domenica 22 gennaio 2012

già....

Twitter fa concorrenza
anche ai giornali

Il social network di microblogging acquisisce Summify, servizio che riassume, selezionandole,  le notizie più interessanti circolate sulla Rete di LORENZA CASTAGNERI

TWITTER, il social network specializzato in microblogging ha acquisito Summify 1, servizio che ogni giorno riassume le notizie più interessanti circolate attraverso i social network. Una soluzione che permette di tenere sotto controllo il cosiddetto information overload, il sovraccarico di informazioni, selezionanado i temi più rilevanti e discussi affinché questi non vadano persi nei meandri della rete. L'operazione è stata messa a punto qualche giorno fa e Summify ha sospeso temporaneamente la sua attività, in attesa di capire come il servizio potrà essere implementato con quello offerto da Twitter.

I fondatori di Summify sono Mircea Pasoi e Cristian Strat, due appassionati di tecnologia romeni che si sono convertiti in imprenditori. Rifiutate offerte di lavoro di Google e Facebook, i due si sono trasferiti in Canada. A Vancouver, nell'incubatore di idee Bootup Labs, hanno sviluppato la loro start-up. Obiettivo: realizzare quello che hanno definito "un tassello fondamentale per il mondo di Internet", il filtro di rilevanza.

Funziona, o meglio, funzionava così: gli utenti si registrano come nel più classico dei social network. Con un algoritmo, Summify è in grado di selezionare le storie più interessanti circolate attraverso il proprio account Facebook o Twitter o via feed RSS riassumendole in una mail o sull'applicazione per iPhone collegata.

L'acquisto di Summify da parte di Twitter è stato perfezionato giovedì. Quanto sia costata l'operazione non è dato a sapersi ma questo ha determinato la sospensione immediata del servizio: Summify non accetta più la registrazione di nuovi users, i profili e le pagine sono progressivamente rimossi e nel giro di qualche settimana verrà sospeso l'invio delle sintesi via mail. L'applicazione è sparita anche dall'App store.

Per usarla, chi non la conosceva, dovrà aspettare per un po'. Non dovrebbe comunque passare molto tempo: il team di Summify  -  composto da Mark Chua, Nimalan Mehenderan, Robin Campbell e Stefan Filip, oltre che da Strat e Pasoi  -  ha già lasciato gli uffici di Vancouver per trasferisi nel quartier generale di Twitter a San Francisco dove si cercherà una soluzione per unire il servizio di microblogging con quello di news aggregator.

Un'altra novità, dunque, per Twitter dopo il restyling grafico delle ultime settimane. Il social network, potrebbe raggiungere presto il traguardo di 500 milioni di utenti e vuole la ricerca di news e video sempre più intelligente. (22 gennaio 2012)
 
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Lega, a Milano Bossi fischiato dai militanti
Che invocano Roberto Maroni 

Nonostante l'insistenza della base il Senatùr ha vietato all'ex ministro dell'Interno di parlare dal palco in piazza del Duomo. Forti contestazioni. Tra le bandiere della Tanzania e striscioni a favore del "barbaro sognante", insulti a Reguzzoni e Rosi Mauro: i "gerarchi" del Cerchio Magico. E sul suo profilo facebook Bobo scrive: "Mi è dispiaciuto non poter parlare"
“La pace di Milano”, come la chiama lui, non esiste. Non esiste per la base. Non esiste per Roberto Maroni e Marco Reguzzoni. Non esiste per nessun esponente dei vertici del Carroccio. Che siano sindaci (come Flavio Tosi e Attilio Fontana) o presidenti di Regione (a partire da Roberto Cota e Luca Zaia), nessuno va dietro all’auspicio espresso da Umberto Bossi. La pace non solo non esiste, dunque, ma non va assolutamente trovata: i militanti vogliono che lo scontro tra maroniani e cerchisti si concluda sul campo e con un solo vincitore. Così molti, lasciando la manifestazione milanese, si dicono delusi e annunciano la volontà di lasciare il partito. Perché all’ombra della Madonnina i più erano arrivati per assistere all’incoronazione definitiva del “barbaro sognante” Bobo. E invece.

Invece, nonostante la piazza abbia invocato con forza e ripetutamente “un saluto da Maroni”, Bossi ha deciso di non farlo parlare. Invece di sentirsi dire che il tesoriere Francesco Belsito, il responsabile dei fondi investiti in Tanzania, e “la terrona” Rosi Mauro, dovranno trovarsi un impiego, il Capo ha insistito nel tentare (inutilmente) di convincere Maroni a stringere la mano ai cerchisti. Generando un siparietto molto imbarazzante. Per lui e per Marco Reguzzoni e Mauro. Quando Bossi si augura che “scenderemo dal palco tutti insieme stringendoci la mano”, la piazza reagisce invitando l’ex capogruppo ad andare “fuori dai coglioni”. E a Rosi Mauro rivolge l’invito generalizzando: “I teroni fuori dai Maroni”. Il clima è questo. E per la prima volta  durante un comizio Bossi è interrotto da cori, grida, slogan. Lui alza la voce, sposta l’attenzione sul governo Monti e su Roberto Formigoni. Che minaccia: “Li stanno arrestando ogni giorno, se continua così andiamo a elezioni e corriamo da soli; Formigoni ricordati che i soldi sono i nostri”, grida. Ma agli oltre ventimila riuniti in piazza del Duomo (la guerra dei numeri è ancora aperta, il dato oscilla tra i 20mila e i 50mila presenti) interessa di più sentire Maroni, assistere al passaggio di consegne. Invocano i congressi, gridano a gran voce Bobo, instancabili mostrano manifesti contro il cerchio magico (“ormai è stato inquadrato, basta giochi”) e i suoi componenti (“Bossi e Maroni in Padania gli altri 4 coglioni in Tanzania”), se la prendono con la consigliera regionale Monica Rizzi, cerchista e tutrice del trota Renzo (“Sei falsa come la tua laurea”). Insomma sono arrivati fin qui nella speranza di assistere al passaggio di consegne.

Maroni è visibilmente soddisfatto. Sul palco un passo davanti a tutti gli altri raccolti intorno a Bossi, saluta e applaude quando lo invocano, per poi suggerire con il labbiale di scandire il nome “Bossi, Bossi”. E quando Matteo Salvini e altri sventolano dal palco la sciarpa “Barbari sognanti” finge di non vedere, ma il sorriso è soddisfatto, il momento è arrivato. E la differenza con Pontida e Venezia, dove per la prima volta era stato acclamato come “premier” e “successore di Bossi”, è che l’ex titolare del Viminale ci crede. Ha capito di avere la forza politica e la spinta per lo scontro.

Scendere dal palco senza parlare brucia un po’. Ma le rimostranze sono state presentate al Capo in via Bellerio. E così al termine della segreteria federale, è lui che comunica le scelte adottate nel fortino leghiste. Come già annunciato: “I congressi provinciali si svolgeranno entro tre mesi ed entro giugno ci saranno i nazionali”, comunica.  E sulla manifestazione, Bobo punzecchia: ”Fischi? Io ho sentito applausi e incitamenti per Bossi e per la Lega. E qualcuno anche per me e questo mi fa piacere”, sottolinea. Ma dal suo profilo facebook, poco dopo scrive: “Una folla immensa ha invaso la nostra Milano! Un popolo di barbari sognatori ! Vorrei ringraziarvi uno per uno : tutti ! Ognuno di voi ! Il mio pensiero va alle/ai militanti che si sono alzati a notte fonda per essere in piazza uniti più che mai ! GRAZIE, GRAZIE !!! Mi è dispiaciuto molto non poter parlare per salutarvi e condividere con voi queste sensazioni ! Sono molto felice di comunicarvi che poco fa si è concluso il “Federale” che ha deliberato la convocazione dei congressi provinciali e nazionali così come richiesto dai nostri militanti ! Il VOSTRO Barbaro Sognante!”.
 
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Il francese della Citroen, otto volte iridato, si aggiudica laprima prova della stagione davanti alla Mini dello spagnolo Sordo e alla Fiesta del norvegese Solberg


Sesto centro per Loeb a Montecarlo. Afp
Sesto centro per Loeb a Montecarlo. Afp
Trionfo per Sebastien Loeb al Rally di Montecarlo. Il pilota francese (su Citroen DS3), otto volte campione del mondo, si è aggiudicato per la sesta volta la competizione nel Principato, arrivata all'80ª edizione, chiudendo davanti allo spagnolo Dani Sordo (Mini) e al norvegese Petter Solberg (Ford Fiesta RS). Grazie al successo a Montecarlo, prima prova del campionato del mondo 2012, Loeb è in testa alla classifica piloti con 28 punti.
onore — Naturalmente felicissimo il vincitore, vero cannibale della strada: "È bellissimo vincere qui, il luogo più mitico del campionato. È anche la gara di casa del mio copilota (Elena; n.d.r.). Come inizio non poteva andare meglio, sono in testa alla classifica, ho guidato senza errori. Il modo ideale di cominciare una stagione".
 

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