domenica 8 maggio 2011

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Legambiente: "Grattacieli in riva al mare
e centri commerciali sulla spiaggia"

La preoccupazione dell'associazione ambientalista: "Le norme non distinguono ta edifici che hanno una concessione e quelli abusivi. Si potrà costruire su aree demaniali senza che il ministero dei Beni culturali possa mettere bocca"

ROMA - "Addio chioschetti e tradizionali stabilimenti. Al loro posto avremo centri commerciali, centri fitness e alberghi, negozi e appartamenti vista mare". A lanciare l'allarme è Sebastiano Venneri, vicepresidente nazionale di Legambiente di fronte alle norme contenute nel dl Sviluppo 1 relative al diritto di superficie, sul quale Bruxelles ha chiesto all'Italia chiarimenti 2. Il provvedimento, dice Venneri, "è una vergogna": "Per la prima volta si apre al condono degli edifici abusivi su terreni demaniali. E si potrà costruire sui trecento metri dal mare aggirando la Legge Galasso. Invitiamo i ministri Prestigiacomo e Galan a leggere attentamente il testo del decreto".

Secondo Venneri, i modelli sono la Versilia, in Toscana, e Ostia, la spiaggia di Roma. "A rischio - dice il vicepresidente di Legambiente - ci sono le spiagge di Friuli, Veneto, Emilia Romagna, Marche e Toscana". Per quanto riguarda le regioni più tradizionalmente marine "rischiano il cemento con la trasformazione delle cabine in bungalow e poi in piccoli villaggi vacanze". Le norme, spiega Venneri "non distinguono tra edifici che hanno una concessione e quelli abusivi, e si aprono così le porte al condono per centinaia di edifici e interi villaggi - come Triscina in Sicilia - costruiti in barba a qualsiasi legge".

E per il futuro, il dl Sviluppo apre le porte a una spaventosa devastazione del paesaggio costiero italiano 3". "E' incredibile - continua Venneri - che nel testo c'è scritto che nel demanio costiero 'sulle aree inedificate l' attività edilizia è consentita in regime di diritto di superficie e nel rispetto delle norme esistentì. Ma il Decreto, escludendo completamente il ministero dei Beni culturali dalla identificazione delle aree inedificabili e dalla concessione del diritto di superficie, di fatto apre le porte a nuovi edifici sulle spiagge".

Senza dimenticare che la norma relativa alla possibilità di costruire anche nella fascia dei trecento metri dalla battigia "trasformerà inevitabilmente il paesaggio costiero".
(07 maggio 2011)
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Laverty at the double after Biaggi is penalised

Sunday, 08 May 2011 15:20
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Eugene LavertyEugene Laverty (Yamaha World Superbike) won a last corner battle with his team-mate Marco Melandri (Yamaha World Superbike) in the second 18-lap race at Monza but the bigger drama was the award of a ride-through penalty for long-time race leader Max Biaggi (Aprilia Alitalia), for cutting a chicane in an incorrect fashion. He recovered to finish eighth.

Third was Michel Fabrizio (Suzuki Alstare) but only after a massive fight with Pata Aprilia rider Noriyuki Haga, who went fourth.

In the championship standings Carlos Checa (Althea Racing Ducati) has 145 points, Melandri 118 and Biaggi 117. Laverty is now fifth.
 
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SISTEMI OPERATIVI

Apple aggiorna iPhone e iPad
ora i dati sensibili sono criptati

L'ultima versione del software di base per iPhone risolve la questione relativa ai dati sugli spostamenti dell'utente, un fenomeno che ha interessato anche Android. E per la release 5, previsti update direttamente sul dispositivo senza passare da iTunes

ROMA - Con la nuova release di iOS, la 4.3.3, Apple pone rimedio alla polemica degli scorsi giorni, scoppiata in seguito alla "scoperta" che all'interno di iPhone veniva salvato un file nascosto, contenente tracce di tutti gli spostamenti dell'utente. Dati necessari a garantire il funzionamento delle capacità di geolocalizzazione del dispositivo, presenti anche sulle piattaforme Android e in definitiva nulla di pericoloso, ma che in mano a persone diverse dall'utente titolare, avrebbero potuto comprometterne pesantemente la privacy.

Più privacy. Così con iOS 4.3.3, cambiano un po' di cose. Anzitutto il file in questione, consolidated.db, sarà eliminato, e le informazioni necessarie al funzionamento dello smartphone memorizzati in forma criptata e ridotte nelle dimensioni. Inoltre Apple elimina il vulnus della questione, ovvero il backup di queste informazioni su iTunes, l'unico modo in cui questi dati uscivano effettivamente dall'iPhone esponendosi a potenziali furti. Lo storico della geolocalizzazione non sarà più copiato su computer esterni, eliminando così il pericolo di fuga dei dati. La versione 4.3.3 di iOS è già disponibile per il download, è sufficiente collegare l'iPhone l'iPod touch o l'iPad al computer ed effettuare l'aggiornamento.

Arriva iOS5. Secondo gli ultimi rumour, sono almeno due le novità importanti per la prossima "release maggiore" del sistema operativo mobile di Apple.
Ovvero, l'introduzione di un servizio di mappe, un servizio che le indiscrezioni dipingono molto più simile a Ovi Maps di Nokia rispetto a Google Maps, ormai uno standard per le applicazioni di geolocalizzazione, con una spruzzata di social networking alla Foursquare o Facebook Places. Qualcosa di simile a quanto avviene in iTunes con la funzione Ping, per condividere la propria posizione e informazioni o commenti relativi, con altri utenti Apple. Si parla poi molto dell'introduzione di una nuova modalità di aggiornamento dei dispositivi, che sembra non dovranno più essere collegati fisicamente al pc/mac per essere aggiornati, ma potranno scaricare le nuove versioni dei sistemi operativi direttamente dal web. Aggiornamenti più ravvicinati nel tempo insomma, e necessariamente più piccoli nella dimensione e più agili da scaricare. Un elemento che fa prendere per buone altre informazioni che vedono l'introduzione, dopo diversi indizi in questo senso, di nuove funzionalità legate al "cloud". Con buona probabilità, iOS 5 sarà presentato a Giugno al WWDC, la conferenza mondiale degli sviluppatori Apple. (t.t.)
 
(06 maggio 2011)
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Napoli, per l’emergenza monnezza interviene l’esercito. E il 13 arriva Berlusconi 

Arrivano i soldati e si scatena l’esercito di cameraman e tv. Napoli è salva dalla monnezza per volere di Silvio Berlusconi e grazie a Ignazio La Russa che, ancora una volta, manda i marines antimunnezza. E’ l’ennesimo bluff, il grande spot elettorale a spese del contribuente e dei soldati, di nuovo umiliati e ridotti dal governo e dal ministro della Difesa al rango di netturbini. 3800 tonnellate ancora in strada, le discariche esaurite, gli impianti di tritovagliatura e impacchettamento dei rifiuti bloccati. A Tufino (vedi le immagini) decine di autocompattatori bloccati, in fila da una ventina di ore, gli autisti esasperati, i rifiuti che fermentano e colano percolato. Eppure 8 mezzi dell’esercito, con sole 19 tonnellate di rifiuti a bordo, hanno la precedenza, sorpassano tutti e scaricano. Protestano i vertici dell’Asia (l’azienda municipale di raccolta dei rifiuti) e promettono azioni clamorose, fa sentire la sua voce l’assessore all’igiene Paolo Giacomelli, “Tutto questo non ha senso, non si accettano corsie preferenziali per i camion. Oltretutto il personale in attesa di sversare è tutto in servizio straordinario. Il prefetto intervenga”. Ma la logica della propaganda, utile solo a Silvio Berlusconi che il prossimo 13 maggio sarà a Napoli per dare un aiuto al suo debolissimo candidato Gianni Lettieri, e lo farà producendosi in un nuovo miracolo della monnezza. Come nel 2008, più del 2008.

Napoli è sommersa di rifiuti. Tonnellate di monnezza “democraticamente” sparse su tutto il territorio che attirano voraci gabbiani, fermentano al sole in compagnia di enormi “zoccole”, ammorbano l’aria, avvelenano la campagna elettorale e forniscono robusti argomenti a quel 40% di napoletani che proprio non ne vogliono sapere di andare a votare. Arrivano i militari. Ma non c’è un piano e Berlusconi non chiarisce alcuni punti. Il primo, ed è il cuore della perenne emergenza rifiuti a Napoli, dove finiranno le migliaia di tonnellate raccolte? In quale discarica, bruciati da quale inceneritore, “trattati” da quali impianti? Nessuno lo dice. Il sospetto è che il Cavaliere abbia già una idea in testa, o meglio, una discarica da utilizzare, una soluzione che in questi mesi di crisi nessuno ha proposto né alla sindaca Iervolino, né alla Regione e alla Provincia, in mano al centrodestra.

Ancora una volta si è lasciata marcire l’emergenza, la si è fatta arrivare al suo punto massimo esasperando i napoletani, per offrire materiale in abbondanza al nuovo miracolo di San Silvio alla vigilia delle elezioni. Perché è da marzo che il meccanismo del ciclo-rifiuti si inceppa. Si ferma la maxi-discarica di Chiaiano (oggi sequestrata in parte dalla procura antimafia), vengono sequestrate le discariche di Benevento e Avellino e la città di Napoli (3mila tonnellate di rifiuti al giorno, 2,2 chili per ogni napoletano, il doppio di quanto producono i cittadini europei) non sa dove scaricare. Ci sono gli Stir, gli impianti una volta destinati a produrre combustibile dai rifiuti, ma anche quelli vanno in tilt.

E ci sarebbe l’inceneritore di Acerra, quello dello scandalo e delle inchieste. “Il dono di Dio”, lo chiamò Berlusconi tre anni fa, quando, cappellino giallo in testa e un raggiante Bertolaso al fianco, schiacciò il bottone rosso dell’avvio. Va male, a rilento, funzionano due linee su tre e quando va tutto bene riesce a bruciare solo 1200 tonnellate di rifiuti al giorno. Lo Stir di Caivano, gestito dalla società “A2A”, il colosso lombardo dei rifiuti, con una potenzialità di trattamento di mille tonnellate al giorno, oggi ridotta a 300-350, ad aprile si è fermato del tutto. Il motivo? Apparentemente ridicolo se Napoli non ci avesse insegnato che dietro la tragedia della monnezza si muovono interessi, affari e politica: la Provincia, governata da Gigino Cesaro, uomo di Nicola Cosentino, e l’azienda lombarda litigarono ferocemente sul nome della ditta che doveva trasportare la frazione umida (i residui dei rifiuti lavorati) nella vicina Puglia.

Arrivano i soldati, ma i loro mezzi sono inadeguati e certamente meno adatti di quelli a disposizione della Asia, l’azienda comunale dei rifiuti. Un “bilico” a disposizione dei militari può trasportare 30 quintali, sono un decimo di quello che può ingurgitare un compattatore (12 tonnellate). I mezzi e gli uomini a Napoli ci sono. L’Asia ha 2331 dipendenti, più 400 delle società appaltatrici, 120 autocompattatori, più 45 delle ditte esterne. Il problema, quindi, sono gli impianti che non funzionano, la differenziata da operetta (ancora il 20%), l’inceneritore azzoppato, e la discarica cittadina, che la Provincia di centrodestra doveva trovare e che ancora non c’è. Insomma, tutti gli elementi del “miracolo” di tre anni fa. Sotto quale tappeto finiranno i rifiuti? Forse andranno negli impianti Stir? Ma qui ogni notte ci sono file chilometriche di autocompattatori in attesa di scaricare. Si lavora a rilento, tanto che si stanno formando nuovi cumuli di monnezza impacchettata, che già chiamano le “ecoballe del 2000”, mostri che si aggiungono ai 6 milioni di ecoballe “storiche” che nessuno sa come, quando e dove smaltire. Problemi e dubbi che né Berlusconi, né i suoi uomini in Campania chiariranno mai. Perché tutto è pronto per il più grande spot elettorale. Il formidabile spot della monnezza, quello che deve incoronare Gianni Lettieri nuovo viceré di Napoli.

di Enrico Fierro, video di Lorenzo Galeazzi

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Vettel è sempre più leader
"Grazie ai meccanici di Mark"

Il tedesco della Red Bull felice per la vittoria in Turchia ringrazia il team e gli uomini di Webber che hanno ricostruito la sua macchina dopo l'incidente di venerdì: "È stato lavoro in più per loro quindi era importante questo risultato". Webber: "Aiutato dalle gomme per passare Fernando"

Dominio Red Bull sul podio di Istanbul. Ap
Dominio Red Bull sul podio di Istanbul. Ap
ISTANBUL (Tur), 8 maggio 2011 - Prima doppietta dell’anno della Red Bull, ma sugli allori, ancora una volta, soprattutto il campione del mondo Sebastian Vettel, che ha preceduto il suo compagno di squadra Mark Webber. Quarta gara e terza vittoria. Una giornata praticamente perfetta. “Perfetta non è mai. Ma sono strafelice, perché tutto è andato bene dall’inizio alla fine. Non poteva andare meglio. È stata la risposta giusta al venerdì rovinato dal mio incidente nelle libere”. Nonostante quell’incidente, spettacolare e a detta dei tecnici con serie conseguenze meccaniche, la macchina è andata benissimo.
strada lunga — “Sì, ma per questo devo ringraziare ancora una volta i miei meccanici ed anche quelli del mio collega Mark. Hanno lavorato tutti insieme in modo fantastico, mi dispiace di aver provocato loro tanto lavoro”. Ha mai dubitato di poter vincere? “La partenza è stata decisiva e mi ha reso la vita più facile. Così abbiamo potuto osservare con tranquillità quale strategia adottavano gli altri e reagire in conseguenza”. I tanti cambi di gomma? “All’inizio non è stato facile capire come si sarebbero comportate le gomme. Ci sono voluti uo o due stint prima di capire come andavano. Dopo il terzo pit stop sono tornato in pista relativamente tranquillo perché non si poteva mai sapere cosa sarebbe potuto succedere fino alla fine. Sarebbe anche potuta entrare in pista la safety car, meglio non rischiare”. Adesso è difficile pensare che qualcuno possa fermarlo sulla strada verso il titolo mondiale. “La strada è ancora molto lunga. In una stagione possono succedere tante cose, l’abbiamo visto lo scorso anno. Dobbiamo prendere le cose passo dopo passo. Un inizio di stagione così buono certamente aiuta, ma dobbiamo restare tranquilli”.
Grande festa in casa Red Bull. Ap
Grande festa in casa Red Bull. Ap
webber contento — Soddisfatto anche l’australiano Mark Webber, che però non si aspettava di dover lottare a lungo con Alonso per mantenere la seconda posizione: “La battaglia con Fernando verso metà gara è arrivata inattesa, ma è stata bella. L’ala mobile mi ha certamente aiutato ad ottenere una posizione migliore, ma anche le gomme hanno avuto un ruolo non secondario. Alla fine le mie erano in migliori condizioni delle sue” Eppure la partenza non è stata felicissima. “Non è stata molto facile, ma me lo aspettavo, perché ero sul lato sporco. Ma non è stato un gran problema recuperare in fretta su Rosberg”. Rimonterà il suo svantaggio su Vettel? “Sebastian al momento va davvero molto forte. Aspettiamo e vediamo. Io continuerò a lottare come sempre per vincere”.
Marco Degl’Innocenti© RIPRODUZIONE RISERVATA

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