mercoledì 12 gennaio 2011

già......

Ferrari, il 2011 delle rivincite
Domenicali: "Essere perfetti"

A Campiglio prima conferenza stampa ferrarista. Il team principal del Cavallino è chiaro: "Vogliamo i due titoli ma dovremo migliorare in tutto. Alonso è supermotivato e puntiamo molto anche su Felipe". La nuova monoposto presentata il 28 gennaio a Maranello

Stefano Domenicali, team principal Ferrari. Reuters
Stefano Domenicali, team principal Ferrari. Reuters
MADONNA DI CAMPIGLIO (Trento), 12 gennaio 2011 - Una Ferrari competitiva con voglia di riscatto e con l'obiettivo di vincere entrambi i titoli nel 2011. Così Stefano Domenicali nel giorno che apre la nuova stagione sportiva della rossa al Wrooom di Madonna di Campiglio. "Per Alonso e Massa le motivazioni sono le stesse di sempre - ha assicurato il team principal della Ferrari - Fernando è supermotivato, anche perché viene da una stagione dove putroppo non è riuscito a conquistare il titolo nonostante un girone di ritorno straordinario". Ma anche su Felipe Massa le aspettative sono enormi: "Felipe ha voglia di far bene dopo una stagione difficile e noi puntiamo molto su di lui. Per vincere il Mondiale costruttori abbiamo bisogno di due piloti vincenti" ha proseguito Domenicali.
i due piloti — "Fernando - sottolinea Domenicali - parte da una base della seconda parte della stagione, che è stata perfetta. Ha dato un valore aggiunto. La differenza con Raikkonen? È diverso il suo rapporto con la squadra, ma vorrei ricordare che Kimi ha vinto un titolo. Adesso corre nei rally e vorrà pure vincere l'anno prossimo, poi per il suo futuro deciderà". Discorso diverso per Felipe Massa, che - lui stesso ne è consapevole - nel 2010 non ha disputato una stagione brillante. "Felipe deve stare tranquillo - fa sapere il dirigente del Cavallino - su di lui puntiamo molto. Per tutti è sempre sotto esame, ma sono straconvinto che reagirà nella maniera migliore. Abbiamo bisogno di lui, perchè abbiamo bisogno di due piloti forti e vincenti. Da lui mi aspetto che sia sempre vicino a Fernando, se non meglio. Lui sa di avere il sostegno completo della squadra".
affidabilità — Oggi è stato ufficializzato anche che la nuova rossa sarà presentata il 28 gennaio prossimo a Maranello. "Le aspettative per il 2011 sono quelle di essere molto competitivi, con l'obiettivo di vincere entrambi i titoli - spiega ancora Domenicali - per vincere, però, dovremo essere perfetti, perché altrimenti sarà difficile. Dovremo migliorare l'affidabilità e l'interpretazione di ciò che accade in gara. Abbiamo tutti gli elementi per fare bene e la squadra ha grandi motivazioni. Sarà fondamentale togliersi dalla testa ciò che è successo ad Abu Dhabi e affrontare la stagione senza timore".
 
ambiente affascinante — Le prime schermaglie fra i team sono già cominciate con le accuse rivolte alla Ferrari dalla Red Bull, secondo cui Maranello sta cercando di portare via i migliori tecnici al team anglo-austriaco. "Non sono abituato a commentare quello che dicono o fanno gli altri, durante le ferie qualcuno forse ha bevuto qualcosa di troppo - ha detto Domenicali - la Ferrari non porta via nessuno, sono i tecnici che vogliono venire da noi perché affascinati dal nostro ambiente. È normale, qui hanno la possibilità di crescere". A Madonna di Campiglio è iniziata anche la nuova stagione della Ducati e di Valentino Rossi. Un binomio che affascina anche la rossa dell'automobilismo: "È bello vedere l'entusiasmo che circonda Valentino. Non vedo l'ora di vederlo al Mugello sulla nostra pista, sarà un weekend straordinario" ha concluso Domenicali.
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La Consulta ammette il referendum Idv
Legittimo impedimento a rischio

Il via libera della Corte Costituzionale alla consultazione popolare promossa dal partito di Di Pietro. Cresce l'attesa per il verdetto di domani. In caso di stop alla norma, decadrebbe anche il referendum

ROMA - La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il referendum promosso dall'Idv per l'abolizione totale della legge sul legittimo impedimento, che metterebbe al riparo il premier Berlusconi dalla ripresa dei tre processi a suo carico (Mills, Mediaset e Mediatrade). Tecnicamente, l'effettivo svolgimento della consultazione dipenderà in ogni caso dal verdetto, atteso per domani, della stessa Corte sulla legittimità dello 'scudo' previsto dalla legge per le più alte cariche dello Stato. Se la Consulta dovesse bocciare la legge sul legittimo impedimento per vizio di costituzionalità, non ci sarebbe ragione di tenere la consultazione popolare. Referendum che invece ci sarebbe senz'altro in caso di sentenza interpretativa di rigetto oppure di un verdetto di inamissibilità o infondatezza dei ricorsi. Il voto sarebbe in forse se la Consulta bocciasse lo 'scudo' solo in parte: in questo caso spetterebbe all'Ufficio centrale della Cassazione valutare se sussista ancora l'interesse alla consultazione referendaria.


Andando oltre i puri aspetti tecnici, l'ammissibilità del referendum presentato da Idv sembra confermare un orientamento della Consulta indirizzato alla bocciatura della legge 1 sul legittimo impedimento. Pronostico dettato dalle conseguenze dell'intervento tenuto da Sabino Cassese 2, docente di diritto amministrativo


IL TESTO DELLA LEGGE 3


Dopo l'intervento di Cassese, dei 14 membri della Consulta, otto sarebbero pronti a bocciare totalmente la norma sul legittimo impedimento, o in parti sostanziali, cinque vorrebbero tenerla in piedi, due gli incerti. Cresce quindi l'attesa per il verdetto che la Consulta dovrà formulare domani, comunque foriero di conseguenze. Conseguenze che Berlusconi, in Germania per il vertice italo-tedesco, dice di non temere. ''Sono totalmente indifferente 4al fatto che ci possa essere un fermo o meno dei processi, che considero ridicoli, su fatti per i quali ho avuto modo di garantire che sono inesistenti, giurando sui miei figli e sui miei nipoti'' afferma il premier, dicendosi certo che, qualunque sia l'esito della decisione della Corte Costituzionale, ''non c'è nessun pericolo per la stabilità di Governo".


Di ben altro tenore il commento di Antonio Di Pietro. "Con l'ammissibilità del referendum sul legittimo impedimento, e con un giudizio di illegittimità costituzionale pendente, la resa dei conti con la giustizia per Silvio Berlusconi si avvicina, anzi è inevitabile e inesorabile" dice il presidente Idv, che aggiunge: "Così deve essere, perché tutti siamo uguali di fronte alla legge ed è immorale e contro lo stato di diritto di un paese democratico farsi le leggi per non farsi processare".
 
relatore sui ricorsi dei giudici di Milano contro la legge ponte, di fronte ai giudici della Corte Costituzionale. Cassese ha sollevato due interrogativi per evidenziare le anomalie della norma, relativi all'"l'ambito" della legge e ai poteri di controllo del giudice. "I fatti e gli eventi individuati come ipotesi di legittimo impedimento sono indicati in modo specifico o generico?" chiede il professore. E quindi: "Residuano poteri di controllo del giudice? E questi poteri possono svolgersi sulla sussistenza del fatto-evento oppure anche sulla concomitanza?". Proprio i dubbi che hanno spinto i giudici di Milano dei tre processi di Berlusconi a ricorrere alla Corte, contestando la sostanziale immunità riconosciuta al premier con una legge ordinaria.
(12 gennaio 2011)

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Ducati entusiasta di Rossi
"Valentino dà elettricità"

A Campiglio presentazione della nuova Desmosedici. Il dg Domenicali: "Vale apre la nostra terza era in MotoGP". Preziosi: "Crea un clima positivo, è professionale anche nelle cose noiose. La nuova moto? Novità da aerodinamica e motore"

MADONNA DI CAMPIGLIO (Trento), 12 gennaio 2011 - "L'avvio di questa stagione apre una fase nuova con la grande novità di Valentino Rossi". Parola di Claudio Domenicali, direttore generale Ducati che sottolinea come il ruolo di Valentino Rossi sarà cruciale anche nello sviluppo delle moto di serie: "Proverà i nostri prodotti e ci darà il suo parere per le moto del futuro". "Il 2011 - aggiunge Domenicali in occasione della seconda giornata di Wrooom 2011 - apre una terza fase del nostro momento in MotoGP, prima con Loris Capirossi che ci portò alla vittoria dopo solo sei gare, poi ci fu la seconda fase con Stoner che ci portò il Mondiale nel 2007. E ora Valentino".
clima — Della grande novità della casa di Borgo Panigale per il 2011 parla anche Filippo Preziosi, direttore generale Ducati Corse: "La cosa che mi ha impressionato di più di Valentino è la capacità di generare intorno a se un clima positivo e non me l'aspettavo così, ha contribuito a creare un clima di elettricità. Ha una grande disponibilità ed è veramente un professionista. Riesce a descrivere in maniera precisa ed esatta il comportamento della moto. L'uomo ci dà le informazioni che non ci può dare l'elettronica". Le condizioni di Rossi potranno incidere sullo sviluppo della Desmosedici 2011? "Il fatto che Vale non sia al 100% avrà un impatto sullo sviluppo, a Sepang dovremo centellinare le sue uscite e utilizzarlo in modo chirurgico. Ma in realtà avremmo bisogno di farlo girare tanto".
ecco la gp11 — Preziosi infine si sofferma sulle novità della Desmosedici 2011: "La GP 11 step zero avrà una nuova grafica con caratteristiche che abbiamo provato a Valencia. Le modifiche principali riguardano il motore, mentre la modifica più appariscente riguarda l'aerodinamica. Stiamo provando un telaio con diverse rigidezze e stiamo lavorando sull'elettronica: controllo impennata e traction control. La settimana prossima - ha chiuso Preziosi - saremo a Jerez con i due piloti sviluppo in modo da arrivare a Sepang con le idee più chiare".
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Rai, bavaglio preventivo
Caos palinsesti: decisi solo due mesi in attesa delle elezioni. Poi il silenzio all'informazione
Non cade, forse cade, anzi regge. In Rai aspettano segnali di vita dal governo, lì dove la politica e la televisione s’incrociano: in caso di elezioni anticipate, Mauro Masi conosce il piano di emergenza. Già sperimentato per le regionali 2009, facile facile da riassumere: chiudere l’informazione durante la campagna elettorale, sospendere i vari Annozero, Ballarò, Porta a Porta. Far tacere per non far sapere. Il colpevole? La par condicio. A viale Mazzini è tempo di palinsesti: il Consiglio di amministrazione ha approvato le trasmissioni sino a febbraio, restano vuoti tre mesi da marzo a maggio. In mezzo ci sono le urne: sicure per le comunali (tra le altre, Milano, Torino e Napoli) e le provinciali, probabili per il Parlamento. Un alto dirigente del servizio pubblico svela il giochino: “Non vogliono annunciare né novità né conferme perché sanno che, per un mese o di più, saranno ‘costretti’ a spegnere l’informazione come l’anno scorso”.


Quando il direttore generale fu ispirato da un regolamento sulla par condicio scritto dal radicale Marco Beltrandi e votato con entusiasmo da Pdl e Lega in commissione di Vigilanza. Un paio di articoli che equiparano le trasmissioni di approfondimento alle tribune politiche d’antan con segretari di partito in doppio petto in fila, tutti insieme, cronometro alla mano. Uno sciagurato regolamento condannato da una sentenza del Tar laziale e una delibera dell’Agcom, ma recepito in pieno da Masi che azzerò l’informazione del servizio pubblico a favore dei concorrenti privati di Mediaset e La7. La brutta storia può ripetersi e in Rai, previdenti, evitano di compilare un palinsesto fantoccio: copiano in blocco vecchi programmi (Vittorio Sgarbi, escluso), pensano nuovi investimenti per varietà e contenitori di musica. Allarme rosso per le politiche, ma pure le amministrative valgono tanto: “L’hanno fatto per le regionali, non sarà difficile replicare con le comunali in città importanti”, dicono fonti qualificate a viale Mazzini.


Dove preparano l’assalto ai soliti programmi sgraditi. Ieri in una riunione con i suoi vice Lorenza Lei e Antonio Marano, Masi ha parlato di un imprecisato numero di speciali per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, puntate ideate da Giovanni Minoli dal Festival di Sanremo in poi (ad aprile), tutte da sistemare su Raitre al posto di Parla con me di Serena Dandini che perderebbe almeno due delle quattro seconde serate. Anche il servizio pubblico torna dalle vacanze natalizie, poteva mancare un regalino di Masi per Michele Santoro e Giovanni Floris? L’antefatto: l’ultimo Cda del 2009 ha votato un mucchio di “direttive generiche”, buoni propositi per fare e disfare che finiscono nel cestino. Ma il direttore generale ha scritto una lettera, l’ennesima, assieme al vice con delega ai palinsesti, Antonio Marano: “Tutti i programmi di prima serata dovranno – si legge nel documento ufficiale – chiudere entro le 23:10. I reality e i talent alle 23:45. Due ore in totale garantite a lordo della pubblicità ospitata”. E chi sfora le 23:10? Ballarò il martedì, Annozero il giovedì. La trasmissione di Santoro spesso supera le 23.30 e, comprese le pause pubblicitarie, dovrebbe lanciare le vignette di Vauro alle 23, stringere su servizi esterni e dibattito in studio e confermare le interruzioni pubblicitarie: “Altrimenti paga la rete”, precisano Masi-Marano. E dunque Santoro ha chiesto al direttore generale – che “valuta eventuali deroghe” – di poter proseguire la stagione come l’aveva iniziata a settembre.


I dirigenti di Raidue temono sanzioni, ma il direttore Massimo Liofredi stavolta è con Santoro. In Rai brindano all’ordine imposto da Masi: “Entro le 23:10, non oltre”. Che disciplina. Utile per evitare un confronto faccia a faccia tra Annozero e Porta a Porta (che comincia proprio alle 23:10) , una sovrapposizione che rischia sempre di affondare gli ascolti di Bruno Vespa, lunedì sotto il 12 per cento di share. Il direttore generale è così attento a misurare minuti e secondi dei programmi, dunque avrà notato che la miniserie Rossella, costata oltre 10 milioni di euro per sette puntate, il giovedì sera su Raiuno – giornata sempre vincente per la Rai contro Mediaset – sarà rivale proprio di Annozero. Non la domenica e il lunedì come da anni accade su Raiuno, ma chi c’è il lunedì su Canale 5? Il Grande Fratello, un marchio di Mediaset, ormai in difficoltà al traguardo dell’undicesima edizione. Sarà una coincidenza.


Da Il Fatto Quotidiano del 12 gennaio 2010

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