giovedì 12 luglio 2012

ahhahahahaahh

Vertice Pdl, addio primarie. “Berlusconi candidato premier”

La decisione presa durante il vertice a Palazzo Grazioli. La conferma arriva da Cicchitto. Accantonata l'idea delle consultazioni perché “nel momento in cui c'è lui il problema non si pone, casomai si possono fare per altre cariche”

berl alfano interna nuova
La politica dei volti nuovi è accantonata. Il Pdl torna compatto sulla candidatura di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi per le politiche 2013. A dirlo è il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto che all’uscita dal vertice di oggi a Palazzo Grazioli ha detto: ”Berlusconi sarà il candidato premier. Tutti sono d’accordo”, ma sarà lui stesso a confermarlo anche se già ieri l’ipotesi aveva trovato ampio riscontro proprio per bocca dello stesso Cavaliere. E sulle primarie? Annullate con un colpo di spugna, nonostante qualche settimana fa il segretario Angelino Alfano fosse convinto dell’urgenza del ricambio. “In autunno primarie del Pdl per il candidato premier - aveva scritto sul suo profilo Facebook – E primarie di programma, anche in rete. Si riparte dai cittadini”. Aveva addirittura invitato Vittorio Feltri a presentarsi. Ma è Cicchitto a sciogliere le riserve sull’annullamento delle consultazioni. Insomma, niente primarie perché “nel momento in cui c’è Berlusconi il problema non si pone, casomai si possono fare per altre cariche”. Il restyling però, se non nei nomi, potrebbe palesarsi in un nuovo contenitore per il Pdl che, secondo quanto riporta LeiWeb, potrebbe chiamarsi “Siamo Italia”, un marchio nato dall’imprenditore di Forlì Sauro Moretti e sottoposto al Cavaliere grazie all’intermediazione di Vittorio Sgarbi. Escluso anche il ticket ipotizzato da Alfano per una vice donna perché, come ha spiegato al Fattoquotidiano.it Mariastella Gelmini, “Berlusconi è perfettamente in grado di fare da solo”.
Eppure Alfano aveva più volte sottolineato con convinzione “l’importanza delle primarie”, un evento “storico nella nostra area” perché senza precedenti. A lui si erano uniti anche Maurizio Lupi (“il Pdl ha ribadito di voler essere in sintonia con la volontà popolare e ha detto no ad ogni ipotesi di scomposizione o frammentazione”), Maurizio Gasparri (“ci sarà la partecipazione popolare diretta”) e Ignazio La Russa, che aveva ribadito: “Il nostro candidato è Alfano” ma nel caso “si creassero le condizioni per una coalizione siamo pronti a valutare altre soluzioni”. Per Antonio Leone, vice presidente della Camera, “per il momento è lo stesso Berlusconi a riflettere seriamente sull’eventualità di una sua nuova candidatura a premier, ma è bastato la sola ipotesi a mettere in agitazione l’intero mondo politico, quello vicino al centrosinistra in particolare, ma non solo”. Leone ha poi aggiunto che “il presidente deciderà consultando il partito, nell’ambito del quale il segretario Alfano resta un importante punto di riferimento”, sottolineando che “i sondaggi, compresi quelli meno favorevoli, confermano che non esiste in Italia un uomo politico capace di trascinare da solo dietro il suo nome una percentuale di elettori variante fra il 15 e il 20 per cento”. 
Nella riunione di oggi Berlusconi e il Pdl hanno fatto il punto anche sulla situazione politica, i provvedimenti all’esame del parlamento e la riforma della legge elettorale sulla quale il partito avrebbe già studiato una linea. “Abbiamo varie ipotesi – ha spiegato Cicchitto- lo schema francese con semipresidenzialismo e doppio turno, oppure le preferenze o il modello spagnolo. Ci sono varie soluzioni da sottoporre al confronto con il Pd”. Il capogruppo poi si augura “che il Pd risponda positivamente, altrimenti risulterà chiaro che sono loro a sostenere l’attuale legge elettorale”. Ma è un tema sul quale il Pdl “si è sempre sottratto al confronto” secondo la senatrice Anna Finocchiaro. E per Gianfranco Fini “la nuova legge elettorale deve garantire la governabilità del Paese e all’elettore deve garantire di poter scegliere i propri rappresentanti”.
Il centrosinistra intanto ha depositato un ddl alla Camera firmato da Arturo Parisi, Mario Barbi, Antonio La Forgia, Fausto Recchia, Giulio Santagata e Sandra Zampa e lo stesso testo è stato depositato da Albertina Soliani al Senato. Gli obiettivi sono di ”abrogare la legge elettorale vigente, riportare in vigore la precedente legge elettorale prevalentemente fondata su collegi uninominali e introdurre nella legislazione elettorale italiana norme radicalmente nuove concernenti le modalità di svolgimento di votazioni primarie per la selezione delle candidature nei collegi”. Dal vertice a Palazzo Grazioli sono uscite “idee molto chiare sul candidato premier e molto confuse invece sulla legge elettorale” secondo il presidente dei deputati della Lega Nord, Gianpaolo Dozzo che evidenzia: “Francese con semipresidenzialismo e doppio turno, preferenze e modello spagnolo non sono affatto simili fra loro. Se anche il Pd, a sua volta, dovesse rilanciare con altri tre sistemi elettorali diversi e l’Udc pure, a questo punto non basterebbe un’intera legislatura per dirimere la questione”. 
Al centro dell’agenda politica del Cavaliere anche la riforma del semipresidenzialismo, oggetto di una lettera inviata ai senatori del Pdl a cui chiedeva di “garantire la presenza e il massimo impegno” al voto per le sedute al Senato del 17 e del 18 luglio.

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San Francisco boicotta Apple
"Delusi dalle scelte ambientali"

La decisione del municipio della metropoli californiana dopo l'uscita dell'azienda dal sistema di certificazione Epeat. "Speriamo ci ripensino"

SAN FRANCISCO - L'amministrazione di San Francisco si appresta a boicottare l'acquisto di prodotti Apple dopo che l'azienda ha annunciato l'uscita dal sistema di certificazione ambientale Epeat 1. Per Apple si tratta di un danno di immagine più che economico. Nel 2010 la spesa totale del municipio di San Francisco per laptop e computer "griffati" con la mela non ha superato infatti i 46 mila dollari a fronte di profitti per 11,6 miliardi.

"Siamo delusi dal fatto che Apple abbia deciso di ritirarsi dal sistema Epeat e speriamo che l'annuncio che la città non comprerà più suoi prodotti possa far rivedere la decisione", spiega Melanie Nutter, direttore del Dipartimento per l'Ambiente del Comune.

Per il momento però l'azienda di Cupertino non sembra voler cedere. "La Apple misura il suo impatto ambientale con un approccio complessivo e tutti i nostri prodotti rispondono ai più stringenti requisiti sostenuti dal governo Usa, l'Energy Star 5.2", replica la portavoce Kristin Huguet. "Inoltre - aggiunge - siamo leader nella comunicazione fornendo online le quantità di gas serra emesse da ogni singolo prodotto. Allo stesso modo i nostri modelli hanno prestazioni ambientali superiori in molti ambiti che l'Epeat non prende in esame, come il mancato utilizzo di materiali tossici".

Tuttavia non è
la prima volta che la Apple finisce al centro delle polemiche per motivi ambientali. Da anni Greenpeace contesta all'azienda la sua scarsa attenzione al problema dell'efficienza energetica 2 e il ricorso a fornitori di elettricità che utilizzano inquinanti centrali a carbone. Nel 2007, davanti alle crescenti contestazioni, dovette intervenire lo stesso fondatore Steve Jobs 3 per promettere maggiore attenzione sulle tematiche della sostenibilità. (11 luglio 2012)
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Mountain Lion in rampa di lancio
OS X sempre più vicino al mobile

Potenziamenti di iCloud, Messaggi, Game Center, Centro notifiche, navigazione non tracciabile: queste alcune delle 200 nuove funzionalita nella nuova versione della piattaforma che equipaggia i computer Mac. Sempre più integrata con il sistema dei dispositivi mobili della mela morsicata di FRANCESCO CACCAVELLA

OS X Mountain Lion è pronto per essere distribuito al pubblico. Il nuovo sistema operativo di Apple ha raggiunto lo scorso lunedì lo stadio finale di sviluppo (la cosiddetta versione Golden Master), quello in cui tutte le caratteristiche sono fissate e i principali problemi risolti. Salvo interventi dell'ultim'ora, Mountain Lion arriverà sui computer Mac entro fine mese. Apple non ha indicato una data specifica: alcuni indicano il 19 luglio, altri il 25, il giorno successivo alla conference call in cui Apple annuncerà i dati finanziari del terzo trimestre fiscale (lo stesso avvenne lo scorso anno).

Qualunque sia la data di uscita, la nona declinazione della fortunata serie OS X  -  che, per l'occasione, ha perso nel nome la parola "Mac" per chiamarsi semplicemente "OS X"  -  potrà essere acquistata a breve a 15,99 euro e scaricata direttamente dal Mac App Store. Chi ha acquistato un nuovo Mac a partire dall'11 giugno 2012, potrà invece aggiornarlo al nuovo sistema gratuitamente (ma deve fare richiesta entro 30 giorni).

Mountain Lion è un'evoluzione del precedente sistema, ne raccoglie l'eredità e ne espande le caratteristiche nella stessa direzione: sinergia fra dispositivi mobile, computer e Apple TV, forte integrazione con social network e servizi web, uso intensivo di servizi online (iCloud) per salvare dati personali. L'integrazione con iOS, il sistema di iPad e iPhone, è molto profonda, ma OS X resta comunque un sistema basato su mouse (e trackpad), a differenza di Windows 8 che sarà più orientato verso le interfacce touch. Da iOS, oltre che diverse caratteristiche, OS X eredita anche il ciclo di sviluppo annuale: da Lion in avanti aspettiamoci un OS X ogni estate.

Le caratteristiche. Non troveremo una singola novità che ci farà saltare sulla sedia, ma decine di piccole e grande modifiche  -  Apple, nelle comunicazioni pubbliche, dichiara oltre 200 nuove funzionalità  -  che rendono il sistema più semplice da usare e più ricco.

iCloud. Tra le nuove caratteristiche, molte rendono sempre più integrato l'intero ecosistema dei prodotti Apple: Mac, iPhone, iPad, iPod Touch e Apple TV. La sincronizzazione di iCloud funziona adesso in decine di applicazioni: dopo aver impostato all'avvio il proprio Apple ID, iCloud sincronizzerà contatti, messaggi, promemoria, calendari, note, preferiti, account email con quelli che si sono già salvati nella nuvola da un altro dispositivo Apple. Quando sarà rilasciato iOS 6 (probabilmente ad inizio autunno) si potranno sincronizzare anche le schede del browser Safari: i siti che si stava visualizzando su iPad, iPhone o iPod Touch si apriranno anche sul Mac (e viceversa).

Sempre per quanto riguarda iCloud, Apple ha esteso il programma "Documenti nella nuvola" anche a sviluppatori esterni. Aspettiamoci di vedere molte applicazioni, non solo quelle Apple, che consentiranno di salvare documenti direttamente su iCloud e così renderli disponibili all'istante su tutti i dispositivi che condividono lo stesso account.

Apple TV. Anche la Apple TV entra nella partita dell'integrazione totale. Con AirPlay Mirroring lo schermo di un computer può essere condiviso con un televisore cui sia collegata una Apple TV: ciò che accade sul Mac può essere visto, wireless, direttamente sulla TV in alta definizione (fino a 1080p). Vale per il desktop, ma anche per giochi, presentazioni, film e così via.

Nuove applicazioni. Diverse applicazioni sono state ritoccate, rinominate o sostituite. iChat, la messaggistica istantanea stile Apple sin dal 2002, è sostituita da Messaggi. L'applicazione è più simile alla sua omologa per iOS, il sistema operativo mobile, e permette di inviare messaggi anche a iPad, iPhone (anche al numero di cellulare se associato ad un Apple ID) e iPod Touch con iOS 5. Ai messaggi si possono allegare foto, video o documenti fino a 100 MB. Tutto è sincronizzato, è possibile scrivere un messaggio su Mac e continuarlo a scrivere su iPad o altro dispositivo.

iCal e Rubrica hanno cambiato nome (Calendario e Contatti), mentre Note diventa un programma indipendente. In Mountain Lion troviamo anche l'applicazione Promemoria per segnare eventi importanti da ricordare ad una certa data o quando il proprio iPad, iPhone, iPod touch o Mac raggiunge o lascia un determinato luogo.

Centro notifiche. Da iOS 5, Mountain Lion prende anche il nuovo sistema di avvisi, che sostituirà il diffuso Growl. Le applicazioni che avvisano gli utenti di qualche evento (nuova email, nuovo tweet, nuovo messaggio e così via) mostrano un avviso sotto forma di pop-up (sotto forma di "banner" o di "avviso", nel linguaggio Apple) e vengono incluse nel centro notifiche, un'ampia barra laterale che si attiva con un semplice sfioramento del trackpad. Nel centro notifiche troveremo anche i Tweet ricevuti e gli aggiornamenti di Facebook (quando saranno disponibili).

Game Center. Anche Game center viene direttamente dal mondo mobile. Il "social network" per giocatori Apple è una gradita novità per gli utenti Mac: le amicizie si stringono attorno ai giochi posseduti in comune ed è possibile seguire prestazioni dei propri amici o sfidarli nelle partite a due (multiplayer) anche se i giochi sono eseguiti su dispositivi diversi. I giochi multiplayer supportano anche la chat vocale.
Facebook, Twitter e condivisioni. Molte applicazioni mostrano un menu chiamato, in questa versione inglese, "Share": si può condividere una foto, un link, un documento su Twitter, AirDrop, Messaggi, Email o altri servizi di condivisione, senza dover aprire un'applicazione esterna. Per molte applicazioni (Twitter, Vimeo e Flickr) è supportato il login unico direttamente da sistema, mentre l'integrazione con Facebook, annunciata a giugno durante la Worldwide Developer Conference, arriverà in autunno con un aggiornamento gratuito. Gli amici Twitter o Facebook presenti nei contatti di Mac saranno aggiornati con la loro foto del profilo.

Sicurezza e Privacy. Apple ha potenziato anche privacy e sicurezza. Safari, il browser, verrà distribuito con la funzionalità "Do Not Track" che permette di impedire il tracciamento (anonimo) della navigazione da parte di siti, mentre una nuova funzionalità chiamata Gatekeeper consente di definire dalle impostazioni quale applicazioni è possibile installare sul computer: solo quelle da Mac App Store, quelle certificate da Apple (l'impostazione predefinita) o tutte. Molte applicazioni (come Facetime, Mail, Safari) vengono eseguite in una cosiddetta sandbox, isolate dal sistema operativo e dunque incapaci di danneggiarlo in caso di problemi di sicurezza.

Disponibilità. Mountain Lion non sarà disponibile per tutti i Mac. L'aggiornamento sarà possibile solo da Lion o Snow Leopard (in versione 10.6.8), mentre i modelli su cui sarà installabile il sistema operativo sono in numero minore rispetto a Lion. Non sono supportati, ad esempio, il primo modello di MacBook Air (2007), i MacBook Pro venduti prima del giugno 2007 o gli iMac del 2006. Power Nap, la funzionalità che permette di sincronizzare i Mac con iCloud, scaricare email e aggiornamenti o eseguire backup su Time machine anche quando la macchina è in sospensione, è disponibile solo per il MacBook Air (fine 2010 e successivi) o nei MacBook Pro con Retina display.

(11 luglio 2012)

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Dani, contratto come premio
Rossi: "L'Audi ci aiuterà"

Milano, 08 luglio 2012

Pedrosa si gode il successo di Sachsenring: "Casey si è distratto...". Poi confida: "Speriamo che al Mugello arrivi l'annuncio Honda". Valentino: "Inutile ripartire da zero". Lorenzo: "Ho avuto fortuna". Dovizioso: "Stiamo crescendo"

Dani Pedrosa se la ride. E se la gode soprattutto. Perché sarà pure la sua trentanovesima volta, ma è pur sempre la prima di quest'anno: "Questa pista mi porta bene. Alla fine la vittoria è arrivata, sono contentissimo, mi mancava. Oggi la gara era difficile, Stoner andava veramente forte. Tutti e due eravamo più veloci rispetto agli altri. Poi quando mi sono messo davanti lui è rimasto in scia per tutto il tempo e ho pensato che avremmo dovuto lottare fino all'ultimo giro per la vittoria. Sapevo che staccavo bene in curva, avevo fiducia, poi alla fine per non perdere la concentrazione ho spinto al massimo, lui si è distratto ed è caduto. Ora siamo più vicini". Sulla situazione con la Honda nessuna sorpresa: "Speriamo che al Mugello possiamo annunciare la firma sul contratto". E' una certezza, a questo punto.
Daniel Pedrosa, 26 anni, davanti a Casey Stoner, 26, a Sachsenring. Afp
Daniel Pedrosa, 26 anni, davanti a Casey Stoner, 26, a Sachsenring. Afp
il leader — Jorge Lorenzo felice per il suo secondo posto. "Era il massimo che si poteva ottenere oggi. Da Assen tutto è andato male per noi e invece abbiamo avuto fortuna. Al penultimo giro ho visto che un pilota con la tuta arancione era caduto, non sapevo se fosse Pedrosa o Stoner, alla fine ho visto che era Casey. Sembrava che tutto fosse contro di noi". Ma per il futuro c'è un po' di preoccupazione: "Oggi era impossibile per noi perchè le Honda andavano troppo forte. Dobbiamo recuperare in fretta".
l'italiano — Andrea Dovizioso è al terzo podio della stagione, il secondo consecutivo dopo Assen: "Un risultato molto importante per noi. Riuscire a fare la gara davanti e negli ultimi metri girare col miglior giro significa che sto facendo bene. Risultato molto, ma molto più importante di altri, la gara che abbiamo fatto fa capire molto". Non solo per i punti: "Sono sempre stato davanti, ho fatto una gara intelligente, non ho mai spinto al 100%".
Valentino Rossi, seconda stagione alla Ducati. LaPresse
Valentino Rossi, seconda stagione alla Ducati. LaPresse
valentino — Anche Rossi esprime soddisfazione per la gara chiusa al sesto posto: "Questa volta è andata un pochino meglio perché abbiamo lavorato su un setting diverso - spiega il pilota di Tavullia - Ho avuto un passo buono fino alla fine, sono stato guardingo, anche perché Barbera faceva un po' di caisno. Mi sono tenuto per gli ultimi giri e stavo attaccando Brandl quando ho visto le bandiere gialle per Stoner. Perché le vecchie Ducati vanno come quelle aggiornate? Perché non siamo comunque riusciti a risolvere il problema che avevamo".
il progetto — Felicità contenuta, insomma, quella di Valentino. Che ora guarda soprattutto al futuro. "Al Mugello speriamo di fare una buona gara, lì sono sempre andato forte e poi dopo speriamo di migliorare. Ma finora non siamo cresciuti tanto, non so cosa aspettarmi". Normale, allora, pensare alla prossima stagione. E al progetto dell'Audi, presente al Sachsenring con l'amministratore delegato. "Ci ho parlato, quelli dell'Audi sono interessati ad aiutarci. Farlo con me? Sì, certo. In che modo? Cominciare tutto da zero non serve. Secondo me è più intelligente migliorare quello che abbiamo, Dobbiamo prendere le cose buone della moto che abbiamo adesso, io e il mio team abbiamo dato indicazioni molto chiare ormai da qualche mese".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
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"Federer campione universale"
Ma anche Murray è un eroe

LONDRA, 9 luglio 2012

In Gran Bretagna il Re di Wimbledon paragonato a Pelé e Alì. Le lacrime dello scozzese toccano il cuore e fanno salire l'orgoglio: Andy è "The Brave" e "Strappalacrime"

Federer e Murray in premiazione dopo la finale di Wimbledon. Reuters
Federer e Murray in premiazione dopo la finale di Wimbledon. Reuters
Due settimane fa il “Sun” aveva puntato sul tennis per lenire la delusione dell’eliminazione della Nazionale di calcio da Euro 2012, fra l'altro per merito dell’Italia. Ma anche l’erba di Wimbledon si è rivelata un fallimento per il beniamino di casa, Andy Murray, sconfitto in finale da quel monumento al tennis che si chiama Roger Federer, al settimo successo nel torneo più famoso al mondo. E così al tabloid oggi non resta che consolarsi con l'Olimpiade e con gli atleti britannici in predicato di vincere qualche medaglia, sperando che non finisca come le due volte precedenti.
federer come pelé — Va però detto che mai come in questa finale Murray ci ha provato fino all’ultimo a reggere il confronto con un “supreme Federer” (è la definizione del "Telegraph"), ma quando affronti "un campione universale che è la versione tennistica di Pelé o Alì", come lo descrive il "Daily Mail", puoi davvero poco. Anzi, praticamente nulla.
lacrime e applausi — E così alla fine sono solo "Tears & Cheers!" (come scrive il "Daily Star"), ma dietro alle lacrime dello scozzese (scoppiato in singhiozzi subito dopo il punto che ha dato la vittoria allo svizzero e trasformato in "Tearjerker", ovvero “strappalacrime, sul "Daily Express" e a quelle della fidanzata Kim, beccata a disperarsi in tribuna insieme con la quasi suocera Judy e con una commossa Kate Middleton (mentre il marito William è andato a fare surf in Cornovaglia con il fratello Harry), c’è sì il pianto di un’intera nazione (è la tesi sostenuta anche dal "Times"), ma anche l’orgoglio di essere arrivati a tanto così da un successo che manca al tennis inglese da ben 76 anni grazie a "Murray The Brave", come lo saluta ancora il "Telegraph".
murray: "io più vicino" — Insomma, "Don’t cry girls, he did us proud" è l’invito del "Daily Mail", mentre il "Guardian" sottolinea come Murray, malgrado la sconfitta, abbia vinto tutti i cuori del campo centrale. E pazienza se è stata la "Death of a Dream" per merito di "un impareggiabile Federer" (leggi “The Independent”), perché ora Murray sente di essere più vicino che mai ad un titolo del Grande Slam. Una quasi certezza che diventa titolo sul "Mirror", mentre anche il popolo di Twitter rende omaggio allo scozzese per aver finalmente mostrato di essere un uomo capace di passione ed emozioni.
David Beckham e un'annoiata moglie a Wimbledon. Reuters
David Beckham e un'annoiata moglie a Wimbledon. Reuters
posh annoiata — Tutto il contrario di un’annoiatissima Victoria Beckham che ha scambiato la finale di Wimbledon per un gigantesco spot di se stessa e della sua collezione di moda, come scrive il "Daily Mail". La Posh si è infatti presentata sul centrale aggrappata al bel David (che non riusciva quasi a stare fermo per l’ansia) e agghindata con un vestito della sua linea Autunno/Inverno, stivaloni al ginocchio (siamo a luglio!) e una borsa in coccodrillo da quasi 9mila sterline. A completare il look da sfilata, il solito broncio, mai sfiorato dallo straccio di un sorriso per tutta la durata dell’incontro, che ha spinto molti a chiedersi: ma che ci è andata a fare?
Simona Marchetti© RIPRODUZIONE RISERVATA

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