giovedì 7 aprile 2011

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WEB

Youtube sfida la televisione
Google investe 100 milioni

La piattaforma video verrà riorganizzata per competere con la tv tradizionale, integrando all'interno del sito attuale dei canali tematici con contenuti professionali. Il lancio previsto entro la fine dell'anno di TIZIANO TONIUTTI

ROMA - La strategia di Google per l'attacco alla televisione, oltre che dalla piattaforma Google Tv,  passa anche dalla riorganizzazione di Youtube. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, Big G ha deciso di investire 100 milioni di dollari per la creazione di canali tematici su Youtube, progettati per competere con la tv tradizionale su internet. Il lancio dei nuovi canali dovrebbe avvenire entro la fine dell'anno, assieme ad un restyling della homepage, che metterà in evidenza i nuovi contenitori. Per questi spazi verranno realizzati dei contenuti appositi, di livello professionale, senza per questo intaccare lo spirito originale di Youtube, la "televisione degli utenti". Insomma, l'Agcom qualche tempo fa ci aveva visto lungo. Al momento, Mountain View non commenta la notizia, limitandosi a riportare che Youtube ha visto "una crescita straordinaria nel 2010" e "entusiasmo per il futuro". E che ora si lancia nell'avventura della "Connected Tv", l'inevitabile futuro della televisione.

Youtube sul divano. I nuovi canali saranno venti, e copriranno quasi tutto lo scibile dell'intrattenimento televisivo. Serie tv (o web?), film per il web, salotti tv e show tradizionali, ma per ora non si
sa nulla su possibili contenitori di news o approfondimento. Google non è sola in questa opera di stravolgimento della tv, e gli outlook finanziari delle aziende di streaming audiovisivo più importanti come Netflix e Hulu, sono più che positivi. A questo si aggiunga che Youtube è un canale fruibile su qualsiasi piattaforma e non solo televisioni o computer. Console fisse o portatili, smartphone e tablet, per Google e Youtube sono da adesso anche apparecchi televisivi. Una moltitudine di dispositivi che porteranno Youtube ovunque. Nel 2010 il fatturato di Youtube è stato di 544 milioni di dollari, che dovrebbero arrivare a 800 milioni quest'anno.

Senza canone. Secondo il Wsj, l'azienda sosterrà la produzione dei contenuti con la pubblicità, senza chiedere canoni di abbonamento. Una mossa astuta che prende i concorrenti in contropiede e che per la prima volta vede Google nel ruolo produttore ed editore di contenuti. E' una rivoluzione per il gigante del web, che nel giro di qualche anno competerà con i colossi della tv satellitare e tradizionale, e anche quelli della tv on demand. Quella di Google è una spinta verso l'evoluzione della televisione, che inevitabilmente decreterà il trapasso della tv come la conosciamo oggi.

Scenari. La strategia di Mountain View è chiara, nel momento in cui gli apparecchi televisivi si trasformano in veri e propri computer, in grado di connettersi a internet e utilizzare applicazioni. Google ha già in corso contatti con le principali agenzie di artisti di Hollywood e Youtube, che è il terzo sito più visitato al mondo, punta ad una quota di mercato della pubblicità televisiva negli Usa, una torta da 70 miliardi di dollari. Mountain View ha iniziato ad assumere personale per questo progetto.
(07 aprile 2011)

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Alonso e la lotteria Sepang
"Conta essere al posto giusto"

Vigilia di prime prove libere in Malesia, lo spagnolo della Ferrari è pronto: "Qui non conta solo il pacchetto, importanti anche cambi gomme e Safety car". Massa: "Piano a dire che la Red Bull ha già ucciso il campionato"

KUALA LUMPUR (Malesia), 7 aprile 2011 - Ricordate l’intervista di Hamilton al Guardian dopo Melbourne? “Mi vedo nei panni di Senna, con Alonso nelle vesti di Prost”. Oggi, nel pomeriggio malese, sotto il diluvio, è arrivata la risposta divertita del ferrarista, che ha scelto l’ironia per rispondere al rivale: “Mi potrebbe piacere questo dualismo, se vincessi quattro titoli mondiali…”. È un segnale di ottimismo in una Ferrari convinta di poter risalire in fretta posizioni dopo Melbourne, dove (non dimentichiamolo) i due giri veloci in gara sono stati proprio ottenuti da Massa e Alonso.
meteo — Succede tutto alle quattro del pomeriggio malese, più o meno all’ora della fine della gara, mentre su Sepang si scatena il consueto temporale giornaliero, e un tuono per un attimo supera e oscura la voce di Alonso, che se la ride. Ed è un sorriso che vuol dire molte cose, perché puoi lavorare come un matto per due settimane, dopo Melbourne (“e a Maranello lo fanno ventiquattr’ore al giorno”, assicura lo spagnolo della Ferrari), ma poi in un posto così bisognerà essere al posto giusto nel momento giusto. Nel senso che “per vincere conterà non solo il miglior pacchetto aerodinamico”, ma anche un’incredibile serie di fattori, dai cambi gomme all’eventuale ingresso della Safety car.
Fiducia — “Abbiamo lavorato molto dopo Melbourne – spiega Alonso – per fare crescere l’auto. Si è parlato di disastro, ma io sono arrivato quarto e Button, per esempio, sesto. La cosa più importante sarà un buon bilanciamento dell’auto. È importante l’aerodinamica dell’auto”. Alonso ha seguito, come molti altri piloti, un regime alimentare specifico in vista di questo week end, stressante (oltre che per le macchine) anche sul piano fisico, con importanti consumi di liquidi in gara. Il ferrarista si mostra fiducioso anche sulle nuove modifiche regolamentari: “Le abbiamo sperimentate solo per una gara, secondo me funzionano bene, diamo loro il tempo giusto per poterle giudicare, ma sinora mi pare che abbiano dato buon esito”. Una situazione strana, per la 150 Italia, dopo l’Australia: “Avevamo problemi di sottosterzo, ma in certi punti anche di sovrasterzo. Insomma, occorre essere più performanti e veloci. Ma non facciamo paragoni con l’anno scorso: là eravamo partiti forte, poi… Chissà che quest’anno succeda il contrario”.
felipe conferma — Felipe Massa è in crescita, il piazzamento di Melbourne, settimo dopo le squalifiche di Perez e Kobayashi, dà morale, anche alla luce del suo brillante comportamento in gara nei confronti della McLaren di Button: “Penso di poter lottare per un buon risultato, anche se ovviamente non sarà facile”. Imprendibile Vettel? Il brasiliano non ci sta: "È presto per dire che hanno già ucciso questo campionato. Cercheremo di guadagnare qualche posizione e più punti possibili. Qui ho ottenuto due pole in carriera (nel 2007 e nel 2008, n.d.r.), è un circuito che mi piace, servirà una vettura più competitiva per lottare in qualifica con la Red Bull, con un set up più aggressivo. Ci saranno temperature altissime per gli pneumatici, ma mi aspetto di avere lo stesso feeling con le Pirelli già mostrato in occasione dei test invernali”. Domani sapremo se le due settimane dopo Malbourne hanno consentito ai rivali di avvicinare Vettel. Con una premessa: si lavorerà soprattutto sulle ultime modifiche aerodinamiche, in attesa delle qualifiche di sabato.
dal nostro inviato
Filippo Grimaldi© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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GIAPPONE

Scossa di terremoto nel nord-est
Paura tsunami, revocato allarme

Il sisma ha raggiunto i 7,4 Richter. Epicentro vicino a Sendai, già devastata dalla catastrofe dell'11 marzo scorso. "Nessuna anomalia nella centrale di Fukushima". A Tokyo i grattacieli hanno vacillato. Onde anomale sulle costa, popolazione evacuata sulle colline

TOKYO - Una forte scossa di terremoto, che ha raggiunto i 7,4 Richter, ha colpito il nord-est del Giappone. Le autorità hanno diffuso un allarme tsunami. L'epicentro è vicino a Sendai, il punto più colpito nel devastante terremoto dell'11 marzo scorso 1 che aveva raggiunto una magnitudo di 8,8, ed è stato localizzato a largo delle coste di Honshu a 40 chilometri di profondità e a circa 144 chilometri da Fukushima.

L'allarme tsunami, revocato dopo circa un'ora, è stato quantificato dall'agenzia meteorologica giapponese in ondate alte massimo due metri, e le autorità hanno ordinato l'evacuazione della popolazione dalle località costiere invitanto tutti a raggiungere zone collinari. Onde anomale alte un metro hanno raggiunto la costa della prefettura di Miyagi, secondo quanto riferito dall'emittente tv NHK. Ma secondo l'osservatorio per gli tsunami del Pacifico (Pacific Tsunami Warning Center) "non è atteso uno tsunami distruttivo". A ogni buon conto, l'osservatorio giapponese sconsiglia la popolazione che si trova lungo le coste interessate a "ripararsi in un luogo sicuro".

GUARDA IL VIDEO 2

APOCALISSE IN GIAPPONE: LO SPECIALE 3

L'attenzione è naturalmente puntata sulla centrale nucleare di Fukushima. Le autorità hanno subito assicurato che "nessuna anomalia" è stata registrata nell'impianto gravemente danneggiato 4 dal sisma dell'11 marzo e la cui messa in sicurezza 5 è stata la priorità del governo giapponese nelle ultime settimane. La Tepco ha però ordinato l'evacuazione di tutti i tecnici dagli impianti. Anche a Tokyo la scossa, registrata alle 16,32 ora italiana (le 23,32 ora locale), è stata avvertita con forza, i grattacieli hanno vacillato.

Il governo ha diffuso intanto i dati aggiornati del sisma. Sono quasi 28mila le vittime - tra morti e dispersi - del terremoto e del successivo tsunami che un mese fa hanno devastato le coste nordorientali del giappone: l'ultimo bilancio fornito dalla polizia nipponica alle 14 ora italiana parla infatti di 12.690 morti e 14.736 persone che mancano ancora all'appello; gli sfollati sono oltre 177mila.
(07 aprile 2011)

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Migranti, Maroni: “Francia ostile”
Parigi risponde: “No all’ondata dall’Italia” 
 
Berlusconi firma il decreto per la concessione dei permessi di soggiorno temporanei. Bagarre alla Camera durante la relazione del ministro degli Interni: il deputato Zazzera dell'Idv espone il cartello "Maroni assassino". Scontro con il ministro dell'Interno francese: "Respingeremo i migranti anche se hanno visti di Roma". Ue: "Permessi di soggiorno non è permesso automatico di viaggio in area Schengen"
Il ministro dell'Interno Roberto Maroni
Gli immigrati avranno un permesso di soggiorno temporaneo. Berlusconi ha firmato il decreto dopo le polemiche scoppiate con il governo francese. Da una parte il ministro dell’Interno italiano Roberto Maroni, dall’altra il suo omologo d’oltralpe Claude Gueant. “Firmeremo il decreto per concedere ai migranti arrivati in Italia il permesso di soggiorno temporaneo. Il documento “consentirà di circolare in tutti i Paesi dell’area Schengen” e, ha spiegato il ministro, “verrà dato a coloro, e sono la stragrande maggioranza, che vogliono andare in Francia ed in altri Paesi”, ha detto Maroni nell’audizione alla Camera. E annunciava: “A questo proposito, domani mattina incontrerò il ministro dell’Interno francese, che ha chiesto di vedermi, per definire un sistema di intervento comune”. La tattica è chiara: da un lato chiudere il rubinetto che dalla Tunisia porta gli immigrati verso l’Europa, dall’altro aprire il tappo dei confini italiani per “svuotare la vasca”, per dirla con Bossi. Il tutto sotto l’occhio vigile degli elettori della Lega che, tra riforme della Giustizia, nucleare e pasticci sull’immigrazione, cominciano a non poterne più della continua e reiterata promessa di federalismo.

Insomma, tutto preparato per funzionare. Invece, il ministro dell’interno francese ha risposto “picche”. Prima ha inviato a tutti i prefetti del paese una circolare in cui ricorda cinque regole molto rigide per l’ingresso in Francia da “un paese terzo” membro dello spazio Schengen. Poi ha dichiarato: “Parigi è assolutamente nel suo diritto di rimandare in Italia i migranti che non possiedano i requisiti chiesti dal governo francese”. In Senato contemporaneamente Maroni bollava l’atteggiamento della Francia come “ostile”.

La circolare inviata questa mattina da Gueant spiega che gli immigrati provenienti da un paese Schengen “possono effettuare in Francia soggiorni che non superino i tre mesi” ma devono rispettare diverse condizioni: essere in possesso “o di un documento di soggiorno valido emesso da uno stato membro dello spazio Schengen e del proprio passaporto”, “o di un’autorizzazione provvisoria di soggiorno valida, emessa da uno stato membro, accompagnata da un documento di viaggio emesso dallo stesso stato membro”. “In ognuna di queste ipotesi, questi titoli di soggiorno e autorizzazioni provvisorie di soggiorno – viene spiegato ai prefetti – sono accettabili soltanto se notificate alla Commissione europea dallo stato che li ha emessi”. Oltre a “un documento di soggiorno valido” e “un documento di viaggio valido riconosciuto dalla Francia”, gli stranieri interessati devono “giustificare di avere risorse sufficienti” e di “non rappresentare con la loro presenza in Francia una minaccia per l’ordine pubblico”. I prefetti sono invitati a “verificare se le cinque condizioni sono tutte soddisfatte. In ogni altro caso, gli stranieri vengono riconsegnati allo stato membro di provenienza”.

Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha definito l’atteggiamento francese “non particolarmente amichevole”. Ma a Gueant dà ragione la Commissione Ue: “Dare un permesso temporaneo agli immigrati non implica che queste persone abbiano un permesso automatico di viaggiare. Queste persone devono rispettare alcune condizioni”, ha detto il portavoce Marcin Grabiec.

Domani incontro Maroni-Gueant

Quale sia l’esito dello scontro si capirà domani. Il bilaterale tra Roberto Maroni e il collega francese, Claude Gueant, si terrà infatti alle 11 nella sede della Prefettura a Milano.

Mantovano ritira le dimissioni e Gabrielli diventa commissario straordinario
Durante il Consiglio dei ministri di oggi, Silvio Berlusconi ha firmato il decreto per la concessione dei permessi di soggiorno temporaneo agli immigrati. Dalla riunione sono poi uscite due novità: la nomina del capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, a commissario straordinario per l’emergenza immigrati e il ritiro delle dimissioni da sottosegretario all’Interno da parte di Alfredo Mantovano. Che ha quindi raccolto l’appello di Berlusconi, che in una nota diffusa in precedenza aveva fatto sapere di aver chiesto a Mantovano di ritirare le dimissioni: “Gli ho chiesto di entrare nell’Unità di Crisi istituita al Viminale e nella cabina di regia presso la Conferenza unificata. Ho infine sottolineato all’on. Mantovano che gli impegni assunti con lui e con i rappresentanti parlamentari della Puglia, a nome del Governo nei giorni scorsi, troveranno attuazione”. Dopo le rassicurazioni del premier anche il sindaco di Manduria, Paolo Tommasino, ha ritirato le dimissioni che aveva rassegnato il 30 marzo scorso.

Il Cdm ha poi dichiarato uno stato di emergenza per consentire l’adozione delle concordate misure umanitarie nel Nord Africa.

L’accordo tra Italia e Tunisia

Computer e fuoristrada. In cambio della garanzia di avere rimpatri e pattugliamenti da parte delle autorità tunisine. E’ il cuore del ‘Processo verbale’ siglato due giorni fa a Tunisi fra i due ministri dell’Interno Roberto Maroni e Habib Hessid, anticipato dal Corriere della Sera.
Nell’accordo si prevedono “28 fuoristrada giapponesi e 14 motori Caterpillar per motovedette” da consegnare entro due giorni. E da inviare entro dieci giorni “20 postazioni pc fisse con tastiera in arabo, 20 postazioni pc analogici fissi, 20 metal detector portatili destinati alla circolazione transfrontaliera”.
Nel testo si specifica poi che per chi arriverà dopo la firma dell’accordo “la verifica della cittadinanza tunisina sarà realizzata nel luogo di arrivo in Italia, sulla base di procedure semplificate” e che la “riammissione dovrà in ogni circostanza realizzarsi alla presenza del’autorità consolare tunisina e nel rispetto dei diritti dell’uomo e della dignità umana”.
In primis, comunque, bisognerà rafforzare “la cooperazione fra le forze di sicurezza dei due Paesi al fine di prevenire l’attraversamento illegale delle frontiere” e si specifica, all’articolo 4, che “Italia e Tunisia procederanno alla designazione reciproca di punti di contatto per scambiare in tempo reale ogni utile informazione operativa”. Il nostro Paese, poi, contribuirà all’addestramento delle forze di polizia locali.
Prevedendo altri sbarchi, infine, Maroni, sempre secondo il quotidiano di via Solferino, avrebbe anche proposto la nomina del Capo della protezione civile, Franco Gabrielli, come nuovo commissario per l’emergenza che si occupi di tutta Italia. Nomina che potrebbe arrivare al prossimo Consiglio dei ministri.

Le polemiche alla Camera
Dopo il pienone di ieri sera per le votazioni sul processo breve, la Camera è semivuota in occasione dell’informativa del ministro dell’Interno Roberto Maroni sulla crisi dell’immigrazione. Accanto al ministro Brunetta e Calderoli. L’opposizione schiera, oltre a diversi deputati, i suoi leader: nell’emiciclo ci sono Bersani (Pd), Di Pietro (Idv) e Casini (Udc). Più vistosi, invece, i vuoti nei banchi della maggioranza ma anche in quelli di Fli. Assenze dovute forse dall’ora tarda in cui la seduta notturna di ieri si è conclusa. E nell’aula semi vuota, al termine dell’intervento di Maroni, Pierfelice Zazzera dell’Idv ha esposto nell’Aula della Camera un cartello con la scritta “Maroni assassino”. Il cartello gli è stato strappato dalle mani da Giancarlo Giorgetti della Lega. Il gesto è stato condannato dal leader dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro che si è subito scusato con Maroni.

In tarda mattinata arrivano anche le scuse dello stesso Zazzera: ”Ho superato il limite e per questo chiedo scusa. Ci tengo a precisare, però, che il mio gesto non voleva essere un attacco personale al ministro Maroni, ma una provocazione e denuncia politica per quanto sta accadendo con i migranti”, ha detto il deputato dell’Idv. “I 250 morti di ieri, tra cui molti bambini, mi hanno turbato profondamente. Quanto sta accadendo in Puglia dimostra l’assenza delle istituzioni e il disagio della popolazione pugliese che si è trovata sola a gestire l’emergenza. Ritiro, dunque, anche se tardivamente, quel cartello, ma resta la denuncia politica”, ha concluso Zazzera.

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Rossi, a Jerez prove di futuro
Venerdì test con la Ducati 2012

Il pesarese torna sulla pista andalusa per svezzare la Desmosedici GP12 per la prossima stagione, con il motore da 1.000 cmc. Sabato sarà la volta del compagno Hayden

Valentino Rossi, 32 anni, in gara a Jerez, doce ha chiuso 5°. Afp
Jerez (Spagna), 7 aprile 2011 - Valentino Rossi torna subito a Jerez, il luogo del "delitto", l'incidente di gara che nel GP di domenica ha messo fuori Casey Stoner per una scivolata alla prima curva. L'occhiata però, non sarà rivolta indietro, ma al futuro: il pesarese e Nicky Hayden, infatti, sulla pista andalusa proveranno la nuova Ducati GP012.
indicazioni utili — Dopo avere effettuato il primo "shake-down" a Jerez de la Frontera con esiti positivi, i collaudatori Franco Battaini e Vittoriano Guareschi, infatti, lasceranno venerdì la Ducati Desmosedici GP12 al pesarese. In questo modo Rossi potrà subito dare delle preziose indicazioni al reparto tecnico, per proseguire e impostare al meglio lo sviluppo della moto per la prossima stagione, che ha - come da rinnovato regolemento - il nuovo motore da 1000 cmc. Sabato, invece, sarà la volta del compagno di squadra, Nicky Hayden, in arrivo dalla Germania dove era impegnato in attività promozionali. Una struttura apposita di ingegneri e meccanici del team ufficiale si occuperà di seguire i due piloti, con il direttore tecnico Filippo Preziosi a dirigere come sempre le operazioni. In parallelo, procederà a pieno ritmo lo sviluppo della GP11, la moto di questa stagione, come da programma, con il test team e Battaini.
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA

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