domenica 20 maggio 2012

haahahahaa

Rossi: "Finalmente il podio
E che sfida con Stoner!"

Milano, 20 maggio 2012

Valentino felice del secondo posto al GP di Francia: "Avevo la nostalgia di un risultato importante. Sapevo di poter fare bene con la pioggia. La sfida con Stoner? Bella, c'è stata bagarre. Ora io e la Ducati dobbiamo migliorare sull'asciutto"

Valentino Rossi, 33 anni, seconda stagione alla Ducati. Ansa
Valentino Rossi, 33 anni, seconda stagione alla Ducati. Ansa
"Finalmente sono tornato sul podio! Avevo una grande nostalgia di tutto questo. Sono molto contento, ci voleva". Lo ha detto Valentino Rossi dopo il secondo posto al GP di Francia. Il pilota della Ducati non saliva sul podio da oltre un anno: l'ultima volta era stata proprio a Le Mans, dove aveva chiuso terzo. "Probabilmente - ha spiegato Rossi - sono stato agevolato. Sapevo che avevo una possibilità speciale sul bagnato e ho cercato di non buttarla via. Sono molto felice". Ad un certo punto Valentino aveva perso terreno da chi gli stava davanti per un problema alla visiera, ma quando l'ha risolto è tornato a spingere. "È stata una bella gara, bellissima negli ultimi giri. E poi finalmente abbiamo rivisto un po' di bagarre".
ducati? da migliorare — Rossi ha dedicato "ai ragazzi della Ducati" il bel risultato odierno. "Adesso però speriamo di essere più competitivi anche sull'asciutto". "Sono contento per me e per la Ducati, ci voleva proprio - ha detto Valentino -. È stato un risultato importantissimo, quando si viene da un periodo duro è importante avere un bel risutlato, essere qui davanti. Oggi mi sono divertito, sapevo di avere una chance speciale visto che la Desmosedici va sempre bene sotto l'acqua. Quando ho il passo, quando sono lì ci provo sempre, è stata una grande battaglia con Stoner e sono riuscito a batterlo, questo mi rende più contento". Rossi, però, non si fa illusioni perchè "sull'asciutto il gap è ancora grande. La settimana prossimo andiamo al Mugello, sarebbe bello rosicchiare qualche decimo e stare con chi è davanti".
gara difficile — Per Jorge Lorenzo, vincitore del Gran Premio, si è trattato di una "gara difficile, dove era facile commettere degli errori". "La pista - ha spiegato - era scivolosa, soprattutto all'inizio, ma sono stato determinato sin dai primi giri. In qualche momento sembrava che Stoner potesse raggiungermi ma ho mantenuto la freddezza, la concentrazione e ho vinto". "Sapevo che essere convinto, fiducioso era molto importante - ha continuato Lorenzo -. Ieri non avevo fatto una grande qualifica ma le condizioni erano un pò strane e alla fine non ho fatto un grande giro e sono finito in seconda fila. In gara sono invece andato forte sin dall'inizio, era facile cadere in certe curve ma ho mantenuto la calma".
bella lotta — "E' stata comunque una bella lotta, senza scorrettezze da parte di nessuno. Mi sono divertito". E' stato questo il commento del terzo classificato, Casey Stoner. "All'inizio - ha raccontato il pilota Honda - ero un po' lento: la moto non era al massimo e per tentare di recuperare ho fatto anche degli errori. Così mi sono messo più tranquillo e ho conquistato questo podio, con punti importanti per la classifica mondiale".
delusione — Deluso dalla gara, invece, Dani Pedrosa: "Ho fatto il massimo ma i piloti davanti sono stati più veloci". Lo spagnolo della Honda, che era partito dalla pole position, ha infine chiuso al quarto posto. "Non ho avuto una buona giornata - ha spiegato - ma spero di recuperare nelle prossime gare e fare qualche vittoria".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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Agcom, spunta il bocconiano
le strategie per i 4 consiglieri

In uno scenario parlamentare confuso ecco un nome per guidare l'Agcom. Angelo Marcello Cardani sarebbe l'uomo a cui Monti darebbe la presidenza per garantire l'efficacia e l'autorevolezza dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. I partiti si azzuffano e Berlusconi chiede garanzie. Ma la società civile vuole dire la sua di ARTURO DI CORINTO


PRESIDENZA Agcom, il nome c'é. Si tratterebbe di Angelo Marcello Cardani. Professore associato di Economia politica, già membro del Gabinetto del Commissario europeo Mario Monti, all'epoca responsabile per il mercato interno, servizi finanziari e tassazione, e poi capo di Gabinetto aggiunto con lo stesso per le politiche della concorrenza. Cardani è un bocconiano - come molti nell'attuale governo - ha una caratura internazionale e importanti esperienze di management con le Nazioni Unite. Scrive per il quotidiano di informazione economica e finanziaria LaVoce.info.

Quindi il suo nome è già un programma. La prossima Agcom 1 infatti dovrà occuparsi di questione spinose 2 relative al mercato e alla concorrenza e Monti non vuol correre rischi. Secondo alcune indiscrezioni l'avrebbe chiarito a Berlusconi nel faccia a faccia di due giorni fa all'ex premier. Che di rimando avrebbe lasciato a intendere che a questo punto gli spettano due commissari in Agcom, quello riservato al Pdl e pure quello riservato alla Lega per la quale avrebbe già barattato uno scambio in Rai. Due commissari per non trovarsi sotto quando l'Agcom dovrà affrontare i temi del Sic, del mercato pubblicitario, della gara per le frequenze televisive e, forse, anche per la liberalizzazione del servizio postale.

Con un consigliere nominato dall'Udc, si parla di Gianluca Volontè e non più di De Laurentiis, comodo in Rai, i due commissari potrebbero convergere su tutta una serie di questioni e avere la maggioranza anche con un presidente eventualmente contro, o tutt'al più fare guerriglia in casa Agcom. Il Pd rimarrebbe col cerino in mano di fronte a una maggioranza politica a geometria variabile che potrebbe anche diventare espressione di una futura maggioranza parlamentare e governativa alle prossime elezioni.

Ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi. L'accellerazione impressa dalla calendarizzazione del primo voto di nomina di due commissari alla Camera, prevista per mercoledì prossimo è osteggiata da 70 parlamentari non peones, che vogliono rimandarlo. Tra questi Giulietti e Brugger (Misto), Melandri, Parisi, Tocci (Pd), Moffa (Popolo e Territorio), Della Vedova, Flavia Perina (Fli), Lanzillotta (Api). ''Chiediamo al Presidente della Camera che attivi tutti gli strumenti procedurali, eventualmente anche sulla base di un parere della Giunta per il regolamento, affinché le nomine nell'Autorità per le telecomunicazioni che la Camera si appresta ad effettuare la prossima settimana rispondano a criteri di trasparenza e di professionalita'. A tal fine, è necessario che prima del voto in Aula, nelle Commissioni parlamentari competenti, si presentino le candidature e che queste possano essere valutate e discusse".

In questo modo i parlamentari vanno incontro alle richieste della società civile che non l'iniziativa Vogliamo Trasparenza chiedono di rendere noti i curricula e i criteri di selezione che gli stessi partiti hanno usato per nominare i propri candidati. E non è detto che siano nomi vicini ai partiti. La candidatura di Stefano Quintarelli fatta via web 3è ancora in piedi, mentre un altro gruppo di associazioni candida Sergio Bellucci, ex di Rifondazione Comunista, già sindacalista a Mediaset e grande esperto di televisione e di reti, siede attualmente nel cda di Laitspa, società in house per l'informatica della Regione Lazio.

Il tempo ci sarebbe. Infatti sia il consiglio Agcom che quello dell'Autorità garante per i dati personali (Privacy), sono in regiome di prorogatio. E infatti i deputati lo ribadiscono a chiare lettere: "Ove necessario, l'elezione dei componenti di competenza della Camera potrà essere rinviata di un congruo termine anche in considerazione della proroga dell'attuale Collegio disposta per due mesi. Sarebbe in ogni caso inaccettabile una procedura in cui i deputati fossero chiamati a votare nomi scelti, al di là delle qualità professionali delle singole persone, secondo logiche spartitorie ed opache''.

Gli animatori dell'iniziativa, Beppe Giulietti e Linda Lanzillotta, via Twitter hanno dichiarato che in assenza della necessaria trasparenza non parteciperanno alle votazioni. E la Lanzillotta, raggiunta da noi al telefono ha aggiunto: "Bisognerebbe modificare i criteri di nomina della autorità affiché i cttadini possano scegliere in base a caratteristiche professionali e deontologiche. In ogni caso non possiamo più accettare di votare un candidato segnalatoci via sms durante le votazioni". Intanto la società civile che paventa enormi rischi da un colpo di mano sulle nomine, ha deciso di incontrarsi per discuterne in un dibattito pubblico alla Federaziona nazionale della stampa di Roma lunedì 21 maggio alle 16. A convocare la riunione, oltre il sindacato unitario dei giornalisi anche l'ARCI e Articolo 21.
(18 maggio 2012)

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Una domenica nella natura
con la giornata delle oasi Wwf

Aperte gratuitamente le 118 aree naturali protette delle Penisola. E' il più grande "parco diffuso d'Europa": 37 mila ettari di alberi, piante, uccelli e animali in pericolo di estinzione. L'obiettivo quest'anno è finanziare tre zone costiere a rischio in Sardegna, Puglia e Veneto

Una domenica dedicata alla natura e al paesaggio. Per la Giornata nazionale delle Oasi, in programma domani 20 maggio, ingresso libero alle 118 aree protette del Wwf in tutta Italia, insieme alle 27 riserve del Corpo Forestale dello Stato. Sarà possibile così visitare gratuitamente questo patrimonio di habitat e biodiversità, dalle Alpi alla Sicilia.

Le Oasi del Wwf rappresentano il più grande sistema di aree protette d'Europa e coprono in totale un'estensione di 37 mila ettari. Ogni anno sono visitate da circa 400 mila persone, in particolare giovani e studenti. La gestione costa  oltre tre milioni di euro, provenienti da enti pubblici, aziende, contributi e donazioni di privati, investimenti della stessa associazione.

L'edizione 2012 della Giornata nazionale (il programma completo, regione per regione, è pubblicato sul sito www.wwf.it 1) si propone di raccogliere fondi per realizzare in particolare tre obiettivi concreti. Il primo è la costituzione di una nuova Oasi ad Arbus, in Sardegna, un paradiso naturale di dune sabbiose e macchia mediterranea, minacciato dal taglio dei ginepri secolari e dall'attraversamento dei fuoristrada. Poi, la bonifica della'incantevole spiaggia che costeggia la Riserva naturale Le Cesine, nel Salento (Puglia), dove i rifiuti trasportati dal mare e mai rimossi hanno praticamente ricoperto la sabbia con uno strato di plastica, danneggiando la vegetazione e gli animali. E infine, il terzo obiettivo è quello di riforestare e riqualificare le zone umide dell'Oasi Golena di Panarella in Veneto, sul Delta del Po, che d'inverno ospita oltre centomila uccelli migratori.

Si possono donare 2 euro inviando un sms o chiamando il numero 45503 oppure, fino al 26 maggio, presso gli sportelli UniCredit.
    
(19 maggio 2012)

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Tre due uno, il razzo non parte
fallito il primo lancio privato

Il vettore Falcon 9 della SpaceX doveva decollare da Cape Canaveral ma un arresto automatico del computer di bordo ha fatto fermare l'intera procedura all'ultimo secondo. All'origine del guasto ci sarebbe un problema di pressione al motore

CAPE CANAVERAL - Ci vorrà ancora un po' per battezzare l'inizio della nuova era spaziale in mano ai privati. E' fallito, infatti, il lancio del razzo Falcon 9 con la capsula Dragon, della SpaceX, il primo di un'agenzia privata 1a dover decollare verso la Iss, Stazione spaziale internazionale, da Cape Canaveral.

Tutto sembrava andare bene, verso uno storico successo ed una tappa epocale, quando alla conclusione del conto alla rovescia, con i motori alla massima potenza, un arresto automatico del computer di bordo ha fatto fallire l'intera procedura, ha riferito un portavoce della Nasa. Anche il commentatore della Nasa George Diller è stato preso alla sprovvista: "Tre, due, uno, zero, decollo" stava annunciando, per poi correggersi subito dopo: "no, non è decollato".

Uno stop all'ultimo secondo: all'origine del contrattempo ci sarebbe un problema di pressione del motore. Se si riuscirà a risolverlo, il razzo partirà martedì.

Finisce quindi con un rinvio, nella migliore delle ipotesi, quello che era stato annunciato come il primo, storico tentativo di lancio da parte di una delle compagnie private statunitensi che sperano di prendere in consegna dalla Nasa l'invio di rifornimenti e uomini alla Stazione spaziale internazionale

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