sabato 31 dicembre 2011

già.....

Incidente per Hayden
Frattura della scapola

MILANO, 29 dicembre 2011

Il pilota della Ducati è caduto mentre si allenava in pista in Kentucky, rompendosi anche due costole: i test del 31 gennaio in Malesia a rischio. "Un altro pilota mi ha colpito - ha detto - e ho battuto la spalla: farsi male non piace a nessuno, ma fa parte del nostro lavoro, non resta che recuperare al più presto"

Nicky Hayden, 30, iridato MotoGP nel 2006 con la Honda. AP
Nicky Hayden, 30, iridato MotoGP nel 2006 con la Honda. AP
Incidente con frattura per Nicky Hayden, il compagno di Valentino Rossi alla Ducati: mentre si allenava in una struttura indoor di flat track nei pressi della sua abitazione a Owensboro, in Kentucky, il pilota statunitense è caduto e si rotto la scapola sinistra e due costole. Hayden, che nella caduta alla prima curva dell'ultimo GP della stagione, a Valencia, aveva riportato due fratture non scomposte dello scafoide della mano destra, e aveva da poco ripreso a scendere in pista, ha effettuato subito radiografia, TAC e risonanza magnetica, ma - al momento -, non è prevista un’operazione chirurgica.
"frustrante, ma è il nostro lavoro" — La settimana prossima il pilota verrà visitato dal dottor Arthur Ting presso la clinica di Fremont, in California per verificare le condizioni delle fratture: solo in base al recupero si vedrà se Hayden potrà partecipare alla prima sessione di test invernali del 2012, in programma dal 31 gennaio a Sepang, in Malesia. “Chiaramente farsi male non piace a nessuno - ha detto Hayden -, ma fa parte del lavoro che facciamo. E’ stato un caso, proprio come a Valencia nell’ultima gara. Stavo ricominciando ad allenarmi, come mio solito in inverno, in un circuito vicino casa: sono arrivato alle spalle di un pilota che per lasciarmi strada si è spostato bruscamente e ha colpito la mia gomma anteriore. Sono caduto duramente sulla spalla ed è finita lì. Frustrante, ma non resta che recuperare al più presto. In ogni caso, questo non diminuisce le mie aspettative per il 2012”.
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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Stangata su autostrade, luce e gas
"Rincari per 2.103 euro a famiglia"

Dal primo gennaio scattano gli aumenti: +4,9% per l'elettricità, +2,7% per il riscaldamento, +3,1 per i pedaggi. Le stime di Federconsumatori in base alle previsioni Istat: "Aumenti insostenibili che condizioneranno lo stile di vita". Pd. "Un favore agli oligopoli", Idv: "In arrivo interrogazioni parlamentari"

ROMA - Sarà un Capodanno amaro per le famiglie italiane: a mezzanotte del primo gennaio, mentre i brindisi saluteranno il 2012, scatteranno i primi aumenti delle tariffe. Il 4,9% per la luce, il 2,7 per il gas, il 3,1% per le autostrade. Una prima stangata, alla quale si sommeranno gli altri rincari già previsti per l'anno prossimo. Alla fine del 2012 nelle tasche di ogni famiglia italiana ci saranno, in media, oltre 2mila euro in meno, stima Federconsumatori.

Stando ai dati raccolti dall'Onf (Osservatorio Nazionale Federconsumatori), gli aumenti di prezzi e tariffe toccheranno quota 2.103 euro a famiglia, "quasi la metà di quanto una famiglia media spende per la spesa alimentare in un anno in base ai dati Istat": saranno "aumenti insostenibili che determineranno pesantissime ricadute sullo stile di vita delle famiglie e sull'intera economia, che dovrà continuare a fare i conti con una profonda e prolungata crisi dei consumi".

Per Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef, "è ora di puntare sul rilancio: ripresa della domanda di mercato, liberalizzazioni e investimenti per l'innovazione e lo sviluppo tecnologico" e "questi dovranno essere i "buoni propositi" del governo per l'anno nuovo".

Ma quali sono le voci che peseranno di più sulle tasche degli italiani? Secondo le previsioni Istat, ogni famiglia dovrà affrontare una spesa del 7% in più per acquistare beni alimentari
(392 euro), mentre muoversi in treno costerà 81 euro in più. Chi si sposta con i mezzi pubblici sarà costretto a pagare il 28-30% in più (48 euro), mentre per servizi bancari, mutui e bolli i costi cresceranno di 93 euro. I carburanti, il cui costo è in costante crescita 1, peseranno per 192 euro e altri 192 euro si dovranno pagare per i derivati del petrolio, plastica e prodotti per la casa. Crescono del 6% l'assicurazione auto (78 euro). Per quanto riguarda le autostrade, l'Istat prevede un rincaro del 3% (53 euro).

Nel dettaglio, gli aumenti autostradali arrivano fino ad un massimo del 14%, tra i più alti spiccano il +14,17% del Raccordo autostradale della Valle d'Aosta (Rav), il +12,93% delle Autovie Venete e il +11,75% della Sav (Autostrade Valdostane). Le tariffe di Strada dei Parchi subiscono un aumento dell'8,06%, mentre le Autostrade meridionali applicheranno una variazione pari allo 0,31%.

Più salate le bollette di gas, luce, acqua e rifiuti, che, secondo Federconsumatori, aumentano nell'anno rispettivamente dell'11,12,  5-6 e 9-10%, facendo uscire dal portafoglio familiare 260 euro complessivi. Anche scaldarsi costerà di più (+12%, pari a 195 euro) e l'incremento dell'Iva sottrarrà dalle tasche altri 93 euro.

Le ultime due stangate arrivano dalle addizionali regionali, che peseranno per altri 90 euro e dall'Imu prima casa, che preleverà ben 405 euro. Il totale risulta, appunto, di 2.103 euro.


Pd: "Liberalizzazioni urgenti". Per il Partito Democratico, a commentare gli aumenti è Francesco Boccia, coordinatore delle Commissioni economiche alla Camera: "Gli aumenti delle tariffe di gas, elettricità e autostrade dimostrano che la protezione degli oligopoli si scarica sui cittadini e che le liberalizzazioni sulle quali sta lavorando il governo Monti sono urgenti per garantire una volta per tutte la rottura delle rendite di posizione".
Boccia aggiunge che "è chiaro che gli aumenti di oltre 2 mila e 100 euro a famiglia, secondo quanto calcolato dall'Osservatorio nazionale di Federconsumatori, dovranno essere immediatamente pagati dalle imprese oligopoliste che anche nell'anno di crisi chiuderanno con utili da ridistribuire. E' inimmaginabile", conclude Boccia, "che sui principali sevizi pubblici nel 2012 ci siano aumenti dei costi per le famiglie e parallelamente aumenti dei profitti per gli oligopoli".

Idv: "Basta salassi". il presidente vicario del gruppo Idv alla Camera Antonio Borghesi anticipa la presentazione di interrogazioni parlamentari sulla questione. "Basta salassi ai danni dei cittadini", dice Borghesi, "Ci chiediamo se l'aumento abbia riguardato solo la gestione autostradale, ma in questo caso sarebbe una enormità, o anche gli investimenti, ma allora vorremmo sapere dove e quando posto che nessuno se ne è accorto".
"Non possiamo inoltre dimenticare la ancora non chiarita posizione di potenziale conflitto di interessi al riguardo tanto del ministro Passera quanto del sottosegretario Ciacci",  aggiunge Borghesi, "Sarebbe stato più opportuno attendere. Presenteremo interrogazioni sul tema, per aprire un dibattito in Aula".



In 10 anni valore d'acquisto ridotto del 40%
. Da gennaio 2002 a gennaio 2012 la perdita del potere d'acquisto per il ceto medio è stato del 39,7%, e in 10 anni una famiglia di 4 persone ha subito una stangata, per aumento dei prezzi, rincari delle tariffe, manovre economiche, caro-affitti, caro-carburanti, di circa 10.850 euro. Sono questi i dati che risultano da uno studio del Codacons sui 10 anni dell'euro.  "Un vero e proprio massacro per le tasche delle famiglie italiane" commenta il Coordinamento di associazioni per la tutela dei diritti dei consumatori. "Il Codacons fu la prima associazione che nel gennaio 2002, quando venne introdotto l'euro, denunciò gli aumenti selvaggi e le speculazioni da changeover - spiega il presidente Carlo Rienzi -. Allora venimmo accusati di euroscetticismo e di terrorismo mediatico, mentre oggi tutti ci danno ragione, perchè la prova di ciò che è successo è sotto gli occhi di chiunque, a partire dagli stessi commercianti, prime vittime della loro stessa politica suicida".

I rincari sono vertiginosi: dal 207,7% di una penna a sfera al 198,7% di un tramezzino al 159,7% di un cono gelato. Fra i prodotti che hanno subito i maggiori rialzi di prezzo ci sono la confezione di caffè da 250 grammi (+136,5%), il supplì (+123,9%), un chilo di biscotti frollini (+113,3%), la giocata minima del lotto (+92,3%).
(30 dicembre 2011)

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Napoli, De Magistris revoca l’incorruttibile Raphael Rossi dall’azienda dei rifiuti
Il giovane dirigente, "uomo dell'anno" secondo Report, allontanato dalla carica di presidente dell'Asia dopo appena sei mesi di incarico. Il sindaco: "Nessuna rottura, continueremo a lavorare insieme". L'assessore Sodano: "Senza fondamento le voci sui dissapori". L'interessato spiegherà la sua versione il 2 gennaio
Raphael Rossi
Raphael Rossi, l’incorruttibile esperto di rifiuti, uomo dell’anno di Report, non sarà più presidente di Asia, la municipalizzata del comune di Napoli che si occupa della raccolta della spazzatura. La decisione, assunta dal sindaco Luigi De Magistris, ha spiazzato i sostenitori della giunta arancione dell’ex pm. Il sindaco ha fatto sapere, in un comunicato, che “il ruolo di Rossi era fondamentale in prima linea come presidente nei primi sei mesi per rompere il sistema, per rilanciare la differenziata, per fare la rivoluzione ambientale. Tutto questo è stato avviato e lui ha fatto un ottimo lavoro, ma adesso si può dedicare anche ad altro. Non è una rottura, ma un consolidamento”.

In molti, però, non comprendono le spiegazioni del primo cittadino, visto il lavoro ancora da fare nel settore dei rifiuti nella città partenopea e la diffusa stima nei confronti di Rossi. Dal canto suo, l’ormai ex presidente dell’Asia ha risposto ad alcune voci su possibili questioni economiche, richieste di revisione del compenso, all’origine dell’addio : “Sono false. Non ci sono motivazioni collegate al compenso nella decisione comunicata dal sindaco oggi. Del resto, se così fosse stato, avrei lasciato l’Asia alla firma del contratto mesi fa”.

Rossi mostra disponibilità al sindaco per continuare a lavorare in Asia e per dar seguito alle tante attività avviate. Il vicesindaco e assessore ai rifiuti Tommaso Sodano, sulla linea del sindaco, chiarisce a ilfattoquotidiano.it: “Siamo pienamente soddisfatti del lavoro fatto finora. Avevamo deciso di tirare le somme a dicembre con un riassetto nella squadra, Raphal Rossi continuerà a dare una mano alla città per vincere la sfida ambientale”. Per Rossi si prevede un ruolo nell’osservatorio Rifiuti zero e come consulente nella delicata sfida di estendere la differenziata all’intera città. Inoltre, dietro l’angolo potrebbe esserci un ruolo in un consiglio di amministrazione di una partecipata del comune.

Insomma, il rapporto con Rossi non si esaurisce. Restano però le domande sul perché dell’addio. “Dentro l’azienda – racconta un dirigente dell’Asia – molti lavoratori sostengono Rossi, ma alcune scelte, interviste, protagonismi non sono piaciute alle alte sfere. La politica del cavaliere solitario, probo e incorruttibile, alla fine non paga”. C’è chi, invece, fa notare che una possibile frizione tra Rossi e l’amministrazione sia maturata sulla scelta di assumere 24 lavoratori dell’ex bacino Napoli 5″. Rossi si è opposto, “meglio assumere giovani che ti rivoltano la città – racconta un altro dipendente Asia, ben informato – piuttosto che personale che forse non riuscirai neanche a utilizzare nella raccolta stradale”.

Dissidi che vengono smentiti dall’amministrazione. “Sono voci senza fondamento – ribatte Sodano – la dialettica sulla scelta rispetto ai lavoratori del bacino 5 c’è stata all’interno del cda Asia, ma non ha inciso su questa decisione. Rossi è un patrimonio al quale questa amministrazione non rinuncia. Questa giunta ha investito in Asia e continuerà a farlo, come dimostra la ricapitalizzazione prevista di 43 milioni di euro destinati all’azienda”.

La questione Rossi sarà oggetto di una conferenza stampa lunedì a Palazzo San Giacomo, sede del comune. Sul fronte rifiuti, intanto, una buona notizia c’è. Dopo mesi di annunci, una prima nave è partita dall’Olanda. Con una capienza di 4 mila tonnellate trasporterà il secco, in attesa che la regione autorizzi anche il trasporto del tal quale imballato.
 

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