martedì 17 gennaio 2012

sunpower

ENERGIE RINNOVABILI

Fotovoltaico: per gli italiani è l’energia del futuro. E con il 2012 in arrivo nuovi incentivi

Sempre più famiglie decidono di passare al solare per risparmiare sulla bolletta di luce e gas. A convincere i più reticenti ci pensano gli ecobonus statali destinati a chi investe nelle rinnovabili: i dettagli del nuovo Conto Energia
Per la maggior parte degli italiani il solare è l’energia del futuro. A rivelarlo è il rapporto “Gli italiani e il solare”, realizzato da Ipr marketing e Fondazione Univerde (guidata dall’ex Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio), secondo cui dal 2009 è aumentato il numero delle famiglie che decidono di scommettere sul fotovoltaico. Tra i principali motivi alla base di questa maggiore propensione nei confronti dell’energia solare e, in generale, delle fonti rinnovabili c’è la volontà di risparmiare sui costi energia elettrica e gas, soprattutto in previsione dell’ennesimo rialzo annunciato dall’Aeeg. Inoltre, il Governo mette a disposizione degli incentivi specifici per chi investe nel fotovoltaico.
Secondo quanto affermato nel rapporto di Ipr marketing e Fondazione Univerde, da settembre 2009 è aumentata la quota di italiani che investe nel solare: il numero di persone che hanno dichiarato di aver preso in considerazione l’idea di sfruttare il solare è passato dal 54% all’80%.In crescita anche le percentuali di consumatori a favore di eolico, idroelettrico, geotermico e biomasse a conferma di un rinnovato interesse nei confronti delle fonti di energia rinnovabili, che sono state largamente giudicate sicure ed eco-compatibili.
A influire su questi dati sono i continui aumenti che si sono abbattuti sui costi dell’energia. Anche se continua a persistere un 35% che considera il solare più costoso rispetto alle fonti energetiche tradizionali, il principale motivo alla base di questo trend è, infatti, la volontà di risparmiare sulla bolletta dell’energia (45%). Altre motivazioni sono il rispetto per l’ambiente (31%) e la convinzione di aver fatto una scelta giusta per il futuro (17%).
I più informati sull’energia fotovoltaica sono i giovani del nord Italia (54%) e gli over 54 (49%), anche se la paura di essere truffati dopo aver sostenuto l’investimento interessa proprio il 71% dei giovani e il 55% dei meridionali. Nella scelta degli impianti solari la certificazione di qualità è un elemento fondamentale (69%), mentre il prezzo appare in secondo piano (19%), soprattutto per gli over 54 (89%). Discorso completamente diverso per i giovani e gli adulti fino ai 54 anni d’età, che, invece, considerano più importante il costo degli impianti (27%). Come, poi, osserva il rapporto, la fine degli incentivi rappresenta un motivo di scoraggiamento soprattutto per gli adulti e i residenti al sud.
Le agevolazioni. Tutti coloro che sceglieranno d’installare impianti fotovoltaici nel corso del 2012 potranno beneficiare degli incentivi statali di durata ventennale messi a disposizione dal Governo. Il decreto interministeriale del 5 maggio 2011 ha, infatti, introdotto il Quarto Conto Energia, precisando che le tariffe avranno un andamento “a scalare” per tutti gli impianti che entrano in funzione tra il 31 maggio 2011 e il 31 dicembre 2016. Lo stesso decreto fissa ai 23 mila Mwp la soglia massima per ottenere un incentivo. L'importo dei finanziamenti statili per il 2012 varia da 0,133 euro / kWh a 0,274 euro / kWh, a seconda del momento di entrata in esercizio dell’impianto e della sua potenza unitaria.
Per chi volesse risparmiare sulla bolletta di luce e gas ed essere informato sulle potenzialità offerte dalle fonti di energia rinnovabile, il consiglio è di consultare il sito di SuperMoney. In pochi minuti, grazie al suo servizio di comparazione, sarà possibile confrontare le tariffe delle principali compagnie che operano nel settore dell’energia tradizionale e che sfruttano le fonti di energia rinnovabile: è questo il caso di Sorgenia, che promuove il progetto “Sole Mio” per l’installazione gratuita di pannelli solari ai propri clienti. 
 
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L'EVENTO

Condannati ad essere connessi
il Ces di Las Vegas dalla A alla Z

Si chiude il Consumer electronic show di Las Vegas, la più grande fiera mondiale dell'elettronica di consumo. Tra tante novità, ripercorriamo le cose più interessanti e i trend che si sono visti in questi giorni dal nostro inviato ALESSIO SGHERZA

LAS VEGAS - Lo spettacolo è finito: si chiude oggi l’edizione 2012 del Consumer electronic show di Las Vegas. Un’edizione da record, secondo gli organizzatori: oltre tremila espositori da tutto il mondo, quasi 150mila metri quadrati di stand e 20.000 nuovi prodotti lanciati. Ma è stata anche un’edizione di passaggio, in un momento di crisi economica che frena i mercati (quello televisivo su tutti) e che ha visto l’ultimo keynote di Microsoft qui, nel deserto del Nevada.

Così, mentre tra gli stand si continuano a stringere mani e a preparare accordi, è il momento di tirare le somme di quello che ha significato questo Ces per il grande pubblico. In ordine alfabetico.

A come Auto intelligenti. E’ una delle grandi scommesse del mercato dell’elettronica di consumo: dotare le auto di sistemi di connettività e di elaborazione sempre più potenti, guidati dalla voce, che sostituiscano i navigatori e svolgano anche funzioni di sicurezza per la guida. Oltre alla possibilità, solo per chi non è al volante ovviamente, di guardare un film in streaming o connettersi al web.

B come Ballmer. Steve Ballmer, amministrato delegato di Microsoft, è stato uno dei protagonisti del Ces 2012. Il suo è stato il keynote di apertura, ma è anche l’ultima volta dopo 15 anni che l’azienda di Redmond assumerà questo ruolo. Il che da molti è stato visto come un segno del possibile declino della kermesse. Leggi anche M come Microsoft.

C come Connessi. Per fortuna ci siamo sbarazzati dei cavi, altrimenti vivere sarebbe stato complicatissimo. Tutti gli apparecchi di casa, dal computer fisso al telefonino, al tablet, alla tv, fino all’auto formeranno una sola grande ragnatela. Saranno accessibili ed attivabili dagli altri, sfruttando a pieno la potenza di ognuno di essi. Ad esempio: il tablet (più maneggevole) si connetterà al pc fisso (più potente) e entrambi utilizzeranno la tv (più piacevole) come schermo. Il tutto senza perdita di qualità o rallentamenti.

D come Domotica. La C di casa era già occupata, ma il concetto rimane lo stesso. La tecnologia per rendere le abitazioni sempre più intelligenti e a risparmio energetico stanno prendendo piede. Al Ces si sono visti termostati intelligenti, comandi remoti attraverso lo smartphone ma anche sistemi di ottimizzazione del consumo dell’energia elettrica. Il tutto con prezzi non eccessivi, ma sempre nell’ordine del migliaio di euro per trasformare un'appartamento in una smart home.

E come Ecosostenibilità. Case sempre più ecologiche sono il sogno dei consumatori responsabili ma anche delle aziende, che vedono nella rivoluzione ecosostenibile un mercato dove investire con importanti ritorni economici. Molti progetti rimangono ancora di difficile applicazione, ma la direzione è chiara e - per fortuna del pianeta - inevitabile.

F come Futuro. Vedi alla voce R come rivoluzioni.

G come Gestualità. La possilità di controllare con i gesti la televisione, il portatile o la console dei giochi diventerà sempre più comune. Il Kinect della Xbox è stato il precursore, ma molti prototipi anche a basso costo si stanno per affacciare sul mercato.

H come HD. L’alta definizione è il passato: il formato full HD (ovvero 1080p) è ormai superato e sono stati mostrati al Ces televisori con qualità quattro volte maggiori (4K) e ci sono prototipi fino a 8K. Ovviamente, sono stati presentati anche lettori dvd e registratori hdd che supportano questo formato. Ma venderanno? (vedi anche P come Più)

I come Ibridi. Si aprono continuamente nuovi settori di mercato, con prodotti in grado si soddisfare più necessità allo stesso tempo. Come i phablet, ovvero a metà tra telefonino (phone) e tablet. Una tendenza che può generare un po’ di confusione nell’utente medio ma che difficilmente nei prossimi anni cambierà. Per saperne di più, leggi La sfida degli ibridi 1

L come Linea. Nel senso di forma, di struttura e di conseguenza eleganza, stile e attenzione ai particolari. Anche se la Apple non è presente al Ces, è stata lei a dettare il passo agli altri produttori che sono costretti alla ricerca di un prodotto anche bello. Gli ultrabook ne sono un esempio, ma la cura dell'aspetto dei prodotti e dei marchi è diventato un dogma per tutta l'industria dell'elettronica di consumo.

M come Microsoft. L’azienda di Redmond è stata grande protagonista sia per il suo addio al Ces (dal prossimo anno non terrà il keynote d’apertura dell’evento) sia per le novità presentate. Sorvolando su Xbox e Windows Phone, il ceo Steve Ballmer ha per la prima volta mostrato le funzionalità di Windows 8, sistema operativo per i tablet e i portatili pensato anche per un’utenza professionale. Qualcuno paragona l’importanza di W8 alla rivoluzione che ebbe Windows 95. Per saperne di più, leggi L’ultima volta di Microsoft a Las Vegas 2

N come Nuvola. E’ un mondo molto frammentato, quello del cloud. Ogni grande azienda cerca di imporre il proprio modello per la conservazione dei dati in remoto e non sui singoli pc degli utenti, la condivisione dei documenti tra apparecchi diversi e lo streaming audio/video. E così l’utente si trova ad affrontare un mercato in cui difficilmente riuscirà con un solo servizio a soddisfare tutte le proprie necessità.

O come Oled. Sigla che sta per 'diodo organico ad emissione di luce' ed è una delle tecnologie all’avanguardia nella produzione di televisori di alta fascia. Producendo luce propria, non hanno bisogno di un elemento esterno di illuminazione e questo permette di produrre televisioni sempre più sottili e leggeri. Ma i costi sono ancora proibitivi per apparecchi di grandi dimensioni, mentre su dispositivi più piccoli sono già utilizzati e diffusi.

P come Più. Ne abbiamo già parlato 3, ma le attese sono state confermate in pieno. Portatili sempre più sottili (vedi la voce ultrabook), tablet più potenti, televisori più grandi e di qualità sempre maggiore. Il problema è che a volte la tecnologia corre più di quanto siano in grado di assorbire i mercati. Ad esempio, il 2011 per i produttori di tv è stato un anno nero. E la mancanza di un prodotto completamente nuovo potrebbe far sì che i consumatori non siano così invogliati a cambiare.

Q come 4.0. Ovvero l’ultima versione di Android (Ice cream sandwich), la nuova versione del sistema operativo di Google funzionante sia sugli smarphone che sui tablet. Sono in arrivo sul mercato i primi prodotti che ne sono provvisti e potrebbe essere il lancio definitivo per la piattaforma di Mountain View. I programmatori infatti non dovranno fare più due versioni diverse delle app ma potranno contare su un unico ecosistema. Sfidando sempre di più il dominio di Apple.

R come Rivoluzioni. Al plurale, perché al Consumer electronic show non sono stati presentati prodotti di svolta, novità inaspettate che cambieranno in maniera sensibile il mercato dell’elettronica di consumo. Ma si sono visti prototipi interessanti, che un po’ per volta potrebbero cambiare la vita di tutti i giorni. Per saperne di più, leggi Piccole rivoluzioni per tutti 4

S come Smart tv. Continueremo a chiamarli televisori, ma ormai sono molto di più: le smart tv sono dei computer a tutti gli effetti, in grado di connettersi a internet, fare streaming, navigare, dialogare alla pari con smartphone, tablet e pc desktop. Manca però uno standard, le applicazioni sono poche e i costi alti. Inoltre in Italia mancherebbero gli accordi per la trasmissione dei prodotti. Insomma, ci vorrà ancora qualche anno perché diventino comuni.
(o come Smartphone: alcuni cellulari di nuova generazione sono stati presentati qui a Las Vegas - come il Lumia 5 targato Nokia/Microsoft - ma per stessa ammissione dei produttori le migliori cartucce su questo fronte le vedremo a fine febbraio al Mobile world congress di Barcellona)

T come Tridimensionalità. L’altro grande trend nel mondo della televisione, che quest’anno ha raggiunto impressionanti vette di qualità, è quello del 3D, con o senza occhiali. Tutti i grandi hanno presentato modelli di enormi dimensioni, fino a 80 pollici, con effetto mozzafiato. La tecnologia senza occhiali sta migliorando tanto da diventare competitiva, mentre i prezzi sono ancora proibitivi.
(o come Tablet, ma nel mondo delle tavolette non si sono viste grosse novità, se non quelle di cui parliamo alla lettera I di Ibridi).

U come Ultrabook. Gli ultrabook sono dei portatili sempre più sottili e sempre più leggeri, ma con l'obiettivo di comprometterne le performance. E’ un marchio registrato da Intel. Anche altre case produttrici hanno messo in campo dispositivi che di fatto sono ultrabook, ma non possono essere chiamati così. Ne stanno arrivando nei negozi molti, tutti con una fascia di prezzo medio-alta. Ma la qualità è ottima. Per saperne di più, leggi La sfida degli ibridi 6

V come Voce. In parallelo allo sviluppo dei controlli gestuali (vedi alla G), sempre più fiducia è riposta nei comandi vocali. Anche qui Microsoft con Xbox 7 ha fatto vedere cose interessanti, ma anche Intel ha mostrato dei prototipi in questo senso e il mondo dell’automobile, proprio per la necessità di lasciare libere le mani, spinge in questo senso. E’ solo questione di tempo perché diventino uno standard.

Z come Zaini. Ma anche borse, tracolle, custodie per tablet, smartphone o portatili: i produttori di tutto il mondo si sono dati appuntamento qui a Las Vegas dando sfogo all'inventiva in termini di fantasie e colori. Perché va bene la tecnologia, ma anche la moda e l'occhio vogliono la loro parte.

(13 gennaio 2012)

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