sabato 29 ottobre 2011

già.....

India, Massa onora il Sic
Miglior tempo nelle libere

GRATER NOIDA (India), 28 ottobre 2011

Il brasiliano della Ferrari sfreccia nella prima giornata vestendo un casco col numero 58. Altra disavventura per Hamilton che ha realizzato il tempo della prima sessione in regime di bandiere gialle, domenica partirà indietro di tre posti

Massa col casco in memoria di Simoncelli. Ap
Massa col casco in memoria di Simoncelli. Ap
Lewis Hamilton ne ha combinata un'altra. Stavolta in India, nel corso della prima sessione di prove libere del nuovo GP orientale. L'inglese della McLaren ha infatti segnato il miglior tempo delle libere ma è stato poi penalizzato di tre posizioni sulla griglia di partenza di domenica per aver realizzato il miglior crono in regime di bandiere gialle.
regolamento — Quando vengono sventolate il regolamento impone ai piloti di rallentare e vieta loro di sorpassare. Impossibile, dunque, per Hamilton poter dimostrare di aver rallentato visto che ha realizzato il giro più veloce proprio in quella circostanza. Domenica sarà dunque arretrato in griglia di tre posizioni. Hamilton aveva girato in 1'26''836 precedendo le Red Bull del campione del mondo Sebastian Vettel (+0''580) e dell'australiano Mark Webber (+0''592).
Gazzetta TV
 
narain delude — Poi nella seconda sessione i tempi si sono abbassati anche grazie a una pista che è andata sempre più pulendosi. Alla fine della giornata il più veloce in assoluto è risultato Felipe Massa con la Ferrari (1'25"706). Il brasiliano, che ha vestito un casco col numero 58 in onore di Marco Simoncelli, ha preceduto di 88 millesimi la Red Bull di Vettel e di 2 decimi il compagno di squadra Fernando Alonso, a secco di giri nella prima sessione per un verosimile problema al motore. Hamilton, Webber e Button hanno occupato le posizioni successive della sessione in cui tutti hanno basato a raccogliere quante più informazioni possibile in vista di qualifiche e gara. Non proprio esaltante la prova di Narain Karthikeyan: il pilota di casa non ha contribuito minimamente a fare da traino visto che ha un mesto ultimo tempo.
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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Berlusconi: “L’Euro non ha convinto nessuno”
Poi ci ripensa: “Sono stato frainteso” 

E' un presidente del Consiglio in stato confusionale quello che, a meno di un'ora dal discorso agli Stati generali del commercio estero, interviene per smentire se stesso: "E’ proprio per difendere la moneta unica dall’attacco speculativo che l’Italia sta facendo pesanti sacrifici"
Berlusconi agli stati generali del commercio estero
L’Euro? “Una moneta strana che non ha convinto nessuno e che è di per sè molto attaccabile”. Parola di Silvio Berlusconi. Una parola che però viene subito ritrattata: ”Come al solito, si cerca di alzare pretestuose polemiche su una mia frase interpretata in maniera maliziosa e distorta. L’Euro è la nostra moneta, la nostra bandiera”. E’ un presidente del Consiglio in stato confusionale quello che, a meno di un’ora dal discorso agli Stati generali del commercio estero questo pomeriggio, interviene per smentire se stesso: “E’ proprio per difendere l’euro dall’attacco speculativo che l’Italia sta facendo pesanti sacrifici”.

Nel suo discorso il premier ha esordito raccontando una barzelletta e attribuendola a Vladimir Putin. “Berlusconi mi dice che ha grande fortuna in tutta la Russia, Berlusconi cade, si dispera e fa ah ah, però passa davanti ad una finestra del decimo piano dove una c’è una bella donna nuda e allora dice oh, oh. Mi sembra anche questa una storia molto coerente”. Poi il Cavaliere si è detto convinto del fatto che “bisogna fare lezioni a tutti i nostri uomini all’estero sulle storielle da raccontare perché una storiella pulisce dal pessimismo e dai pensieri tristi”.

L’INTERVENTO INTEGRALE DEL PREMIER (GUARDA IL VIDEO)


Poi, dopo aver garantito che il governo durerà fino a fine mandato, si è mostrato sul palco insieme a Calearo e Catia Polidori. Quest’ultima recentemente al centro delle polemiche per la sua nomina a viceminisitro. E il Cavaliere ne loda l’impegno e il lavoro, ha definisce “bravissima” e lei ringrazia platealmente dalla prima fila.  Dopo il consueto augurio perché tutti i sogni e i desideri di ciascuno possano essere realizzati, ha esortato tutti, in riferimento alla crisi in atto, “a lavorare perché da un male possa nascere un bene”. Tocca anche al governo, ha aggiunto, che deve attuare le riforme. “Se vogliamo vedere il nostro Paese in grado di confrontarsi con i competitor stranieri dobbiamo fare le riforme e prima tra tutte quella dell’architettura istituzionale”. Ma certo la colpa dell’immobilismo del Paese è dell’opposizione. Che però, dice il premier, si adeguerà. “Provvederemo a lavorare in questi 18 mesi fino al termine della legislatura e sono convinto che anche l’opposizione, dopo aver visto che il governo tiene, dovrà adeguarsi a questa esigenza di tutto il paese e ci renderà più facile la vita in Parlamento”.

Il passaggio sulla moneta unica è stato l’unico elemento di novità nel discorso del premier. “L’euro è un fenomeno mai visto ecco perché c’è un attacco della speculazione. C’è una situazione di grande tensione per gli spread: stamattina le aste hanno superato il 6% d’interesse. L’attenzione sull’Italia deriva da un attacco a un euro che non ha convinto nessuno”. Nemmeno lui che l’ha detto e che poi è costretto a ritrattare: “Il problema dell’euro è che è l’unica moneta al mondo senza un governo comune, senza uno Stato, senza una banca di ultima istanza. Per queste ragioni è una moneta che può essere oggetto di attacchi speculativi”.

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Magia delle auto d'epoca
A Padova in scena lo show

Si apre oggi il salone più grande delle classi car. Esposti pezzi rarissimi e mostre a tema. Fra queste quelle spettacolari di Alfa, Jaguar e Mercedesdi VINCENZO BORGOMEO


Magia delle auto d'epoca A Padova in scena lo show
 
Colpo di scena: all'improvviso il mondo dell'auto dimentica la crisi e torna l'ottimismo più sfrenato. E' questa la magia di Auto e moto d'epoca, il più grande salone europeo del settore appena inaugurato a Padova. Uno show che ridà un po' di ossigeno a un pianeta che ormai vive di lamenti e piccoli drammi legati al difficile momento economico.

E già perché le auto d'epoca non conoscono proprio crisi e non è un caso che lo slogan di questo particolarissimo salone non sia il solito ammiccamento all'ecologia o alla tanto attesa ripresa: qui si va giù duri. E la parola d'ordine è "il meglio del meglio". "Questa - ci ha spiegato Mario Carlo Baccaglini, in gran patron di Auto e moto d'epoca - sarà l'edizione dei record e quella dove ci sarà la presenza ufficiale di un numero incredibile di case automobilistiche. Si va dall'Alfa alla Jaguar, dall'Audi alla Citroen, dalla Fiat all'Abarth. L'elenco è praticamente infinito ma - per capire il livello raggiunto da questo salone - basti dire che la Lancia farà debuttare proprio a Padova la sua nuova Thema, presentata fra otto vetture storiche.

In realtà, per quanto possa sembrare esagerato, le meraviglie a motore che saranno accolte dagli 11 padiglioni (90 mila i metri quadri di superficie espositiva), rappresentano effettivamente "il meglio del meglio". Mercedes e Alfa Romeo, ad esempio, qui festeggiano rispettivamente 125 anni e il secolo e mezzo dell'Unità d'Italia. Così nel maxi stand
della Casa del Biscione saranno esposte, tra le altre,  la 6C 2300 Gran Turismo del 1934, carrozzata da Castagna, la C 2900 B speciale tipo "Le Mans", esemplare unico carrozzato Touring, la Gran Premio Tipo 159 "Alfetta" di F.1, firmata Zagato. La celeberrima monoposto festeggia a sua volta un grande anniversario: i 60 anni dal Campionato del Mondo vinto con  Manuel Fangio, nato giusto cent'anni fa. Senza dimenticare i 3 concept realizzati sull'architettura della 33 stradale negli anni Sessanta: la Carabo di Bertone, la Iguana di Italdesign e la 33 Coupé di Pininfarina.

Ruolo da protagonista poi anche per Jaguar che a Padova espone la prima E-type del 1961 e l'ultimo, la XK "E-Type Celebration", di cui sono stati costruiti solo 50 esemplari . Ma anche una mostra su Diabolik, realizzata in collaborazione con l'editore del fumetto Astorina. Ma fra le presenze importanti non si può dimenticare Fiat che presenta le vetture familiari e il nuovo Freemont, con una bella mostra dal tema conduttore sulla storia delle "giardinette" o "familiari", dove fra le altre sarà esposta anche una rarissima (ne sono state costruite solo 3) Fiat 130 Familiare del 1972 appartenuta da Agnelli.

Insomma a Padova ci vogliono essere davvero tutti, anche uno dei più grandi e schivi collezionisti del mondo, Nicola Bulgari, che qui porta 6 gioielli American Buick Prewar, vetture cariche di ricordi,  di cui la Collezione Bulgari vanta 200 esemplari. Tante, tantissime, poi le curiosità: dalla macchina di Padre Pio alla Ford Thunderbird di Adriano Celentano, la Maserati 3500gti di Miranda Martino, la Mercedes 600 limousine di Jean Louis Trintignant, la Mercedes 190 di Paolo Stoppa, la Isorivolta IR 300 di Giannino Marzotto. Appuntamento quindi a Padova, c'è tempo fino a domenica prossima.
 
© Riproduzione riservata (28 ottobre 2011)

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