venerdì 29 giugno 2012

già...........

Germania battuta
Grande Italia in finale

VARSAVIA, 28 giugno 2012

Strepitosa esibizione degli azzurri che battono 2-1 i favoriti tedeschi. Nel primo tempo doppietta di Balotelli. Poi tante occasioni sprecate. Al 92' l'inutile rigore di Ozil

Danza azzurra. LaPresse
Danza azzurra. LaPresse
L’Italia è in finale, all’Europeo. Ha battuto la Germania. Ancora, una volta di più, stavolta per 2-1, a Varsavia. Doppietta di un Balotelli finalmente gigantesco. E domenica 1 luglio a Kiev, dove ha già vinto, contro l’Inghilterra nei quarti, giocherà con la Spagna la terza finale della sua storia, nel torneo continentale. Un successo, nel 1968, una sconfitta, nel 2000.
Gazzetta TV
 
GERMANIA ANCORA K.O. — E a proposito di numeri: gli azzurri si confermano bestia nera dei tedeschi: quattro vittorie e quattro pareggi negli otto confronti diretti che contano di più: quelli tra Mondiale ed Europeo. Stavolta la vittoria è arrivata contro pronostico, con due giorni in meno di recupero dai quarti rispetto ai rivali, con una prova superba. Il centrocampo, con Pirlo da Pallone d’Oro a dirigere le operazioni, è stato il solito punto di forza. Opposto ad una squadra reduce da 15 vittorie di fila in gare ufficiali, che voleva tenere l’iniziativa, ha controbattuto sempre, giocando a pallone. La difesa si è confermata ermetica, forte pure del rientro di Chiellini, schierato a sinistra, permettendosi persino un terzino mancino, Balzaretti, a destra, per le assenze di Abate (infortunio) e Maggio (squalifica). Ma è in attacco, dove finora era mancato qualcosa, che l’Italia ha cambiato marcia. Balotelli ha fatto la differenza, Cassano ha distillato calcio doc. E allora la Spagna, specie quella vista col Portogallo, fa meno paura, anche se è campione del mondo e d’Europa. L’1-1 con la Spagna a Danzica, nella partita inaugurale, ha dimostrato che l’Italia può giocarsela alla pari, pure con la Roja.
 
BRIVIDI INIZIALI — La Germania parte meglio, nel primo quarto d’ora. Ha tre occasioni nitide, ma non le concretizza. Hummels sfiora il vantaggio con un sinistro sporco in mischia sugli sviluppi di un angolo, Pirlo salva sulla linea di porta. Poi c’è un rimpallo Buffon-Barzagli su cross di Boateng, palla a lato. Stavolta all’Italia ha detto bene. La Germania insiste. Col sinistro violento di Kroos da fuori area, Buffon respinge di pugno. L’Italia tiene.
 
AVVISAGLIE ITALIA — Poi la partita cambia. Gli azzurri, passata la bufera, alzano il baricentro, e soprattutto acquistano personalità in zona gol. Il pubblico polacco, ma stavolta si sente bene pure lo spicchio tricolore, rispetto alle precedenti uscite, canta forte "Italia, Italia". E’ tempo di crederci, il peggio è passato. Montolivo e Cassano ci provano da fuori area, Neuer para a terra. Ma la squadra di Prandelli fa vedere che c’è, in campo. Per davvero.
Mario Balotelli-gol: e chi lo tiene più? Afp
Mario Balotelli-gol: e chi lo tiene più? Afp
BALO GOL — Al 20’ Cassano, che regala chicche tecniche dolci come il miele, se ne va sulla sinistra: cross perfetto al centro, Balotelli sovrasta Badstuber e di testa schiaccia in rete sottomisura. Italia in vantaggio. Con la coppia-gol che tutti aspettavano. E che finalmente arriva, nel giorno più importante. Contro l’avversario più prestigioso. 1-0 Italia. Che sfiora il 2-0, ma Montolivo, eccellente, si scorda di tirare su un’altra invenzione di Cassano. La partita è spettacolare. La Germania reagisce con una bordata Khedira, Buffon si allunga e ci arriva. Il numero uno azzurro è il solito muro.

BALO BIS — E l’Italia raddoppia. Grande lancio lungo di Montolivo, Balotelli elude il fuorigioco e se ne va in contropiede, verso Neuer, che trafigge calciando una "sassata" impressionante, eludendo il recupero di Lahm. 2-0. Poi Mario si toglie la maglietta e mostra i muscoli. Gli costa un’ammonizione. Ma è perdonato da tutt’Italia...All’intervallo l’Italia è avanti di due reti. Bello, bellissimo.
 
LOW CAMBIA — Fuori Gomez, dentro Klose. Fuori Podolski, dentro Reus. Che va a destra, con ora Özil trequartista centrale. I tedeschi ripartono arrembanti, furibondi, quasi. Lahm ha la palla buona, ma non replica il gol alla Grecia: calcia in curva. L’Italia soffre, e arretra. Prandelli sostituisce Cassano, che ha toccato pochi palloni, ma con qualità altissima, con Diamanti. Per dare freschezza. Buffon para ancora, su punizione di Reus, che tocca pure la traversa. Ma, come nel primo tempo, dopo 15’ il peggio è passato. L’Italia, orchestrata da un Pirlo delizioso, reagisce e sfiora il tris due volte con Marchisio, maestro nel lanciarsi negli spazi, in verticale, e con Di Natale, sprecone. L’arbitro riapre la gara concedendo un rigore viziato da un fallo iniziale di Klose, per un mani di Balzaretti. Dal dischetto segna Ozil. Ma l’Italia non rischia più: vince e va in finale. Troppo bello.
Dal nostro inviato
Riccardo Pratesi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Assen, Spies davanti nelle libere
Poi Crutchlow e Hayden, Vale 8°

Milano, 28 giugno 2012

Gp d'Olanda: nella seconda sessione il texano stacca il britannico di 6 millesimi. Lorenzo, il più veloce al mattino, è quarto. Migliora Rossi, in ritardo di 0"430: "E' andata abbastanza bene". Moto2: Espargarò davanti anche nella seconda sessione. Moto3: Viñales domina

Valentino Rossi sul circuito di Assen. LaPresse
Valentino Rossi sul circuito di Assen. LaPresse
Ben Spies è stato il più veloce nella seconda sessione di prove libere del Gp d'Olanda, sulla pista di Assen. Il texano nel pomeriggio ha girato in 1'34''866 staccando di soli 6 millesimi il britannico Cal Crutchlow, in sella alla Yamaha del team privato Tech3. La prima Ducati ufficiale è quella dello statunitense Nicky Hayden, terzo a 0''102 davanti allo spagnolo Alvaro Bautista, quarto con la Honda del team Gresini. Jorge Lorenzo, che era stato il più veloce al mattino, si è piazzato quinto con l'altra Yamaha ufficiale a 0''191 dal compagno di squadra. Sesto Dani Pedrosa con la Honda ufficiale, settimo Andrea Dovizioso (Yamaha). Valentino Rossi, in sella alla Ducati, ha chiuso con l'ottavo tempo a 0''430 da Spies. Nelle libere del mattino aveva ottenuto il decimo tempo, a quasi un secondo da Lorenzo. I primi dieci piloti sono tutti racchiusi in mezzo secondo: chiudono la top ten lo spagnolo Hector Barbera (Ducati) e l'australiano Casey Stoner (Honda).
rossi soddisfatto — "Oggi è andata abbastanza bene, soprattutto nel pomeriggio - racconta Valentino -: sono ottavo ma il distacco è solo di quattro decimi rispetto al primo e per noi è un discreto passo in avanti. La moto con gomme nuove si guida bene ma dobbiamo continuare a lavorare sul passo di gara perchè sia io sia Nicky, quando la gomma posteriore si consuma e comincia a scivolare tanto, dobbiamo rallentare troppo rispetto agli altri. Domani dovremo quindi provare ad aumentare il grip posteriore, senza perdere il feeling con l'anteriore, per poter essere più costanti e migliorare sul passo. In ogni caso come inizio non è male".
moto2 — Pol Espargarò, vincitore della gara di Silverstone, non ha avversari anche nella seconda sessione di prove libere della Moto2. Con 1'38''421, il pilota iberico del team Pons 40 HP Tuenti questa volta resta davanti, ma per soli 147 millesimi ad Andrea Iannone che si conferma tra i migliori di questo giovedì. Sorprende la terza posizione di Dominique Aegerter (Technomag-CIP) a circa mezzo secondo, mentre Marc Marquez (Team Catalunyacaixa Repsol) dovrà lavorare per venerdì per provare a contrastare la forza del suo connazionale e rivale. Il leader del mondiale chiude quarto a quasi sette decimi. Johann Zarco (JIR Moto2), Claudio Corti (Italtrans Racing Team) e Toni Elias (Mapfre Aspar Team) completano le prime sette posizioni mentre Thomas Luthi è appena 13º a più di un secondo di ritardo. Due cadute per Ricky Cardus (Arguiñano Racing Team) ad inizio sessione, senza conseguenze. Lo emulano durante i 40 minuti Esteve Rabat (Pons 40 HP Tuenti), Alex de Angelis (NGM Mobile Forward Racing) e Scott Redding che tocca Toni Elias nella curva 10. Sarà l'inglese ad uscire zoppicando dalla pista.
moto3 — Maverick Viñales (Blusens Avintia) ha dominato la seconda sessione di prove libere di Moto3 grazie a un crono di tutto rispetto (1'44''312). Lo spagnolo, leader del mondiale, dopo la bella vittoria di Silverstone rifila 7 decimi netti a Miguel Oliveira (Estrella Galicia) e quasi un secondo al terzo classificato Niklas Ajo (TT Motion Events Racing). Il tedesco Sandro Cortese (Red Bull KTM Ajo) si accontenta della quarta posizione.
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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Da Londra a Sidney in quattro ore, è pronto il prototipo dell’erede del Concorde

Per progettare questo jet supersonico sono al lavoro Boeing, Lockheed Martin, Gulfstream e anche la Nasa. I primi prototipi saranno presentati al Farnborough air show il prossimo mese. I passeggeri di questi nuovi jet potrebbero viaggiare a oltre 2.485 miglia all'ora


concorde_interna nuova
Il mito del Concorde rivivrà. Una volta terminato, infatti, il nuovo veivolo sarà in grado di volare da Londra a Sydney in sole quattro ore. E’ l’erede del famoso aereo, non più prodotto dopo lo spaventoso incidente dell’estate del 2000 in fase di decollo. Per progettare questo jet supersonico sono al lavoro Boeing, Lockheed Martin, Gulfstream e anche la Nasa. I primi prototipi saranno presentati al Farnborough air show il prossimo mese. I costruttori, coadiuvati dall’agenzia spaziale americana, stanno aprendo la strada a un nuovo aereo passeggeri supersonico, che in un primo momento sarà destinato soltanto al mercato business, secondo quanto riportato dal Daily Mail. 
Tutte e tre le compagnie coinvolte sono convinte di essere vicine alla riduzione del boom sonico a un suono descritto da un ingegnere della Gulfstream come qualcosa di simile a un soffio. Secondo il Sunday Times, materiali compositi più leggeri, motori più avanzati e piccole fusoliere potrebbero consentire all’aereo di viaggiare due volte più veloce del Concorde, che arrivava a una velocità di 1.358 miglia all’ora. I passeggeri di questi nuovi jet, dunque, potrebbero viaggiare a oltre 2.485 miglia all’ora. Attualmente il jet più veloce, il nuovo Gulfstream G650, può arrivare a percorrere 7mila miglia a circa 646 miglia all’ora (velocità massima 704).

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