sabato 6 ottobre 2012

mha.........

Apple, Cook ricorda Steve Jobs
la Rete: "Non sarà dimenticato"

Sul sito dell'azienda una lettera dell'amministratore delegato: "Il lavoro che stiamo facendo è un tributo bellissimo alla memoria" del cofondatore. E sul web si moltiplicano i messaggi, mentre i video relativi collezionano milioni di visualizzazioni

A UN ANNO dalla scomparsa del cofondatore di Apple, la Mela lo ricorda con un messaggio dell'attuale amministratore dell'azienda, Tim Cook. "La morte di Steve Jobs, un anno fa, è stato un momento triste e difficile per tutti noi", scrive Cook sull'home page sito di Apple, commentando l'anniversario della scomparsa dell'uomo simbolo dell'azienda di Cupertino .
"Spero che oggi sia un'occasione per riflettere sulla sua vita straordinaria", prosegue la lettera, "L'azienda che ha fondato è stata ispirazione di creatività per molti". Il numero uno di Apple ha infine avvertito di essere "incredibilmente orgoglioso del lavoro che stiamo facendo, che è un tributo bellissimo alla memoria di Steve". Sul sito, l'azienda ha caricato un video che racconta alcuni momenti della vita e della storia professionale di Steve Jobs. Immagini in memoria appaiono anche negli Apple Store, da Palo Alto in poi.


Il ricordo del web. "Non mi sembra sia passato un anno", "Grazie per aver messo il mondo tra le mie dita", "Non sarai dimenticato. Mi hai ispirato a essere differente", "Oggi indosso un girocollo nero in tuo onore". Steve Jobs è presente nei ricordi e nelle parole degli utenti di internet, e presumibilmente dei prodotti Apple. In rete arrivano tanti messaggi, video, foto e citazioni, tanto che 'Rip Steve Jobs' è tra i dieci argomenti più discussi di Twitter, sia in Italia che nel mondo. Mentre su Facebook gli utenti scrivono sulla bacheca dei diversi profili aperti dai fan, in sua memoria.
In tanti postano e cercano online anche i suoi video. Sono molto gettonati su YouTube quelli delle presentazioni di iPhone e iPad dell'iCeo, mentre il video del famoso discorso all'Università di Stanford in cui Jobs raccontò la sua vita e pronunciò la celebre frase "Siate affamati, siate folli", ha raccolto oltre 15 milioni di visualizzazioni. E c'è un filmato in cui Guy Kawasaki, ex software evangelist di Apple, racconta le lunghe discussioni con Jobs e la sua ironia.

  (05 ottobre 2012)
 
------------------------ 

Alonso: "Frenato da bandiere"
Vettel: "Macchina fantastica"

SUZUKA (Giappone), 6 ottobre 2012

Lo spagnolo della Ferrari recrimina: "Che sfortuna, sono passato davanti alla curva dell'uscita di Raikkonen proprio quando dovevo rallentare, sennò ero in seconda fila". Massa: "Problemi con un treno di gomme". Sebastian: "Mi aspetto una grande gara". Hamilton: "Sbaglio di assetto"

Fernando Alonso, 31 anni, terza stagione alla Ferrari. Epa
Fernando Alonso, 31 anni, terza stagione alla Ferrari. Epa
Veramente una qualifica sfortunata per Fernando Alonso, a Suzuka, costretto a rallentare per le bandiere gialle legate all'uscita di Raikkonen, esposte proprio nel momento del passaggio dello spagnolo. "Siamo stati davvero sfortunati - ha detto lo spagnolo -: 5" prima c'erano le bandiere verdi e 5" dopo il mio passaggio sono state esposte di nuovo; nel mezzo, con le gialle, sono passato nella curva dove è uscito Raikkonen e ho dovuto rallentare: un peccato. Ho perso almeno un 4° posto che con la retrocessione di Button sarebbe stato un 3°. Quelli che dicono che noi siamo fortunati dimenticano spesso qualcosa: in questo sabato non lo siamo stati". Le McLaren sono alle spalle, ma le Red Bull paiono irraggiungibili: "Hamilton è dietro, ma sia lui sia Jenson hanno un grande passo - ha detto Fernando -. Noi dobbiamo però guardare a chi sta davanti: le Red Bull qui sono molto forti, ma lo erano anche a Singapore. Sarà importante finire la gara, ma si deciderà tutto in corsa, è ancora tutto aperto: conterà fare una buona partenza, studiare la migliore strategia e tenere le gomme sottto controllo".
domenicali — Deluso anche Domenicali: "Senza quelle bandiere gialle Fernando sarebbe stato 3°, è una variabile che pesa: le Red Bull sono velocissime ma noi avevamo il passo per stare immediatamente dietro ed è un peccato che Fernando sia stato rallentato. In gara noi dobbiamo e possiamo puntare al podio, la corsa sarà lunga, abbiamo davanti macchine gentili con gomme che non sarà facile superare e dovremo stare accorti con la strategia. Ora però è il tempo di mettersi alle spalle queste vicende e pensare alla corsa".
massa — Dice l'altro ferrarista: "Non so cosa sia successo: sono stato sempre veloce, la macchina andava benissimo, ho fatto il tempo con le morbide usate, ma quando ho messo quelle nuove soft non avevo più grip. Forse c'era un problema in quel treno di pneumatici".
Sebastian Vettel, 25 anni, quattro pole stagionali. Reuters
Sebastian Vettel, 25 anni, quattro pole stagionali. Reuters
vettel e webber — Vettel: “La quarta pole di fila qui: non male! Sono molto contento, sono state delle qualifiche perfette. La mia macchina era fantastica, sta migliorando in ogni uscita. Sono riuscito a trovare il miglior ritmo giorno dopo giorno, mi aspetto una grande gara". Webber: "È un bel week end, come team abbiamo fatto una buona Q3, con giri puliti. Sono felice, non ho avuto problemi come in altre occasioni".
button e hamilton — Button: "Certo fa male perdere 5 posizioni, ma è andata abbastanza bene, ho fatto dei bei giri con le gomme nuove". Hamilton, mastica amaro: "Non è stata una buona qualifica, ho avuto un buon passo per tutto il week end, poi un cambio di assetto mi ha penalizzato: è stata una scelta sbagliata ed ecco la conseguenza".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA

-------------------

BlogFest, il Fatto quotidiano.it è il miglior sito di analisi politica

L’evento riunisce ogni anno a Riva del Garda anche le community nate dai social network. Matteo Renzi è il miglior politico su Twitter e Roberto Formigoni premiato per la categoria “Twitter da salvare togliendogli l’account”

BlogFest, il Fatto quotidiano.it è il miglior sito di analisi politica
Migliore sito d’informazione nelle scorse due edizioni e quest’anno Il Fatto Quotidiano è miglior sito di analisi politica. La premiazione è avvenuta a Riva del Garda (Trento) in occasione della BlogFest, l’evento che ogni anno riunisce le community nate dai social network, da Twitter a Facebook, alle chat e ai forum. Il ‘MacchiaNera Italian Awards 2012‘ è assegnato in base ai voti degli utenti. Quest’anno ne sono stati raccolti oltre trentamila.
Tra i vincitori, Giallozafferano si conferma per il terzo anno consecutivo il miglior sito di food, Matteo Renzi è il miglior politico su Twitter, Emergency vince la categoria di sito a sfondo sociale, Spinoza vince per la miglior satira e Dagospia come il più cattivo. Il premio Macchianera, assegnato ai social network più votati dal pubblico, è andato al servizio twitter “Ingv Terremoti”, ideato dai ricercatori dell’istituto Antonio Piersanti, Emanuele Casarotti e Valentino Lauciani. Nato all’inizio del 2010, “Ingv terremoti” ha finora inviato 10.500 tweet e ha raggiunto circa 75mila follower. 
Focus invece è il migliore sito web tecnico-divulgativo d’Italia. “Siamo molto orgogliosi di ricevere questo premio – ha dichiarato la direttrice Francesca Folda – perché dimostra quanto anche gli utenti della rete, sempre pronti a confrontare le fonti e valutare le notizie, apprezzino il lavoro accurato e puntuale della redazione digitale di Focus”.YouReporter ha vinto il premio come miglior community del 2012, ma c’è anche la categoria dei premi ‘negativi’. Per la categoria “Twitter da salvare togliendogli l’account” vince Roberto Formigoni e l’hashtag più votato del 2012 risulta essere #VadaABordoCazzo.

------------- 

Usa, il Gps impiantato negli squali
"Ci avvertirà se si avvicinano" 

Chris Fischer, fondatore dell'organizzazione no profit Ocearch cattura i grandi carnivori per inserirli in un database, aperto anche al pubblico tramite un sito web, per seguire e studiare i loro movimenti nell'oceano

NELLE FREDDE ACQUE del nord America, nelle vicinanze della mitica Nantucket - l'isola raccontata da Melville in Moby Dick - gli squali vengono ancora presi all'amo. Non per essere venduti al mercato nero, ma per esser trafitti con un trapano e tracciati via GPS. Il motivo di questo "trattamento speciale" riservato ai grandi predatori del mare è puramente scientifico. La pratica è infatti alla base di una ricerca condotta dal team di Ocearch, un'organizzazione no-profit americana.

La squadra che va a caccia di squali in tutto il mondo, ha come missione quello di inserire all'interno di un database gli esemplari presi all'amo. Lo scopo è seguire i loro spostamenti grazie a un segnale satellitare emanato dal trasmettitore installato nella loro pinna dorsale e scoprire come, dove e quando gli squali si spostano. I movimenti degli esemplari già "schedati" possono essere seguiti da tutti attraverso il sito web 2 dell'organizzazione e sapere dove hanno passato le ultime 24 ore, lle loro caratteristiche, quando sono stati catturati e tutto il tragitto effettuato in questo arco di tempo. Un accorgimento tecnologico che può essere molto utile in caso di avvistamenti vicino alla costa per le persone che vivono nelle prossimità.

La squadra, guidata da Chris Fisher, ora è sotto accusa per il metodo con cui tentano di preservare la specie. Molte ricerche scientifiche sugli squali ed altri grandi pesci hanno come principio comune quello di monitorare gli esemplari attraverso l'inserimento di dispositivi elettronici su di loro e ricevere aggiornamenti continui sulle funzioni vitali e spostamenti. Ma è la cattura poco ortodossa effettuata dall'Ocearch a far arricciare il naso agli ambientalisti.

Per alcuni la missione non è così necessaria.
Vedono la cattura diretta degli squali più invasiva di altri metodi, come per esempio l'utilizzo di un arpione per impiantare i dispositivi di tracciamento. I grandi squali bianchi sono già una specie protetta negli Stati Uniti e l'uso di ami, secondo alcuni, e un metodo che li sottopone a traumi inutili. Durante una spedizione del team di Ocearch in Sudafrica uno squalo
ha perfino perso la vita.

Una petizione con 750 firme inviata alla divisione del Massachusetts Marine Fisheries aveva cercato di negare a Fischer il permesso di effetturare la sua spedizione. Il timore era, oltre a quello di poter danneggiare gli squali, svolgere il progetto a fini sensazionalistici. Ma lo Stato non ha fermato l'Ocearch e il suo equipaggio.

Per capire effettivamente come gli animali reagiscano alla cattura, il team di ricerca è stato seguito a largo di Cape Cod da Greg Skomal, un esperto di squali arruolato dallo stato del Massachusetts . "Questo metodo di cattura - dice Skomal - da agli scienziati una posizione privilegiata per osservali. Ogni volta che si cattura un pesce, qualunque sia la metodologia, lo si espone ad un certo livello di stress".

Attraverso i campioni di sangue, riferisce l'esperto, "abbiamo avuto la certezza che gli animali sono stati sottoposti a stress fisiologico." Ma grazie ad uno strumento chiamato accelerometro - simile alla "scatola nera" di un aereo - Skomal ha potuto anche seguire il loro comportamento dopo il rilascio e capire se si erano sdraiati sul fondo dell'oceano, a che velocità nuotavano e il numero di battute della coda. Questa è stata la prima volta che un accelerometro è stato collegato ad uno squalo e la ripresa dell'animale dalla stress della cattura sembra buono. "All'inizio nuota lentamente, è un pesce esausto - afferma il dottor Skomal - ma poi riprende il suo ritmo e diventa più attivo. E sembra tornare perfettamente normale".

 
(04 ottobre 2012)

-------------- 

Portimao, Biaggi ipoteca il titolo
Melandri, addio Mondiale

PORTIMAO (Portogallo), 23 settembre 2012

Sykes vince gara 1 in Portogallo e avvicina Biaggi che però riallunga col terzo posto in gara 2 vinta da Laverty. Brutta caduta per Marco, trasportato in ospedale. Per lui il distacco in classifica si fa pesante

Marco Melandri, caduto in gara-1. Ansa
Marco Melandri, caduto in gara-1. Ansa
In una giornata di mille emozioni Max Biaggi non vince (quarto e terzo) ma ipoteca il Mondiale Superbike: nel round finale di Magny Cours (Francia) tra due settimane gli basteranno due semplici sesti posti per conquistare il settimo iride di una eccezionale carriera. Marco Melandri invece esce dolorosamente di scena, tradito dal suo stesso impeto: sul bagnato, dopo appena due giri su ventidue, ha tentato un improbabile sorpasso al rivale, centrato ma rimasto miracolosamente in piedi. Melandri invece è volato giù coinvolgendo anche Davide Giugliano e Chaz Davies. Sembrava una scivolata da poco invece al centro medico Melandri ha perso i sensi ed è stato trasportato all'ospedale di Portimao per controlli che hanno evidenziato una piccola lesione al polo del rene destro. Pur dolorante e affranto, in serata ha fatto ritorno nel box.
terzo errore — Il terzo errore consecutivo però è un colpo fatale per le ambizioni Bmw, che ha cancellato il test previsto per lunedi su questa stessa pista. Perde colpi anche la Kawasaki per il cedimento meccanico che ha tolto di scena l'arrembante Tom Sykes nelle prime battute di gara 2. Nella prima, interrotta per olio in pista al settimo giro con Biaggi al comando, Sykes era partito in contropiede conquistando il quarto successo in carriera (terzo di stagione) arrivando ad appena 14,5 dal romano, finito soltanto quarto. Biaggi arriverà alla finalissima (50 punti in palio) a +30,5 punti su Sykes e a +38,5 sull'acciaccato Melandri, che comunque ci sarà. A Magny Cours Max ha già vinto, quindi i due piazzamenti che servono sembrano formalità.
Biaggi (a des) sul podio di gara 2 con Laverty e Rea
Biaggi (a des) sul podio di gara 2 con Laverty e Rea
max non ha fretta — Grazie al successo dello scudiero Eugene Laverty nella corsa finale l'Aprilia ha ipotecato anche il Mondiale Costruttori con un +28,5 punti sulla Bmw e +47,5 sulla Ducati ormai ex campione. Lo scontro con Melandri non è stato l'unico nella complicata giornata di Biaggi. “Al secondo via della prima gara mi ha toccato Jonathan Rea e a tre passaggi dal termine della seconda sono stato colpito sul fianco destro da Leon Camier” racconta Max, mostrando una vistosa impronta di gomma sulla tuta. “In prova eravamo messi molto bene ma la pioggia ha fatto saltare tutti i piani, è stata durissima perchè siamo partiti alla cieca con le regolazioni ma in qualche modo ci siano salvati. Il punteggio non ci premia ancora, è necessario un altro sforzo. Il rinnovo con Aprilia? Non ho fretta, adesso mi interessa di più pensare al l'obiettivo da raggiungere: una settimana più o meno per la firma non cambia nulla”. Melandri parla a fatica. “Biaggi mi ha passato arrivando un pelo largo, mi sono riinfilato all'interno e credo di non aver fatto nulla di particolare. Ho sentito partire l'avantreno, non ho capito per quale motivo. Non ho commesso una scorrettezza, è stato un normale tentativo di sorpasso. Quando mi sono rialzato ho temuto di essermi fatto veramente male. Era parecchio tempo che non soffrivo così. Ormai è andata, in Francia sarà meglio provare novità che ci serviranno per la rivincita 2013”.
così gara 1 — Gara 1 (16 giri, km. 73,472): 1. Sykes (GB-Kawasaki) in 31'42”011 media 139.063 km/h; 2. Checa (Spa-Ducati) a 0”300; 3. Guintoli (Fra-Ducati) a 2”732; 4. Biaggi (Ita-Aprilia) a 11”564; 5. McCormick (Can-Ducati) a 11”771; 6. Rea (Gb-Honda) a 11”792; 7. Baz (Fra-Kawasaki) a 28”693; 8. Aoyama (Gia-Honda) a 29”581; 9. Badovini (Ita-Bmw) a 31”507; 10. Fabrizio (Ita-Bmw) a 31”587; 11. Camier (Gb-Suzuki) a 31”710; 12. Hopkins (Usa-Suzuki) a 33”167; 13. Laverty (Irl-Aprilia) a 37”843; 14. Lundh (Sve-Kawasaki) a 37”993; 15. Baiocco (Ita-Ducati) a 39”397; 16. Zanetti (Ita-Ducati) a 39”666; 17. Brignola (Ita-Bmw) a 42”434; 18. Lanzi (Ita-Ducati) a 1'00”356; 19. Haslam (Gb-BMW).
così gara 2 — Risultati gara 2: 1. Laverty (Aprilia) 22 giri/101.024 km in 38'35.105 media 157.093 kph; 2. Rea (Honda) 0.162; 3. Biaggi (Aprilia) 3.766; 4. Guintoli (Ducati) 10.440; 5. Checa (Ducati) 20.153; 6. Badovini (BMW) 23.152; 7. Baz (Kawasaki) 27.314; 8. Fabrizio (BMW) 35.682; 9. McCormick (Ducati) 35.766; 10. Lanzi (Ducati) 38.311;11. Hopkins (Suzuki) 47.814; 12. Zanetti (Ducati) 57.359; 13. Salom (Kawasaki) 1'11.035; 14. Lundh (Kawasaki) 1'28.197; 15. Brignola (BMW) 1'42.589; NC. Giugliano (Ducati); RT. Camier (Suzuki); RT. Aoyama (Honda); RT. Baiocco(Ducati); RT. Davies (Aprilia); RT. Sykes (Kawasaki); RT. Haslam (BMW).
mondiale — Classifica piloti: 1. Biaggi 347; 2. Sykes 316,5; 3. Melandri 308,5; 4. Checa 278,5; 5. Rea 255,5; 6. Laverty 241,5; 7. Haslam 189; 8. Guintoli 172,5; 9. Davies 156,5; 10. Fabrizio 133,5; 11. Giugliano 125; 12. Baz 116; 13. Badovini 116; 14. Camier 109,5; 15. Smrz 92,5; 16. Berger 74; 17. Zanetti 65;18. Aoyama 59,5; 19. Hopkins 44; 20. Canepa 42,5; 21. Salom 22; 22. McCormick 19; 23. Lascorz 17; 24. Mercado 9; 25. Lanzi 8; 26. Baiocco 8; 27. Lundh 8; 28. Hickman 7; 29. Staring 6; 30. Polita 4; 31. Brignola 4; 32. Aitchison 3; 33. Brookes 1. Costruttori: 1. Aprilia 422,5; 2. BMW 394; 3. Ducati 375; 4. Kawasaki 356,5; 5. Honda 270,5; 6. Suzuki 130,5.
Paolo Gozzi© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

 

Nessun commento:

Posta un commento