domenica 22 aprile 2012

ahaahaha

Mario Monti è il primo partito italiano. Una sua lista prenderebbe il 30 per cento dei voti 

Una ricerca della Luiss indica che il capo del governo tecnico toglierebbe il 10% al Pd e il 7% al Pdl, surclassandoli in caso di elezioni politiche. E questo nonostante la sua popolarità sia calata sotto il 50 per cento. Sui sondaggi, però, pesa l'incognita degli astenuti, che potrebbero toccare il 40 per cento, e degli indecisi, attualmente al 20 per cento


Contenitori di nuova foggia, grandi alleanze, partiti della nazione, movimenti di popolo, antipolitica in cerca di una via democratica di consenso. Nelle ultime settimane si moltiplicano annunci e riunioni per scomporre, ricomporre e rifondare vecchi e nuovi scatoloni, in vista di elezioni politiche neanche fissate. Il punto, ci informa un sondaggio della Cise Luiss del professor Roberto D’Alimonte (riportato ieri dal Sole 24 Ore), è che nella transizione tra la fine del governo Berlusconi e la messa in opera dei tecnici, sono finiti a spasso la bellezza di 16 milioni di voti. Sedici milioni di elettori sono “in cerca di partito”. E non è che proprio lo stiano cercando: aspettano che l’offerta politica si adegui al passaggio brusco d’orizzonte che si è verificato con la crisi di governo e quella economica che l’ha accompagnata.

Cifre come queste non si vedevano dalla fine della Prima Repubblica, dal dopo Tangentopoli, da quando quei voti in uscita dai grandi serbatoi dei partiti di governo (fondamentalmente Dc e Psi), finirono per premiare l’offerta nuova di Lega Nord e Forza Italia, a scapito di chi restò in piedi (il Pds). Se si votasse oggi, afferma il sondaggio, il 35% degli elettori non andrebbe proprio alle urne, e un altro 7,1% sarebbe indeciso se farlo o meno. Quelli che già sanno chi votare sono appena il 38,1% (erano il 58,3% appena un anno fa), contro un 19,8 % di “indecisi” – ma solo sul partito sul quale barrare la preferenza.

In sostanza il 60% degli aventi diritto, vale a dire sei elettori su dieci, non sa chi votare. L’emorragia di consensi riguarda principalmente i partiti del centrodestra. Nelle intenzioni di voto il Pdl ha preso lo scivolo: 29,7% nell’aprile 2011, 23,3% a novembre, 22,5% oggi. Anche la Lega, che mettendosi all’opposizione del governo Monti era passata dal 9,8% di aprile 2011 al 12,2% di novembre, è precipitata con gli eventi giudiziari degli ultimi giorni al 7,4%. Sono questi i voti che maggiormente viaggiano verso il bacino dell’astensionismo.

Di contro, con un Pd stabile al 30,2%, crescono l’Idv (al 9,5% contro il 7,1% di novembre 2011 e il 6,9% dell’aprile precedente), l’Udc (8,5%), Sel (7,8%) e il Movimento Cinque Stelle, che dall’ 1,3% di aprile 2011 era passato a novembre al 4,6% e ora viaggia sul 5,5%. Stiamo però parlando sempre dei dati espressi in quel 38,1% che ha detto di aver scelto cosa votare. Dietro di loro si muove una maggioranza confusa e consistente, il vero bottino di future campagne elettorali.

Certo non aiuta la lontanza dalle urne (si voterà a ottobre o nel 2013, e con quale sistema elettorale?) e il momento di crisi dei vecchi simboli della rappresentanza politica. La confusione è talmente alta sotto al cielo che seppure Mario Monti goda a oggi di un consenso non propriamente elevato (solo il 43,79% mantiene sul premier un giudizio positivo), un’ipotetica “Lista Monti” senza una collocazione politica definita, sarebbe il primo partito e leverebbe consenso principalmente alle due aggregazioni maggiori. Una lista guidata da Monti, arriverebbe al 29,6%, lasciando al Pd il 19,6% e al Pdl il 15,2 %. D’altronde, però, il 56,46% degli intervistati non vedrebbe di buon occhio la sua discesa in campo.

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Sul segno politico da attribuire all’esecutivo dei tecnici, del resto, gli elettori mostrano pochi dubbi: è un governo di centro per il 28,93 % degli intervistati. È un governo di centro-destra per il 27, 82%. È un governo di destra per il 20,83 %. Solo l’8,38% ritiene che i tecnici siano di sinistra. Il 14,05 % che sia di centro-sinistra. Ai partiti oggi rappresentati in parlamento, per non scomparire davanti a un’offerta politica che l’elettorato può giudicare “nuova”, non resta che attrezzarsi per portare al voto almeno i propri delusi e indecisi (in questo senso oggi è in controtendenza il Pd che pesca voti tra i delusi che non andarono a votarlo nel 2008).

Il segretario del Pdl Angelino Alfano annuncia una rivoluzione dopo le elezioni amministrative: il partito di cui fa parte si rifarà il trucco puntando sulla proposta choc di non accettare più il finanziamento pubblico. Inoltre si valuta l’ipotesi, ventilata già negli scorsi mesi, di affiancare una lista civica nazionale al proprio simbolo tradizionale. Alchimie, per l’appunto, che non tengono conto di quello che questa fascia di elettori, delusi e indecisi, mette per iscritto nei sondaggi. Certo, il 33% del campione monitorato dal Cise Luiss, vorrebbe tagliare le spese di funzionamento dello Stato, ma uno su tutti dei provvedimenti portati avanti dall’esecutivo ha il gradimento della maggioranza assoluta degli intervistati, con il 54%: la lotta all’evasione fiscale. Per il partito che ha depenalizzato il falso in bilancio non proprio una buona notizia.
 
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Xolo X900, tra smartphone e pc
Intel rilancia sul mercato mobile

Realizzato dall'indiana Lava con il colosso americano, il nuovo dispositivo è solo il primo di una serie che arriverà sul mercato entro l'anno, con marchi Zte e Motorola. Basato su processore Atom e Android, secondo l'azienda è "il primo passo di una strtategia a lungo termine"

SI CHIAMA XOLO X900 ed è prodotto dall'indiana Lava. Ma dietro c'è un nome importante, quello di Intel, che con questo smartphone alza la posta nell'ambita arena dei dispositivi connessi. Dentro X900 c'è una nuova architettura e un microprocessore multitasking, che promettono di avvicinare sempre più l'uso dei dispositivi mobili a quello dei pc da scrivania e portatili. Non si tratta di un debutto per Intel nel mercato mobile, già diversi dispositivi tra cui Blackberry, Nokia e sistemi Windows Mobile hanno utilizzato tecnologia del colosso americano. Ma in questo caso il coinvolgimento dell'azienda è maggiore, così come l'utilizzo del peso del brand.
"Il telefonino realizzato con Lava è il primo passo importante di una strategia a lungo termine - dichiara Herbert Weber, direttore del settore Phone and Tablet Marketing di Intel, "ed entro due anni contiamo di avere una linea completa di prodotti per tutte le esigenze dell'utenza mobile". Il primo di una serie di smartphone con il marchio 'Intel Inside' che arriveranno quest'anno sui mercati mondiali è infatti destinato a una fascia di utenza media, con un prezzo di circa 440 dollari (335 euro), "ma già entro il 2013 arriveranno i primi cellulari di fascia bassa e quelli più costosi di fascia alta".

Intel in tasca.
L'arrivo del colosso dei semiconduttori nel segmento smartphone era stato già annunciato nei mesi scorsi al CES di Las Vegas, al CEBIT di Hannover e al Mobile World Congress di Barcellona 2, dove erano state presentate tutta una serie di partnership e accordi commerciali, con le cinesi Lenovo e Zte, Motorola e gli operatori Orange e Lava. Xolo X900 verrà messo in commercio lunedì prossimo in India: l'operatore indiano può contare su circa 1.000 distributori e 50 mila negozi ed ha circa 10 milioni di utenti, numero che ha raggiunto in appena tre anni di attività.

Xolo e gli altri.
Xolo X900 è stato realizzato attorno al processore Atom da 1,6Ghz, con tecnologia a 32 nanometri ad elevate prestazioni.Lo smartphone è dotato di touchscreen HD da 4,03 pollici, connettività HSPA+ e 3G e fotocamera da 8 megapixel. E' basato su Android "Gingerbread", ma arriverà presto l'aggiornamento alla versione "Ice Cream Sandwich". La durata della batteria - assicura Intel - è di circa 5 ore di navigazione in Internet via cellulare, 8 ore di conversazione telefonica e 45 ore di ascolto di brani musicali.
"Gli utenti chiedono sempre di più agli smartphone, con cui navigano, giocano, ascoltano musica e fanno anche telefonate. Servono quindi apparecchi multifunzione che, per esempio, non vadano in 'crash' quando uno sta giocando e riceve una telefonata. In questo senso, gli smartphone stanno diventando sempre più simili ai pc", dice ancora Weber. I prodotti Xolo sono solo i primi dell'attacco globale di Intel al mercato. Arriveranno entro la fine dell'anno quelli targati Motorola, Zte e Lenovo.
(22 aprile 2012)

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Earth Day 2012, 980 milioni di "azioni verdi"
la mobilitazione e le iniziative in Italia

La Giornata della Terra è arrivata alla 42ma edizione. Quest'anno lo slogan è "mobilitiamo il pianeta". Manifestazioni in tutta la penisola. Le idee per la sostenibilità saranno presentate alla Conferenza Rio+20 di giugno

ROMA - Per la 42ma edizione della Giornata della Terra, l'Earth Day Network ha messo insieme oltre 980 milioni di "azioni verdi", o "azioni del buon senso", che partono da piccoli gesti come cambiare le vecchie lampadine o usare shopper di tela e saranno presentate ai capi di Stato in occasione della Conferenza Rio+20 che si terrà a giugno a Rio de Janerio.

L'Earth Day, che domenica coinvolgerà 175 Paesi, chiede un futuro sostenibile per il pianeta ed energie rinnovabili per tutti, in un mondo in cui oltre un miliardo e mezzo di persone vive senza elettricità, un miliardo non ha ancora accesso all'acqua potabile e le catastrofi naturali sembrano in continuo aumento. E se, stando a un'indagine del Mit Sloan, i due terzi delle imprese mondiali hanno aumentato gli investimenti in sostenibilità negli ultimi tre anni, per imprimere una svolta c'è bisogno del contributo di tutti. Per questo lo slogan del 2012 è "mobilitiamo il pianeta" e la campagna punta a raggiungere un miliardo di "azioni verdi" prima di Rio+20.

In Italia la Giornata sarà celebrata al Palapartenope di Napoli in un concerto a km zero 1 (in diretta streaming su Repubblica.it) e a impatto zero grazie alla compensazione delle emissioni di Co2. Ma la mobilitazione coinvolgerà l'intera penisola. Gli scout lanceranno la campagna 'teniamo puliti i nostri parchi', a Roma sul Tevere ci sarà Marevivo con 'Una sola terra, una sola acqua' e a Milano si girerà in skateboard e t-shirt verde. Il Bioparco della capitale promuoverà il progetto "Adotta un Animale", mentre Gardaland insieme a Coca-Cola donerà un libro per bimbi sul riciclo.

Il sito ufficiale Earth Day Italia
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L'alimentazione è uno degli aspetti chiave della sostenibilità. E le iniziative sull'argomento sono tante anche in Italia. Il Barilla Center for Food & Nutrition consentirà di scaricare gratis sul sito www.barillacfn.com il libro Eating Planet 2012, che dal 26 aprile sarà disponibile in libreria e in formato ebook sui principali siti di ecommerce. All'interno, i contributi di esperti internazionali tra cui Mario Monti (all'epoca presidente della Bocconi), Raj Patel, Shimon Peres, Carlo Petrini e Vandana Shiva.

Sempre in tema alimentare, il progetto Nourishing the Planet di Worldwatch promuoverà 15 innovazioni nell'agricoltura per proteggere il pianeta, mentre le direttrici esecutive del Programma alimentare mondiale dell'Onu e di UN Women dedicheranno la giornata alle donne costrette a saltare i pasti perché non hanno la legna per cucinare.

Nel nostro Paese sono state raccolte 382 "azioni del buon senso". La maggior parte delle proposte riguardano gli stili di vita (45%) seguiti dal riciclo (20%). La sfida ovviamente è ancora aperta. L'obiettivo è dimostrare che cambiare è possibile ed è possibile proprio partendo dalla quotidianità di ognuno di noi. La sfida è lanciata.
(20 aprile 2012)
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Assen, rimonta di Biaggi
Ora è in testa al Mondiale

ASSEN (Olanda), 22 aprile 2012

Ad Assen, la superbike si tinge di azzurro. Il pilota italiano approfitta di un clamoroso errore del rivale Checa, che in gara due sbaglia gomme e finisce fuori dalla zona punti. Sorpresa della giornata, il ventiduenne romano Giugliano. Grave incidente a McCormick

Max Biaggi, 40 anni, in sella ad Aprilia. Gasport
Max Biaggi, 40 anni, in sella ad Aprilia. Gasport
Nella lotteria di Assen Max Biaggi risorge dalla quarta fila (17° tempo) e torna al comando del Mondiale approfittando di un clamoroso errore di scelta di gomme del rivale Carlos Checa, che sulla griglia di gara due, dichiarata bagnata ma partita con l'asciutto, è stato il solo a montare gomme da pioggia. Lo spagnolo si è fermato al box dopo due giri per la sostituzione perdendo un giro e finendo fuori dalla zona punti (17' posto).
INCIDENTE — Purtroppo ad appena tre settimane dal dramma di Joan Lascorz (che resterà paralizzato alle gambe per le conseguenze del terribile schianto nei test privati ad Imola), la Superbike è stata ancora scossa da un altro grave incidente. Durante gara 2 Brett McCormick, canadese di 20 anni, è caduto nella parte più veloce della pista atterrando sulla testa. Il pilota ha subito un ematoma periorbitale bilaterale ed è ricoverato all'ospedale di Assen, dove la TAC ha evidenziato anche la frattura di due vertebre cervicali, la quarta e la quinta. Dai primi esami sembra che non ci siano lesioni spinali. McCormick era alla seconda uscita nel Mondiale e corre per il team Ducati Liberty, lo stesso del francese Sylvain Guintoli vittorioso in gara uno.
gara uno sotto il diluvio — La gara più pazza ha premiato il francese Sylvain Guintoli, 29enne francese al primo successo nel Mondiale, al termine di una prima sfida rocambolesca partita sull'asciutto, fermata per la pioggia e ripresa nel diluvio tra tante cadute e colpi di scena. Nella seconda, nona vittoria in rimonta dell'irlandese Jonathan Rea che riporta la Honda nei quartieri alti del Mondiale. La Superbike si mette in viaggio per Monza con Biaggi per un punto davanti a Checa; seguono Sykes (partito in pole ma ritirato e poi solo sesto), Guintoli, Melandri e Rea. Ci sono cinque marche diverse (Aprilia, Ducati, Kawasaki, BMW e Honda nell'ordine) racchiuse in appena 27 punti, più o meno il bottino che si assegna in ciascuna delle 22 gare che restano.
Il podio tutto Ducati della gara uno. Ansa
Il podio tutto Ducati della gara uno. Ansa
primo centro di guintoli — La prima gara è stata un romanzo. Sull'asciutto Tom Sykes era partito a razzo dalla pole ma al 9° giro la Kawasaki ha ceduto spianando la strada alla BMW di Melandri. Al 13° dei 22 giri è cominciato a piovere e dopo la rovinosa scivolata del ravennate la corsa è stata fermata con l'ordine d'arrivo al momento valido soltanto per la definizione della griglia della ripartenza: da quest'anno infatti non vale la somma dei tempi ma solo la classifica della seconda parte. Sul bagnato Melandri è andato a fondo (9' posto) lasciando la ribalta all'altra BMW dell'incauto Leon Haslam volato nell'erba quando aveva già tre secondi di vantaggio. La corazzata tedesca ha sognato il primo storico successo con la sorpresa Ayrton Badovini ma anche il 25enne biellese è scivolato senza conseguenze aprendo la porta al primo centro di Guintoli.
giugliano, che sorpresa — Personaggio del giorno Davide Giugliano, 22enne romano approdato in Superbike grazie al successo ella Coppa FIM Superstock, la categoria d'accesso under 26. “Sul bagnato vado forte ma non credevo di poter finire così avanti, durante la gara ero quasi in imbarazzo nel vedermi a contatto coi campioni che finora avevo visto da lontano” ha ammesso Giugliano. “All'ultima curva ho superato Checa, temevo di averlo toccato facendo una schiocchezza ma in realtà non l'ho neanche sfiorato. Adesso spero di continuare così”.
La sfida ravvicinata tra Giugliano e Checa. Afp
La sfida ravvicinata tra Giugliano e Checa. Afp
i risultati — Questi in specifico i risultati delle gare odierne al GP di Olanda, terzo round del Mondiale (m. 4.542). Gara uno: (9 giri, km 40,878): 1. Guintoli (Fra-Ducati) in 18'38”395 media 131,582 km/h; 2. Giugliano (Ita-Ducati) a 2”633; 3. Checa (Spa-Ducati) a 3”031; 4. Biaggi (Ita-Aprilia) a 3”927; 5. Laverty (Irl-Aprilia) a 4”374; 6. Fabrizio (Ita-BMW) a 11”359; 7. Smrz (Rep.Cec-Ducati) a 26”412; 8. Canepa (Ita-Ducati) a 37”562; 9. Melandri (Ita-BMW) a 49”896; 10. Mercado (Arg-Kawasaki) a 1’08”847; 11. Berger (Fra-Ducati) a 1’11”760; 12. Aoyama (Gia-Honda) a 1’13”988; 13. Salom(Esp-Kawasaki) a 1’27”019; 14. Zanetti (Ita-Ducati); 15. Aitchison (Aus-BMW). Gara due: (22 giri, km 99,924): 1. Rea (GB-Honda) in 36’45”936 media 163,072 km/h; 2. Guintoli a 2”819; 3. Laverty a 12”638; 4. Melandri a 12”762; 5. Haslam a 12”764; 6. Sykes (GB-Kawasaki) a 20”393; 7. Badovini a 36”317; 8. Biaggi a 37”747; 9. Giugliano a 41”350; 10. Fabrizio a 43”930; 11. Hopkins (Usa-Suzuki) a 57”515; 12. Salom a 1’32”593; 13. Aoyama a 1’33”576; 14. Camier (GB-Suzuki); 15. Mercado ; 16. Aitchison (Aus-BMW); 17. Checa.
la classifica del mondiale — La situazione dopo 3 round su 14: 1. Biaggi punti 92; 2. Checa 91; 3. Sykes 79; 4. Guintoli e Melandri 66; 6. Rea 65; 7. Haslam 58; 8. Laverty 56; 9. Smrz 39; 10. Giugliano 37; 11. Fabrizio 26; 12 Berger 25; 13. Aoyama 22; 14. Canepa e Zanetti 20; 16. Lascorz 17; 17. Camier 14; 18. Badovini 11; 19. Mercado e Salom 9; 21. Hopkins 8; 22. Staring 6; 23 Davies 2; 24. Aitchison e Brookes 1. Costruttori: 1. Ducati punti 136; 2. Aprilia 100; 3. BMW 86; 4. Kawasaki 85; 5. Honda 69; 6. Suzuki 20. Prossimo round: 6 maggio a Monza.
Paolo Gozzi© RIPRODUZIONE RISERVATA

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