Svelata per errore la nuova Xbox
e gli occhiali per realtà aumentata
Fuga di notizie sul Web. Microsoft potrebbe lanciare una nuova console a Natale del 2013 a 299 dollari, con integrato Kinect. E l'anno dopo i Fortaleza Glasses, per la realtà virtuale, molto simili a quelli promessi da Google di JAIME D'ALESSANDRO
ROMA - Un'altra fuga di notizie su Web, e stavolta la vittima è Microsoft. Secondo un documento di 52 pagine apparso in Rete per qualche ora, a Redmond starebbero preparando una nuova rivoluzione nel campo dell'intrattenimento digitale. Al progetto, ammesso che il documento sia vero, è stato dato il nome di Fortaleza Glasses. Si tratta di occhiali per la realtà virtuale e aumentata che verranno lanciati nel 2014. Seguiti, l'anno successivo, da una versione con connettività 4G per usarli anche fuori casa. E questo significa, in prima istanza, estendere i giochi elettronici ben oltre lo schermo della tv. Per poi trasformare questi nuovi occhiali in dispositivo portatile per visualizzare tutta la ricchezza di Internet quando si è in giro, così come intendono fare a Mountain View con Project
Ma nelle pagine finite in Rete c'è molto più di questo. Fortaleza Glasses fanno parte di un ecosistema legato alla nuova console, l'Xbox 720, che verrà immessa sul mercato a Natale del 2013 a 299 dollari. Potrebbe avere come processore principale uno o più multicore Arm, quindi lo sviluppo di giochi sarà compatibile con smarphone e tablet dotati di Windows 8, e avrà un aspetto che ha davvero poco a che fare con le macchine per videogame così come le abbiamo conosciute fino ad ora.
Non è quella console potentissima della quale si parlò tempo fa 3, ma una sorta di "normale" lettore dvd o se preferite di set top box multimediale. Un apparecchio piatto, da mettere sotto la tv, capace di leggere blu-ray (uscita nativa a 1080p), sempre connesso al Web, sul quale scaricare "Xbox app" e accedere ai servizi cloud per guardare film, ascoltare musica, giocare. Avrà integrato un nuova versione di Kinect. Con vendite stimate attorno ai 100 milioni di pezzi.
Passando al nuovo Kinect, chiamato V2, si potrà giocare in quattro, verrà migliorato il riconoscimento vocale oggi parecchio limitato e la qualità delle webcam per trasformare i movimenti del corpo in comandi. Forse però la parte più interessante è la possibilità di far interagire fra loro dispositivi diversi. Tutto in linea, quindi, con quanto annunciato durante l'edizione l'Electronic Entertainment Show appena conclusasi a Los Angeles 4. In particolar modo con quell'idea di fare dell'Xbox una piattaforma di servizi per l'intrattenimento trasversale e di consentire lo scambio di contenuti fra apparecchi differenti attraverso SmartGlass presentato proprio in California all'E3.
Un ultima nota: il documento filtrato online è stato rimosso dal sito che lo aveva pubblicato, scribd.com 5, su istanza dello studio legale Covington & Burling Llp, che ha fra i suoi clienti proprio la Microsoft. Non è la prova provata che si tratta di un testo dalla multinazionale di Redmond, ma certo aumenta le possibilità in tal senso. (17 giugno 2012)
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Processo Mediaset, pm chiede 3 anni e 8 mesi per Berlusconi
Al termine della requisitoria il pm De Pasquale chiede la condanna per frode fiscale perché "Ci sono le impronte digitali" del Cavaliere "sui soldi dei fondi neri". Tra il 1994 e il 1998, questa la tesi dell'accusa, gonfiati i conti 368 milioni di dollari. Tra il 2001-03 altri episodi simili per 40 milioni di euro
“Ci sono le impronte digitali di Silvio Berlusconi sui soldi dei fondi neri”. Il pubblico ministero Fabio De Pasquale ha chiesto che Silvio Berlusconi venga condannato a 3 anni e 8 mesi per frode fiscale. La richiesta come di rito è avvenuta al termine della requisitoria del processo Mediaset che si sta svolgendo a Milano, sulle presunte irregolarità nella compravendita dei diritti televisivi da parte del gruppo del Biscione. Oltre all’ex premier ci sono 10 imputati, fra cui Fedele Confalonieri. Tutti sono accusati di frode fiscale, mentre per i cittadini di Hong Kong c’è un’altra accusa: il riciclaggio. Per Confalonieri, presidente del gruppo, l’accusa ha chiesto una condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione.
Le
impronte digitali, alle quali il pm fa riferimento sono conti bancari
svizzeri dove sono stati versati i fondi neri che, “sono riconducibili a
Silvio Berlusconi“. Il rappresentante della pubblica accusa ha molto insistito sulla circostanza che Berlusconi è stato “l’apice della catena di comando dei diritti fin dal 1998″ e che questo ruolo è stato da lui mantenuto anche dopo la discesa in campo
nella politica. Confutando la tesi difensiva secondo la quale
Berlusconi avrebbe lasciato il comando delle sue società dopo aver
assunto l’impegno politico, De Pasquale ha detto che questa
argomentazione “fa a pugni con quello che leggiamo sui giornali ogni
giorno”. Per il presunto “socio occulto di Berlusconi, l’imprenditore di origine egiziana Frank Agrama,
sono stati chiesti tre anni e otto mesi di carcere. Stando alla
ricostruzione della procura, le società della galassia Fininvest e poi
Mediaset avrebbero acquistato a prezzi gonfiati i diritti dei programmi
televisivi dalle major americane e poi, tramite il mediatore Agrama, il
sovrappiù sarebbe stato accantonato in fondi neri messi a disposizione
di Silvio Berlusconi e sottratti al fisco italiano.
In
quattro anni tra il 1994 e il 1998, questa la tesi dell’accusa,
attraverso “catene di vendite fittizie” sarebbero stati gonfiati i costi
dei diritti televisivi per un totale di circa 368 milioni di dollari.
Per quanto riguarda gli anni compresi tra il 2001 e il 2003 invece i
bilanci della società televisiva sarebbero stati gonfiati di 40 milioni
di euro, grazie all’aggiunta di costi fittizi. De Pasquale durante la requisitoria ha fatto riferimento alle consulenze della società di revisione Kpmg che, a suo dire, “sono già metà della sentenza”.
Infatti il pm, grazie a questa consulenza ha ricostruito,
“l’artificiosità dell’organizzazione delle vendite fittizie per gonfiare
i costi”, dei diritti televisivi acquistati da Mediaset per creare,
secondo l’accusa, fondi neri. Il magistrato ha spiegato inoltre
che nell’ambito delle indagini è emerso che su conti bancari svizzeri
“girava la cresta”, ossia i fondi neri dei costi gonfiati, “attraverso
transazioni illegali”. Le presunte irregolarità, secondo il pm,
avrebbero riguardato “circa 3mila titoli di film che hanno dato origine a
12 mila passaggi contrattuali, ogni titolo dunque aveva 4 passaggi
commerciali”.
Il pm ha descritto il meccanismo dei costi gonfiati come “un inferno di spezzettamenti” delle transazioni tra società, puntando il dito soprattutto sul “rapporto ambiguo” tra Mediaset e Paramount.
Nella parte iniziale, inoltre, il magistrato ha parlato dell’ormai noto
“gruppo B Fininvest’’, ossia “di tutte quelle società di carta” di cui
era proprietario, secondo l’accusa, Silvio Berlusconi.
Alcune di queste società, soprattutto quelle maltesi, secondo il pm,
avrebbero avuto un ruolo fondamentale nel meccanismo di maggiorazione
dei costi dei diritti tv. Queste società nascoste di Fininvest, secondo
il Pm, “è stato dimostrato che erano di Berlusconi come
persona fisica”. Il Pm ha anche fatto riferimento a due società Century
Onee Universal One, al centro secondo l’accusa della compravendita dei
diritti tv, che “erano formalmente di proprietà dei figli di Berlusconi,
di Marina e Pier Silvio”.
De Pasquale ha chiesto
inoltre condanne pluriennali per tutti gli imputati. La pena più alta
per il banchiere e fondatore della Arner Bank Paolo Del Bue, accusato di riciclaggio (sei anni più 30mila euro di multa); 3 anni per Marco Colombo (frode); 3 anni e 30mila euro per Manuela De Socio (riciclaggio); 2 anni e mezzo per Gabriella Galetto (frode); 5 anni e 30mila euro per Erminio Giraudo (riciclaggio); 3 anni e 8 mesi per Daniele Lorenzano (frode); 4 anni e 30mila euro per Carlo Scribani Rossi (riciclaggio).
Montezemolo e il pazzo 2012
"Il titolo dipenderà da noi"
Milano, 12 giugno 2012
Il presidente della Ferrari fissa i prossimi obiettivi: "Fatti tanti progressi ma ora ne servono altri. In Canada si è vista una squadra che ci ha provato fino in fondo, quello che voglio io e i tifosi". Poi sui costi: "Bisogna intervenire, la situazione è seria"
- Il presidente della Ferrari Luca Montezemolo. Colombo
"La situazione economica mondiale, ed europea in
particolare, è molto seria e il mondo della Formula 1 non può non
prenderne atto". Lo ha dichiarato il presidente della Ferrari, Luca di
Montezemolo sul sito Internet della Ferrari. "Non possiamo più perdere
tempo, bisogna affrontare con urgenza e determinazione la questione dei
costi. La Ferrari condivide la posizione della Fia in merito alla
necessità di un intervento drastico. Siamo assolutamente convinti che,
come ho sempre detto, le squadre e il detentore dei diritti commerciali
debbano lavorare insieme alla Federazione su questo fronte. Non è più il
momento di traccheggiare in sterili discussioni o nei meandri delle
opinioni degli ingegneri, spesso impegnati soltanto a difendere le
rendite di posizione di qualcuno: la questione va affrontata ai livelli
più alti, senza indugio", ha aggiunto il numero uno della Ferrari. Sono
giorni caldi per la Formula 1 visto che in queste settimane si stanno
definendo tanti punti cardine, a cominciare dal Patto della Concordia.
rimpianti —
In una lunga riunione tenutasi questa mattina a Maranello, Montezemolo
ha fatto anche il punto con Stefano Domenicali sui prossimi appuntamenti
della rossa nel campionato 2012. "Non sono abituato ai rimpianti,
preferisco sempre guardare avanti - ha proseguito Montezemolo - a
Montreal ho visto una squadra che ha una gran voglia di vincere e ci ha
provato fino in fondo, magari prendendosi dei rischi forse eccessivi.
Vedere una Ferrari che lotta per la vittoria fino alla fine è quello che
voglio io e vogliono i nostri tifosi. Sono contento dei progressi
dimostrati in queste ultime gare ma il mio pensiero e tutto l'impegno
della scuderia è già rivolto a Valencia e poi a Silverstone, dove
dobbiamo fare ulteriori passi avanti. Dobbiamo continuare su questa
strada, consapevoli, ci tengo a ripeterlo, che il successo in questo
campionato dipende solo da noi".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
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