Lo smartphone saprà tutto di noi?
Il diario autoscrivente sarà una realtà
Samsung ha depositato un brevetto per un'applicazione in grado di funzionare come una scatola nera personale, memorizzando in forma multimediale tutte le attività della giornata. Molte le opportunità, ma anche i rischi
LA GUERRA DEI BREVETTI tra i grandi nomi dell'hi-tech
non dorme mai. E tra le idee depositate da Samsung ce n'è uno piuttosto
particolare. Non riguarda l'hardware di prossimi dispositivi, almeno non
strettamente, ma una possibile funzionalità del sistema operativo di
tablet e smartphone: registrare tutte le attività quotidiane dell'utente
e memorizzarle in forma di diario. Con grande precisione, redigendo un
report di quanto tempo si sono svolte particolari attività, dalla
conversazione al gioco, alla registrazione di video, foto, ai trasporti
usando mappe e navigazione. E ovviamente, tutti gli aggiornamenti social
e appunti personali.
IMMAGINI: DIARI ELETTRONICI PER SMARTPHONE 1
Scatola nera. Il brevetto depositato da Samsung è qualcosa che assomiglia molto a un Grande Fratello personale. Applicazioni simili esistono già (Day e Path per iOS ad esempio), ma qui la chiave sembra essere l'integrazione dell'app con l'operatività di base dello smartphone. Di fatto si tratterebbe di una vera e propria scatola nera individuale, con tutte le possibilità, le comodità e anche i rischi del caso.
Diario. In particolare, l'app si occuperebbe di riportare le attività della giornata in una forma confidenziale, con testi e multimedia. Un vero e proprio diario autoscrivente, arricchito da immagini, video, canzoni e mappe. E chissà, acquisti, attività culturali e forse anche private, che l'utente esercita attraverso lo smartphone. Ma se i dati finissero in mano a terzi, ben intenzionati o meno? Si potrebbe avere in mano un profilo completo della persona, da quando si sveglia a quando si addormenta, con un dettaglio mai visto prima sulle attività della giornata. Probabilmente Samsung sta già pensando a profonde possibilità di interazione e filtraggio dei dati destinati all'app, modificabili dall'utente. (12 ottobre 2012)
IMMAGINI: DIARI ELETTRONICI PER SMARTPHONE 1
Scatola nera. Il brevetto depositato da Samsung è qualcosa che assomiglia molto a un Grande Fratello personale. Applicazioni simili esistono già (Day e Path per iOS ad esempio), ma qui la chiave sembra essere l'integrazione dell'app con l'operatività di base dello smartphone. Di fatto si tratterebbe di una vera e propria scatola nera individuale, con tutte le possibilità, le comodità e anche i rischi del caso.
Diario. In particolare, l'app si occuperebbe di riportare le attività della giornata in una forma confidenziale, con testi e multimedia. Un vero e proprio diario autoscrivente, arricchito da immagini, video, canzoni e mappe. E chissà, acquisti, attività culturali e forse anche private, che l'utente esercita attraverso lo smartphone. Ma se i dati finissero in mano a terzi, ben intenzionati o meno? Si potrebbe avere in mano un profilo completo della persona, da quando si sveglia a quando si addormenta, con un dettaglio mai visto prima sulle attività della giornata. Probabilmente Samsung sta già pensando a profonde possibilità di interazione e filtraggio dei dati destinati all'app, modificabili dall'utente. (12 ottobre 2012)
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Dossier illegali Telecom, Tronchetti Provera indagato per ricettazione
La Procura di Milano ha chiuso le indagini a carico del patron di Pirelli per il caso cosiddetto Kroll. Altre accuse che erano state contestate all'imprenditore per questa vicenda sono già state archiviate, mentre altre 2 imputazioni, tra cui l'associazione per delinquere, sono state stralciate per probabile richiesta di archiviazione
I dati prelevati dal computer, stando alla ricostruzione dell’accusa, furono sottratti all’epoca della battaglia per il controllo di Brasil Telecom, con un’operazione di hackeraggio dagli uomini della security di Telecom nel 2004 in Brasile. I file e i dati, “sarebbero stati illegalmente intercettati e poi sottratti alla Kroll” e Tronchetti sarebbe stato informato della natura di tali dati da Giuliano Tavaroli, ai tempi a capo della sicurezza della società di telecomunicazioni.
La contestazione di ricettazione mossa a Tronchetti Provera dai magistrati milanesi porterebbe a escludere la complicità e soprattutto il ruolo di mandante dello stesso Tronchetti Provera nell’ambito di altri reati contestati, la corruzione e il concorso in violazioni informatiche. Per questi ‘filoni’ ancora aperti la procura di Milano potrebbe chiedere l’archiviazione. Il legale del manager, Roberto Rampioni, esprime “soddisfazione” perché “pare favorevolmente concluso anche il supplemento delle indagini concernenti ipotesi di reato che andavano dall’associazione a delinquere all’hackeraggio nonché alla corruzione internazionale”.
Quanto all’accusa “di ricettazione in merito al dvd contenente elementi comprovanti lo spionaggio eseguito dall’agenzia Kroll ai danni di Telecom Italia”, continua il legale, “siamo convinti di poter dimostrare che anche in questo caso nessun comportamento illegale è stato posto in essere. Non si può non ricordare ad ogni modo che la portata lesiva delle azioni Kroll è stata confermata più volte anche dalla società Marsh&McLellan, allora controllante di Kroll. Marsh&Mclellan comunicò anche, al termine del 2004, la fine di azioni contro il dottor Tronchetti Provera e l’azienda, scusandosi ufficialmente per l’accaduto”.
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La Gazzetta scende in pista
In sella a una Superbike
Milano, 11 ottobre 2012
Il nostro tester Stefano Cordara in sella (e in gara) alla moto del team BMW Motorrad Italia. Cosa succede quando una persona normale si trasforma in pilota ufficiale
Sogno o realtà? A volte anche i sogni che paiono
irrealizzabili si avverano. Provare una moto da corsa “vera” è di per sé
un sogno, a volte a pochi fortunati tester può capitare in occasioni
particolari di farci qualche giro. Due, tre al massimo, in cui più che
capire come va veramente la moto si gira vinti dal terrore di rovinare
un mezzo che quando va bene costa almeno 100.000 euro. Impensabile
poterci girare per un giorno intero, figuriamoci per 4 giorni in un
contesto di gara iper competitivo come quello del CIV, il Campionato
Italiano Velocità massima espressione delle competizioni nazionali in
cui corrono piloti di altissimo livello.
la prova —
L’idea è un po’ folle ma questa volta siamo riusciti a metterla in
pratica, grazie anche alla collaborazione del Team BMW Motorrad GoldBet
Superbike Team, che, appena terminate, le fatiche mondiali con Ayrton
Badovini e Michel Fabrizio si è messo a nostra disposizione per farci
vivere queste avventura unica. Paura, emozione, voglia di imparare e
anche un po’ di incoscienza. Miscelate questi ingredienti e capirete lo
spirito con cui ci siamo buttati in questa incredibile esperienza. In
fondo, confessiamolo, ogni motociclista sportivo in cuor suo pensa di
essere migliore degli altri, è sempre il mezzo a non essere all’altezza e
questo succede a tutti i livelli, dalle gare amatoriali alla Moto GP
quando i piloti satellite pensano di meritarsi la moto ufficiale. Bene
noi ci siamo messi in gioco, vogliamo davvero vedere se “con quella moto
li vanno forte tutti”, non ci limitiamo a provarla, ci gareggiamo sul
serio. Qui non si tratta solo di guidare (e cercare di capire) per tanti
giri una delle migliori moto del mondiale Superbike, si tratta
soprattutto di entrare a stretto contatto con un team di primissimo
livello che ha gestito talenti del calibro di Noryuki Haga, Troy Bayliss
e molti altri che hanno vinto nel campionato delle derivate di serie,
persone di un’esperienza impressionante da cui cercare di carpire ogni
segreto. Insomma per me è come tornare al primo giorno di scuola, e
confesso che vendendo scaricare la moto, allestire il box mi è presa
letteralmente l’angoscia. Tutto però si è stemperato dopo i primi giri
in pista. Il team che mi segue, è lo stesso che ha seguito Ayrton
Badovini, ragazzi esperti ma soprattutto grandi persone che mi hanno
messo subito a mio agio aiutandomi a uscire dal box in moto meno
terrorizzato di quando ci sono entrato a piedi. Tra emozioni fortissime,
briefing con i tecnici, e i primissimi giri di pista la prima giornata è
scivolata fino a sera. La notte è vicina e credo che la notte sarà
molto lunga, dormire con tutti i pensieri che rimbalzano per la testa
sarà molto difficile. E domani si inizia a fare sul serio.
Stefano Cordara© RIPRODUZIONE RISERVATA
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L'invasione silenziosa del Tamigi
ci sono oltre 100 "specie aliene"
Ricerca della Queen Mary University of London. Problema
ambientale con un pesa anche economico stimato in circa 3 milioni di
dollari all'anno. Gl esperti: indispensabile l'adozione di leggi più
incisive che consentano di prevenire
LONDRA - L'invasione silenziosa è
cominciata diversi decenni fa ma solo negli ultimi anni ha raggiunto
proporzioni ragguardevoli. Nel Tamigi, il fiume simbolo di Londra, ci
sono circa 100 le specie non originarie della Gran Bretagna. Quasi un
record nel sistemi di acqua dolce del mondo. La ricerca è stata condotta
della Queen Mary University of London e si chiude con una
considerazione: allo stato delle cose è indispensabile l'adozione di
misure legislative più incisive che consentano di prevenire
l'introduzione di specie invasive in Gran Bretagna. Un problema
ambientale con un riflesso economico: i costi legati a questi specie
aliene, infatti, pesano sulla bilancia economica britannica per circa 3
milioni di dollari ogni anno."Abbiamo identificato 96 specie di acqua dolce straniere nel Tamigi. Dal 1961 il tasso dell'invasione è cresciuto al punto che attualmente viene scoperta una nuova specie non indigena ogni 50 settimane", ha spiegato Michelle Jackson, fra gli autori dello studio. Secondo gli scienziati, la globalizzazione ha facilitato l'invasione delle specie a causa delle attività di navigazione e in seguito all'aumento della popolazione. Il Tamigi è il secondo fiume più lungo d'Inghilterra e, durante il suo percorso, attraversa Oford, Reading, Windsor e Londra prima di sfociare nel Mare del Nord.
(12 ottobre 2012)
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Fernando si nasconde
O Globo: "Massa rinnova"
Milano, 12 ottobre 2012
Alonso vago dopo le libere in Corea: "I valori in pista li capiremo sabato". La tv brasiliana O Globo anticipa il rinnovo di un anno di Felipe col Cavallino: martedì l'annuncio dopo la firma. La Ferrari: "A chi crede di sapere tutto: non c'è niente di nuovo"
- Alonso in azione in Corea. Afp
Solo le qualifiche diranno se e quanto si è avvicinata la
Ferrari alla scatenata Red Bull di Sebastian Vettel e Mark Webber. Le
prove libere coreane hanno detto che le F2012 non paiono lontane, Alonso
e Massa hanno completato 102 giri dedicandosi a prove di assetto e
aerodinamica al mattino, a valutazioni sulle gomme sulla breve e sulla
lunga distanza al pomeriggio.
parla fernando —
Fernando Alonso racconta così la sua giornata: “È difficile dire dove
siamo rispetto agli altri - ha detto lo spagnolo leader iridato - oggi
abbiamo badato principalmente a noi stessi, lavorando stamattina sul
confronto fra diverse idee sulla configurazione della vettura e, nel
pomeriggio, sulle gomme. Dovremo aspettare domani per avere un quadro
più preciso della situazione. La pista è migliorata moltissimo da una
sessione all’altra: è un fenomeno particolarmente accentuato qui perché
non ci sono praticamente competizioni su questo tracciato e, stamattina,
l’asfalto era particolarmente sporco. Speriamo che domani la situazione
sia migliore perché è sempre più divertente guidare quando l’asfalto
offre un minimo di aderenza. La parte più impegnativa di questa pista è
certamente il terzo settore, quello più breve come tempo di percorrenza,
dove ci sono praticamente soltanto curve. Le scelte dell’assetto sono
dettate principalmente dal rendimento della vettura nel terzo settore
mentre gli altri due sono certamente più facili da affrontare”.
massa contento —
Felipe Massa è abbastanza soddisfatto: “Direi che questo fine settimana è
iniziato in maniera positiva ma l’importante è continuare su questa
strada anche domani e domenica, quando davvero conta - spiega il
brasiliano - la nostra vettura sembra essere piuttosto buona su questo
tracciato, il che ci fa ben sperare, anche se la verità la scopriremo
solamente domani, in qualifica. Per quello che abbiamo potuto vedere
oggi pomeriggio nella seconda sessione, la differenza fra le Soft e le
Supersoft non è sicuramente elevata: noi ci siamo trovati bene con
entrambe, sia con poca che con tanta benzina a bordo. Adesso cerchiamo
di prepararci al meglio per delle qualifiche che si annunciano comunque
molto combattute".
felipe rinnova? —
Oggi intanto la tv brasiliana O Globo ha anticipato che queste ultime
prestazioni di Felipe gli sono valse il rinnovo per un anno a Maranello:
martedì ci sarà l'annuncio dopo la firma. A stretto giro la risposta
della Ferrari via Twitter: "In F1 tutti vivono di certezze, quasi sempre
smentite dai fatti... L'ultima viene dal Brasile e riguarda Felipe
Massa e il suo futuro. A chi è convinto di sapere tutto diciamo soltanto
che non c'è nulla di nuovo sotto il sole, né di Maranello né della
Corea. Nessuna fretta!".
vettel prudente —
La Red Bull è parsa in forma anche se Sebastian Vettel, immediato
inseguitore di Alonso nel Mondiale, è prudente: "È andata bene - ha
detto il campione del mondo in carica - però penso sia tutto molto
equilibrato. Non sono soddisfatto per ogni uscita ma penso dipendesse
anche dalle condizioni della pista, ogni volta differenti. C'era molto
sporco poi le cose sono migliorate. In ogni caso per stare davanti ai
rivali domani dobbiamo migliorare ancora". Nella “guerra psicologica”
che si è scatenata per la corsa al titolo entra anche Michael Schumacher
e si schiera con Vettel: "Vedo un chiaro vantaggio di Sebastian adesso.
Ha dalla sua la macchina e può mettere pressione. Sebastian ha la
possibilità di portare a casa la vittoria. Il campionato era già deciso
con il vantaggio di punti che aveva Alonso prima di Suzuka. Credevo che
avrebbe messo a segno il colpo decisivo".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
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