giovedì 26 maggio 2011

hahahhahhah

Monaco, bene la Ferrari
Alonso primo, poi Hamilton

Prima giornata di prove libere a Montecarlo: la rossa dello spagnolo ha il miglior tempo davanti alla McLaren e alla Mercedes di Rosberg. Poi Button e il leader iridato tedesco della Red Bull che precede Massa

MONTECARLO (Monaco), 26 maggio 2011 - Fernando Alonso accende il sogno dei tifosi ferraristi in vista delle qualifiche del Gran Premio di Monaco: dopo aver colto il secondo miglior tempo al mattino, lo spagnolo è stato il più rapido nel pomeriggio sia con le gomme di mescola morbida (1’16"408) sia con quelle di mescola super morbida (1’15"123).
protagonista — E dunque, dopo le vicende tormentate degli ultimi giorni, che hanno portato all’allontanamento dalla direzione tecnica di Aldo Costa, lo spagnolo si candida a essere tra i protagonisti della battaglia per la pole che un anno fa lo aveva visto invece forzato spettatore per il botto rimediato al sabato mattina. A far segnare il secondo miglior tempo Lewis Hamilton, che su questa pista si era imposto nel 2008: l’inglese, che ha fatto segnare il miglior tempo parziale nel primo settore, è staccato di soli 105 millesimi.
brilla nico — Da segnalare anche la brillante prestazione di Nico Rosberg (Mercedes) che ha accusato anche alcuni problemi al Kers ma ha chiuso con il terzo tempo a 0"198. Nella virtuale seconda fila anche Jenson Button. Mentre il capofila del campionato Sebastian Vettel ha chiuso quinto ma il tedesco è stato poi protagonista di un produttivo test con le super morbide di ben 20 giri.
massa rischia — Massa, che ha rischiato seriamente di danneggiare la propria monoposto sia in uscita alla chicane delle piscine sia all’uscita dalla Anthony Noghes, è sesto, davanti a Schumi (la sua macchina è stata riparata dopo il botto a Santa Devota del mattino) e Webber, che ovviamente nel pomeriggio ha cercato di recuperare terreno dopo l’inconveniente al cambio. Oltre ad aver ottenuto un eccellente tempo sul giro, Alonso, che qui indossa un casco color oro (sarà poi messo all’asta), ha impressionato anche con le gomme dure nella simulazione sulla durata: girando in 1’18", poi quando è passato a uno stint lungo con le super morbide ha siglato 1’17"3.
strategie — Come lo spagnolo hanno lavorato un po’ tutti a valutare le gomme morbide e super morbide (queste ultime mai usate sinora in un gran premio e poco studiate anche nei test invernali) sulla distanza: un compito indispensabile per cominciare ad abbozzare le strategie e capire quante soste andranno fatte. Non è riuscito invece a girare Liuzzi: i meccanici non sono riusciti a riparare in tempo la sua Hrt dopo l’incidente alla variante del porto del mattino. Infine da segnalare un incidente a Vitaly Petrov che ha rotto l’alettone, sbattendo contro il guard-rail alla staccata della chicane del porto.
dal nostro inviato
Andrea Cremonesi© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
------------- 
L’Arpa Puglia sbugiarda l’Ilva di Taranto
sulle emissioni di gas cancerogeno
Secondo i vertici dell'acciaieria, la riduzione del rilascio in atmosfera del benzo(a)pirene è merito dell'azienda. Ma l'ente ambientale è scettico. “Solo propaganda”, dicono i comitati ambientalisti che sottolineano come i valori della sostanza siano ancora molto superiori al massimo consentito
“E’ molto difficile affermare che la diminuzione del benzo(a)pirene sia legata al miglioramento delle performance ambientali dell’Ilva”. A parlare così è Giorgio Assennato, direttore generale dell’Arpa Puglia che interviene nella polemica scoppiata nei giorni scorsi a Taranto fra l’Ilva e il comitato Altamarea sull’interpretazione dei dati relativi all’inquinamento da benzo(a)pirene, idrocarburo aromatico altamente cancerogeno, nei quartieri a ridosso del grande stabilimento siderurgico tarantino.

Un monitoraggio dell’Arpa relativo ai primi tre mesi del 2011 ha rilevato nell’aria del quartiere Tamburi, il più vicino alle ciminiere dell’Ilva e tristemente noto come una delle aree più inquinate d’Italia, 1,55 ng/m3 di benzopirene a gennaio, 2,82 ng/m3 a febbraio e 1,43 ng/m3 a marzo. A fronte dei limiti massimi di diffusione in atmosfera della sostanza che non dovrebbero superare come media annua 1 nanogrammo al metro cubo.

Dal confronto con i dati relativi dei primi tre mesi di 2009 e 2010 emerge come i valori dell’idrocarburo siano effettivamente in diminuzione. Ed è proprio dalla loro lettura che era scaturito il botta e risposta fra i vertici dell’azienda e il comitato Altamarea, che raggruppa comitati cittadini e associazioni come Arci, Legambiente, Wwf e Libera.

“Prendiamo atto positivamente nel constatare come i valori siano nettamente inferiori a quelli registrati nello stesso periodo del 2010” annunciava ottimisticamente la direzione dell’acciaieria con una nota a firma di Adolfo Buffo, Responsabile Qualità e Ambiente. “I valori riscontrati parlano di una riduzione di circa il 40%, e dimostrano come l’impegno di tutti possa portare a risultati importanti ed incoraggianti nel raggiungere, entro dicembre 2012, il valore obiettivo di 1 ng/m3 fissato dalla legge, ma che la comunità di Taranto, così come l’Ilva, vogliono conseguire nel più breve tempo possibile”.

Immediata la replica di Altamarea che in una nota del presidente Biagio De Marzo bollava le statistiche come una mistificazione ai danni dei cittadini: “Questi dati, contrariamente a quanto l’Ilva dichiara, non sono per nulla un successo in quanto superano in media del 93% il valore che la precedente normativa aveva posto come limite per il benzo(a)pirene. Con evidente intento propagandistico – continua De Marzo – l’Ilva raffronta tale dato cattivo con quello pessimo del 2010 (3 ng/m3 nei primi tre mesi del 2010); confronta cioè un dato inaccettabile (1,93 ng/m3 di media trimestrale) con un dato ancora peggiore, ma entrambi sono superiori a 1 ng/ m3”.

Una battaglia di cifre che riaccende i riflettori anche sull’abolizione da parte del governo, con il decreto legislativo 155/2010, dell’obbligo di intervento per le industrie che superano il limite annuo di 1 ng/m3 di immissioni. Una legge che in pratica autorizza le aziende a rimandare il problema benzo(a)pirene alla fine del 2012, con parametri di controllo stabiliti su base annua e ammorbidendo di fatto i rischi di conseguenze per le industrie inquinanti. Nonostante le emergenze e nonostante l’OMS consideri questa sostanza al massimo livello di pericolosità.

Solo la Puglia, per far fronte proprio alla realtà di Taranto, ha reintrodotto i vincoli nel febbraio 2011 con una legge regionale. “Purtroppo questa legge avrò pochi effetti pratici – sostiene il presidente di Altamarea. “Serve una presa di posizione netta da parte delle autorità sanitarie riguardo la pericolosità di questa sostanza. Non possiamo più accettare che si rimanga a guardare mentre per anni la gente continua a respirare questi veleni”.

--------------

VERTICE G8

Berlusconi ad Obama
"In Italia dittatura dei giudici"

DEAUVILLE - In italia "abbiamo quasi una dittatura dei giudici di sinistra". A dirlo è stato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a margine dei lavori del G8. Ciò che sorprende è il nome dell'interlocutore, Barack Obama. Dalle immagini che riprendono il colloquio dei due leader si comprende nettamente che il premier, anche con il numero uno americano, si è lamentato della situazione della magistratura in Italia. "Noi abbiamo presentato - ha detto - una riforma della giustizia che per noi è fondamentale, in Italia abbiamo quasi una dittatura dei giudici 1 di sinistra". il premier si è avvicinato ad Obama mettendogli una mano sulla spalla e intrattenendosi con lui per alcuni minuti.

Dopo la maratona televisiva "multata" dall'Agcom 2, dopo le altre interviste a giornali e emittenti, Berlusconi questa volta ha scelto il palcoscenico del G8 per attaccare di nuovo la magistratura, rivolgendosi direttamente al presidente degli Stati Uniti. Un colloquio ripreso dal circuito televisivo interno del vertice, ma che i delegati e i giornalisti hanno potuto sentire praticamente "in diretta", anche attraverso il labiale. Pochi minuti per dire ad Obama che nel nostro paese, secondo il premier, il potere è detenuto dalla magistratura "di
sinistra". A quanto è stato possibile capire, il presidente americano, a cui le parole del premier sono state riportate anche con l'aiuto dell'interprete, non ha dato alcuna risposta a Berlusconi.

L'exploit di Berlusconi verso Obama è stato duramente criticato, in Italia, dall'opposizione: il vicepresidente dei deputati del Pd, Alessandro Maran, l'ha bollata come una nuova "brutta figura davanti al mondo". "Le agenzie - premette - riferiscono che Berlusconi ha avuto un colloquio di ben due minuti, 120 secondi con il presidente degli Stati Uniti. E, indovinate su cosa il nostro presidente del Consiglio ha intrattenuto Barack Obama ritardando l'apertura del summit e indispettendo Nicolas Sarkozy e Angela Merkel? Sulla quasi 'dittatura dei giudici di sinistra' in Italia. Certo, gli argomenti all'ordine del giorno dei 'grandi' riuniti a Deauville in Francia sono la primavera araba, la decisione su un eventuale sostegno finanziario ai paesi nordafricani in transizione verso la democrazia, la situazione in Medio Oriente, la successione alla guida del Fmi. Ma Berlusconi ha una sola ossessione e noi, di fronte al mondo, facciamo un'altra brutta figura".

Dello stesso tenore Leoluca Orlando, portavoce dell'Idv: "Berlusconi continua a gettare discredito sul nostro Paese. Le dichiarazioni rese a Obama al vertice del G8 sono solo la conferma di quanto poco rispetto abbia per gli italiani, la Costituzione e per l'equilibrio fra i tre poteri che sono alla base del nostro sistema  democratico".
 
(26 maggio 2011)
 

Nessun commento:

Posta un commento