sabato 4 febbraio 2012

ahaahhaha

La guerra delle biomasse
"Ecomostro minaccia l'Oasi"

Colpo di mano del Commissario decaduto che dà il via ai lavori, il Comune fa ricorso per bloccare l'impianto. Il timore degli ambientalisti: potrebbe trasformarsi in un gigantesco inceneritore con gravi danni alla Laguna di GIOVANNI VALENTINI


ORBETELLO - A osservarla dal bosco dell'Oasi di Patanella, affidata al Wwf, la laguna di Orbetello sembra un pezzo di paradiso, incontaminato e pacifico. Eppure, la sua quiete primordiale è minacciata oggi da un'imprevedibile "guerra delle alghe" che rischia di ripercuotersi sulla tranquillità dei residenti, ma anche dei turisti e dei villeggianti estivi che compongono la comunità dell'Argentario. Le alghe sono quelle che vegetano nell'acqua salmastra della laguna, al di là del loro ciclo fisiologico, per effetto di una proliferazione abnorme alimentata dalle sostanze nutritive che si depositano sul fondo. Il fenomeno dura ormai da molto tempo, con un impatto ambientale di ordine estetico e soprattutto biologico: le altre piante vengono soffocate, i pesci non sopravvivono, il paesaggio ne risulta alterato. E neppure il Commissario delegato al risanamento della Laguna di Orbetello, carica istituita ormai da quasi vent'anni, è riuscito mai a risolverlo.

Poi, improvvisamente, alla fine del 2011 arriva il colpo di scena: o forse bisognerebbe dire meglio, il colpo di mano. Pochi giorni prima della scadenza del suo mandato, fissata al 31 dicembre, il Commissario Rolando Di Vincenzo, già due volte sindaco di Orbetello e notoriamente vicino all'ex ministro Altero Matteoli, annuncia alla stampa l'avvio dei lavori per "gli interventi di adeguamento ambientale dell'impianto provvisorio di trattamento delle biomasse algali in località Patanella". In realtà, a novembre il progetto
era stato sottoposto all'esame del Comune di Orbetello. Ma la giunta guidata dal sindaco Monica Paffetti (Pd) aveva ritenuto che - nonostante la dichiarata "provvisorietà" - fosse necessario sottoporlo alla procedura di VIA (valutazione di impatto ambientale), in quanto "parte tecnicamente essenziale di quello definitivo". Fatto sta che ora, di fronte all'improvvisa forzatura del Commissario decaduto, l'amministrazione comunale ha deciso di presentare un esposto al Ministero dell'Ambiente e alla Presidenza del Consiglio dei ministri, da cui dipende la nomina del successore di Di Vincenzo, per bloccare i lavori.

A parte le rivalità e le beghe politiche locali, c'è il sospetto che dietro l'impianto per la lavorazione delle alghe e la produzione di biogas si nasconda un'operazione di portata più ampia e soprattutto pericolosa per l'ambiente: quella di un gigantesco bruciatore, inceneritore o termo-valorizzatore, insomma un ecomostro, per smaltire anche materiale d'altro genere. E cioè fanghi, rifiuti umidi, "terre di roccia" e di scavo, come si legge testualmente in uno schema allegato alla parte finale dello stesso progetto. Per di più si calcola che, per trasportare tutto ciò fino all'impianto vicino alla laguna, sulla stradina sterrata che costeggia l'Oasi dovrebbero transitare almeno 1.500-2.000 camion all'anno. Un'invasione motorizzata, insomma, che trasformerebbe quel paradiso in un inferno.

Nell'esposto preparato dall'avvocato Lorenzo Pallesi, si sottolinea il fatto che il Commissario conosceva il parere negativo del Comune fin dal novembre 2010. E lo stesso legale definisce "insussistenti" entrambe le ragioni - di urgenza e per il carattere straordinario dei suoi poteri - addotte da Di Lorenzo per avviare in tutta fretta, proprio alla fine del mandato, i lavori per la realizzazione dell'impianto a biomasse. La tesi di Pallesi, fatta propria dal Comune di Orbetello, è che in realtà l'intento del Commissario è quello di "rendere obbligata la realizzazione del progetto definitivo nel sito e con le modalità da lui prescelte", con il pretesto di evitare uno spreco di denaro pubblico (da una base di 1,1 milioni di euro fino addirittura a 17): insomma, la vecchia logica del fatto compiuto troppo spesso praticata dai nemici dell'ambiente.

Ma quali sono le alternative concrete? Come si può risolvere altrimenti il problema della proliferazione delle alghe nella più grande laguna del Tirreno? "Non raccoglierle e agire invece sulla loro crescita", risponde subito Angelo Properzi, presidente del Wwf per la Provincia di Grosseto: a suo parere, basterebbe aprire qualche canale per movimentare e ossigenare l'acqua, rimuovendo in superficie la componente nutritiva dei fanghi. Il biologo Mario Lenzi conferma: "Bisogna impedire lo sviluppo abnorme delle alghe, per ridurre così lo stress ambientale e favorire la crescita del pesce. Questo circolo virtuoso gioverebbe all'habitat naturale".

Ora l'appuntamento è fissato per il 4 febbraio, giorno in cui la combattiva associazione locale "Colli e laguna", guidata dalla presidente Patrizia Petrillo, 600 iscritti e oltre 6mila contatti su Facebook, ha convocato un'assemblea cittadina. Il timore diffuso è che l'impianto di Patanella possa rivelarsi un "pozzo avvelenato", per realizzare un progetto affaristico che riguarderebbe anche la fantomatica autostrada tirrenica e magari la ristrutturazione dell'ex stabilimento Sitoco (concimi chimici) sull'Aurelia. Tutto lascia prevedere, quindi, che la "guerra delle alghe" sia destinata ad allargarsi. (02 febbraio 2012)
 
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Bossi esulta: “B. si ritira? Problema risolto”
E sulla Lega garantisce: “Nessuna rottura”
Umberto Bossi e Roberto Maroni
“Se Berlusconi si ritira è risolto il problema”. Riapre i battenti il Parlamento Padano e alla seconda seduta si ritrova un regalo dell’ex alleato diventato più che mai scomodo. Così Umberto Bossi può annunciare, soddisfatto, che non serve scaricare Berlusconi perché si è scaricato da solo. “Meglio, cosi diventeremo il partito di maggioranza assoluta del Nord”, dice. Ma rimangono aperti i problemi interni alla Lega. Non solo Roberto Maroni, che sta girando il Nord Italia a colpi di due o tre incontri pubblici, con un’agenda da rock star; ma anche gli aspiranti secessionisti dal partito. Come Flavio Tosi. Che vuole presentarsi alle prossime amministrative con una propria lista. Ieri il fortino di Via Bellerio ha deciso che le liste civiche possono essere presentate liberamente nei comuni con meno di 15mila abitanti, per quelli a maggiore densità, invece, deve decidere volta per volta la segreteria federale. Quindi lui, Bossi. E così il Senatùr blocca le speranze del sindaco di Verona: “Non mi pare che Tosi possa presentare una lista civica con il suo nome. Sarebbe danneggiare la Lega. Da Miglio in poi – ha aggiunto – abbiamo sempre evitato le correnti perché ci farebbero diventare un partito come gli altri”. Che non si tratta di correnti ma di vere e proprio lotte intestine è difficile da far notare al Capo che sta seguendo con apprensione quanto accade. Ma tende a sminuire. “Le tensioni ci sono sempre in un partito politico”, dice. “Ma questo non significa che si arriverà ad una rottura”.

Poco dopo, Tosi ha garantito che sarà trovato un accordo. Con un commento lapidario il sindaco di Verona ha risposto a Bossi uscendo dalla riunione del Parlamento Padano. Tosi si è detto fiducioso della riunione del Consiglio Nazionale della Liga Veneta prevista per oggi. L’incontro, che dovrebbe essere dedicato a decidere le date dei congressi, potrebbe rappresentare una prima occasione per cercare un compromesso sulle formazioni da presentare per le comunali della città veneta. Ma il Senatùr detta la linea e torna duramente sull’argomento: “A Verona ci sarà solo la lista della Lega Nord“, dice. “Oggi c’è il Consiglio nazionale Veneto e penso dirà che non può presentarla”.
 
 
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Ma la F2012 è brutta?
"Basta che sia veloce"

MARANELLO (Modena), 3 febbraio 2012

Il presidente Montezemolo: "È molto brutta. ma innovativa. La bocca mi ha fatto pensare a una grande balena. I piloti però non se ne curino". Il progettista Tombazis: "Poco gradevole, ma molto efficiente"

Quel muso un po' così, a scalino e la squadratura sul davanti, a prima vista hanno fatto storcere il naso a tanti appassionati. La nuova Ferrari F2012 è brutta? Un po' difficile accostare un aggettivo simile a una monoposto di Maranello. Ma a levare tutti dall'imbarazzo su quella linea, mettiamola così, un po' antiestetica, ci ha pensato direttamente il presidente Luca Montezemolo ai microfoni di Sky Sport 24. "È molto brutta ma molto innovativa. Spero soprattutto sia vincente. Ai piloti dico di andare forte, senza pensare se la monoposto sia bella o brutta".
responsabilità — L'importante, insomma, è che sia veloce in pista. "Questa bocca mi ha fatto pensare ad una grande balena. Dietro c'è ricerca e innovazione, con la voglia di fare qualcosa di rischioso - ha proseguito Montezemolo - sento la responsabilità di vincere e la devono sentire i miei uomini. Abbiamo vinto moltissimo, spesso quando abbiamo perso lo abbiamo fatto all'ultima gara. Dal 1997 a oggi, ad eccezione di 2 stagioni abbiamo vinto il Mondiale o lo abbiamo perso all'ultima gara. Non dico che vorrei vincere con grande anticipo come è successo nel 2004, ma almeno con 2-3 gare di margine. Ogni presentazione è un'emozione diversa, è normale che ci sia ansia. Bisogna aspettare la prima gara, non voglio nemmeno pensare all'idea di inseguire. Ho chiesto alla squadra di pensare anche ai dettagli della preparazione: spero che questo grande lavoro possa essere premiato".
effetti aerodinamici — Sul muso può dire bene la sua opinione anche Nikolas Tombazis, capo progettista di questa F2012: "Il muso? Poco gradevole, ma molto efficiente - ha detto - l'ala anteriore deriva dall'ala che abbiamo introdotto nella fase finale della scorsa stagione. Abbiamo preparato uno sviluppo importante, che potremmo mostrare nel terzo test pre-stagionale. Il muso magari non è gradevole dal punto di vista estetico, ma ci ha consentito di alzare il più possibile la parte inferiore del telaio. La sospensione anteriore rappresenta una delle novità, abbiamo fatto un lavoro intenso per ottenere effetti aerodinamici senza perdere nulla a livello meccanico. Anche le fiancate rispecchiano l'approccio aggressivo. "Abbiamo modificato gli scarichi in base al nuovo regolamento. Ci sarà da lavorare ancora un bel po' prima della configurazione finale. L'ala posteriore è simile come concetto a quella dello scorso anno. Ma abbiamo lavorato sui dettagli, riteniamo sia più raffinata e performante".

La nuova F2012 nella neve di Fiorano. Colombo
La nuova F2012 nella neve di Fiorano. Colombo
all'estremo — Anche il team principal Stefano Domenicali entra nel dibattito: "Ho visto una macchina spinta all'estremo su tutti i fronti, meccanico, tecnico e spero anche aerodinamica. La prestazione ci dirà se il progetto, discontinuo rispetto al passato, sarà premiato. Non c'è nemmeno bisogno di dire quale sarà l'obiettivo del 2012. Se avremo una monoposto competitiva dall'inizio, potremo lottare fino in fondo: non aggiungo altro".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA

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