Aragon, strepitoso Biaggi
Melandri trionfa in gara-2
ALCANIZ (Spagna), 1 luglio 2012
Il pilota dell'Aprilia vince in Spagna dopo uno spettacolare duello con il connazionale della Bmw che si riscatta nella seconda manche. Grave incidente in Supersport: Polzer rianimato in pista
- Il gran duello tra Max Biaggi e Marco Melandri
Strepitoso botta e risposta tra Max Biaggi e Marco Melandri
vincitori delle due gare spagnole di un Mondiale Superbike sempre più
elettrizzante. Il pareggio ha comunque fatto il gioco di Melandri che
approfittando del quarto posto del rivale in gara due rosicchia 12 punti
nella classifica iridata: il ravennate adesso è a 48 punti dalla vetta,
contro che Biaggi aveva accumulato al termine della prima corsa di
Aragon.
primo gol di max —
Max Biaggi ha segnato il primo gol in apertura fulminando Melandri dopo
quattro sorpassi e controsorpassi. “Ho stressato troppo le gomme per
ricucire il divario da Max” aveva commentato Melandri costretto a
partire in seconda fila da una complicata Superpole. Per Max, 41 anni
compiuti martedi scorso, era stato il terzo centro consecutivo, quarto
della stagione e ventesimo della carriera Superbike iniziata nel 2007.
“È stata una bella vittoria, questa pista mi piace molto e abbiamo
preparato tutto con molta attenzione” aveva commentato Biaggi dopo il
trionfo. “Ho aumentato il vantaggio in classifica ma 60 punti (ciascuno
dei prossimi sei round ne assegna 50, n.d.r) non significano nulla
perchè basta un attimo a rimettere tutto in discussione. Anche il mio
amico Jorge Lorenzo sembrava avere la MotoGP in pugno ma è bastato
l'errore di un avversario alla prima curva di Assen per vanificare lo
sforzo”.
la rivincita —
Melandri ha dato il cuore per la rivincita. Nel duello tra i due leoni
italiani si sono inseriti anche Eugene Laverty, capofila della prima
metà della corsa, e la sorpesa Chaz Davies, 25enne britannico iridato
Supersport in carica al debutto nella top class. Tre Aprilia contro la
Bmw di Melandri, unico in grado di far volare la quattro cilindri. Dopo
una incredibile serie di sorpassi e cambi di posizione, Melandri ha
rotto gli indugi al penultimo giro superando di slancio prima Davies e
poi Laverty. Il 29enne ravennate ha poi difeso la posizione nell'ultima
frenata con una traiettoria da campionissimo. Marco festeggia il terzo
successo con la Bmw. Biaggi invece è rimasto intrappolato dai compagni
di marca nel mancato gioco di squadra Aprilia che ha impedito a Max di
spiccare il volo in campionato. “Avevo un piano preciso per battere
Biaggi ma nel tentativo di superarlo sono andato largo portando fuori
linea pure lui, così Laverty e Davies ci hanno superato. Sono giovani e
si buttano in ogni curva come fosse l'ultima, quindi con loro non ho
potuto fare stretegie. Ho accettato il confronto, ho superato Laverty e
all'ultimo giro ho chiuso tutte le porte. Al Mondiale non penso, andiamo
avanti alla giornata. Quando la Bmw non accusa vibrazioni come nel
precendente impegno di Misano (ritiro per noie alla gomma e 4° posto,
ndr) siamo molto competitivi.”
biaggi nero —
Biaggi, nero di rabbia, si è rintanato nel motorhome senza parlare con
nessuno. Intanto sono meno gravi del temuto le conseguenze del pauroso
schianto al via della gara Supersport. L'austriaco Ives Polzer, 30 anni,
ha travolto il sudafracano Mathew Scholz, 19, rimasto fermo in griglia
con la moto in panne. Polzer è stato soccorso e intubato in pista ma ha
poi ripreso conoscenza: i medici dell'ospedale di Alcaniz lo hanno
sottoposto ad una risonanza magnetica per escludere ulteriori guai. Solo
leggera commozione cerebrale per Scholtz.
Paolo Gozzi© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Stoner: "Spiace per Lorenzo"
Vale: "Io metto l'esperienza..."
Milano, 30 giugno 2012
L'australiano: "Non è mai bello avere vantaggi dalla sfortuna degli altri". Rossi: "I miei sono consigli alla Ducati, ma non so cosa bisogna fare per andare forte come le altre moto". Dovizioso: "E' un podio esagerato"
- Casey Stoner festeggia sul podio. Reuters
"È stata una vittoria importante per il campionato, certo
non doveva andare così. Ho scoperto solo ora che Lorenzo è caduto, non è
mai bello avere vantaggi dalla sfortuna di altri". Casey Stoner
commenta così la vittoria del Gp d'Olanda. "Mi sono alzato stamattina e
non ero ottimista - ha poi aggiunto - il fine settimana non è stato
perfetto, poi in gara ho seguito Pedrosa in alcuni punti e vedevo che
avevo difficoltà, mi sentivo stanco e non avevo un controllo ottimale.
Poi ho cambiato posizione in moto e sono andato meglio".
dovizioso —
"Va bene così, con i primi non ci siamo ancora ma fare il podio è
esagerato", le parole di un soddisfatissimo Andrea Dovizioso ai
microfoni di Mediaset dopo il terzo posto. "La battaglia con Spies? Ha
fatto una bellissima gara ma ha avuto problemi nel finale - ha spiegato -
io ad un certo punto ho sbagliato a cambiare un marcia e recuperare è
stata durissima".
pedrosa —
"Speriamo di fare una migliore strategia in vista della prossima gara -
il commento di Dani Pedrosa - Alla fine penso che mi ero affaticato
troppo perché pensavo di fare il mio ritmo per tutta la gara, ma Casey
ha migliorato tanto da ieri, mi stava molto attaccato, qui stando dietro
è più facile. Lui, inoltre, ha conservato qualche energia per il
finale, mentre io nella parte veloce sentivo il peso della moto. Alla
fine è andato più forte, aveva più energia".
rossi —
"Abbiamo avuto un problema sulla destra dove sono saltati via i pezzi -
spiega Valentino Rossi - peccato perché stava andando piuttosto bene:
ero partito bene, poi davanti sono successi dei casini ed ero quinto
lottando con Nicky. Poi lui è andato davanti e giravamo un po' più piano
di quando ero davanti, quindi stavo aspettando il momento buono per
superarlo, potevo arrivare sesto, che era un buon piazzamento, ma si è
rotta la gomma, l'ho cambiata ma ho recuperato poco. Ho cercato di
portare a casa tutto quello che si può ma avavo del chattering con la
gomma dura, ma anche montando la morbida avevo lo stesso del
chattering".
- Valentino Rossi in azione ad Assen. Afp
rossi\2 —
Rossi è poi tornato sulle sue esternazioni del venerdì quando ha
'accusato' la Ducati di non riuscire a risolvere i problemi che non
fanno andare veloce la GP12. "Ho detto delle cose normalissime, non so
come si fa a mettere a posto la moto e farla andare forte come le altre,
per fortuna io ho corso sempre con grandi moto e grandi team ed il mio
era più che altro un consiglio. Ci sono tante altre gare e dobbiamo
provarci fino alla fine, essere più veloci, più competitivi: io do tanti
suggerimenti e penso che si possa mettere sul piatto la mia esperienza,
le mie doti di collaudatore. La moto non ha grip davanti e per
fermarsi, per finire le curve ci mettiamo più degli altri e quindi
dobbiamo dare gas mentre siamo ancora piegati e quindi la gomma dietro
finisce prima. So che dovrebbe arrivare un motore più dolce che è quello
che ci serve ma per il resto non ho la risposta, dovete chiederlo a
loro...".
rossi\3 —
Infine, a chi gli chiede se sarebbe pronto a restare in Ducati se il
nuovo proprietario del marchio di Borgo Panigale, l'Audi, cambiasse
tutti i vertici tecnici del team, dà una non risposta: "Con l'arrivo di
Audi sono tutti molto eccitati, tra virgolette: è un partner di
altissimo livello e può dare una grande mano al reparto corse della
Ducati, ma noi ci sobbiamo concentrare su domenica prossima per andare
il più veloce possibile".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Terremoto, i sindaci senza un euro: “Costretti a chiedere soldi alle banche”
Fino a oggi, 44 giorni dopo la prima scossa, sono arrivate soltanto carte da firmare. "I lavoratori vanno pagati, le fatture anche e non ci resta che chiedere anticipazioni di cassa". Milioni di euro tra solidarietà e fondo della Protezione civile bloccati dalla burocrazia
Finora ci sono solo fatture su fatture da saldare. E richieste di prestiti con i relativi interessi.
Di soldi liquidi, a 44 giorni dalla prima scossa, i sindaci dei tanti
paesi emiliani messi in ginocchio dal terremoto ne hanno visti ben
pochi. Per toccare con mano le donazioni private infatti bisognerà
aspettare mesi. Almeno due solo per quanto riguarda gli oltre 15 milioni di euro raccolti attraverso i messaggi sms solidali. Così come sarà necessario attendere ancora delle settimane per poter attingere ai 50 milioni
del Fondo nazionale della protezione civile. Intanto però i fornitori
battono cassa e così come i dipendenti comunali, che da più di un mese
lavorano senza sosta, sabato e domenica compresi. Così ai comuni non
resta altra soluzione che rivolgersi alle banche.
“I lavoratori vanno pagati – mette in chiaro il sindaco di Novi di Modena, Luisa Turci
-. E senza entrate sono obbligata a chiedere anticipazioni di cassa.
Certo, non sono a costo zero. Ma è l’unico modo per ottenere liquidità immediata”.
Per ora, infatti, i paesi colpiti dal sisma hanno potuto usufruire solo
delle donazioni spontanee versate sui singoli conti correnti, aperti ad
hoc dalle amministrazioni comunali all’indomani del terremoto del 20
maggio. Come spiega Rudi Accorsi, amministratore del piccolo comune modenese di San Possidonio: “Fino a oggi abbiamo ricevuto solo i 52 mila euro
versati sul nostro conto. Ma ne servirebbero molti altri per rimettere
in piedi la città”. Per riavviare l’economia, ripristinare il tessuto
abitativo e recuperare il patrimonio artistico “non bastano i 140 mila
euro donati alla nostra città – aggiunge il sindaco di San Felice sul Panaro, Alberto Silvestri –
servono risposte dal governo. Le spese sono enormi, ci sono tutti gli
interventi di messa in sicurezza, di puntellatura, di sgombero macerie.
La lista è infinita”. Insomma, ritornare alla normalità ha un costo che i
comuni da soli non riescono a sostenere.
Entro una settimana, fanno sapere dalla Protezione civile, la Regione dovrebbe ricevere la prima tranche, pari a 10 milioni,
del Fondo nazionale del dipartimento, messo a disposizione subito dopo
il primo terremoto. Briciole se si considera che solo il comune di Finale Emilia
ha già investito circa 3,3 milioni di euro per i progetti di
ricostruzione. “E ancora non sappiamo se ci verranno rimborsati
completamente o solo in parte – sottolinea il sindaco Fernando Ferioli –
Per pagare stiamo accumulando debiti”. Cavezzo, tra pasti, servizi
igienici, interventi strutturali agli edifici e messa in sicurezza del
centro storico ha già sborsato oltre 500 mila euro. Cifra simile a
quella spesa da San Possidonio e da San Felice sul Panaro.
E
mentre le fatture da saldare si moltiplicano, i soldi raccolti dalla
macchina della solidarietà rischiano di rimanere intrappolati in
un labirinto burocratico che diluisce i tempi di mesi. Prima di tradurre
le migliaia di sms solidali in moneta sonante, per esempio, passeranno
almeno 60 giorni. Il tempo necessario alle compagnie
telefoniche per le verifiche sulla solvibilità degli abbonati. In altre
parole, i gestori dovranno controllare le bollette dei clienti che hanno
partecipato alla raccolta, assicurandosi, tra le altre cose, che i
messaggi non siano stati inviati da telefoni aziendali. Solo una volta
terminata questa operazione, gli operatori potranno trasferire la somma
al Fondo per la protezione civile. Che a sua volta, facendo da
intermediario, la farà arrivare alle regioni colpite dal sisma, ossia Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.
Queste
ultime non gestiranno solo le donazioni arrivate tramite il cellulare,
ma l’intera somma raccolta dai diversi enti e associazioni. In assenza
di una legge che obblighi a dichiarare preventivamente la destinazione
specifica delle offerte, spetterà infatti ai presidenti delle tre
regioni l’ultima parola sull’utilizzo di questi soldi.
di Annalisa Dall’Oca e Giulia Zaccariello
Giappone, riparte primo reattore dopo tsunami
Guasto fa tornare la paura a Fukushima
Nel giorno in cui riprende l'attività della centrale nucleare di Ohi, un incidente al sistema di raffreddamento riaccende i timori. Sit-in e manifestazioni di protesta
TOKYO - La Kansai Electric Power (Kepco), la utility che fornisce elettricità alle regioni di Osaka e Kyoto ha riattivato alle 21:00 ora locale (le 14 in Italia) il reattore n.3 della centrale nucleare di Ohi, in quella che è la prima operazione del genere dalla crisi di Fukushima seguita al sisma/tsunami dell'11 marzo 2011. La riattivazione, che interrompe il fermo totale dell'energia atomica in Giappone, iniziato ai primi di maggio, avviene proprio nel giorno in cui un inconveniente ai sistemi di raffreddamento della piscina del combustibile esausto del reattore n.4 della centrale di Fukushima, che si sono fermati per 24 ore, hanno fatto tornare la paura.Proteste in strada. Tante le proteste anti-nucleari, andate in scena anche oggi presso la struttura che si trova nella prefettura centrale di Fukui, ma la Kepco ha ricevuto il via libera alla riattivazione da autorità locali e governo di Tokyo a far ripartire le unità 3 e 4 di Ohi in base agli stress test effettuati, anche se alcuni sismologi hanno espresso perplessità dato che le misure contro terremoti e tsunami saranno completate in tre anni. La riattivazione del reattore n.3 è iniziata con l'estrazione delle barre di controllo che contengono le reazioni di fissione. L'unità dovrebbe progressivamente arrivare a pieno regime produttivo intorno a fine luglio o, al più tardi, agli inizi di agosto. Il primo ministro Yoshihiko Noda ha di recente ordinato la riattivazione dei reattori numero 3 e 4 dell'impianto, dicendo che gli standard di vita nel Paese non possono essere mantenuti senza il ricorso all'energia nucleare. Si teme infatti che i caldi mesi estivi causino un picco di richiesta tale da scatenare una crisi energetica. Dopo il disastro di Fukushima Daiichi, causato dal terremoto e tsunami dell'anno scorso e il peggiore dai tempi di Chernobyl, furono spenti tutti i 50 reattori del Giappone.
Paura a Fukushima. Il blocco dei sistemi di raffreddamento della piscina del combustibile esausto del reattore n.4 della centrale di Fukushima ha riacceso la paura di un incidente nucleare. La Tepco, il gestore dell'impianto colpito dal sisma/tsunami dell'11 marzo 2011, aveva infatti 47 ore per evitare che la temperatura interna raggiungesse i 65 gradi, la soglia massima prevista dagli standard di sicurezza. La compagnia ha, però, individuato il problema e il sistema è ripartito. La temperatura dell'acqua al momento del ripristino dell'impianto di raffreddamento era salita a 42,9 gradi. Il sistema di raffreddamento della piscina del reattore n.4 ha avuto problemi il 4 giugno scorso, con tanto di sospensione senza conseguenze.
(01 luglio 2012)
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Federer soffre ma avanza
Anche Djokovic ai quarti
Milano, 02 luglio 2012
Wimbledon, ottavi: lo svizzero rischia il ritiro per problemi fisici, poi batte Malisse in quattro set; ora troverà Youzhny. Djokovic facile con Troicki: 6-3 6-1 6-3. Sospesi per pioggia gli altri match
- Roger Federer, ai quarti dopo aver battuto Malisse. Ansa
La pioggia rallenta la programmazione di Wimbledon e il
primo giocatore a qualificarsi per i quarti di finale è Roger Federer
che rischia il ritiro contro il belga Xavier Malisse prima di vincere
per 7-6 6-1 4-6 6-3. Nei primi game dell'incontro Federer avverte un
problema alla schiena, dello stesso tipo che aveva accusato a gennaio
nel torneo di Doha. Sul 4-3 per Malisse, lo svizzero chiede l'intervento
del fisioterapista, lascia in campo per dei trattamenti, poi rientra
giocando con la schiena rigida. Sul 5 pari Federer perde la battuta,
Malisse va a servire per il set ma lo svizzero recupra il break con una
spettacolare conclusione al volo. Dopo aver dominato il tie break per 7
punti a 1, lo svizzero si mette a giocare da fermo come fosse un maestro
di tennis e Malisse va in crisi. Nel terzo Malisse va subito avanti un
break che mantiene fino alla fine e nel quarto vola ancora un break
avanti. Qui Federer si scioglie, il dolore sembra passare lentamente con
lo svizzero che ritrova i colpi e una qualificazione che pareva
compromessa.
quarti —
Lo svizzero chiude con 9 ace, un doppio fallo, il 70% di prime con una
realizzazione del 73% dei punti, 45 vincenti e 18 errori gratuiti. A
rete 34 punti su 39 e le palle break conquistate addirittura 6 su 7.
Maliise non riesce praticamente a fare mai punto sulla sua seconda, a
rete 20 su 43 e le palle break trasformate appena 3 su 11. Ai quarti, i
33esima quarti consecutivi di Federer negli slam, lo svizzero affronterà
il russo Mikhail Youznhy che ha avuyto bisogno di 4 ore e 16 minuti per
domare l'uzbeco Denis Istomin (6-3 5-7 6-4 6-7 7-5). Alla fine Istomin
ha fatto addirittura 5 punti in più del russo con 72 vincenti e 35
errori gratuiti. Istomin ha sparato 16 ace e servito il 70% di prime.
Decisive per il russo le 5 palle break trasformate sulle 8 avute contro
il deludente 3 su 14 di Istomin.
djokovic —
Tutto fin troppo facile per il campione uscente Novak Djokovic. Il
numero 1 del mondo ha vinto il derby serbo superando Victor Troicki per
6-3 6-1 6-3 in 90 minuti esatti sotto il tetto del Centre Court. Nole ha
perso un solo turno di battuta in tutto l'incontro (nel primo set)
giocando a un livello fin troppo alto per il suo rivale che aveva già
battuto 11 volte su 12 (unica sconfitta nella prima sfida a Umago nel
2007). Djokovic ha fatto solo 4 ace ma ha servito il 76% di prime con
l'81% di realizzazione.
pioggia —
I match di Federer, Djokovic e Youzhny sono gli unici terminati in una
giornata dominata dalla pioggia. Murray è avanti 7-5 3-1 su Cilic, Fish è
avanti 6-1 1-1 su Tsonga, Mayer è avanti 6-3 2-1 su Gasquet. Non sono
neppure scesi in campo Baker contro Kohlschreiber e Ferrer-Del Potro.
Martedì programma rivoluzionato: sul Centre Court Ferrer-Del Potro e due
quarti femminili (Williams-Kvitova e Lisicki-Kerber). Sul campo n° 1
Murray-Cilic e gli altri due quarti femminili (Radwanska-Kirilenko e
Paszek-Azarenka). Sul campo 2 Tsonga-Fish, sul 3 Gasquet-Mayer e sul
campo 12 Baker-Kohlschreiber.
Luca Marianantoni© RIPRODUZIONE RISERVATA
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