domenica 9 ottobre 2011

già.......

Vettel: "Ripetersi, un sogno"
Alonso: "Vittoria non lontana"

SUZUKA (Giappone), 9 ottobre 2011

Il campione del mondo: "Fare il bis iridato è più difficile, tutti nel team hanno dato oltre il 100%, ma gli avversari sono più vicini di quanto abbia detto la stagione". Lo spagnolo: "È andata meglio delle aspettative: un 2° che ci dà ottimismo anche per il 2012". Button: "Giornata impeccabile"

Sebastian Vettel e Fernando Alonso: 4 mondiali in due. Afp
Sebastian Vettel e Fernando Alonso: 4 mondiali in due. Afp
"Complimenti a Sebastian, lui e la Red Bull sono stati i migliori". Fernando Alonso si congratula con Vettel, laureatosi a Suzuka campione del mondo per il secondo anno di fila. Lo spagnolo della Ferrari ha sportivamente stretto la mano al tedesco in conferenza stampa, poi ha commentato il suo bel 2° posto. "Sono molto soddisfatto - ha detto Alonso -, la gara è andata meglio delle aspettative: dalla partenza, molto buona, al passo in gara, dal pitstop, all'ottima perfomance con le gomme medie. La macchina era molto buona, il 2° posto ci dà un bel sorriso e apre una finestra di ottimismo per le gare che mancano e per il 2012: se la macchina è competitiva e noi facciamo tutto bene la vittoria non è così lontana". Poi, ancora elogi a Vettel. "È stato il migliore in tutto il campionato, dalla macchina al pitstop, partenze, qualifica. Meritano di essere campioni. Noi non abbiamo mai commesso errori, abbiamo finito tutte le gare, ma ci manca il passo e una macchina più competitiva, ci stiamo lavorando. Abbiamo lottato contro una macchina che ha fatto 15 pole in 15 gare: quando una monoposto ha questo vantaggio non si può fare altro che complimentarsi e lavorare per avere lo stesso tipo di dominio l'anno prossimo. Adesso andiamo in Corea per cercare la vittoria e, se non arriverà, almeno il podio".
9 vittorie stagionali per il secondo titolo: Vettel, che anno! Afp
9 vittorie stagionali per il secondo titolo: Vettel, che anno! Afp
euforia vettel — "È stato un anno lungo e fantastico. Vincere il titolo non è facile, ripetersi è ancora più difficile", parole di Sebastian Vettel, visibilmente emozionato. "Qui in Giappone non è stato facile, non eravamo così veloci con le gomme morbide e ho perso due posizioni. Alla fine la macchina andava bene, ma era difficile superare di nuovo Fernando: a Monza ho fatto il sorpasso dell'anno e sapevo che non sarebbe stato facile ripeterlo. Il 3° posto è comunque un bel risultato, devo ringraziare tutti in squadra, hanno contribuito al successo con il loro lavoro". La sua stagione è stata un monologo: "Ci siamo trovati in una posizione molto forte, devo fare i complimenti a Button e Alonso, molto bravi anche oggi. Le tre monoposto sul podio sono molto più vicine di quanto non sia sembrato nel corso dell'anno. Ogni singola persona nel team ha dato più del 100%, non ci sono segreti particolari per questo successo, il mio è stato un approccio passo dopo passo. La cosa più difficile è ripetersi dopo avere vinto, da solo non ci sarei riuscito".
tris button — Jenson Button festeggia il terzo successo stagionale: "Questo circuito è speciale per tutti - ha detto Jenson all'arrivo - e vincere davanti a questo pubblico è fantastico, significa davvero molto. Ringrazio la squadra per i miglioramenti, qui siamo stati impeccabili".
guerra massa-hamilton — Più cupa l’espressione di Felipe Massa a fine gara. Il brasiliano non ha digerito l’ennesimo corpo a corpo finito male con Lewis Hamilton: “Ancora una volta finisco una gara con tanto amaro in bocca. Oggi avevamo il passo per andare sul podio, come ha dimostrato Fernando, invece sono qui a commentare un settimo posto. Il contatto con Hamilton? Giudicate voi… Sicuramente la mia macchina è rimasta danneggiata, ho visto che mancava un pezzo della bandella dell’ala anteriore e il fondo era messo male sulla parte sinistra. Credo che le immagini parlino da sole: lui era in difficoltà con gli pneumatici e io lo avevo quasi affiancato, poi si è spostato senza motivo verso di me, urtandomi. E’ inutile fare ulteriori commenti da parte mia. La Fia ha sbagliato a non penalizzarlo, altre volte durante la stagione sono state date penalità per cose molto più leggere”. Hamilton si è scusato pubblicamente: “L’ho toccato involontariamente, non volevo danneggiarlo”. Ma ormai tra i due è “guerra” aperta.
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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LE REAZIONI

"Apertura fuori tempo massimo"
La risposta degli studenti alla Gelmini

Dopo l'intervista del ministro a Repubblica, molte le reazioni di associazioni e collettivi. E le accuse: finto interesse, incomprensione delle ragioni della protesta e, sui tagli, scaricabarile con Tremonti. Confermata la manifestazione del 15 ottobre
di CARMINE SAVIANO

Un'apertura che arriva "fuori tempo massimo". Dichiarazioni "francamente sconcertanti". Uno scaricabarile con Giulio Tremonti degno della "migliore commedia all'italiana". Dopo l'intervista rilasciata a Repubblica dal ministro Gelmini, gli studenti e i ricercatori replicano. E i giudizi sono severi: opportunismo, finto interesse, ipocrisia, incomprensione profonda delle motivazioni che scorrono alla base delle proteste. I rappresentanti delle associazioni studentesche e dei collettivi non ci stanno. Anzi, rilanciano: dopo le manifestazioni del sette ottobre il calendario delle mobilitazioni non cambia. Annunciano: "il governo non vivrà sogni tranquilli in questo autunno che si preannuncia rovente". E al ministro dell'Istruzione: "Ci vuole ascoltare sul serio? Si dimetta".

Fulminata sulla via del Gran Sasso. "Non abbiamo la memoria corta e sappiamo riconoscere l'ipocrisia quando ci si manifesta davanti". La reazione della Rete degli Studenti e dell'Unione degli Universitari è dura. E non fa sconti: "Non saranno certo queste uscite del ministro "fulminata sulla via del Gran Sasso" a farci dimenticare che tipo di politica è stata portata avanti da questo governo". Poi una replica serrata alle argomentazioni della Gelmini. "La qualità dell'insegnamento è bassa, il diritto allo studio non è garantito, i tagli ci sono ancora". Poi le cifre: "100 milioni per le borse di studio universitarie? Ma se ha tagliato il 95% del fondo per le borse di studio. 400 milioni per l'edilizia scolastica? Ma se dopo la tragedia del 2008 in cui morì uno studente, Vito Scafidi, non è ancora stata pubblicata l'anagrafe nazionale sull'edilizia scolastica".

"Ha ragione, vogliamo discutere cose più grandi di Lei". Rete e Unione sottolineano la lontananza tra la realtà e le affermazioni della Gelmini: "Sempre per l'edilizia scolastica, il CIPE ha stanziato nel 2010 dei fondi per ripianare almeno i casi più gravi di cui 256 milioni sono stati utilizzati in favore delle scuole abruzzesi, 358 saranno utilizzati per i casi più urgenti mentre i restanti 426 milioni sono spariti". Poi la richiesta: "Ministro, lei ha ragione, forse noi vogliamo discutere di cose più grandi di lei, come una buona scuola ed una buona università. Se veramente oggi si dice disposto ad ascoltare gli studenti dovrebbe finalmente accettare il grido che arriva ininterrottamente dalle piazze studentesche degli ultimi anni e si dovrebbe finalmente dimettere da un ruolo che non è in alcun modo in grado di ricoprire".

Dieci domande. Altra replica arriva dalla Rete della Conoscenza. "La faccia tosta della Gelmini ha dell'incredibile. Nell'intervista la nostra ministra preferita riesce a mettere in fila delle perle non da poco: l'economia definita 'un ragionamento più grande di me', i dati sulle bocciature che 'a me sembrano in crescita, ma su due piedi non riesco a darle conferma', il tunnel tra Cern e Gran Sasso che 'so che non esiste, ho visitato il Cern e non ho visto tunnel". Poi l'accusa: il ministro mente "sapendo di mentire". E la richiesta di dialogo è tardiva: "Con che faccia, ministra Gelmini, viene a chiederci di dialogare, dopo che per 3 anni ha chiuso le porte in faccia sia alle nostre proteste sia alle nostre proposte 1. Con che faccia, ministra Gelmini, viene a chiederci di dialogare, mentre continua a mentire e truccare i numeri?". Poi dieci domande 2. Dieci richieste. "E il confronto con noi sarà nelle strade e nelle piazze di questo autunno di mobilitazione, per ribadire la nostra richiesta di dimissioni per lei e per tutto il suo governo".

Ascoltare non è capire. Per Federico Nastasi, Rete Universitaria Nazionale, "il ministro avrebbe potuto fare questa intervista 4 anni fa. Adesso non ha senso: gli effetti promessi dalla riforma non sono arrivati, non c'è nessun risultato". E si tratta di una sorta di "autocertificazione del proprio fallimento". Ancora: finalmente chiama le cose con il loro nome: i tagli sono tagli". E sulle borse di studio: "è vero ci sono 100 milioni. Ma due anni erano 246: ha tagliato il fondo di due terzi". Sul confronto, "siamo disponibili: incontri gli studenti senza filtro e ci spieghi numeri e prospettive". E Michele Grimaldi, responsabile Saperi dei Giovani Democratici:  "il problema è che ascoltare non è capire e le parole della ministra purtroppo lo dimostrano. Gli studenti chiedono democrazia, pari opportunità, diritti, futuro. Non parlano di cose più grandi delle competenze della Gelmni perché i suoi provvedimenti sono stati un pezzo di quella ricetta neoliberista che è stato il tratto distintivo del governo Berlussconi ed è la vera causa della crisi in Italia e nel pianeta".

I ricercatori. Critica anche la posizione della Rete29Aprile. Per Alessandro Pezzella, si tratta "di un intervento triste che fa emergere l'inadeguatezza del ministro". Ancora: "Ci troviamo di fronte a un condensato di contraddizioni. E poi bisognerebbe leggere l'intervista dal punto di vista psicoanalitico: si tratta di una sostanziale auto-delegittimazione. La Gelmini ammetta di essere stata travolta dalla velocità di internet sul caso del Tunnel dei Neutrini: ma il ministro dovrebbe governare questi processi, non farsi travolgere". Poi le menzogne. Palesi. "Dice che gli stipendi vanno aumentati. E invece nuovi regolamenti prevedono ad esempio che i dottorandi che fanno didattica non percepiscano nessun tipo di compenso".

I Collettivi. L'obiettivo è rilanciare la protesta. Per Giorgio Sestili, di Ateneinrivolta, il coordinamento nazionale dei collettivi universitari: "Un serio ministro dell'Istruzione, che avesse avuto davvero a cuore le sorti della scuola e dell'università, di fronti ai tagli di Tremonti avrebbe dovuto fare una sola cosa: dimettersi". E le parole rilasciate nell'intervista a Repubblica "non fanno altro che aumentare la rabbia e l'indignazione di centinaia di migliaia di studenti che giorno dopo giorno si vedono privati del loro diritto allo studio". Poi l'annuncio di nuove mobilitazioni: "Il 7 ottobre è stata una prima, importante giornata di mobilitazione per gli studenti. Già stiamo preparando la manifestazione nazionale del 15 ottobre. La Gelmini e tutto il Governo non vivranno sogni tranquilli in questo autunno che si preannuncia rovente".
(09 ottobre 2011)
 
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Il nuovo programma di Santoro
sarà visibile anche sul canale 504 di Sky 

Il giornalista alla conferenza stampa di Padova: "Siamo al paradosso della democrazia: c'è un programma che la gente vuole vedere pagando il canone e non può farlo. Saranno i cittadini, la lobby democratica a farlo contare”
Il nuovo progetto di Michele Santoro potrà contare anche sulla piattaforma Sky. Come annunciato, il programma che segnerà il nuovo inizio del giornalista dopo le cinque stagioni di Annozero, sarà “multimediale”, perché potrà contare sul supporto di siti internet e di un circuito di tv locali: “Siamo con il carrettino – diceva ieri il conduttore nell’intervista al Fatto Quotidiano – a cercar di vendere la nostra frutta e la nostra verdura su Internet, sulle tv a diffusione regionale, su Sky e potrebbero esserci pressioni governative per limitarci o per impedirci di andare in onda”. Sky, appunto: ora c’è ufficialmente un canale che ne ospiterà le trasmissioni. Il 504, che fa parte dei canali di SkyTg24 dedicati ai grandi avvenimenti in diretta dell’attualità italiana e internazionale.

“Siamo lieti di ospitare il nuovo programma di Michele Santoro – ha detto il direttore di Sky TG24, Sarah Varetto – sul nostro canale ‘Eventi’, che è il luogo in cui i nostri abbonati hanno l’opportunità di seguire live ed integralmente tutti gli avvenimenti di rilievo, scelti per la loro rilevanza, secondo il principio della completezza e dell’imparzialità dell’informazione”. Per il direttore di SkyTg24 “non è un caso, che in passato, il canale ‘Eventi’ ha già trasmesso i due speciali televisivi live realizzati da Santoro, ‘Rai per una notte’ e ‘Tutti in piedi, entra il lavoro’. Siamo certi che con la decisione di ospitare anche ‘Comizi d’amore’ interpretiamo al meglio la richiesta dei nostri abbonati di poter sempre scegliere in diretta tra tutti gli eventi che contribuiscono a costruire il dibattito politico e sociale nel paese”.
La scorsa stagione circa 2 milioni e 500 mila abbonati di Sky hanno seguito ogni settimana Annozero, il programma di Michele Santoro su Raidue.

Intanto si registra la partenza con il botto di serviziopubblico.it, attraverso il quale si possono fare donazioni da 10 euro per sostenere il progetto della nuova tv libera. Il sito è online da ieri pomeriggio e in meno di mezza giornata è stato visitato da 100mila utenti unici, mentre su Facebook ci sono 30mila iscritti di cui 8mila hanno già versato i loro 10 euro. “Fare un milione e mezzo di spettatori con questa situazione sarebbe un successo”, ha detto intato Michele Santoro parlando a Padova per la presentazione della trasmissione (che in Veneto sarà trasmessa da T-Vision), “perché si tratta di un milione e mezzo di persone che alla fine ti vengono a cercare”. Poi il giornalista ha continuato: “Se tu dimostri che questa cosa sta in piedi anche economicamente ci si può cominciare a convincere che non è il canale a fare il programma ma viceversa: è il programma che fa il canale. E questo lo possono cominciare a capire anche i miei colleghi”. Dopo aver ricordato che “Rai per una nottè è stata vista su You Tube da 800mila persone in due giorni”, Santoro che ha aggiunto che “se questa impresa riuscirà non si potrà non parlarne”. E ha fatto notare: “Già se guardate il Corriere.it la nostra è la notizia più letta, ma sul cartaceo non ce n’è traccia. Lo stesso avviene con Repubblica che ha fatto 42mila visualizzazioni del video da quando lo ha messo online. Eppure se leggete il quotidiano cartaceo non vedete nessun riferimento. Lo stesso avviene con l’Unità”.

Un’accusa, quella del conduttore tv, che commenta: “Non fa piacere che la maggiore forza di opposizione del Paese abbia questo tipo di disattenzione: c’è sempre la voglia dell’opposizione di controllare l’informazione e le dinamiche popolari, ma possono scordarsi che noi torniamo indietro dal principio dell’autonomia giornalistica”. E continua spiegando il suo pensiero: “Il giornale lo deve fare il direttore, l’editore di turno non può pensare di influire su editoriali o notizie”. Mentre sulla sua trasmissione precisa:“Il costo di una nostra puntata è di 250 mila euro, noi vogliamo avere i nostri tifosi alle spalle. I dieci euro sono una forma di azionariato popolare, verranno conferiti ad un’associazione che sarà socia della società che produrrà le puntate. Chi ci darà i dieci euro deve mettere da parte la ricevuta perchè verranno dati più servizi di quelli che corrispondono alla cifra versata”.

E’ un Santoro a tutto campo quello che parla da Padova, che, come di consueto senza peli sulla lingua, allarga il suo intervento anche alla situazione politica italiana: “Siamo di fronte ad un paradosso della democrazia: c’è un programma che la gente vuole vedere pagando il canone e non può farlo. Noi non vogliamo l’assistenzialismo nè la lotta di classe e nemmeno il bunga bunga. Prima di darci fuoco proviamo in questo modo: faremo noi la piazza, accendendo le nostre telecamere”. Il giornalista ha annunciato inoltre che la sua candidatura a direttore generale Rai non è stata chiusa nel cassetto: “Questo progetto dimostrerà come si costruisce un soggetto politico sociale che deve poter contare qualcosa. Saranno i cittadini, la lobby democratica a farlo contare”.

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