mercoledì 14 marzo 2012

già..........dai dai......

Regione Lombardia, indagato per corruzione il consigliere Giammario: “Tangenti sul verde” 

Una nuova inchiesta giudiziaria tocca la maggioranza guidata da Roberto Formigoni. L'esponente del Popolo della Libertà e vicepresidente della Commissione Ambiente è accusato di aver intascato una mazzetta da 10 mila euro in veste di amministratore del Parco nord Milano. Corruzione e finanziamento illecito dei partiti le ipotesi di reato nei suoi confronti
Il consigliere regionale del Pdl Angelo Giammario
A pochi giorni dal caso Boni, un’altra inchiesta giudiziaria tocca la Regione Lombardia. I carabinieri del Noe di Milano sono stati questa mattina per circa tre ore negli uffici del Pdl al consiglio regionale, dove hanno acquisito documenti. I carabinieri si sono recati nell’ufficio del consigliere Angelo Giammario, che risulta indagato dalla Procura di Milano con l’ipotesi di corruzione e finanziamento illecito dei partiti. All’alba le forze dell’ordine avevano eseguito un’altra perquisizione proprio nella casa del consigliere regionale del Popolo della Libertà. Nel decreto di perquisizione si legge che Giammario avrebbe intascato una tangente di 10 mila euro (con la promessa di altri 30 mila) per appalti del verde pubblico in Brianza.

L’indagine coordinata dai pm Alfredo Robledo e Giordano Baggio, è uno stralcio di una precedente inchiesta della Procura di Monza, dove lo stesso Baggio – in servizio nel capoluogo brianzolo prima del recente trasferimento a Milano – e la collega Manuela Massenz si erano imbattuti in Giammario, in veste di amministratore del Parco nord Milano, in un’indagine per turbativa d’asta relativa agli appalti per la manutenzione del verde e dell’arredo urbano, a Monza e in altre città lombarde. L’inchiesta è culminata in 19 richieste di rinvio a giudizio per altrettanti imprenditori accusati di aver creato un cartello per pilotare gli appalti.

Nello stralcio milanese sarebbero indagate altre quattro persone: il florovivaista Achille Baronchelli (uno dei 19 su cui pende la richiesta di rinvio a giudizio a Monza), Nicola Di Rosario, vicepresidente del Consorzio Stabile Litta, Fulvio Saldini e Gianmauro Nigretti, quest’ultimo ritenuto dagli inquirenti il presunto intermediario della tangente.

La vicenda non sarebbe legata a quelle per cui sono indagati il presidente del Consiglio regionale Davide Boni e l’ex assessore Nicoli Cristiani, ma intanto si accumulano i casi di presunto malaffare amministrativo che colpiscono esponenti di punta della maggioranza guidata da Roberto Formigoni. Oltre a Boni e Nicoli Cristiani, accuse di corruzione hanno colpito gli ex assessori Massimo Ponzoni e Piergianni Prosperini.

L’esponente del Pdl è vicepresidente della Commissione Ambiente della Regione Lombardia e membro della commissione Sanità, mentre in passato è stato sottosegretario regionale ai rapporti con Milano. Nel 2006, come riporta il suo sito personale, è stato designato da Formigoni come rappresentante della Regione nel Cda dell’università Bocconi. Giammario, 50 anni, originario di Molfetta (Bari), è stato nel 1997 anche consigliere comunale a Milano.

Il nome di Gianmario si trova anche nelle carte dell’inchiesta Infinito del 2010 sulla ‘ndrangheta in Lombardia (dove il consigliere regionale de Pdl non è stato indagato): del sostegno alla sua corsa elettorale parlano al telefono Carlo Chiriaco, direttore della Asl di Pavia, attualmente imputato di concorso esterno in associazione mafiosa, e Cosimo Barranca, accusato di essere il capo della “locale” di ‘ndrangheta di Milano.

“Non commento notizie non ufficiali”: il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, si è limitato a rispondere così ai cronisti che, al termine di una conferenza stampa sulla conciliazione al Pirellone, gli hanno chiesto della presenza dei carabinieri negli uffici del Pdl in Consiglio regionale.

“Vale il principio di presunzione d’innocenza”, si è limitato ad affermare in una nota il capogruppo del Pdl in Regione Paolo Valentini, “attendiamo l’esito delle indagini”.
 
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Si parte, caccia a re Vettel
Ferrari, fame di riscatto

Milano, 13 marzo 2012

Comincia domenica il lungo Mondiale che si concluderà il 25 novembre in Brasile. Il tedesco cerca il tris, la rossa vuole interrompere il digiuno, McLaren e Raikkonen in agguato. In pista 6 campioni del mondo

I preparativi in corso a Melbourne. Colombo
I preparativi in corso a Melbourne. Colombo
Il Mondiale dei sei campioni del mondo contemporanamente in pista (Vettel, Alonso, Button, Hamilton, Schumacher e Raikkonen). Il Mondiale della caccia alla Red Bull che vuole riconfermarsi, quello della Ferrari che vuole riscattarsi, quello della McLaren sempre in agguato e quello di Schumacher che vuole dimostrare di non essere un pensionato di lusso. Quello di Raikkonen che torna dopo l'"esilio" nei rally e sembra pure aver trovato una situazione tecnica interessante alla Lotus. Quello di un calendario record che porterà le discussioni sulla F.1 a un mese esatto dal Natale, visto che l'ultima corsa dell'anno sarà in Brasile il 25 novembre, passando anche per il ritorno negli Usa, non a Indianapolis ma ad Austin, in Texas. Quale sarà lo scenario sovrano del Mondiale 2012 inizieremo comunque a scoprirlo domenica in Australia, sede della gara di apertura del nuovo, sempre attesissimo campionato del mondo.
Fernando Alonso al volante della Ferrari F2012. Ansa
Fernando Alonso al volante della Ferrari F2012. Ansa
caccia al tris — Il campione del mondo in carica, Sebastian Vettel, può diventare il terzo pilota nella storia della F.1 ad aver conquistato tre titoli mondiali consecutivi dopo Fangio e Schumacher. E sarebbe comunque, dei tre, il più giovane a riuscirci. Soprattutto si leverebbe l'etichetta di essere ancora considerato (forse più per invidia dei colleghi) quello che ha vinto facile perché guida la Red Bull. Con tre titoli in tasca, per gli avversari sarebbe una tesi sempre più scomoda e difficile da sostenere. "Non so a che punto siamo rispetto ai rivali - ha detto il tedesco prima della partenza per l'Australia - credo abbiamo fatto un buon lavoro ma scopriremo tutto solo dopo le qualifiche a Melbourne, non vedo l'ora di cominciare". In tutte le numerose, infinite, interviste premondiali, Seb ha ribadito il concetto di essere affamato e di voler dare sempre il massimo. Se la Red Bull lo dovesse assistere bene anche quest'anno, sarà un cliente durissimo per tutti, spavaldo come i giovani della sua età, ma pure terribilmente esperto, dopo due stagioni da campione in cui si è levato di dosso tutte le pressioni.
Per la McLaren niente scalino sul muso. Colombo
Per la McLaren niente scalino sul muso. Colombo
i rivali — Su chi sarà il suo principale rivale la discussione è tutta un fermento. Almeno uno dei due della McLaren non dovrebbe mancare. Alla Red Bull temono molto Jenson Button, che non si nasconde: "Rispetto all'anno scorso il nostro è stato un ottimo inverno. Certo, vorrei aver messo più chilometri di test, ma non vedo l'ora di misurarmi con gli altri". Il suo compagno di squadra Lewis Hamilton conferma: "La vettura sembra efficace e affidabile, sono davvero contento".
casa ferrari — Fernando Alonso e Felipe Massa sperano e vogliono essere della partita, spinti da tutto l'ambiente ferrarista ansioso di riscattarsi. Alonso si è lasciato scappare che l'inizio della F2012 non sarà facile, il dt Fry che il podio in Australia non è realistico, il presidente Montezemolo che vuole immediata reazione e risultati. Il clima è in apparenza teso e Felipe Massa si gioca la riconferma essendo in scadenza di contratto. Da tenere d'occhio anche l'ex Ferrari al rientro, quel Kimi Raikkonen che negli ultimi test si è scatenato. E poi la Mercedes di Schumacher che deve cominciare a produrre qualche risultato positivo. Di carne al fuoco ce n'è quindi molta.
Gazzetta TV
 
via gli scarichi soffiati — Dal punto di vista tecnico l'abolizione degli scarichi soffiati nel diffusore con finalità aerodinamiche è la novità più consistente. Sui motori non ci sono state variazioni e la mancanza di test praticamente congelerà i valori. Novità durante i sorpassi: quest'anno al pilota che è davanti sarà consentito un solo cambio di direzione per difendere la posizione. Da questa stagione sono inoltre entrati in vigore nuovi regolamenti in materia di pneumatici: i team avranno a disposizione sin dall'inizio della prima sessione di prove libere del venerdì tutti gli 11 set di gomme a loro destinati. Questa novità è stata introdotta per far sì che le vetture corrano il più possibile fin dall'inizio del weekend di gara, offrendo molta più azione in pista e qualche venerdì noioso in meno. Per rispondere al divieto degli scarichi soffiati la Pirelli ha progettato pneumatici in grado di fornire maggiore aderenza al retrotreno. Altra novità introdotta dall'azienda italiana riguarda le bande colorate poste sui fianchi degli pneumatici, più accentuate per renderle ancora più visibili agli spettatori.
Giusto Ferronato© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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Ue, 5 telecom europee nel mirino
indagini su "possibili collusioni"

Deutsche Telekom, France Telecom, Telecom Italia, la spagnola Telefonica e la britannica Vodafone si riunivano nel del gruppo "E5". La Commissione europea teme un possibile cartello e vuol vederci chiaro su come limitano servizi Google, Facebook, Apple e Skype di ALESSANDRO LONGO

LA COMMISSIONE europea comincia a prendere di petto una polemica: il modo in cui gli operatori mobili limitano i servizi degli over the top come Google, Facebook, Apple, Skype. Le cinque maggiori società di telecomunicazioni europee, tra cui Telecom Italia e Vodafone, rischiano infatti una indagine della Commissione su "possibili collusioni", scrive nell'edizione odierna il Financial Times, riferendo che da Bruxelles sono state chieste informazioni sulle discussioni intercorse nel cosiddetto gruppo "E5". Si tratta di riunioni periodiche, iniziate nel 2010, tra i dirigenti di quattro ex monopolisti pubblici, Deutsche Telekom, France Telecom, Telecom Italia, la spagnola Telefonica, alle quali si aggiungeva la britannica Vodafone.

"Le richieste di informazioni riguardano il modo in cui si procede alla standardizzazione dei futuri servizi di telefonia mobile," ha detto Antoine Colombani, portavoce del commissario Ue all'antitrust, Joaquin Almunia. I dettagli sono scarni e la Commissione non ha ancora deciso se aprire un'indagine formale. Ma sono certi alcuni elementi: primo, la Commissione ha alzato il livello di attenzione sul fenomeno; secondo, gli operatori mobili studiano nuovi modi per gestire il traffico sulla rete, sia per evitare le congestioni sia per monetizzare meglio gli investimenti; terzo, si sono effettivamente riuniti per discutere il problema e- forse- trovare soluzioni comuni. La Commissione è sul chi va là appunto per chiarire quest'ultimo aspetto: c'è infatti un sottile confine tra "soluzioni comuni" e "collusioni" che facciano pensare a un cartello ai danni dei servizi e degli utenti internet mobili.

"Non sono noti ulteriori dettagli, ma posso fare alcune speculazioni", dice a Repubblica.it Innocenzo Genna, esperto di policy tlc a Bruxelles. "Probabilmente si tratta dei limiti che gli operatori mobili intendono sempre più adottare sui servizi VoIP e video degli over the top", conferma. Servizi che occupano la loro rete e/o danneggiano i loro ricavi tradizionali (sms, chiamate). È di pochi giorni fa uno studio di Ovum, secondo cui gli operatori mobili mondiali hanno perso 13,9 miliardi di dollari nel 2011 in ricavi sms, per colpa della popolarità degli instant messenger via internet. In realtà i mobili stanno già cercando di limitare alcuni servizi degli over the top, solo che evidentemente questo non basta più. È di ieri la protesta del Berec (Body of European Regulators for Electronic Communications), l'organismo che raccoglie tutte le authority europee delle Comunicazioni di 27 stati Ue: accusa gli operatori mobili di analizzare il traffico degli utenti per limitare in vario modo il VoIP e il peer to peer. In Italia lo fanno tutti gli operatori eccetto 3 Italia.

Secondo alcuni gruppi per la libertà di internet, come La Quadrature du Net, è un'inaccettabile violazione della "neutralità della rete" e dei diritti degli utenti. "La diffusione di queste pratiche mostra chiaramente che il laissez faire del commissario Ue Neelie Kroes in tema di Net Neutrality consente agli operatori di violare la libertà di comunicare e la privacy dei clienti serve una legge seria in Europa sulla net neutrality, in modo da assicurare che la libertà online, l'innovazione e la competizione nell'economia digitale siano protette", ha detto ha detto il portavoce de La Quadrature Jérémie Zimmermann. La Commissione infatti finora ha tenuto una posizione prudente. Non ha vietato espressamente le pratiche di gestione del traffico su rete fissa o mobile, ma l'hanno scorso ha avvisato che non avrebbe accettato blocchi dei servizi; e ha comunque detto che per ora si limita a monitorare le pratiche. Sarebbe intervenuta solo se avesse riscontrato danni alla concorrenza e all'innovazione. La notizia riportata dal Financial Times potrebbe essere quindi il primo segnale di allarme da parte della Commissione. Il primo indizio che qualcosa non torna e che queste pratiche possono essere in effetti una minaccia.

Di contro, tuttavia, la Commissione sa che deve muoversi con cautela. I mobili hanno il coltello dalla parte del manico: stanno facendo investimenti miliardari per lanciare l'Lte (la quarta generazione di rete mobile). In Italia, solo per accaparrarsi le frequenze necessarie, i gestori hanno speso 4,2 miliardi e dovranno investirne circa altri 6 nei prossimi anni per costruire le reti. Ecco perché chiedono alle istituzioni di settore, nazionali ed europee, di dar loro regole leggere nei confronti dei servizi over the top: è l'appello per esempio di Franco Bernabè, presidente di Telecom e di Gsma (Gsm Association), due settimane fa. Che ci aspetta, quindi? I mobili cercheranno di applicare limiti più stringenti e più sofisticati sulle tariffe (del tipo, "paga un extra per vedere i video di Youtube") e lanceranno servizi comuni concorrenti a quelli degli over the top. Gsma ha svelato la piattaforma Joyn, infatti, a cui partecipano operatori italiani, spagnoli, francesi, tedeschi e coreani: la lanceranno nell'estate 2012. Sono servizi, integrati nei cellulari, per scambiare messaggi, documenti, fare video chiamate via internet. A quel punto la sfida agli over the top sarà completa.   
(14 marzo 2012)

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