domenica 26 agosto 2012

ahhahahaha

 SBK, rivoluzione russa
Melandri sorpassa Max

VOLOKOMASK (Russia) , 26 agosto 2012

Nel GP di Mosca Sykes si aggiudica gara-1 davanti alla Bmw di Marco e all'Aprilia di Biaggi. Ma in gara-2 Melandri trionfa e il romano cade: in classifica è ora il ravennate a comandare

Marco Melandri taglia vittorioso il traguardo. Reuters
Marco Melandri taglia vittorioso il traguardo. Reuters
Nello storico debutto del motorismo Mondiale in Russia Marco Melandri strappa il primato a Max Biaggi e lancia la Bmw verso l'iride. A tre round dalla fine (Nurburgring, Portimao e Magny Cours) con 150 in palio il 30enne ravennate ribalta la classifica passando da -10,5 a +18,5 punti: se non è un'ipoteca, ci assomiglia molto.
spallata — Melandri aveva dato la spallata nella gara d'apertura conclusa al secondo posto dietro lo scatenato Tom Sykes in testa dalla prima curva per festeggiare il rinnovo annuale (con opzione per altri due) con la Kawasaki. Cauto all'inizio sulla pista umida con gomme slick, come tutti gli altri protagonisti, Melandri ha attaccato nel finale sorprendendo Biaggi mai davanti al rivale per problemi di aderenza e terzo per grazia ricevuta: all'ultimo giro l'Aprilia ha rallentato lo scudiero Eugene Laverty per salvare tre punti. “Non mi piacciono questi giochetti, sarà più bello mettercela tutta e provare a vincere” aveva graffiato Melandri.
ritmo — Detto fatto. Al secondo via, con Sykes ancora re dello sprint, Melandri ha lentamente risalito il gruppo imponendo un ritmo insostenibile per Biaggi. I due rivali sono rimasti incollati solo per un paio di tornate: all'ottavo giro Max è uscito fuori traiettoria all'ultima curva perdendo due posizioni e nello stesso punto, il giro dopo, ha sbagliato la frenata schiantandosi contro l'incolpevole Leon Haslam, con l'altra Bmw. “Mi hanno segnalato subito che Biaggi era fuori, ero partito per non accontentarmi e così ho fatto.” Melandri ha inquadrato nel mirino Laverty e Rea, poi ha superato di slancio anche Sykes volando alla conquista della decima vittoria, la 6° quest'anno con la Bmw che consolida il primato anche nel Costruttori proprio alla viglia del GP di Germania “dove mi piacere fare un altro regalo alla Marca che mi ha ridato fiducia”. Duello finito? “In Superbike perde punti è un attimo, bisogna sempre puntare al massimo perchè ancora non è fatta”.
speranze ducati — La Russia ha stroncato le speranze Ducati con la caduta di Carlos Checa spinto fuori pista al terzo giro di gara uno da Jonathan Rea, pupillo della Honda che in serata è volato a Brno per provare da domattina la MotoGP domani liberata dall'infortunio di Casey Stoner. Il nordirlandese, 25 anni, non ha ancora rinnovato con la squadra Superbike perchè ambisce ad un posto in MotoGP, magari con il team satellite Gresini ancora sul mercato. Nella frazione finale Checa è arrivato quarto approfittando della carambola tra Laverty e lo stesso Rea rialzatosi per concludere settimo. Il debutto della Superbike in Russia, prima di F.1 e MotoGP, si è rivelato un inaspettato successo con 32500 spettatori arrivati nonostante la pioggia del mattino al Moscow Raceway inaugurato il mese scorso. Tribune stracolme e grande entusiasmo per il terzo posto dell'idolo di casa Vladimir Leonov nella Supersport (medie cilindrate) vinta dal turco Kenan Sofuoglu.
Paolo Gozzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Pedrosa: "Avanti così"
Lorenzo: "Si fa dura"

BRNO (Rep. Ceca), 26 agosto 2012

Lo spagnolo della Honda: "Bella gara, spero di continuare fino alla fine perché Lorenzo è forte". Jorge "Ci manca qualcosa, speriamo di trovarlo col nuovo telaio perché Dani non sta sbagliando niente"

Pedrosa e Lorenzo sul podio di Brno. Afp
Pedrosa e Lorenzo sul podio di Brno. Afp
"Alla fine è arrivata una bella gara, soprattutto verso la fine, era difficile per me tenere Jorge Lorenzo dietro, perché in un circuito così Lorenzo aveva molto più grip e io facevo fatica a dare gas, ma sono riuscito a dare il mio ritmo e rimanere poi davanti, sono contento". Lo ha detto Dani Pedrosa dopo avere tagliato il traguardo per primo davanti a Jorge Lorenzo al termine di una battaglia davvero emozionante. "Quando mi sono allargato un po' - ha raccontato Pedrosa - lui mi ha passato in modo molto veloce, ma ho avuto un'altra ottima opportunità, ho provato il sorpasso e ci sono riuscito. Fino ad ora tutto bene - ha continuato Pedrosa - ci sono punti in cui andiamo meglio, ma devo continuare così perché Lorenzo è sempre lì. Speriamo di continuare così, di riuscire a mantenere la concentrazione e continuare a guidare bene".
fiducia — Un pensiero Pedrosa lo ha mandato anche a Stoner. "Peccato non ci fosse - ha detto - con lui oggi magari avremmo fatto bagarre in tre, oggi abbiamo provato a tenere duro, loro hanno molto grip, ma noi abbiamo tenuto duro. Sapevo che se avessi commesso un piccolo errore lui mi avrebbe passato". A proposito del campionato, poi Pedrosa ha detto che sta provando a fare il meglio. "Lorenzo è forte e con un rivale così duro devi fare meglio o come lui - ha detto - altrimenti è difficile. Speriamo di rimanere fino alla fine della stagione così". Importante a livello mentale anche la consapevolezza del rinnovo e della fiducia ricevuta dalla Honda: "Sicuramente la Honda mi ha dato molta fiducia in tutti questi anni - ha detto - abbiamo avuto periodi duri, con le gomme, anche quando io mi facevo male spesso. Loro però sono sempre rimasti al mio fianco, questo è stato importante. Quest'anno ho fatto buoni test invernali, senza cadere, senza ospedali e adesso ho più feeling con la moto, riesco a spingere di più".
Gazzetta TV
 
decimo — Jorge Lorenzo si accontenta dei 20 punti: "Sono sempre positivo e sono felice perchè abbiamo fatto una bella gara - ha detto il pilota della Yamaha - mi è dispiaciuto non arrivare primo visto che ci sono andato molto vicino. Ci abbiamo provato, ma lui lui è stato davvero molto forte. Ho provato a infilarmi, ci sono riuscito, ma lui è stato bravo e si è infilato nuovamente. La verità è che sono molto stanco e non sono riuscito a tenere il suo ritmo alla fine. Gara molto bella, ma difficile perché ho provato ad andare via, ma non ci sono riuscito. Lui in qualche curva era superiore, non ci sono riuscito. Quando ho capito che non potedvo scappare ho rallentato un po' e mi ha passato, poi abbiamo preso fiato entrambi, ci abbiamo provato sia lui che io. Ci ho provato io, ho sbagliato l'uscita, ho preso una linea troppo esterna e lui è passato". Lorenzo ha poi parlato della situazione di classifica: "Sono ancora 13 punti di distacco, Pedrosa è maturo, costante, non ha sbagliato mai. La sua moto è performante, la nostra pure, ma facciamo un po' fatica. Speriamo di avere qualche decimo in meno rispetto a lui con le prove che faremo domani. Altrimenti sarebbe dura".
Gazzetta TV
 
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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Apple e Android, cresce il mercato delle app. E anche il rischio pirateria

Dal 2008 ne sono state scaricate 25 miliardi dall’Apple Store, mentre il concorrente Android può vantare 10 miliardi di download complessivi. Un mercato che per l'Italia vale 75 milioni di euro e che, però, vede anche la crescita di quello illegale

app interna nuova
I dati sul boom del mercato delle app per smartphone Apple e Android parlano di un settore in continua crescita. Dal 2008, 25 miliardi di app sono state scaricate dall’Apple Store, mentre il concorrente Android con il suo Google Play può vantare 10 miliardi di download complessivi. Ma le ombre non mancano. L’anello debole del sistema è infatti rappresentato dagli sviluppatori indipendenti, ovvero da quelli che dovrebbero trarre il maggiore vantaggio dalla possibilità di entrare nelle vetrine virtuali dei market online.
Tra le tante difficoltà che costellano la loro strada c’è, per prima, quella della visibilità. Secondo uno studio pubblicato all’inizio di agosto da Adeven, società specializzata nel settore, il 60% delle app pubblicate sull’Apple Store non sono mai state scaricate e addirittura mai visualizzate dagli utilizzatori di iPhone e iPad. In pratica, quindi, delle 650mila app disponibili, solo 250mila riescono a raggiungere i potenziali acquirenti. Le altre 400mila sono “app zombie”, come vengono definite nel rapporto di Adeven: applicazioni che non sono mai state scaricate e che forse non finiranno mai su un dispositivo mobile. Il secondo spauracchio degli sviluppatori indipendenti è la pirateria. Un fenomeno che interessa soprattutto, ma non solo, le app per Android. Secondo quanto dichiarato da un portavoce di Madfinger Games, società specializzata nella creazione di giochi per piattaforme mobili, la percentuale di copie pirata dei suoi videogame su piattaforma Android raggiungerebbe l’incredibile percentuale dell’80%. Secondo i dati in loro possesso, sui sistemi iOS si parlerebbe di un numero di giochi illegali pari “solo” al 60%.
Un allarme preso sul serio anche dalle autorità federali, che giusto ieri hanno sequestrato tre siti accusati di diffondere versioni pirata di app per tablet e smartphone. Confermando la chiusura di applanet.net, appbucket.net e snappzmarket.com, il procuratore Sally Quillian Yates ha esposto una vera dichiarazione d’intenti, sottolineando che “le leggi per la tutela del copyright si applicano alle app per tablet e smartphone esattamente come per gli altri software” e che mirano a “proteggere e incoraggiare il duro lavoro e l’ingegnosità degli sviluppatori che cercano di farsi largo in questo settore della nostra economia”. La preoccupazione per la tutela degli sviluppatori non è un problema solo americano. Secondo i dati pubblicati lo scorso giugno dall’Osservatorio del Politecnico di Milano, il mercato si sta guadagnando rapidamente uno spazio di primo piano anche in Italia. Stando al rapporto, il settore delle app mobile per smartphone e tablet in Italia ha visto una crescita dell’89% nel corso del 2011 e il mercato a esse collegate ha un valore di 75 milioni di euro. In casa nostra, però, la parte del leone la fa ancora Apple con l’85% delle vendite mentre il concorrente Android si deve accontentare delle briciole.

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Corea del Sud

Sud Corea, condannati Apple e Samsung
per violazione reciproca di brevetti

Vietate le vendite di alcuni prodotti delle due società nel paese. La sentenza arrivata mentre la giuria del tribunale federale di San Jose, in California, sta deliberando per un simile caso tra i due colossi

SEUL - Il tribunale distrettuale di Seul, in Corea del Sud, ha condannato Apple e Samsung per aver violato i rispettivi brevetti, vietando la vendita di alcuni prodotti delle due società nel Paese.

LEGGI Il processo in California: si attende verdetto 1

La corte ha stabilito che l'azienda di Cupertino ha violato due brevetti di Samsung in materia di telecomunicazioni e ha ordinato di bloccare le vendite di iPhone 3GS, iPhone 4, iPad 1 e iPad 2. Inoltre, il tribunale ha giudicato che Samsung ha violato uno dei brevetti di Apple relativi al touch screen e ha ordinato di ritirare dagli scaffali i Galaxy S2 e altri prodotti della società in Corea del Sud.

Possono invece continuare a essere commercializzati gli ultimi prodotti delle due compagnie, come iPhone 4S e Galaxy S3. Le società dovranno inoltre pagarsi a vicenda un risarcimento: Samsung è stata condannata a un risarcimento di 25 milioni di won (17mila euro), mentre Apple dovrà pagare al rivale 40 milioni di won (28mila euro).

La sentenza è arrivata proprio mentre la giuria del tribunale federale di San Jose, in California, sta deliberando in un simile caso tra i due colossi.

Le multe comminate sono a titolo di compensazione delle violazioni dei brevetti: Apple ha ne usati impropriamente due della rivale sulle tecnologie wireless, mentre Samsung ha infranto i diritti sulla funzione utilizzata per lo scorrimento dei documenti elettronici.

Il giudice Bae Jun-hyun ha ordinato alla Apple di fermare la vendita di quattro prodotti 'irregolari', incluso l'iPhone 4 l'Ipad 2, ma non l'iPhone 4S, attualmente il pezzo forte della casa di Cupertino. Quanto a Samsung, invece, è stato disposto il divieto alla commercializzare di 10 prodotti, tra cui lo smartphone Galaxy S2.

Sul design di iPhone e Galaxy S, pur con evidenti analogie (come gli angoli arrotondati), il giudice ha osservato che "i due prodotti hanno un aspetto diverso" in considerazione della "limitata possibilità di apportare grandi modifiche nei prodotti di tecnologia mobile con touch-screen e che Samsung ha differenziato i suoi prodotti con tre pulsanti nella parte anteriore, adottando diversi modelli di fotocamera".

Per questo, è difficile dire che i consumatori possano confondere l'iPhone con il Galaxy che hanno chiaramente i rispettivi brand d'origine sul retro di ciascun modello. In più, la clientela considera fattore rilevante per l'acquisto fattori come i sistemi operativi, le applicazioni, il prezzo e i servizi disponibili.
(24 agosto 2012)

 

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