domenica 6 maggio 2012

aria nuova......dai cazzooooo

hollande interna new
A Parigi, la piazza della Bastiglia, dove è prevista una grande festa popolare , se Francois Hollande diventerà il nuovo Presidente francese, si sta già riempiendo di simpatizzanti socialisti. Che in gran numero stanno occupando anche rue Solferino, dove il Ps ha sede. Vuota, invece, Place de la Concorde, dove i sostenitori di Nicolas Sarkozy avevano previsto di festeggiare l’eventuale conferma del Presidente uscente. E ormai l’hanno già annullata.
E’ il mondo di Twitter e dei network sociali, che è venuto già a conoscenza dei primi exit poll, pubblicati dai siti d’informazione francofoni esterni alla Francia (dove, invece, vige l’assoluto divieto a pubblicare qualsiasi tipo di dato prima delle 20). Hollande avrebbe strappato il 53% dei consensi contro il 47% per Sarkozy. E’ quanto indica il sito del quotidiano belga Le Soir. Ormai questi exit poll sono stati confermati anche dall’agenzia France presse. I dati provengono dai principali istituti di sondaggio francesi. Cominciano ad avere un valore importante, perché in Francia il grosso dei seggi ha chiuso alle 18, anche se per la chiusura definitiva della totalità delle urne bisogna aspettare le 20. Insomma, la maggioranza degli elettori ha ormai votato a questo momento della giornata.
E in effetti il ministero degli Interni ha reso noto il dato aggiornato dell’affluenza alle urne alle 17. A quel momento aveva già espresso il proprio voto il 71,96% degli elettori. Come dire: meno che alla stessa ora per il ballottaggio Royal-Sarkozy nel 2007 (75,11%), ma di più che alla medesima ora in occasione del primo turno delle presidenziali di quest’anno, quando alle urne era andato il 70,59% degli elettori.
Nicolas Sarkozy sta valutando i primi risultati nel suo studio all’Eliseo, circondato dai più stretti collaboratori. Mentre François Hollande si trova a Tulle, il capoluogo della Corrèze, la provincia del Centro della Francia, dove, quasi ininterrottamente dal 1988, è eletto deputato. Proprio li’ il parigino Hollande fu catapultato nell’era Mitterrand dai vertici del Partito socialista per sfidare Jacques Chirac nella sua terra d’origine. In serata Hollande raggiungerà Parigi e potrebbe raggiungere i suoi sostenitori alla Bastiglia.
Il socialista Jean-Marc Ayrault, sindaco di Nantes, amico di Hollande e in odore di diventare orimo ministro, con un Hollande presidente, ha deto che, nel caso di vittoria, è già previsto un primo contatto telefonico del nuovo capo di Stato con la cancelliera Angela Merkel entro la sera.

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Casey: "Fantastico, non perfetto"
Valentino: "Sono stato quasi bello"

Milano, 06 maggio 2012

Stoner incontentabile nonostante il dominio a Estoril: "C'è un problema chattering: entro in curva saltellando". Lorenzo svela un retroscena: "In partenza ho bruciato la frizione". Dovizioso: "Passo avanti". Rossi: "Perdiamo in accelerazione"

Un punto avanti in classifica generale. Il secondo successo stagionale. Un dominio assoluto nella terza prova. Ma non basta. Casey Stoner non smette mai di essere incontentabile. Lo vedi sorridere, allora, ti aspetti che esploda di gioia, eppure c'è sempre qualcosa che lo turba: "Non direi che è stata una gara perfetta. Ma sicuramente fantastica...".
Casey Stoner, 26 anni, alla seconda stagione sulla Honda. Epa
Casey Stoner, 26 anni, alla seconda stagione sulla Honda. Epa
dominatore — Primo dall'inizio alla fine: dalle prove ad ogni singolo giro della gara. Ma Stoner trova sempre un neo: "Perdiamo in trazione sulle curve lunghe per colpa del chattering, non si può entrare in curva sempre saltellando. Ho dovuto adattare il mio stile di guida e sono riuscito a riprendere il vantaggio". Stravincendo. "La verità è che siamo andati molto forte in tutte e tre gare di questo inizio stagione. Dietro c'è sempre pressione e allora bisogna spingere". Però... "Nel warm-up la moto è stata fantastica, ma appena sale la temperatura tende ad avere qualche problema. Va sempre meglio la mattina con il freddo, che il pomeriggio con il caldo. Perciò ho dovuto far fronte alle problematiche, ma per fortuna ho retto fino a fine gara". Dominando.
i rivali — Jorge Lorenzo si è dovuto accontentare del secondo posto che lo proietta giù dal trono. Ma accetta il verdetto di Estoril con grande serenità: "Ho dato il massimo, non mi aspettavo di arrivare secondo", spiega lo spagnolo. Che poi svela un retroscena: "In partenza ho bruciato la frizione e nei primi due giri l'ho pagato: per questo Stoner è andato subito via. Poi, però, mi sono trovato bene, ma non è stato sufficiente perché Stoner è andato forte soprattutto bel finale e per questo non ho potuto batterlo". Anche Pedrosa non fa drammi, pur sottolineando i problemi: "E' stata dura sin dall'inizio: in staccata arrivano bene ma la velocità a centro curva non era buona. Ho provato a migliorare, ma loro spingevano e oggi non ce l'ho fatta. Ho anche provato a cambiare stile di guida, ma non c'è stato nulla da fare. Il terzo posto non è il massimo, comunque il camponato è lungo e spero di fare meglio nelle prossime gare".
Valentino Rossi si asciuga il sudore: quest'anno guidare è una faticaccia. Epa
Valentino Rossi si asciuga il sudore: quest'anno guidare è una faticaccia. Epa
DOVIZIOSO — Il quarto posto fa felice Andrea: "Battere Crutchlow era uno degli obiettivi. Sono molto contento perché abbiamo migliorato tantissimo in gara, abbiamo preso 13 secondi ma secondo me sono 13 secondi corti non lunghi". La spiegazione è subito pronta: "Ho perso tanto ai primi giri, non riuscivo a passare Cal e ho preso pochi rischi. Ma dopo andavo come Pedrosa, perciò si è fatto un bel passo avanti rispetto a Jerez. Purtoppo abbiamo perso tempo venerdì e sabato pomeriggio, ma queste sono le corse". E tutto sommato non è andata così male. "Mi trovo sempre meglio con la moto. Certo, sento che in certi punti non la sfrutto al 100%, ma quando le gomme sono calate e tutti hanno fatto fatica, sono andato meglio". Per il futuro: "Il freno non è un problema. Spero che lunedì arrivino le nuove parti da Yamaha e si possano provare i nuovi pezzi. Non so se già a Le Mans si potrà fare di più: Yamaha è diversa da Honda e devo ancora imparare".
ROSSI — Valentino sorride a fine gara. Non ha accontentato l'amico Uccio che aveva previsto il sesto posto, ma al di là della settima posizione, vanno registrati i progressi della sua Ducati: "Siamo partiti da una base migliore ed è andata meglio. Sono riuscito a partire sapendo cosa aspettarmi dalla moto e così sono rimasto costante sui tempi che ci aspettavamo di fare". L'analisi della gara presenta qualche nota negativa: "Nei primi giri soprattutto è andata bene. Ma questo è il nostro potenziale: purtroppo perdo troppo in accelerazione, non riusciamo a mettere i cavalli a terra. Ed è lì il punto dove migliorare". Per ora bisogna accontentarsi: "Sono riuscito ad essere quasi bello sulla moto e a spingermi quasi fino al limite. Ho fatto qualche decimo meglio dell'anno scorso ma il distacco è diventato più grande perché gli altri sono più a posto e quelli davanti guidano bene".
Ivan Palumbo© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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Facebook si quoterà il 18 maggio
Zuckerberg prepara il road-show

Il Wall Street Journal cita una data precisa per lo sbarco in Borsa del social network. L'amministratore si appresta ad incontrare gli investitori dalla prossima settimana, l'azienda ha scelto il Nasdaq e non lo Stock Exchange. L'acquisto di Instagram come asset strategico per il mercato cinese

IL SOCIAL NETWORK di Mark Zuckerberg si quoterà in borsa il 18 Maggio, o almeno questa è la data fornita dal Wall Street Journal per l'ipo tecnologica più attesa da quando Google si è quotata nel 2004. Precedentemente, si era parlato della possibilità che la quotazione in borsa del colosso di Palo Alto slittasse a dopo il Memorial Day (giorno in cui si rende omaggio ai caduti in guerra), ovvero a dopo il 28 maggio.

Zuckerberg incontrerà gli investitori. Secondo il prestigioso quotidiano finanziario, Facebook starebbe pensando di lanciare il road show - una serie di incontri con alcuni importanti investitori per presentare l'ipo - lunedì 7 maggio. Secondo il Wsj, Zuckerberg prenderà parte in persona ad alcuni di questi incontri. L'azienda che gestisce il più popolare social network al mondo spera di raccogliere almeno cinque miliardi di dollari con l'operazione -somma che attribuirebbe a Facebook un valore di circa 100 miliardi di dollari.

Al Nasdaq sarà "fb". In vista dello sbarco in borsa, Facebook - che a fine marzo aveva 901 milioni di utenti unici - avrebbe scelto di quotarsi con il simbolo "fb" sul Nasdaq. L'azienda di Zuckerberg avrebbe dunque preferito l'indice dei principali titoli tecnologici al New York Stock Exchange.

Nonostante risultati finanziari contrastanti (durante il primo trimestre, gli utili di Facebook sono calati del 12%, mentre le vendite sono aumentate del 45% a 1,06 miliardi di dollari), lo scorso mese, l'azienda di Palo Alto ha acquistato Instagram 1, azienda proprietaria dell'omonima app che consente di scattare, modificare e condividere foto, per un miliardo di dollari. Secondo alcuni analisti, l'acquisto potrebbe servire a facilitare la diffusione di Facebook in Cina (Instagram è disponibile in cinese ed è utilizzata assieme a Sina Weibo, uno dei siti di microblogging più popolare del paese).
(02 maggio 2012)

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Monza nel segno della pioggia
Cancellata gara-1, poi vince Sykes

Milano, 06 maggio 2012

Il temporale costringe allo stop il 1° round della quarta prova del Mondiale, con Melandri, Hopkins, Simon e Gadea già fuori pista. Si corre nel pomeriggio ma a metà gara la pioggia costringe alla bandiera rossa: assegnati la metà dei punti

Marco Melandri, terzo nelle qualifiche. Archivio
Marco Melandri, terzo nelle qualifiche. Archivio
Caos e polemiche nel tormenato GP d'Italia Superbike a Monza. Il meteo pazzo, con continui scrosci di pioggia e squarci di sole, ha mandato in tilt l'organizzazione e la pazienza del pubblico che dopo la cancellazione di gara uno e un'attesa di ore ha potuto gustare soltanto la minigara di otto giri dominata dal britannico Tom Sykes con la Kawasaki con punteggio dimezzato.
melandri-biaggi delusi — Delusione per le due stelle italiane Marco Melandri e Max Biaggi fuori dal podio e battuti dai rispettivi compagni di marca Leon Haslam ed Eugene Laverty. Biaggi è comuqnue riuscito a difendere a il primato nel Mondiale con due punti sull'iridato Carlos Checa finito settimo con una Ducati che sulla pista più veloce e penalizzante per la bicilindrica ha salvato ampiamente le penne.
stop — La prima corsa era scattata regolarmente sull'asciutto e il primo colpo di scena si è stata la rovinosa caduta al primo giro di Marco Melandri partito dalla prima fila con la BMW. Al terzo dei diciotto giri, con il francese Sylvain Guintoli e il britannico Tom Sykes già in fuga, la gara è stata interrotta per qualche goccia di pioggia. Durante i preparativi per la ripartenza si è scatenato un breve temporale per cui la Direzione Corsa, sentito il parere dei piloti, ha deciso di cancellare la gara per motivi di sicurezza.
"era Pericoloso" — La partenza della seconda sfida è stata ritardata per far asciugare la pista ma dopo due giri di ricognizione Marco Melandri in prima fila ha alzato la mano chiedendo la sospensione della corsa. “C'erano chiazze di umidità ed era molto pericoloso, avevamo concordato che se ci fossero stati problemi di sicurezza lo avremmo segnalato alla direzione gara” ha spiegato il pilota ravennate della BMW. Ma non tutti erano daccordo. “Siamo partiti in condizioni ben peggiori, sarebbe bastato andare un po' più piano nei pochi punti con aderenza precaria” ha sottolineato Ayrton Badovini, tra l'altro compagno di marca di Melandri. “Siamo piloti, dovremmo sapere dove e quando rischiare, il pubblico ha fatto bene a fischiarci perchè abbiamo dato un'immagine veramente pessima.”
super sykes — Alla sospiratissima partenza Sykes è schizzato via come un fulmine ed era già irraggiungile quando, a metà gara esatta, è uscita l'ennesima bandiera rossa per qualche goccia di pioggia. Per il britannico si tratta del secondo successo in carriera con la Kawasaki che a Monza non andava a podio dal doppio terzo posto di Akira Yanagawa nel 2001. Ma lo stop è sembrato precipitoso come discutibile è stata la decisione di non far ripartire la corsa come prescritto dal regolamento. Meglio girare pagina in fretta: domenica la Superbike corre a Donington, in Gran Bretagna.
Risultati del quarto round del Mondiale Superbike a Monza (m. 5.777)
Gara uno: annullata per motivi di sicurezza.
Gara due (8 giri, km 42,216): 1. Sykes (GB-Kawasaki) in 14’08”800 media 196,015 km/h; 2. Haslam (GB-BMW) a 9”709; 3. Laverty (Irl-Aprilia) a 10”119; 4. Melandri (Ita-BMW) a 10”294; 5. Biaggi (Ita-Aprilia) a 10”527; 6. Rea (GB-Honda) a 10”638; 7. Checa (Spa-Ducati) a 10”899; 8. Giugliano (Ita-Ducati) a 12”195; 9. Smrz (Rep.Cec-Ducati) a 13”199; 10. Badovini (Ita-BMW) a 19”372; 11. Aoyama (Gia-Honda) a 24”551; 12. Davies (GB-Aprilia) a 24”655; 13. Berger (Fra-Ducati) a 24”662; 14. Zanetti (Ita-Ducati) a 24”668; 15. Camier (GB-Suzuki) a 24”810; 16. Mercado (Arg-Kawasaki) a 24”935; 17. Canepa (Ita-Ducati) a 25”278.
Non classificati: Fabrizio (Ita-BMW); Guintoli (Fra-Ducati) Gadea (Spa-Kawasaki); Aitchison (Aus-BMW).
Classifica Mondiale dopo 4 round su 14: 1. Biaggi punti 97,5; 2. Checa 95,5; 3. Sykes 91,5; 4. Melandri 72,5; 5. Rea 70; 6. Haslam 68; 7. Guintoli 66; 8. Laverty 64; 9. Smrz 42,5; 10. Giugliano 41; 11. Berger 26,5; 12. Fabrizio 26; 13. Aoyama 24,5; 14. Zanetti 21; 15. Canepa 20; 16. Lascorz 17; 17. Camier 14,5; 18. Badovini 14; 19. Mercado e Salom 9; 21. Hopkins 8; 22. Staring 6; 23 Davies 4; 24. Aitchison e Brookes 1.
Costruttori: 1. Ducati punti 140,5; 2. Aprilia 108; 3. Kawasaki 97,5; 4. BMW 96; 5. Honda 74; 6. Suzuki 20,5.
Paolo Gozzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

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