domenica 24 febbraio 2013

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Attacco hacker a Microsoft,
è una cyberguerra senza fine

Dopo Twitter, Facebook e Apple è la volta di Redmond. L'incursione avrebbe sfruttato una vulnerabilità di Java. Infettati i computer all'interno della rete dell'azienda. "Non abbiamo prove che i nostri clienti siano stati colpiti e le nostre indagini stanno continuando". E nel mirino ancora una volta i pirati informatici cinesi di MATTEO CAMPOFIORITO

ROMA - L'elenco dei big della tecnologia colpiti da attacchi informatici si allunga. Dopo Twitter, Facebook e Apple, è la volta di Microsoft. L'azienda ha rivelato, attraverso una dichiarazione davvero stringata, di essere stata vittima di attacchi in tutto e per tutto simili a quelli patiti dalle altre aziende.

Il vettore di attacco, sfruttato dai pirati per entrare nella rete di computer di Microsoft, sarebbe sempre una vulnerabilità di Java. Stando a quanto rivelato dal responsabile della sicurezza Matt Thomlinson l'attacco sarebbe stato sferrato contro un esiguo numero di pc all'interno della rete del colosso di Redmond. Al momento, conferma Microsoft, non risulterebbero compromissioni di dati appartenenti ai clienti dell'azienda. Ecco le parole di Thomlinson: "Durante la nostra investigazione, abbiamo trovato un ristretto numero di computer, compresi alcuni nella nostra divisione Mac, infettati da un software nocivo che ha usato tecniche simili a quanto documentato da altre organizzazioni. Non abbiamo prove che i nostri clienti siano stati colpiti e le nostre indagini stanno continuando".

Va ricordato come tutti gli attacchi che hanno colpito nelle ultime settimane le aziende tecnologiche più note siano stati ricondotti al governo cinese, in particolare a un'unità di hacker di
alto profilo localizzati nell'area di Shanghai anche Pechino ha fermamente negato il suo coinvolgimento in azioni di hacking internazionali.
(23 febbraio 2013)

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Phillip Island, ruggito Ducati: a Checa la Superpole

PHILLIP ISLAND (Australia), 23 febbraio 2013

In Australia lo spagnolo con la nuova 1199 Panigale partirà davanti a tutti. In prima fila pure le due Aprilia, con Laverty e Fabrizio. Melandri (Bmw) 5°, alle spalle di Sykes. Alle 2 e 5.30 di notte le due manche in diretta su Italia1

Carlos Checa, 40 anni, spagnolo della Ducati.
Carlos Checa, 40 anni, spagnolo della Ducati.
Strepitoso debutto della Ducati 1199 Panigale nel Mondiale Superbike. A Phillip Island (Australia) Carlos Checa ha conquistato la decima Superpole della carriera sbriciolando il primato assoluto in 1'30”235 con la nuova arma della marca di Borgo Panigale. Che adesso potrebbe far saltare il pronostico anche in gara (il via alle 02 e 5.30 ora italiana, diretta su Italia 1). “Non ho mai affrontato 22 giri con questo nuovo modello, non conosciamo le reazioni della moto né delle gomme, partiamo con mille incognite ma ce la possiamo giocare” ha promesso il 40enne spagnolo, già campione del Mondo 2011 con la precedente versione 1198R.
aprilia in prima fila — Nella griglia stile MotoGP con tre piloti per fila, una delle novità di questa stagione, Checa precede le Aprilia dell'irlandese Eugene Laverty e del 28enne romano Michel Fabrizio, pilota privato che aveva strabiliato realizzando il miglior crono del venerdi. Marco Melandri, punta dello schieramento Bmw, scatterà al centro della seconda linea (5° tempo) accanto al viceiridato Tom Sykes (Kawasaki), 4°, e Sylvain Guintoli con la seconda Aprilia ufficiale.
Gazzetta TV
 
checa, record con gli antidolorifici — Sul tracciato australiano Checa era partito davanti anche nel 2011, dominando le due gare per spiccare il volo verso il titolo iridato. L'inatteso primato corona una settimana di sofferenze: Carlito aveva saltato metà precampionato ricoverato in ospedale per occlusione intestanale. Era tornato in circuito lunedi per realizzare il giro più veloce nella seconda tornata di collaudi. Venerdi, nelle prove libere, era caduto dopo appena sette giri “trovandosi sparato a tre metri d'altezza, non ero mai caduto così violentemente in tutta la carriera”. La Ducati gli era passata sopra colpendolo alla testa e al piede destro: al pomeriggio aveva compiuto solo cinque giri, accusando problemi alla vista. Ma oggi è tornato più grande di prima. “E' stato come passare dall'inferno al paradiso. Ho fatto il record imbottito di antidolorifici, le due gare (22 giri ciascuna, ndr) saranno dure ma ce la farò”. La Ducati Panigale adotta il telaio monoscocca che Valentino Rossi aveva scartato in MotoGP. "Anch'io ho provato la Desmosedici con quella soluzione e non piacque neanche a me, la Superbike è diversa, qui questo tipo di tecnologia va benissimo" ha puntualizzato Checa.
Michel Fabrizio, 28 anni, in sella all'Aprilia: ottima I fila per lui
Michel Fabrizio, 28 anni, in sella all'Aprilia: ottima I fila per lui
fabrizio: "mi gioco la vttoria" — Reduce da due anni neri con Suzuki e Bmw che lo hanno costretto a ripartire da privato con una piccola formazione romana, ma con pieno appoggio tecnico Aprilia, Michel Fabrizio voleva continuare a stupire “ma ho sprecato una delle due gomme da qualifica nella Superpole e con quella decisiva ho pagato qualche mia sbavatura. Saranno in quattro-cinque a giocarci la vittoria, e io ci sarò”.
melandri soddisfatto — Marco Melandri, 6 vittorie lo scorso anno, ha pagato tre decimi di distacco spendendo gran parte delle prove alla ricerca del miglior assetto gara: su questo circuito molto impegnativo sarà decisivo risparmiare le gomme all'inizio. “Sono abbastanza contento della posizione, per la gara siamo pronti, ma la concorrenza è agguerrita e ci renderà la vita molto difficile” ammesso il 30enne ravennate, terzo nel Mondiale 2012. Il campione in carica Max Biaggi si è ritirato diventando commentatore tv, stavolta toccherebbe a Melandri. Ma gli altri non sono daccordo.
 
out badovini — Non prenderà il via Ayrton Badovini, seconda guida della Ducati: si è fratturato il calcagno destro nelle qualifiche di venerdi.
Superpole GP d'Australia, a Phillip Island (m. 4.445): 1.Checa (Spa-Ducati) 1'30”234 media 177.339 km/h; 2. Laverty (Irl-Aprilia) 1'30”429; 3. Fabrizio (Ita-Aprilia) 1'30”581; 4. Sykes (Gb-Kawasaki) 1'30”615; 5. Melandri (Ita-Bmw) 1'30”615; 6. Guintoli (Fra-Aprilia) 1'30”683; 7. Camier (Gb-Suzuki) 1'30”991; 8. Haslam (Gb-Honda) 1'30”998; 9. Rea (Gb-Honda) 1'31”742; Superpole 2: 10. Giugliano (Ita-Aprilia) 1'31”283; 11. Baz (Ra-Kawasaki) 1'31”576; 12. Davies (Gb-Bmw) 1'31.870; Superpole 3: 13. Neukirchner (Ger-Ducati) 1'32”010; 14. Stauffer (Aus-Honda) 1'32”353; 15. Clementi (Ita-Bmw) 1'32”773; Non ammessi: 16. Allerton (Aus-Bmw) 1'32”352; 17. Cluzel (Gb-Suzuki) 1'32”402; 18. Lundh (Sve-Kawasaki) 1'32”487; 19. Badovini (Ita-Ducati) 1'32”540; 20. Sandi (Ita-Kawasaki) 1'32”898; 21. Iannuzzo (Ita-Bmw) 1'33”082

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Spagna test, Hamilton vola. E la Red Bull copia la Ferrari

Milano, 22 febbraio 2013

Nell'ultima giornata a Montmelo' miglior tempo dell'inglese della Mercedes. Intanto Webber ha provato una RB9 con una feritoia che ricorda quella mostrata dal Cavallino sulla F138

È di Lewis Hamilton il miglior tempo dell'ultima giornata di test a Montmelo' disputata dai team che si preparano al Mondiale che scatterà il prossimo 17 marzo in Australia. L'inglese della Mercedes, in 1'23"282, ha preceduto la McLaren di Jenson Button e la Toro Rosso di Jean Eric Vergne. Settimo tempo per la Ferrari di Felipe Massa che ha preso il posto di Fernando Alonso. La giornata è stata caratterizzata dal maltempo e i tempi dei giorni scorsi non si sono visti.
 
lewis si nasconde — Hamilton in grande spolvero che però ha preferito nascondersi. "Mi sembra che stiano parlando un po' troppo della Mercedes - ha detto l'inglese - non credo che al momento siamo in corsa per vincere il titolo". Lewis ne ha parlato con riferimento alle dichiarazioni di Sebastian Vettel e Fernando Alonso per i quali anche la Casa tedesca quest'anno punterà al titolo. "L'obiettivo è finire la stagione recuperando quesi due-tre secondi che ancora ci separano dai primi".
 
feritoia — E proprio a proposito di Red Bull c'è da segnalare la feritoia spuntata sulla vettura di Webber, ultima invenzione di Adrian Newey (GUARDA IL VIDEO). Una soluzione interessante anche perché segue quella già sfoggiata dalla Ferrari (GUARDA LA FERITOIA FERRARI) e ribadisce come quest'anno, coi regolamenti praticamente invariati, pochi dettagli potrebbero fare la differenza e non si trascura nulla. La prossima settimana è in programma l'ultima sessione di test prima dell'avvio stagionale di Melbourne.
tempi — Questi i tempi della giornata:
1. Lewis Hamilton (GB/Mercedes) 1:23.282 (52 giri)
2. Jenson Button (GB/McLaren-Mercedes) 1:23.633 (70)
3. Jean-Eric Vergne (FRA/Toro Rosso-Ferrari) 1:24.071 (80)
4. Jules Bianchi (FRA/Force India-Mercedes) 1:25.732 (61)
5. Esteban Gutierrez (MES/Sauber-Ferrari) 1:26.239 (96)
6. Giedo van der Garde (OLA/Caterham-Renault) 1:27.429 (50)
7. Felipe Massa (BRA/Ferrari) 1:27.563 (80)
8. Mark Webber (AUS/Red Bull-Renault) 1:27.616 (64)
9. Max Chilton (GB/Marussia-Cosworth) 1:29.902 (51)
10. Romain Grosjean (FRA/Lotus-Renault) 1:34.800 (41)
11. Valtteri Bottas (FIN/Williams-Renault) st (23)
12. Pastor Maldonado (VEN/Williams-Renault) st (13)
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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Google, bando per testare i "Glass":
la realtà aumentata costa 1500 dollari

Alcuni fortunati selezionati attraverso Twitter e G+ potranno testare gli occhiali connessi di Mountain View. Solo negli Usa e se si è maggiorenni, e con l'impegno a non riprendere scene di sesso. E con un gettone di partecipazione non indifferente

I GOOGLE GLASS, gli occhiali per la realtà aumentata di Mountain View stanno per finire nelle mani di "individui creativi e audaci" che avranno presto la possibilità di provarne le molteplici caratteristiche.  Il gigante di internet ha dato il via a un bando dal concetto molto semplice: chi vuole provare i Glass, gli stessi con cui è stato immortalato in una fotografia il co-fondatore Sergey Brin sulla metropolitana di New York, deve descrivere in massimo 50 parole cosa ne farebbe.

VIDEO: UNA GIORNATA CON I GLASS

Utilizzando l'hashtag #ifihadglass, i potenziali "explorer" devono inviare via twitter o Google+ la richiesta di partecipazione, che può essere accompagnata da un massimo di cinque scatti e un video da non più di 15 secondi. C'è tempo fino al 27 febbraio per sfidare - con creatività - la sorte. Ma per partecipare bisogna risiedere negli Stati Uniti ed essere maggiorenni. Ma c'è un dettaglio non da poco: le poche persone che verranno selezionate dovranno effettuare un pre-ordine degli occhiali speciali da 1.500 dollari tasse escluse. E' richiesta inoltre la partecipazione a un evento "esperienziale" a New York, San Francisco o Los Angeles.

Niente sesso.
Google ha fornito qualche avvertenza: "Nella vostra domanda di partecipazione non inviate nulla che abbia a che fare con nudità o contenuti violenti o di tipo sessuale". In pratica, aggiungono, "non aggiungete nulla la cui visione da parte di vostra madre non sia ok".  Chi non diventerà un explorer può comunque avere già un assaggio di cosa significhi indossare i Glass, attraverso il video "how it feels" (cosa si prova) e "what it does" (come funziona). Si può ad esempio ordinare agli occhiali di scattare una fotografia o registrare un video senza premere alcun tasto, dettare un messaggio di testo e inviarlo, condividere con gli amici quanto si sta vedendo in tempo reale, chiedere - e ricevere - una risposta alle domande che vengono in mente e tradurre in qualsiasi lingua la frase voluta da chi indossa i Glass. In sostanza l'universo di Google, da indossare. 
(21 febbraio 2013)

 

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