martedì 3 luglio 2012

meraviglioso.....

Aragon, strepitoso Biaggi
Melandri trionfa in gara-2

ALCANIZ (Spagna), 1 luglio 2012

Il pilota dell'Aprilia vince in Spagna dopo uno spettacolare duello con il connazionale della Bmw che si riscatta nella seconda manche. Grave incidente in Supersport: Polzer rianimato in pista

Il gran duello tra Max Biaggi e Marco Melandri
Il gran duello tra Max Biaggi e Marco Melandri
Strepitoso botta e risposta tra Max Biaggi e Marco Melandri vincitori delle due gare spagnole di un Mondiale Superbike sempre più elettrizzante. Il pareggio ha comunque fatto il gioco di Melandri che approfittando del quarto posto del rivale in gara due rosicchia 12 punti nella classifica iridata: il ravennate adesso è a 48 punti dalla vetta, contro che Biaggi aveva accumulato al termine della prima corsa di Aragon.
primo gol di max — Max Biaggi ha segnato il primo gol in apertura fulminando Melandri dopo quattro sorpassi e controsorpassi. “Ho stressato troppo le gomme per ricucire il divario da Max” aveva commentato Melandri costretto a partire in seconda fila da una complicata Superpole. Per Max, 41 anni compiuti martedi scorso, era stato il terzo centro consecutivo, quarto della stagione e ventesimo della carriera Superbike iniziata nel 2007. “È stata una bella vittoria, questa pista mi piace molto e abbiamo preparato tutto con molta attenzione” aveva commentato Biaggi dopo il trionfo. “Ho aumentato il vantaggio in classifica ma 60 punti (ciascuno dei prossimi sei round ne assegna 50, n.d.r) non significano nulla perchè basta un attimo a rimettere tutto in discussione. Anche il mio amico Jorge Lorenzo sembrava avere la MotoGP in pugno ma è bastato l'errore di un avversario alla prima curva di Assen per vanificare lo sforzo”.
la rivincita — Melandri ha dato il cuore per la rivincita. Nel duello tra i due leoni italiani si sono inseriti anche Eugene Laverty, capofila della prima metà della corsa, e la sorpesa Chaz Davies, 25enne britannico iridato Supersport in carica al debutto nella top class. Tre Aprilia contro la Bmw di Melandri, unico in grado di far volare la quattro cilindri. Dopo una incredibile serie di sorpassi e cambi di posizione, Melandri ha rotto gli indugi al penultimo giro superando di slancio prima Davies e poi Laverty. Il 29enne ravennate ha poi difeso la posizione nell'ultima frenata con una traiettoria da campionissimo. Marco festeggia il terzo successo con la Bmw. Biaggi invece è rimasto intrappolato dai compagni di marca nel mancato gioco di squadra Aprilia che ha impedito a Max di spiccare il volo in campionato. “Avevo un piano preciso per battere Biaggi ma nel tentativo di superarlo sono andato largo portando fuori linea pure lui, così Laverty e Davies ci hanno superato. Sono giovani e si buttano in ogni curva come fosse l'ultima, quindi con loro non ho potuto fare stretegie. Ho accettato il confronto, ho superato Laverty e all'ultimo giro ho chiuso tutte le porte. Al Mondiale non penso, andiamo avanti alla giornata. Quando la Bmw non accusa vibrazioni come nel precendente impegno di Misano (ritiro per noie alla gomma e 4° posto, ndr) siamo molto competitivi.”
biaggi nero — Biaggi, nero di rabbia, si è rintanato nel motorhome senza parlare con nessuno. Intanto sono meno gravi del temuto le conseguenze del pauroso schianto al via della gara Supersport. L'austriaco Ives Polzer, 30 anni, ha travolto il sudafracano Mathew Scholz, 19, rimasto fermo in griglia con la moto in panne. Polzer è stato soccorso e intubato in pista ma ha poi ripreso conoscenza: i medici dell'ospedale di Alcaniz lo hanno sottoposto ad una risonanza magnetica per escludere ulteriori guai. Solo leggera commozione cerebrale per Scholtz.
Paolo Gozzi© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
-------------- 

Stoner: "Spiace per Lorenzo"
Vale: "Io metto l'esperienza..."

Milano, 30 giugno 2012

L'australiano: "Non è mai bello avere vantaggi dalla sfortuna degli altri". Rossi: "I miei sono consigli alla Ducati, ma non so cosa bisogna fare per andare forte come le altre moto". Dovizioso: "E' un podio esagerato"

Casey Stoner festeggia sul podio. Reuters
Casey Stoner festeggia sul podio. Reuters
"È stata una vittoria importante per il campionato, certo non doveva andare così. Ho scoperto solo ora che Lorenzo è caduto, non è mai bello avere vantaggi dalla sfortuna di altri". Casey Stoner commenta così la vittoria del Gp d'Olanda. "Mi sono alzato stamattina e non ero ottimista - ha poi aggiunto - il fine settimana non è stato perfetto, poi in gara ho seguito Pedrosa in alcuni punti e vedevo che avevo difficoltà, mi sentivo stanco e non avevo un controllo ottimale. Poi ho cambiato posizione in moto e sono andato meglio".
dovizioso — "Va bene così, con i primi non ci siamo ancora ma fare il podio è esagerato", le parole di un soddisfatissimo Andrea Dovizioso ai microfoni di Mediaset dopo il terzo posto. "La battaglia con Spies? Ha fatto una bellissima gara ma ha avuto problemi nel finale - ha spiegato - io ad un certo punto ho sbagliato a cambiare un marcia e recuperare è stata durissima".
 
pedrosa — "Speriamo di fare una migliore strategia in vista della prossima gara - il commento di Dani Pedrosa - Alla fine penso che mi ero affaticato troppo perché pensavo di fare il mio ritmo per tutta la gara, ma Casey ha migliorato tanto da ieri, mi stava molto attaccato, qui stando dietro è più facile. Lui, inoltre, ha conservato qualche energia per il finale, mentre io nella parte veloce sentivo il peso della moto. Alla fine è andato più forte, aveva più energia".
rossi — "Abbiamo avuto un problema sulla destra dove sono saltati via i pezzi - spiega Valentino Rossi - peccato perché stava andando piuttosto bene: ero partito bene, poi davanti sono successi dei casini ed ero quinto lottando con Nicky. Poi lui è andato davanti e giravamo un po' più piano di quando ero davanti, quindi stavo aspettando il momento buono per superarlo, potevo arrivare sesto, che era un buon piazzamento, ma si è rotta la gomma, l'ho cambiata ma ho recuperato poco. Ho cercato di portare a casa tutto quello che si può ma avavo del chattering con la gomma dura, ma anche montando la morbida avevo lo stesso del chattering".
Valentino Rossi in azione ad Assen. Afp
Valentino Rossi in azione ad Assen. Afp
rossi\2 — Rossi è poi tornato sulle sue esternazioni del venerdì quando ha 'accusato' la Ducati di non riuscire a risolvere i problemi che non fanno andare veloce la GP12. "Ho detto delle cose normalissime, non so come si fa a mettere a posto la moto e farla andare forte come le altre, per fortuna io ho corso sempre con grandi moto e grandi team ed il mio era più che altro un consiglio. Ci sono tante altre gare e dobbiamo provarci fino alla fine, essere più veloci, più competitivi: io do tanti suggerimenti e penso che si possa mettere sul piatto la mia esperienza, le mie doti di collaudatore. La moto non ha grip davanti e per fermarsi, per finire le curve ci mettiamo più degli altri e quindi dobbiamo dare gas mentre siamo ancora piegati e quindi la gomma dietro finisce prima. So che dovrebbe arrivare un motore più dolce che è quello che ci serve ma per il resto non ho la risposta, dovete chiederlo a loro...".
rossi\3 — Infine, a chi gli chiede se sarebbe pronto a restare in Ducati se il nuovo proprietario del marchio di Borgo Panigale, l'Audi, cambiasse tutti i vertici tecnici del team, dà una non risposta: "Con l'arrivo di Audi sono tutti molto eccitati, tra virgolette: è un partner di altissimo livello e può dare una grande mano al reparto corse della Ducati, ma noi ci sobbiamo concentrare su domenica prossima per andare il più veloce possibile".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
-------------- 

Terremoto, i sindaci senza un euro: “Costretti a chiedere soldi alle banche”

Fino a oggi, 44 giorni dopo la prima scossa, sono arrivate soltanto carte da firmare. "I lavoratori vanno pagati, le fatture anche e non ci resta che chiedere anticipazioni di cassa". Milioni di euro tra solidarietà e fondo della Protezione civile bloccati dalla burocrazia


Finora ci sono solo fatture su fatture da saldare. E richieste di prestiti con i relativi interessi. Di soldi liquidi, a 44 giorni dalla prima scossa, i sindaci dei tanti paesi emiliani messi in ginocchio dal terremoto ne hanno visti ben pochi. Per toccare con mano le donazioni private infatti bisognerà aspettare mesi. Almeno due solo per quanto riguarda gli oltre 15 milioni di euro raccolti attraverso i messaggi sms solidali. Così come sarà necessario attendere ancora delle settimane per poter attingere ai 50 milioni del Fondo nazionale della protezione civile. Intanto però i fornitori battono cassa e così come i dipendenti comunali, che da più di un mese lavorano senza sosta, sabato e domenica compresi. Così ai comuni non resta altra soluzione che rivolgersi alle banche.
“I lavoratori vanno pagati – mette in chiaro il sindaco di Novi di Modena, Luisa Turci -. E senza entrate sono obbligata a chiedere anticipazioni di cassa. Certo, non sono a costo zero. Ma è l’unico modo per ottenere liquidità immediata”. Per ora, infatti, i paesi colpiti dal sisma hanno potuto usufruire solo delle donazioni spontanee versate sui singoli conti correnti, aperti ad hoc dalle amministrazioni comunali all’indomani del terremoto del 20 maggio. Come spiega Rudi Accorsi, amministratore del piccolo comune modenese di San Possidonio: “Fino a oggi abbiamo ricevuto solo i 52 mila euro versati sul nostro conto. Ma ne servirebbero molti altri per rimettere in piedi la città”. Per riavviare l’economia, ripristinare il tessuto abitativo e recuperare il patrimonio artistico “non bastano i 140 mila euro donati alla nostra città – aggiunge il sindaco di San Felice sul Panaro, Alberto Silvestri – servono risposte dal governo. Le spese sono enormi, ci sono tutti gli interventi di messa in sicurezza, di puntellatura, di sgombero macerie. La lista è infinita”. Insomma, ritornare alla normalità ha un costo che i comuni da soli non riescono a sostenere.
Entro una settimana, fanno sapere dalla Protezione civile, la Regione dovrebbe ricevere la prima tranche, pari a 10 milioni, del Fondo nazionale del dipartimento, messo a disposizione subito dopo il primo terremoto. Briciole se si considera che solo il comune di Finale Emilia ha già investito circa 3,3 milioni di euro per i progetti di ricostruzione. “E ancora non sappiamo se ci verranno rimborsati completamente o solo in parte – sottolinea il sindaco Fernando Ferioli – Per pagare stiamo accumulando debiti”. Cavezzo, tra pasti, servizi igienici, interventi strutturali agli edifici e messa in sicurezza del centro storico ha già sborsato oltre 500 mila euro. Cifra simile a quella spesa da San Possidonio e da San Felice sul Panaro.
E mentre le fatture da saldare si moltiplicano, i soldi raccolti dalla macchina della solidarietà rischiano di rimanere intrappolati in un labirinto burocratico che diluisce i tempi di mesi. Prima di tradurre le migliaia di sms solidali in moneta sonante, per esempio, passeranno almeno 60 giorni. Il tempo necessario alle compagnie telefoniche per le verifiche sulla solvibilità degli abbonati. In altre parole, i gestori dovranno controllare le bollette dei clienti che hanno partecipato alla raccolta, assicurandosi, tra le altre cose, che i messaggi non siano stati inviati da telefoni aziendali. Solo una volta terminata questa operazione, gli operatori potranno trasferire la somma al Fondo per la protezione civile. Che a sua volta, facendo da intermediario, la farà arrivare alle regioni colpite dal sisma, ossia Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.
Queste ultime non gestiranno solo le donazioni arrivate tramite il cellulare, ma l’intera somma raccolta dai diversi enti e associazioni. In assenza di una legge che obblighi a dichiarare preventivamente la destinazione specifica delle offerte, spetterà infatti ai presidenti delle tre regioni l’ultima parola sull’utilizzo di questi soldi.
di Annalisa Dall’Oca e Giulia Zaccariello
-------------------

Giappone, riparte primo reattore dopo tsunami
Guasto fa tornare la paura a Fukushima

Nel giorno in cui riprende l'attività della centrale nucleare di Ohi, un incidente al sistema di raffreddamento riaccende i timori. Sit-in e manifestazioni di protesta

TOKYO - La Kansai Electric Power (Kepco), la utility che fornisce elettricità alle regioni di Osaka e Kyoto ha riattivato alle 21:00 ora locale (le 14 in Italia) il reattore n.3 della centrale nucleare di Ohi, in quella che è la prima operazione del genere dalla crisi di Fukushima seguita al sisma/tsunami dell'11 marzo 2011. La riattivazione, che interrompe il fermo totale dell'energia atomica in Giappone, iniziato ai primi di maggio, avviene proprio nel giorno in cui un inconveniente ai sistemi di raffreddamento della piscina del combustibile esausto del reattore n.4 della centrale di Fukushima, che si sono fermati per 24 ore, hanno fatto tornare la paura.

Proteste in strada. Tante le proteste anti-nucleari, andate in scena anche oggi presso la struttura che si trova nella prefettura centrale di Fukui, ma la Kepco ha ricevuto il via libera alla riattivazione da autorità locali e governo di Tokyo a far ripartire le unità 3 e 4 di Ohi in base agli stress test effettuati, anche se alcuni sismologi hanno espresso perplessità dato che le misure contro terremoti e tsunami saranno completate in tre anni. La riattivazione del reattore n.3 è iniziata con l'estrazione delle barre di controllo che contengono le reazioni di fissione. L'unità dovrebbe progressivamente arrivare a pieno regime produttivo intorno a fine luglio o, al più tardi, agli inizi di agosto. Il primo ministro Yoshihiko Noda ha di recente ordinato la riattivazione dei reattori numero 3 e 4 dell'impianto, dicendo che gli standard di vita nel Paese non possono essere mantenuti senza il ricorso all'energia nucleare. Si teme infatti che i caldi mesi estivi causino un picco di richiesta tale da scatenare una crisi energetica. Dopo il disastro di Fukushima Daiichi, causato dal terremoto e tsunami dell'anno scorso e il peggiore dai tempi di Chernobyl, furono spenti tutti i 50 reattori del Giappone.

Paura a Fukushima
. Il blocco dei sistemi di raffreddamento della piscina del combustibile esausto del reattore n.4 della centrale di Fukushima ha riacceso la paura di un incidente nucleare. La Tepco, il gestore dell'impianto colpito dal sisma/tsunami dell'11 marzo 2011, aveva infatti 47 ore per evitare che la temperatura interna raggiungesse i 65 gradi, la soglia massima prevista dagli standard di sicurezza. La compagnia ha, però, individuato il problema e il sistema è ripartito. La temperatura dell'acqua al momento del ripristino dell'impianto di raffreddamento era salita a 42,9 gradi. Il sistema di raffreddamento della piscina del reattore n.4 ha avuto problemi il 4 giugno scorso, con tanto di sospensione senza conseguenze.
(01 luglio 2012)

---------------- 

Federer soffre ma avanza
Anche Djokovic ai quarti

Milano, 02 luglio 2012

Wimbledon, ottavi: lo svizzero rischia il ritiro per problemi fisici, poi batte Malisse in quattro set; ora troverà Youzhny. Djokovic facile con Troicki: 6-3 6-1 6-3. Sospesi per pioggia gli altri match

Roger Federer, ai quarti dopo aver battuto Malisse. Ansa
Roger Federer, ai quarti dopo aver battuto Malisse. Ansa
La pioggia rallenta la programmazione di Wimbledon e il primo giocatore a qualificarsi per i quarti di finale è Roger Federer che rischia il ritiro contro il belga Xavier Malisse prima di vincere per 7-6 6-1 4-6 6-3. Nei primi game dell'incontro Federer avverte un problema alla schiena, dello stesso tipo che aveva accusato a gennaio nel torneo di Doha. Sul 4-3 per Malisse, lo svizzero chiede l'intervento del fisioterapista, lascia in campo per dei trattamenti, poi rientra giocando con la schiena rigida. Sul 5 pari Federer perde la battuta, Malisse va a servire per il set ma lo svizzero recupra il break con una spettacolare conclusione al volo. Dopo aver dominato il tie break per 7 punti a 1, lo svizzero si mette a giocare da fermo come fosse un maestro di tennis e Malisse va in crisi. Nel terzo Malisse va subito avanti un break che mantiene fino alla fine e nel quarto vola ancora un break avanti. Qui Federer si scioglie, il dolore sembra passare lentamente con lo svizzero che ritrova i colpi e una qualificazione che pareva compromessa.
 
quarti — Lo svizzero chiude con 9 ace, un doppio fallo, il 70% di prime con una realizzazione del 73% dei punti, 45 vincenti e 18 errori gratuiti. A rete 34 punti su 39 e le palle break conquistate addirittura 6 su 7. Maliise non riesce praticamente a fare mai punto sulla sua seconda, a rete 20 su 43 e le palle break trasformate appena 3 su 11. Ai quarti, i 33esima quarti consecutivi di Federer negli slam, lo svizzero affronterà il russo Mikhail Youznhy che ha avuyto bisogno di 4 ore e 16 minuti per domare l'uzbeco Denis Istomin (6-3 5-7 6-4 6-7 7-5). Alla fine Istomin ha fatto addirittura 5 punti in più del russo con 72 vincenti e 35 errori gratuiti. Istomin ha sparato 16 ace e servito il 70% di prime. Decisive per il russo le 5 palle break trasformate sulle 8 avute contro il deludente 3 su 14 di Istomin.
djokovic — Tutto fin troppo facile per il campione uscente Novak Djokovic. Il numero 1 del mondo ha vinto il derby serbo superando Victor Troicki per 6-3 6-1 6-3 in 90 minuti esatti sotto il tetto del Centre Court. Nole ha perso un solo turno di battuta in tutto l'incontro (nel primo set) giocando a un livello fin troppo alto per il suo rivale che aveva già battuto 11 volte su 12 (unica sconfitta nella prima sfida a Umago nel 2007). Djokovic ha fatto solo 4 ace ma ha servito il 76% di prime con l'81% di realizzazione.
pioggia — I match di Federer, Djokovic e Youzhny sono gli unici terminati in una giornata dominata dalla pioggia. Murray è avanti 7-5 3-1 su Cilic, Fish è avanti 6-1 1-1 su Tsonga, Mayer è avanti 6-3 2-1 su Gasquet. Non sono neppure scesi in campo Baker contro Kohlschreiber e Ferrer-Del Potro. Martedì programma rivoluzionato: sul Centre Court Ferrer-Del Potro e due quarti femminili (Williams-Kvitova e Lisicki-Kerber). Sul campo n° 1 Murray-Cilic e gli altri due quarti femminili (Radwanska-Kirilenko e Paszek-Azarenka). Sul campo 2 Tsonga-Fish, sul 3 Gasquet-Mayer e sul campo 12 Baker-Kohlschreiber.
Luca Marianantoni© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nessun commento:

Posta un commento