domenica 24 giugno 2012

un cuore....una squadra.......

  ESULTIAMO AI RIGORI

BATTUTA L'INGHILTERRA 4-2

KIEV (Ucraina), 24 giugno 2012

Gli azzurri dominano per 120' ma falliscono tante occasioni, con De Rossi (un palo) e Balotelli. Entrano Diamanti, Nocerino e Maggio. Ora affronteremo la Germania il 28 a Varsavia

Non sono bastati 120' per decidere la quarta semifinalista. Poi ai rigori prevaliamo. Finalmente. Semifinale con la Germania. Fra poco servizio completo
Italia-Inghilterra 4-2 
"Il cuore ci deve essere sempre in campo ma dovremo essere molto bravi a capire le fasi di gioco perché affrontiamo una squadra difficile da fermare, molto organizzata, compatta, dobbiamo capire i tempi di gioco". È questa, a poche ore da Inghilterra-Italia, la chiave per vincere secondo Cesare Prandelli, intervistato in esclusiva da Rai Sport. Il c.t. si coccola De Rossi ("è un centrocampista e quando lo abbiamo utilizzato in difesa è stato per emergenza e per dare qualità in quella zona del campo") e soprattutto Cassano. "Nessuno è inamovibile ma ci sono dei giocatori importanti - osserva - Antonio ha voluto essere all'Europeo, ha fatto tanti sacrifici, ha dimostrato carattere e per quello che può dare, e può dare tanto, può essere importante".
Gazzetta TV
 
elogio a mario — Ma gli occhi sono puntati soprattutto su Balotelli, ieri in conferenza stampa. "I ragazzi non devono aver paura dei propri sentimenti e proporsi per quello che sono", l'elogio di Prandelli, che guardandosi indietro ammette che "in questi due anni abbiamo cercato di dare qualità al nostro gioco. Quello che manca è il tempo per cercare di mettere insieme tutto ma tutti noi abbiamo portato qualcosa di positivo". Con i tifosi italiani in minoranza rispetto agli inglesi ("dispiace, avremmo bisogno del calore della nostra gente"), Prandelli si dice "molto sereno, non sento alcun tipo di pressione. Adesso viene il bello, stasera vedremo una grande partita. Non siamo tra i più forti ma abbiamo la giusta determinazione - avverte il c.t. -. In queste partite un episodio può determinare l'andamento della gara e in quei momenti l'aspetto psicologico è decisivo".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
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  Alonso, gioia infinita

"La più bella di tutte"

VALENCIA (Spagna), 24 giugno 2012

Lo spagnolo euforico: "Sensazioni forti, tutto è andato bene. Vincere in casa con la Ferrari è speciale. La sosta dopo il traguardo? Avevo un problema e ho festeggiato davanti alle tribune"

Fernando Alonso non sta nella pelle. Il ferrarista ha vinto a Valencia un GP d'Europa in cui tutto è andato alla grande, dai sorpassi ai guai dei rivali. Una miscela esplosiva che gli ha regalato un successo importantissimo nella lotta al Mondiale, perché ora è saldamente in testa alla classifica, con Vettel e Hamilton che oggi non hanno preso alcun punto. Un fine settimana eccezionale.
clima spagnolo — "È difficile da esprimere quello che provo - le prime parole di Fernando - vincere in casa è speciale, nel 2006 con la Renault era già successo a Barcellona, oggi però corro con un team speciale, la Ferrari. I tifosi sono venuti qui con tante bandiere e sono molto orgoglioso di aver vinto in casa, niente è paragonabile alla vittoria di oggi. C'era un clima molto spagnolo, specie dopo la vittoria della Nazionale agli Europei di calcio. La sosta in pista dopo il traguardo? Ho avuto un problema e mi sono fermato davanti alle tribune più grandi per festeggiare coi tifosi, è stata una sensazione forte".
essere felici — La vittoria è ancora più bella pensando alla difficile qualifica di sabato, chiusa all'11° posto. "La F.1 è così - ha spiegato ancora Alonso in conferenza stampa - i risultati sono imprevedibili, nello sport ci sono alti e bassi, ma non bisogna mai cedere, vale nello sport in genere e forse ancora di più in F.1 dove ci sono tanti elementi meccanici, le strategie, i sorpassi. Tutto mescolato fa un GP. Oggi è stato tutto incredibile, ho avuto una bella partenza, ho fatto bei sorpassi, mi sono toccato con Grosjean, tutti momenti in cui qualcosa può andar storto o tutto bene. Bisogna apprezzare il momento ed essere felici per questa grande giornata".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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Dopo che il presidente della Repubblica ha replicato tramite il portavoce alle domande poste dal nostro giornale ("Non rilascio conferme, commenti o smentite su frammenti di conversazioni private"), il Fatto pubblica le intercettazioni delle conversazioni telefoniche tra l'ex ministro e il consigliere giuridico del Colle

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Il Presidente ha risposto senza rispondere. Il portavoce del Capo dello Stato Pasquale Cascella ieri ha spedito una lettera protocollata al direttore del Fatto. “Caro direttore”, scrive Cascella, “con riferimento all’articolo ‘Presidente risponda su Mancino’ firmato da Marco Lillo, si osserva che, come è naturale, il Presidente della Repubblica non ha da rilasciare commenti, né tanto meno conferme o smentite, in merito a frammenti di conversazioni private intercettate dalla polizia giudiziaria e pubblicate da alcuni quotidiani. Ogni eventuale approfondimento è riservato all’autorità giudiziaria competente, secondo le modalità e con le garanzie previste dall’ordinamento giuridico”. 
Ieri, Il Fatto aveva chiesto al Presidente di smentire e censurare le parole del suo consigliere giuridico Loris D’Ambrosio su due questioni non secondarie: 1) il suggerimento del presidente Napolitano a Nicola Mancino (girato via telefono dal consigliere Loris D’Ambrosio) di parlare con Claudio Martelli, in vista di un possibile confronto in tribunale tra i due ex ministri che avevano offerto versioni divergenti sui fatti del 1992; 2) i tentativi del consigliere D’Ambrosio di trovare una strada per intervenire sul collegio giudicante e sui pm di Palermo, mediante il procuratore nazionale antimafia. Il Presidente ha scelto di non censurare le affermazioni di D’Ambrosio che da un lato attribuiscono al Capo dello Stato suggerimenti poco commendevoli e dall’altro manifestano propositi di intervento sui pm e giudici in un processo in corso. In tal modo, il presidente continua a legare il suo destino a quello di un consigliere che lo tira in ballo pesantemente nelle sue conversazioni scriteriate con Mancino. Dalla prosa burocratica del portavoce del Presidente emergono tre alibi alla mancata replica: 1) sono conversazioni private; 2) sono solo frammenti di telefonate; 3) solo l’autorità giudiziaria se ne deve occupare.
Per sgombrare il campo dalle prime due obiezioni il Fatto pubblica oggi sul suo sito le conversazioni integrali in modo che il Presidente possa rendersi conto che non si tratta di frammenti e che di privato non hanno proprio nulla. Quanto alla terza obiezione, continuiamo a pensare che anche il Presidente della Repubblica dovrebbe rispondere del suo comportamento, di quello del suo staff, e delle conversazioni telefoniche nelle quali i suoi collaboratori spendono il suo nome, non all’autorità giudiziaria ma all’opinione pubblica, l’unica che può giudicarlo senza lo scudo dell’immunità.
da Il Fatto Quotidiano del 23 giugno 2012

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Negli Usa gli e-book superano i libri di carta. In Italia trend in crescita

Dal rapporto dell’Associazione Editori Americani sono però esclusi edizioni economiche e tascabili. Chi è passato al formato elettronico avrebbe “consumato” una media di124 titoli nel corso dell’anno. Nel Belpaese incremento di ricavi

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Il rapporto dell’Associazione Editori Americani (Aap) indica che per la prima volta i ricavi delle vendite di e-book ha superato quella dei libri cartacei. Troppo presto però per parlare del clamoroso sorpasso che tutti si attendono: i dati si riferiscono infatti alle edizioni a copertina rigida (“hardcover”), ovvero escludendo dal computo i tascabili e le edizioni economiche. Dalla ricerca, poi, emerge che il numero di “lettori elettronici” è in crescita: il 21% dei cittadini statunitensi ha letto almeno un e-book nell’ultimo anno. Lo studio si riferisce al febbraio di quest’anno, mentre a dicembre la percentuale era del 17%. L’aspetto più interessante riguarda però il numero di testi letti. Gli appassionati di e-book leggono mediamente di più di quanto facciano i lettori di libri su carta. Secondo il rilevamento, infatti, chi si è rivolto al formato elettronico avrebbe “consumato” una media di124 titoli nel corso dell’anno, contro i 7 degli aficionados delle pagine di carta. Se si allargano gli orizzonti a pubblicazioni, riviste e quotidiani, l’esercito dei lettori digitali cresce ulteriormente con una percentuale del 46% di intervistati che avrebbero fruito dei contenuti su piattaforma digitale, sia essa un e-book reader, un classico computer, un tablet o uno smartphone.
E in Italia? Mondadori riporta numeri che confermano un trend in crescita: nei primi 3 mesi di quest’anno la casa editrice milanese ha venduto più e-book che in tutto il 2011, con una media di 2.500 download al giorno. I numeri sono in linea con quelli nazionali, che parlano di un incremento di vendite che nel 2012 sono destinate, secondo alcuni dati, a quadruplicare. Anche dalle parti di Feltrinelli i libri elettronici segnano un progresso: se al momento rappresentano soltanto lo 0,9% del fatturato complessivo, secondo le stime potrebbero arrivare al 4-5% nel giro di un anno o due. La prossima frontiera per gli ebook sarà quella dei fumetti e dei libri per bambini. A guidare l’assalto è ovviamente Amazon, che ha aggiornato le sue applicazioni Kindle dedicate a iOS e Android per consentire la lettura di fumetti, graphic novel e libri illustrati per bambini. L’aggiornamento ha coinvolto anche la piattaforma Kindle Cloud Reader, utilizzabile su computer attraverso il browser. Esclusi, per il momento, gli e-reader del gigante americano, che sfruttando l’inchiostro elettronico non possono riprodurre le immagini a colori di queste pubblicazioni. L’unico dispositivo di Amazon in grado di visualizzare immagini a colori è il Kindle Fire, il tablet basato su sistema Android che negli Stati Uniti viene venduto all’allettante prezzo di 199 dollari. In Italia, però, non è ancora disponibile.

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