venerdì 12 ottobre 2012

già.......http://www.youtube.com/watch?v=zX7G6rhjwgk&feature=related

Lo smartphone saprà tutto di noi?
Il diario autoscrivente sarà una realtà

Samsung ha depositato un brevetto per un'applicazione in grado di funzionare come una scatola nera personale, memorizzando in forma multimediale tutte le attività della giornata. Molte le opportunità, ma anche i rischi

LA GUERRA DEI BREVETTI tra i grandi nomi dell'hi-tech non dorme mai. E tra le idee depositate da Samsung ce n'è uno piuttosto particolare. Non riguarda l'hardware di prossimi dispositivi, almeno non strettamente, ma una possibile funzionalità del sistema operativo di tablet e smartphone: registrare tutte le attività quotidiane dell'utente e memorizzarle in forma di diario. Con grande precisione, redigendo un report di quanto tempo si sono svolte particolari attività, dalla conversazione al gioco, alla registrazione di video, foto, ai trasporti usando mappe e navigazione. E ovviamente, tutti gli aggiornamenti social e appunti personali.

IMMAGINI: DIARI ELETTRONICI PER SMARTPHONE 1

Scatola nera. Il brevetto depositato da Samsung è qualcosa che assomiglia molto a un Grande Fratello personale. Applicazioni simili esistono già (Day e Path per iOS ad esempio), ma qui la chiave sembra essere l'integrazione dell'app con l'operatività di base dello smartphone. Di fatto si tratterebbe di una vera e propria scatola nera individuale, con tutte le possibilità, le comodità e anche i rischi del caso. 

Diario. In particolare, l'app si occuperebbe di riportare le attività della giornata in una forma confidenziale, con testi e multimedia. Un vero e proprio diario autoscrivente, arricchito da immagini, video, canzoni e mappe. E chissà, acquisti, attività culturali e forse anche private, che l'utente esercita attraverso lo smartphone. Ma se i dati finissero in mano a terzi, ben intenzionati o meno? Si potrebbe avere in mano un profilo completo della persona, da quando si sveglia a quando si addormenta, con un dettaglio mai visto prima sulle attività della giornata. Probabilmente Samsung sta già pensando a profonde possibilità di interazione e filtraggio dei dati destinati all'app, modificabili dall'utente. (12 ottobre 2012)
 
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Dossier illegali Telecom, Tronchetti Provera indagato per ricettazione

La Procura di Milano ha chiuso le indagini a carico del patron di Pirelli per il caso cosiddetto Kroll. Altre accuse che erano state contestate all'imprenditore per questa vicenda sono già state archiviate, mentre altre 2 imputazioni, tra cui l'associazione per delinquere, sono state stralciate per probabile richiesta di archiviazione

Dossier illegali Telecom, Tronchetti Provera indagato per ricettazione
Il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo ha chiuso le indagini a carico di  Marco Tronchetti Provera con l’accusa di ricettazione per il caso cosiddetto Kroll nell’ambito della vicenda dei dati copiati dal computer di un dipendente dell’agenzia investigativa.  L’episodio si inquadra nella più ampia vicenda dei dossier illegali confezionati dalla security di Telecom Italia all’epoca della gestione Tronchetti che controllava il gruppo di telecomunicazioni con Pirelli. Altre accuse che erano state contestate a Tronchetti Provera per questa vicenda sono già state archiviate, mentre altre 2 imputazioni, tra cui l’associazione per delinquere, sono state stralciate per probabile richiesta di archiviazione. Resta dunque il reato di ricettazione per cui la Procura dovrebbe poi chiedere il rinvio a giudizio.
I dati prelevati dal computer, stando alla ricostruzione dell’accusa, furono sottratti all’epoca della battaglia per il controllo di Brasil Telecom, con un’operazione di hackeraggio dagli uomini della security di Telecom nel 2004 in Brasile. I file e i dati, “sarebbero stati illegalmente intercettati e poi sottratti alla Kroll” e Tronchetti sarebbe stato informato della natura di tali dati da Giuliano Tavaroli, ai tempi a capo della sicurezza della società di telecomunicazioni.
La contestazione di ricettazione mossa a Tronchetti Provera dai magistrati milanesi porterebbe a escludere la complicità e soprattutto il ruolo di mandante dello stesso Tronchetti Provera nell’ambito di altri reati contestati, la corruzione e il concorso in violazioni informatiche. Per questi ‘filoni’ ancora aperti la procura di Milano potrebbe chiedere l’archiviazione. Il legale del manager, Roberto Rampioni, esprime “soddisfazione” perché “pare favorevolmente concluso anche il supplemento delle indagini concernenti ipotesi di reato che andavano dall’associazione a delinquere all’hackeraggio nonché alla corruzione internazionale”.
Quanto all’accusa “di ricettazione in merito al dvd contenente elementi comprovanti lo spionaggio eseguito dall’agenzia Kroll ai danni di Telecom Italia”, continua il legale, “siamo convinti di poter dimostrare che anche in questo caso nessun comportamento illegale è stato posto in essere. Non si può non ricordare ad ogni modo che la portata lesiva delle azioni Kroll è stata confermata più volte anche dalla società Marsh&McLellan, allora controllante di Kroll. Marsh&Mclellan comunicò anche, al termine del 2004, la fine di azioni contro il dottor Tronchetti Provera e l’azienda, scusandosi ufficialmente per l’accaduto”.

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La Gazzetta scende in pista
In sella a una Superbike

Milano, 11 ottobre 2012

Il nostro tester Stefano Cordara in sella (e in gara) alla moto del team BMW Motorrad Italia. Cosa succede quando una persona normale si trasforma in pilota ufficiale

Sogno o realtà? A volte anche i sogni che paiono irrealizzabili si avverano. Provare una moto da corsa “vera” è di per sé un sogno, a volte a pochi fortunati tester può capitare in occasioni particolari di farci qualche giro. Due, tre al massimo, in cui più che capire come va veramente la moto si gira vinti dal terrore di rovinare un mezzo che quando va bene costa almeno 100.000 euro. Impensabile poterci girare per un giorno intero, figuriamoci per 4 giorni in un contesto di gara iper competitivo come quello del CIV, il Campionato Italiano Velocità massima espressione delle competizioni nazionali in cui corrono piloti di altissimo livello.
 
la prova — L’idea è un po’ folle ma questa volta siamo riusciti a metterla in pratica, grazie anche alla collaborazione del Team BMW Motorrad GoldBet Superbike Team, che, appena terminate, le fatiche mondiali con Ayrton Badovini e Michel Fabrizio si è messo a nostra disposizione per farci vivere queste avventura unica. Paura, emozione, voglia di imparare e anche un po’ di incoscienza. Miscelate questi ingredienti e capirete lo spirito con cui ci siamo buttati in questa incredibile esperienza. In fondo, confessiamolo, ogni motociclista sportivo in cuor suo pensa di essere migliore degli altri, è sempre il mezzo a non essere all’altezza e questo succede a tutti i livelli, dalle gare amatoriali alla Moto GP quando i piloti satellite pensano di meritarsi la moto ufficiale. Bene noi ci siamo messi in gioco, vogliamo davvero vedere se “con quella moto li vanno forte tutti”, non ci limitiamo a provarla, ci gareggiamo sul serio. Qui non si tratta solo di guidare (e cercare di capire) per tanti giri una delle migliori moto del mondiale Superbike, si tratta soprattutto di entrare a stretto contatto con un team di primissimo livello che ha gestito talenti del calibro di Noryuki Haga, Troy Bayliss e molti altri che hanno vinto nel campionato delle derivate di serie, persone di un’esperienza impressionante da cui cercare di carpire ogni segreto. Insomma per me è come tornare al primo giorno di scuola, e confesso che vendendo scaricare la moto, allestire il box mi è presa letteralmente l’angoscia. Tutto però si è stemperato dopo i primi giri in pista. Il team che mi segue, è lo stesso che ha seguito Ayrton Badovini, ragazzi esperti ma soprattutto grandi persone che mi hanno messo subito a mio agio aiutandomi a uscire dal box in moto meno terrorizzato di quando ci sono entrato a piedi. Tra emozioni fortissime, briefing con i tecnici, e i primissimi giri di pista la prima giornata è scivolata fino a sera. La notte è vicina e credo che la notte sarà molto lunga, dormire con tutti i pensieri che rimbalzano per la testa sarà molto difficile. E domani si inizia a fare sul serio.
Stefano Cordara© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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L'invasione silenziosa del Tamigi
ci sono oltre 100 "specie aliene"

Ricerca della Queen Mary University of London. Problema ambientale con un pesa anche economico stimato in circa 3 milioni di dollari all'anno. Gl esperti: indispensabile l'adozione di leggi più incisive che consentano di prevenire

LONDRA - L'invasione silenziosa è cominciata diversi decenni fa ma solo negli ultimi anni ha raggiunto proporzioni ragguardevoli. Nel Tamigi, il fiume simbolo di Londra, ci sono circa 100 le specie non originarie della Gran Bretagna. Quasi un record nel sistemi di acqua dolce del mondo. La ricerca è stata condotta della Queen Mary University of London e si chiude con una considerazione: allo stato delle cose è indispensabile l'adozione di misure legislative più incisive che consentano di prevenire l'introduzione di specie invasive in Gran Bretagna. Un problema ambientale con un riflesso economico: i costi legati a questi specie aliene, infatti, pesano sulla bilancia economica britannica per circa 3 milioni di dollari ogni anno.

"Abbiamo identificato 96 specie di acqua dolce straniere nel Tamigi. Dal 1961 il tasso dell'invasione è cresciuto al punto che attualmente viene scoperta una nuova specie non indigena ogni 50 settimane", ha spiegato Michelle Jackson, fra gli autori dello studio. Secondo gli scienziati, la globalizzazione ha facilitato l'invasione delle specie a causa delle attività di navigazione e in seguito all'aumento della popolazione. Il Tamigi è il secondo fiume più lungo d'Inghilterra e, durante il suo percorso, attraversa Oford, Reading, Windsor e Londra prima di sfociare nel Mare del Nord.
(12 ottobre 2012)

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Fernando si nasconde
O Globo: "Massa rinnova"

Milano, 12 ottobre 2012

Alonso vago dopo le libere in Corea: "I valori in pista li capiremo sabato". La tv brasiliana O Globo anticipa il rinnovo di un anno di Felipe col Cavallino: martedì l'annuncio dopo la firma. La Ferrari: "A chi crede di sapere tutto: non c'è niente di nuovo"

Alonso in azione in Corea. Afp
Alonso in azione in Corea. Afp
Solo le qualifiche diranno se e quanto si è avvicinata la Ferrari alla scatenata Red Bull di Sebastian Vettel e Mark Webber. Le prove libere coreane hanno detto che le F2012 non paiono lontane, Alonso e Massa hanno completato 102 giri dedicandosi a prove di assetto e aerodinamica al mattino, a valutazioni sulle gomme sulla breve e sulla lunga distanza al pomeriggio.
parla fernando — Fernando Alonso racconta così la sua giornata: “È difficile dire dove siamo rispetto agli altri - ha detto lo spagnolo leader iridato - oggi abbiamo badato principalmente a noi stessi, lavorando stamattina sul confronto fra diverse idee sulla configurazione della vettura e, nel pomeriggio, sulle gomme. Dovremo aspettare domani per avere un quadro più preciso della situazione. La pista è migliorata moltissimo da una sessione all’altra: è un fenomeno particolarmente accentuato qui perché non ci sono praticamente competizioni su questo tracciato e, stamattina, l’asfalto era particolarmente sporco. Speriamo che domani la situazione sia migliore perché è sempre più divertente guidare quando l’asfalto offre un minimo di aderenza. La parte più impegnativa di questa pista è certamente il terzo settore, quello più breve come tempo di percorrenza, dove ci sono praticamente soltanto curve. Le scelte dell’assetto sono dettate principalmente dal rendimento della vettura nel terzo settore mentre gli altri due sono certamente più facili da affrontare”.

massa contento — Felipe Massa è abbastanza soddisfatto: “Direi che questo fine settimana è iniziato in maniera positiva ma l’importante è continuare su questa strada anche domani e domenica, quando davvero conta - spiega il brasiliano - la nostra vettura sembra essere piuttosto buona su questo tracciato, il che ci fa ben sperare, anche se la verità la scopriremo solamente domani, in qualifica. Per quello che abbiamo potuto vedere oggi pomeriggio nella seconda sessione, la differenza fra le Soft e le Supersoft non è sicuramente elevata: noi ci siamo trovati bene con entrambe, sia con poca che con tanta benzina a bordo. Adesso cerchiamo di prepararci al meglio per delle qualifiche che si annunciano comunque molto combattute".
felipe rinnova? — Oggi intanto la tv brasiliana O Globo ha anticipato che queste ultime prestazioni di Felipe gli sono valse il rinnovo per un anno a Maranello: martedì ci sarà l'annuncio dopo la firma. A stretto giro la risposta della Ferrari via Twitter: "In F1 tutti vivono di certezze, quasi sempre smentite dai fatti... L'ultima viene dal Brasile e riguarda Felipe Massa e il suo futuro. A chi è convinto di sapere tutto diciamo soltanto che non c'è nulla di nuovo sotto il sole, né di Maranello né della Corea. Nessuna fretta!".
 
vettel prudente — La Red Bull è parsa in forma anche se Sebastian Vettel, immediato inseguitore di Alonso nel Mondiale, è prudente: "È andata bene - ha detto il campione del mondo in carica - però penso sia tutto molto equilibrato. Non sono soddisfatto per ogni uscita ma penso dipendesse anche dalle condizioni della pista, ogni volta differenti. C'era molto sporco poi le cose sono migliorate. In ogni caso per stare davanti ai rivali domani dobbiamo migliorare ancora". Nella “guerra psicologica” che si è scatenata per la corsa al titolo entra anche Michael Schumacher e si schiera con Vettel: "Vedo un chiaro vantaggio di Sebastian adesso. Ha dalla sua la macchina e può mettere pressione. Sebastian ha la possibilità di portare a casa la vittoria. Il campionato era già deciso con il vantaggio di punti che aveva Alonso prima di Suzuka. Credevo che avrebbe messo a segno il colpo decisivo".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

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