzione di software, limitando il suo raggio d’azione nel settore hardware agli accessori e alle console di gioco. Ora la svolta, legata alla necessità di supportare la diffusione del nuovo Windows 8. Nel corso della presentazione, però, Steven Sinofsky, il capo della divisione Windows di Microsoft, è stato vittima del classico “effetto demo”: il tablet è infatti andato in crash obbligandolo a sostituirlo con un altro. Al di là della gaffe, l’evento ha permesso al pubblico di vedere in anteprima il nuovo dispositivo Microsoft.
La struttura del tablet si differenzia dalla concorrenza in primo luogo per il coperchio, nel quale è integrata una tastiera a sfioramento, e per il sostegno estraibile posteriore che permette di posizionare in verticale lo schermo di Surface e trasformarlo così in una postazione di lavoro simile a quella di cui si può godere utilizzando un portatile. Il tablet targato Microsoft ha uno schermo da 10,6 pollici (poco più dei 9,7’’ dell’iPad) con una risoluzione Full HD, ovvero 1920 × 1080 pixel. Siamo quindi ben lontani dai 2048×1536 pixel del rivale Apple, ma a livelli sufficienti per consentire la visualizzazione di contenuti in alta definizione. Lo spessore, invece, è addirittura inferiore, con 9,3 millimetri contro i 9,4 millimetri dell’iPad. La memoria, invece, sarà di 16 o 32 GB. Il nuovo Surface sarà disponibile in due versioni: una con processore NVIDIA Tegra 3+ (equipaggiata quindi con Windows RT, ovvero il sistema operativo ottimizzato per i processori ARM) e una con le classiche cpu X86 affiancate dal “normale” Windows 8, pensato per i professionisti che hanno bisogno di maggiore potenza di calcolo. La versione RT mantiene un peso simile a quello dell’iPad, mentre l’edizione Windows 8 Pro sfora decisamente, arrivando a un peso di 900 grammi (300 in più di iPad) con uno spessore di 13,5 millimetri. Solo in questa più ingombrante versione, però, sarà disponibile digital ink, il sistema di scrittura con pennino che permette di scrivere note a mano libera su qualsiasi tipo di documento.
Anche senza digital ink, sulla carta Surface ha numerose frecce al suo arco, prima tra tutte la presenza di porte USB, che consentono di collegare i più disparati accessori. Il rivale iPad ne è sprovvisto, mentre i numerosi tablet basati su Android scontano ancora numerosi problemi in termini di compatibilità dei driver. Da quanto si è visto, invece, manca una fotocamera frontale che consenta di effettuare videochiamate. L’esordio sui mercati della versione RT è previsto in contemporanea con Windows 8 nell’autunno 2012, mentre la versione Windows 8 Pro dovrebbe arrivare nel 2013. Nulla è stato rivelato invece riguardo al prezzo. Nei giorni scorsi sul web si erano susseguite indiscrezioni riguardo il lancio di un tablet low cost a 299 dollari ma, considerando le specifiche tecniche rese note nel corso della presentazione, un prezzo simile sembra assolutamente inadeguato. Più probabile che la versione RT vada a collocarsi in una fascia molto vicina a quella del concorrente Apple, mentre quella Pro finisca a “disturbare” la categoria degli ultrabook. Curioso il fatto che Microsoft abbia usato per il suo primo tablet lo stesso nome usato in passato per un dispositivo di taglio completamente diverso: il “Surface” presentato negli anni scorsi (e comparso anche in qualche ristorante alla moda) era una specie di tavolone con schermo touch che permetteva di utilizzare software dedicato e navigare sul Web. Un progetto ormai abbandonato: l’url che portava alle pagine dedicate ora conducono al nuovo tablet.

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Orti urbani, eco-case e riciclo
così la green economy sfida la crisi

Ecco le cento imprese italiane di innovazione ecosostenibile. Si va dalla scuola delle Egadi che attraverso le nuove tecnologie riesce a non chiudere più durante l'inverno all'azienda di Pontedera che in tre anni ha ottenuto la raccolta differenziata di 200 Comuni

di GIOVANNI VALENTINI
ROMA - Cento storie esemplari, concrete, positive, per raccontare la sfida della "Green Economy" contro la crisi economica. Quello che Legambiente presenta oggi a Roma è un catalogo di ingegno e fantasia tutto italiano. Casi reali, esposti in una mostra e analizzati in un convegno all'interno delle storiche Scuderie di palazzo Ruspoli, come paradigmi di una prospettiva auspicabile di crescita e sviluppo all'insegna dell'ecosostenibilità. Ecco qui un campionario rappresentativo.

PLASTICA BIODEGRADABILE
Un nuovissimo impianto industriale rivitalizzerà in Sardegna l'ex polo petrolchimico di Porto Torres: un complesso industriale di oltre duemila ettari che verrà bonificato. Una joint venture fra Versalis (Gruppo Eni) e Novamont, la maggiore azienda europea per la produzione di bio-plastiche da fonti rinnovabili, costituirà la società Matrica (madre, in sardo). Sarà la centrale della chimica verde: il progetto prevede due impianti per produrre derivati di oli vegetali, come plastiche biodegradabili e oli lubrificanti, per un investimento complessivo di oltre 700 milioni di euro.

CASA A CONSUMI ZERO
È in Liguria l'abitazione più ecologica d'Italia. Un edificio che coniuga rispetto dell'ambiente, economicità di esercizio e salubrità. La Casa dei Vigili del Fuoco di Albenga comprende 24 appartamenti, con un piano terra di 800 metri quadri destinato a uffici pubblici. Tutto a consumi zero: riscaldamento, condizionamento estivo, acqua calda sanitaria e per elettrodomestici, energia elettrica per usi comuni. Nella palazzina sono state adottate luci a led, una pompa di calore geotermica alimentata dal fotovoltaico, pannelli solari termici integrati architettonicamente, isolamento differenziato secondo l'esposizione delle faccia materiali naturali quali sughero, lana di legno, lana di pecora, fibra di legno mineralizzata, tutti provenienti dal riciclo.

PARCO IN ATTIVO
Oltre 100 attività di artigianato artistico con 240 addetti e 9.000 aziende agricole, 20 prodotti agroalimentari tipici del territorio, per un fatturato annuo di circa 13 milioni di euro. E ancora: una rete di 160 ristoranti e trattorie, 100 alberghi con una ricettività di 6.400 posti letto, ai quali se ne aggiungono altri 2.800 in 83 strutture extra alberghiere (B&B, ostelli, pensioni). Sono i numeri del successo del Parco della Majella, area protetta che si estende per 74.095 ettari e interessa 39 comuni delle province di Pescara, L'Aquila e Chieti, con oltre 50mila residenti all'interno dei suoi confini e con la presenza di specie floristiche e faunistiche di particolare interesse. Positivo il saldo economico: per preservare questi beni, lo Stato impegna fondi per 2.200.000 euro all'anno, circa 30 euro per ettaro, mentre il valore dei prodotti e dei servizi ammonta a 15.343 euro all'anno per ettaro.

RINNOVABILI IN VALDARNO
A Terranuova Bracciolini, paesino in provincia di Arezzo, gli americani hanno trovato l'America. Qui la californiana Power One è proprietaria di uno stabilimento con know how tutto italiano che produce inverter per eolico e fotovoltaico, quel componente che trasforma in corrente alternata la tensione continua generata da fonti rinnovabili. L'azienda oggi occupa circa 1.200 persone, più del doppio rispetto a tre anni fa. Il mercato di Power One è al 50% in Italia, segue quello tedesco con il 25%, poi Australia, Francia, Regno Unito, Spagna, Usa e Cina.

TERAPIA DELL'ORTO
In Campania gli orti urbani e sociali di Legambiente sono già realtà, da dieci anni. Nel parco archeologico di Pontecagnano se ne contano ormai una sessantina, affidati ad anziani in pensione: producono melanzane, zucchine, peperoni e pomodori, secondo i metodi dell'agricoltura biologica. A Eboli invece si applica l'Horticultural Therapy per pazienti diversamente abili o con disabilità psichiche. E sono 18 gli orti sociali e didattici di Succivo. Poi ci sono quelli urbani e digitali del progetto Nonnet: i pensionati insegnano agli studenti campani la coltivazione biologica e i ragazzi diventano tutor per l'alfabetizzazione digitale degli over 60.

MIRACOLO AL PLASMIX
Gestione della raccolta differenziata, realizzazione di manufatti con materiale recuperato e produzione di valore aggiunto per il territorio: è il miracolo di Revet, società di Pontedera (Pisa) che serve più di 200 Comuni in Toscana. Una storia che inizia nel 2009, quando l'azienda - specializzata nel recupero e trattamento dei rifiuti - si è impegnata in un progetto di ricerca sul riutilizzo delle cosiddette plastiche eterogenee (compongono le vaschette, piatti e bicchieri usa e getta, pellicole da imballaggio per le quali non esistono filiere di rivalorizzazione). Il risultato si chiama "Plasmix", materia prima di seconda generazione utilizzabile per produrre utensili e componenti di vario genere.

TRENTINO IN BICI
Da più di vent'anni il Trentino-Alto Adige punta sul cicloturismo, tanto da sviluppare un terziario che vale 85 milioni di euro l'anno. Il progetto è stato avviato nel 1988, quando alle nuove forme di turismo slow pensavano in pochi: la Provincia di Trento ha realizzato una grande pista ciclo-pedonale che oggi si snoda per oltre 410 chilometri dal Garda alle Dolomiti, attraversando siti di grande valenza ambientale e interessando 90 Comuni. L'anno scorso è stata percorsa da oltre 2 milioni di cicloturisti, italiani e stranieri.

SCUOLA 2.0
Fino a qualche anno fa la scuola di Favignana rimaneva spesso chiusa durante l'inverno, per mancanza di personale a causa delle difficoltà logistiche. E numerose famiglie erano costrette a trasferirsi altrove. L'Istituto Comprensivo Antonino Rallo di Favignana, Levanzo e Marettimo ha deciso di risolvere questo problema lanciando, nel 2006, CLSSI 2.0: attraverso le nuove tecnologie si sperimenta una formula di formazione a distanza con le scuole sulla terraferma. Così è stato invertito il trend dell'abbandono invernale e diverse famiglie sono tornate a vivere sull'isola.

(15 giugno 2012)

lunedì 18 giugno 2012

già.........

Svelata per errore la nuova Xbox
e gli occhiali per realtà aumentata

Fuga di notizie sul Web. Microsoft potrebbe lanciare una nuova console a Natale del 2013 a 299 dollari, con integrato Kinect. E l'anno dopo i Fortaleza Glasses, per la realtà virtuale, molto simili a quelli promessi da Google  di JAIME D'ALESSANDRO


ROMA - Un'altra fuga di notizie su Web, e stavolta la vittima è Microsoft. Secondo un documento di 52 pagine apparso in Rete per qualche ora, a Redmond starebbero preparando una nuova rivoluzione nel campo dell'intrattenimento digitale. Al progetto, ammesso che il documento sia vero, è stato dato il nome di Fortaleza Glasses. Si tratta di occhiali per la realtà virtuale e aumentata che verranno lanciati nel 2014. Seguiti, l'anno successivo, da una versione con connettività 4G per usarli anche fuori casa. E questo significa, in prima istanza, estendere i giochi elettronici ben oltre lo schermo della tv. Per poi trasformare questi nuovi occhiali in dispositivo portatile per visualizzare tutta la ricchezza di Internet quando si è in giro, così come intendono fare a Mountain View con Project
Ma nelle pagine finite in Rete c'è molto più di questo. Fortaleza Glasses fanno parte di un ecosistema legato alla nuova console, l'Xbox 720, che verrà immessa sul mercato a Natale del 2013 a 299 dollari. Potrebbe avere come processore principale uno o più multicore Arm, quindi lo sviluppo di giochi sarà compatibile con smarphone e tablet dotati di Windows 8, e avrà un aspetto che ha davvero poco a che fare con le macchine per videogame così come le abbiamo conosciute fino ad ora.

Non è quella console potentissima della quale si parlò tempo fa 3, ma una sorta di "normale" lettore dvd o se preferite di set top box multimediale. Un apparecchio piatto, da mettere sotto la tv, capace di leggere blu-ray (uscita nativa a 1080p), sempre connesso al Web, sul quale scaricare "Xbox app" e accedere ai servizi cloud per guardare film, ascoltare musica, giocare. Avrà integrato un nuova versione di Kinect. Con vendite stimate attorno ai 100 milioni di pezzi.

Passando al nuovo Kinect, chiamato V2, si potrà giocare in quattro, verrà migliorato il riconoscimento vocale oggi parecchio limitato e la qualità delle webcam per trasformare i movimenti del corpo in comandi. Forse però la parte più interessante è la possibilità di far interagire fra loro dispositivi diversi. Tutto in linea, quindi, con quanto annunciato durante l'edizione l'Electronic Entertainment Show appena conclusasi a Los Angeles 4. In particolar modo con quell'idea di fare dell'Xbox una piattaforma di servizi per l'intrattenimento trasversale e di consentire lo scambio di contenuti fra apparecchi differenti attraverso SmartGlass presentato proprio in California all'E3.

Un ultima nota: il documento filtrato online è stato rimosso dal sito che lo aveva pubblicato, scribd.com 5, su istanza dello studio legale Covington & Burling Llp, che ha fra i suoi clienti proprio la Microsoft. Non è la prova provata che si tratta di un testo dalla multinazionale di Redmond, ma certo aumenta le possibilità in tal senso. (17 giugno 2012)
 
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Processo Mediaset, pm chiede 3 anni e 8 mesi per Berlusconi

Al termine della requisitoria il pm De Pasquale chiede la condanna per frode fiscale perché "Ci sono le impronte digitali" del Cavaliere "sui soldi dei fondi neri". Tra il 1994 e il 1998, questa la tesi dell'accusa, gonfiati i conti 368 milioni di dollari. Tra il 2001-03 altri episodi simili per 40 milioni di euro

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“Ci sono le impronte digitali di Silvio Berlusconi sui soldi dei fondi neri”. Il pubblico ministero Fabio De Pasquale ha chiesto che Silvio Berlusconi venga condannato a 3 anni e 8 mesi per frode fiscale. La richiesta come di rito è avvenuta al termine della requisitoria del processo Mediaset che si sta svolgendo a Milano, sulle presunte  irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi da parte del gruppo del Biscione. Oltre all’ex premier ci sono 10 imputati, fra cui Fedele Confalonieri. Tutti sono accusati di frode fiscale, mentre per i cittadini di Hong Kong c’è un’altra accusa: il riciclaggio. Per Confalonieri, presidente del gruppo, l’accusa ha chiesto una condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione.
Le impronte digitali, alle quali il pm fa riferimento sono conti bancari svizzeri dove sono stati versati i fondi neri che, “sono riconducibili a Silvio Berlusconi“. Il rappresentante della pubblica accusa ha molto insistito sulla circostanza che Berlusconi è stato “l’apice della catena di comando dei diritti fin dal 1998″ e che questo ruolo è stato da lui mantenuto anche dopo la discesa in campo nella politica. Confutando la tesi difensiva secondo la quale Berlusconi avrebbe lasciato il comando delle sue società dopo aver assunto l’impegno politico, De Pasquale ha detto che questa argomentazione “fa a pugni con quello che leggiamo sui giornali ogni giorno”. Per il presunto “socio occulto di Berlusconi, l’imprenditore di origine egiziana Frank Agrama, sono stati chiesti tre anni e otto mesi di carcere. Stando alla ricostruzione della procura, le società della galassia Fininvest e poi Mediaset avrebbero acquistato a prezzi gonfiati i diritti dei programmi televisivi dalle major americane e poi, tramite il mediatore Agrama, il sovrappiù sarebbe stato accantonato in fondi neri messi a disposizione di Silvio Berlusconi e sottratti al fisco italiano.
In quattro anni tra il 1994 e il 1998, questa la tesi dell’accusa, attraverso “catene di vendite fittizie” sarebbero stati gonfiati i costi dei diritti televisivi per un totale di circa 368 milioni di dollari. Per quanto riguarda gli anni compresi tra il 2001 e il 2003 invece i bilanci della società televisiva sarebbero stati gonfiati di 40 milioni di euro, grazie all’aggiunta di costi fittizi. De Pasquale durante la requisitoria ha  fatto riferimento alle consulenze della società di revisione Kpmg che, a suo dire, “sono già metà della sentenza”. Infatti il pm, grazie a questa consulenza ha ricostruito, “l’artificiosità dell’organizzazione delle vendite fittizie per gonfiare i costi”, dei diritti televisivi acquistati da Mediaset per creare, secondo l’accusa, fondi neri. Il magistrato ha spiegato inoltre che nell’ambito delle indagini è emerso che su conti bancari svizzeri “girava la cresta”, ossia i fondi neri dei costi gonfiati, “attraverso transazioni illegali”. Le presunte irregolarità, secondo il pm, avrebbero riguardato “circa 3mila titoli di film che hanno dato origine a 12 mila passaggi contrattuali, ogni titolo dunque aveva 4 passaggi commerciali”.
Il pm ha descritto il meccanismo dei costi gonfiati come “un inferno di spezzettamenti” delle transazioni tra società, puntando il dito soprattutto sul “rapporto ambiguo” tra Mediaset e Paramount. Nella parte iniziale, inoltre, il magistrato ha parlato dell’ormai noto “gruppo B Fininvest’’, ossia “di tutte quelle società di carta” di cui era proprietario, secondo l’accusa, Silvio Berlusconi. Alcune di queste società, soprattutto quelle maltesi, secondo il pm, avrebbero avuto un ruolo fondamentale nel meccanismo di maggiorazione dei costi dei diritti tv. Queste società nascoste di Fininvest, secondo il Pm, “è stato dimostrato che erano di Berlusconi come persona fisica”. Il Pm ha anche fatto riferimento a due società Century Onee Universal One, al centro secondo l’accusa della compravendita dei diritti tv, che “erano formalmente di proprietà dei figli di Berlusconi, di Marina e Pier Silvio”.
De Pasquale ha chiesto inoltre condanne pluriennali per tutti gli imputati. La pena più alta per il banchiere e fondatore della Arner Bank Paolo Del Bue, accusato di riciclaggio (sei anni più 30mila euro di multa); 3 anni per Marco Colombo (frode); 3 anni e 30mila euro per Manuela De Socio (riciclaggio); 2 anni e mezzo per Gabriella Galetto (frode); 5 anni e 30mila euro per Erminio Giraudo (riciclaggio); 3 anni e 8 mesi per Daniele Lorenzano (frode); 4 anni e 30mila euro per Carlo Scribani Rossi (riciclaggio).

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Montezemolo e il pazzo 2012
"Il titolo dipenderà da noi"

Milano, 12 giugno 2012

Il presidente della Ferrari fissa i prossimi obiettivi: "Fatti tanti progressi ma ora ne servono altri. In Canada si è vista una squadra che ci ha provato fino in fondo, quello che voglio io e i tifosi". Poi sui costi: "Bisogna intervenire, la situazione è seria"

Il presidente della Ferrari Luca Montezemolo. Colombo
Il presidente della Ferrari Luca Montezemolo. Colombo
"La situazione economica mondiale, ed europea in particolare, è molto seria e il mondo della Formula 1 non può non prenderne atto". Lo ha dichiarato il presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo sul sito Internet della Ferrari. "Non possiamo più perdere tempo, bisogna affrontare con urgenza e determinazione la questione dei costi. La Ferrari condivide la posizione della Fia in merito alla necessità di un intervento drastico. Siamo assolutamente convinti che, come ho sempre detto, le squadre e il detentore dei diritti commerciali debbano lavorare insieme alla Federazione su questo fronte. Non è più il momento di traccheggiare in sterili discussioni o nei meandri delle opinioni degli ingegneri, spesso impegnati soltanto a difendere le rendite di posizione di qualcuno: la questione va affrontata ai livelli più alti, senza indugio", ha aggiunto il numero uno della Ferrari. Sono giorni caldi per la Formula 1 visto che in queste settimane si stanno definendo tanti punti cardine, a cominciare dal Patto della Concordia.
 
rimpianti — In una lunga riunione tenutasi questa mattina a Maranello, Montezemolo ha fatto anche il punto con Stefano Domenicali sui prossimi appuntamenti della rossa nel campionato 2012. "Non sono abituato ai rimpianti, preferisco sempre guardare avanti - ha proseguito Montezemolo - a Montreal ho visto una squadra che ha una gran voglia di vincere e ci ha provato fino in fondo, magari prendendosi dei rischi forse eccessivi. Vedere una Ferrari che lotta per la vittoria fino alla fine è quello che voglio io e vogliono i nostri tifosi. Sono contento dei progressi dimostrati in queste ultime gare ma il mio pensiero e tutto l'impegno della scuderia è già rivolto a Valencia e poi a Silverstone, dove dobbiamo fare ulteriori passi avanti. Dobbiamo continuare su questa strada, consapevoli, ci tengo a ripeterlo, che il successo in questo campionato dipende solo da noi".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA