lunedì 17 ottobre 2011

già.....

Neppure il podio aiuta Hamilton
È in crisi con la bella Nicole

LONDRA (Gran Bretagna), 17 ottobre 2011

La stampa inglese sottolinea la mestizia del pilota dopo il 2° posto nel GP di Corea, legandola alle difficoltà del rapporto con la fidanzata, forse avviatto alla fine per i reciproci impegni di lavoro. Solo il Daily Mail evidenzia il "suo ritorno in stile"

Lewis Hamilton con la fidanzata, Nicole Scherzinger. Epa
Lewis Hamilton con la fidanzata, Nicole Scherzinger. Epa
Una parvenza di sorriso e nulla più: così ha festeggiato il secondo posto del GP di Corea, nonché il primo podio da luglio, un imbronciato Lewis Hamilton. Una faccia triste che più triste non si può che per il Mirror sarebbe dovuta alla crisi non solo sportiva che il pilota inglese sta vivendo in questi giorni: insomma, “cerchez la femme”, che nel caso specifico si chiama Nicole Scherzinger, con cui Hamilton sta da quattro anni ma con la quale si starebbe mollando, causa eccessivi impegni di entrambi che renderebbero arduo riuscire a vedersi.
poca voglia di brindare — Da qui la poca voglia di brindare a fine gara, concedendosi, appunto solo un timido sorriso, come sottolineanoDaily Express, Daily Star e Telegraph Sport, mentre il Daily Mail è uno dei pochi a vedere il bicchiere di Hamilton mezzo pieno, sottolineando “il suo ritorno in stile” sul podio e parlando di “strada della redenzione” finalmente imboccata.
VETTEL, THE PERFECT 10 — Una strada che vede però sempre là davanti Sebastian Vettel, ovvero “the perfect 10” come lo definisce The Independent per i dieci successi di stagione, che regala alla Red Bull il secondo titolo costruttori consecutivo (grazie anche al terzo posto di Mark Webber) e che ora, come ricorda il Guardian ), punta ad eguagliare il record di 13 vittorie che dal 2004 appartiene all’idolo Michael Schumacher.
Simona Marchetti© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Berlusconi, telefonate shock a Lavitola
"Facciamo fuori il tribunale di Milano"

"Rivoluzione con milioni in piazza. Diamo l'assedio a Repubblica". E' l'autunno del 2009. Il premier parla con il direttore del'Avanti! di lodo Alfano, raccomandazioni alla Guardia di Finanza e soldi ai giornali

"Portiamo in piazza milioni di persone, facciamo fuori il palazzo di giustizia di Milano, assediamo Repubblica: cose di questo genere, non c'è un'alternativa...". Parola di Silvio Berlusconi nell'ottobre 2009. Sì, proprio lui. Si sfoga al telefono con Valter Lavitola, il giornalista-faccendiere incredibilmente di casa a palazzo Grazioli. Questa è solo una delle migliaia di telefonate raccolte negli atti dell'inchiesta di Pescara sui fondi dell'Avanti. Sta in un cd depositato al processo. Intercettazioni ormai pubbliche quindi. Sorprendenti. Confermano il rapporto strettissimo tra il premier e Lavitola. Che, come dice lui stesso, lo accompagna abitualmente in aeroporto. In questa stretta relazione il Cavaliere rivela i suoi odi e le sue ossessioni: "La situazione oggi in Italia è la seguente: la gente non conta un cazzo... Il Parlamento non conta un cazzo... Siamo nelle mani dei giudici di sinistra, sia nel penale che nel civile, che si appoggiano a Repubblica e a tutti i giornali di sinistra, e alla stampa estera". Qual è, allora, la ricetta risolutiva del premier? "Facciamo la rivoluzione, ma la rivoluzione vera". Colloqui continui tra Lavitola e il premier, l'affannosa ricerca di non farsi intercettare, di beffare "il maresciallo" che ascolta.

La segretaria Marinella, pressata da Lavitola, gli dice "lasciami vivere" e "togli il fiato". Ma lui dà ordini su chi e come deve entrare dal Dottore. Parla con tutti i palazzi del potere, tutti gli rispondono, spesso con insofferenza e con fastidio, ma è evidente dai colloqui registrati che nessuno gli può dire di no. Sembra un plenipotenziario occulto, la cui frase preferita è: "Ne ho parlato con il capo".

ASCOLTA GLI AUDIO DELLE INTERCETTAZIONI

Dottore come va?
Male male

(20 ottobre 2009 ore 9.30)

Lavitola. "Buongiorno dottore come va?".

Berlusconi. "Male male... dimmi...".

L. "Quando ci riusciamo a vedere un minuto?".

B. "Venerdì".

L. "Venerdì ok, l'altra faccenda ancora sulla questione editoria... Ma prima... Quello lì che poi ha incontrato, è andato bene (il riferimento è al generale Spaziante, ndr.)? Perché ho avuto riscontri entusiastici...".

(...)

B. "Non conto niente... Che cosa vuoi che conti... Hai visto la Corte Costituzionale che ha detto che io sono esattamente come gli altri ministri... quindi non ho bisogno di tutele... Allora, parliamoci chiaro, la situazione oggi in Italia è la seguente: la gente non conta un cazzo... Il Parlamento non conta un cazzo... Siamo nelle mani dei giudici di sinistra, sia nel penale che nel civile, che appoggiandosi alla Repubblica e a tutti i giornali di sinistra, alla stampa estera...".

L. "Ci fanno un culo come una casa...".

B. "Poi quando in Parlamento decidono qualcosa che alla sinistra non va, interviene il presidente della Repubblica che intanto non te la fa fare prima... come quella delle intercettazioni... e poi passa tutto alla Consulta, che hanno occupato, e con undici giudici la bocciano. Berlusconi è sputtanato, tiranneggiato, se va in tribunale a chiedere giustizia perché gli hanno dato del buffone... Berlusconi va a Messina, lavora tutta la mattina per rifare le case, va in chiesa e sta tre ore in piedi con la gamba che gli fa male, di fronte alle bare. Abbraccia tutti coloro che deve abbracciare perché hanno perso i cari eccetera ... Poi dalla chiesa va alla sua macchina e ha quindici giovani da una parte e dall'altra che gli dicono "assassino", "buffone", "vergogna", "vai via" "vai a casa", e non succede niente. Vado da un avvocato e gli dico "vorrei denunciare questi qua" e l'avvocato mi dice "lei vuol perdere soldi e tempo". Poi quando Berlusconi aggredito dalla stampa non dico non fa querela, ma semplicemente chiede un danno per far capire a questi giornali che non possono andare avanti così, rivolgendosi in maniera disarmata a quella magistratura civile che gli è ostile e dicendo "se per caso trovo un giudice onesto e vinco, quello che porto a casa lo da ad un'istituzione benefica... ti dicono che non c'è la libertà di stampa, che lui è un dittatore e portano il Parlamento Europeo a discutere e a votare sulla libertà di stampa in Italia... tu capisci che siamo a una situazione per cui: o io lascio, cosa che può essere anche possibile e che dato che non sto bene sto pensando anche di fare, oppure facciamo la rivoluzione, ma la rivoluzione vera... Portiamo in piazza milioni di persone, facciamo fuori il palazzo di giustizia di Milano, assediamo Repubblica: cose di questo genere, non c'è un'alternativa...".

L. "Presidente, però se lei mi permette la prima opzione scordiamocela per due o tre motivi: uno, si distrugge il Paese, due a lei la fanno a fettine sottili come la... come si chiama lì ... la bresaola diventa una cosa doppia, e mica solo a lei, a tutti quelli che...".

B. "Ci vediamo venerdì, ciao".

L. "Un bacio, grazie, buon viaggio".

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APPLE

iPhone 4s, 4 milioni venduti in 2 giorni
forse un iPad low cost nel 2012

Battuto il record del precedente modello nei negozi, e oltre un milione di ordini online. Dietro al successo, la nuova applicazione di riconoscimento vocale e i miglioramenti all'hardware e al software. In progetto per l'anno prossimo un tablet a basso costo, insieme alla terza generazione full price

NEW YORK - Sono oltre quattro milioni gli iPhone 4S venduti nel fine settimana del debutto. Il lancio del nuovo smartphone di Apple è avvenuto lo scorso 14 ottobre in Giappone, Australia, Francia, Regno Unito, Canada e Stati Uniti e nelle prime 24 ore la società ha collezionato anche oltre un milione di ordini online, battendo il record delle 600.000 richieste che ci furono per l'iPhone 4. L'ultima vertsione dello smartphone è stata già ribattezzata dalla comunità di utenti "4 Steve", dedicando il nuovo prodotto alla memoria di Steve Jobs. Il dispositivo è stato presentato al pubblico il giorno prima della scomparsa del fondatore della Apple.

Siri e iOs5. L'accoglienza riservata a iPhone 4S al momento del lancio non era stata particolarmente calorosa, un fatto poi smentito dalle vendite. Il 4S è molto simile al predecessore, almeno in apparenza, ma sotto la scocca le cose cambiano in termini di potenza e capacità. Inoltre l'applicazione di controllo vocale "Siri" sembra aver spinto il nuovo record di vendite, con le consuete interminabili file davanti ai negozi di mezzo mondo.
Nel comunicato di Cupertino rilasciato oggi, oltre al record di vendite dell'iPhone, Apple sottolinea come oltre 25 milioni di persone stiano usando il sistema operativo iOS. E sono già oltre 20 milioni gli utenti che si sono registrati per il servizio gratuito "Cloud". Il nuovo iPhone 4S uscirà in Italia il prossimo 28 ottobre ed entro la fine dell'anno
sarà distribuito in altri 70 Paesi.

Un iPad economico? Ma oltre ai successi commerciali di oggi, nell'universo Apple si registrano possibili nuove ipotesi di prodotto, da qui a breve. Sono molto insistenti infatti le voci che voglioni Cupertino pronta a lanciare un un iPad "economico". Potrebbe non essere un nuovo modello, ma semplicemente l'attuale con un prezzo diverso per competere con le nuove proposte di Amazon (Kindle Fire) e il caotico mercato dei dispositivi Android. Naturalmente l'iPad low-cost non sarà presentato prima dell'iPad 3, che dovrebbe essere svelato intorno alla primavera del prossimo anno. L'autunno del 2012 dovrebbe poi essere il periodo di lancio dell'atteso iPhone 5.
 
(17 ottobre 2011)
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Lega, il video del congresso di Varese
Bossi impone Canton e si scatena la protesta 

A una settimana dal congresso provinciale di Varese, che ha definitivamente spaccato la base del Carroccio dal fantomatico cerchio magico di Umberto Bossi, spunta il primo video di quanto accaduto durante i lavori. I circa trecento delegati si erano riuniti a porte chiuse, cacciando i giornalisti fuori dalla struttura dove si sarebbe dovuto svolgere l’elezione. Ma Bossi ha imposto un candidato unico: Maurilio Canton; pretendendo anche l’acclamazione. Quando Gibelli ha spiegato l’intenzione del Capo dalla sala si è levato il coro: “Voto, voto, voto”. Roberto Maroni, seduto in prima fila, assisteva quasi soddisfatto alla scena. Il voto non c’è stato, Canton è stato nominato segretario provinciale e si è scatenata la polemica interna, con molti sindaci e amministratori locali che si solo ribellati e hanno contestato apertamente il Senatùr. Le polemiche non si sono mai placate.



Lunedì scorso, infatti, davanti alla sede provinciale era apparso un manifesto che esprimeva chiaramente il sentimento dei militanti, delusi dall’atteggiamento tenuto dal Senatùr: “Canton segretario di chi? Di Nessuno”. E per tutta la settimana le polemiche si sono rincorse, tanto che è apparsa persino una lista di 47 leghisti considerati vicini a Maroni e quindi da epurare dal partito. Elenco stilato da via Bellerio ma poi smentito da Canton. Eppure il sindaco di Varese, Attilio Fontana, inserito al numero uno della lista, ha scritto una lettera al segretario provinciale: “E’ vero che ci vuoi espellere?”, ha scritto il primo cittadino. La parte più rilevante della missiva è nel finale. In un post scriptum: “Questa mia richiesta viene fatta anche a nome dei tanti bravi amministratori e militanti che si vedono ingiustamente additati come dei reprobi. Non solo… Ho ricevuto proprio in questo momento una telefonata del Ministro Maroni, che si sente offeso dal non essere stato inserito in questa ipotetica lista, al numero 1!”.

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