sabato 28 maggio 2011

ma dai.............

Quel pianeta è abitabile
a venti anni luce da noi

Sette volte la massa della Terra e probabile presenza di acqua in forma liquida. Un nuovo studio su un corpo extrasolare individua caratteristiche ideali per lo sviluppo della vita. Ma per raggiungerlo impiegheremmo 300.000 anni di TIZIANO TONIUTTI

ROMA - Venti anni luce, così lontano eppure così vicino. E un nome strano, Gliese 581d, che viene dalla stella nana attorno a cui orbita, Gliese 581, senza la "d" finale. E' un nuovo pianeta che gli scienziati francesi che l'hanno individuato definiscono "capace di ospitare la vita, in forme simili a quelle che conosciamo sulla Terra". La scoperta è stata annunciata da un comunicato del Cnrs, il centro per la ricerca scientifica francese. Si stima che il pianeta possa avere una massa sette volte superiore alla terra, ed estendersi per circa il doppio della superficie. E' dal 2007 che ne è nota l'esistenza, ma un nuovo studio ne definisce l'abitabilità, dopo una ricerca più accurata sull'atmosfera, che permetterebbe la presenza di acqua.

Gliese 581d orbita infatti all'esterno della cintura verde della relativa stella, nella cosiddetta "zona di Goldilock", una posizione in cui la temperatura è ideale per l'esistenza dell'acqua in forma liquida. Non è così caldo da farla evaporare e nemmeno così freddo perché congeli. E con il tipo di atmosfera ad alta densità di diossido di carbonio, che gli scienziati ritengono probabile per un pianeta così grande come quello individato, potrebbero quindi esserci piogge, nuvole, oceani. E quindi la vita, in forma vegetale e anche animale. E addirittura intelligente, sempre nel campo delle ipotesi. Gliese 581d è solo uno degli oltre cinquecento pianeti extrasolari scoperti negli ultimi 15 anni

Ma
secondo chi l'ha scoperto, 581d potrebbe non avere un ambiente del tutto simile alla Terra. Anzi, sarebbe "un posto piuttosto strano da visitare". L'aria più densa e le nuvole più compatte, secondo il Cnrs, manterrebbero la luce in superficie in una perpetua colorazione rosso-tramonto, piuttosto scuro. E la grande massa del pianeta lascia ipotizzare una gravità doppia rispetto alla Terra. E comunque, arrivarci non è possibile per la nostra attuale tecnologia. Venti anni luce significa che per raggiungere Gliese ci vorrebbero circa 20 anni, viaggiando alla velocità della luce. Utilizzando le nostre attuali tecnologie, ci vorrebbero circa 300mila anni. Un tempo necessario per studiare molti altri metodi per viaggiare nello spazio.
 
(19 maggio 2011)

--------------

NUCLEARE

Stress test Ue al via da giugno
Svizzera, addio all'atomo

Raggiunta l'intesa per i controlli sula tenuta degli impianti decisi dopo la catastrofe di Fukushima. Le simulazioni di attacchi terroristici verranno valutate in un secondo momento. Berna intanto annuncia che non costruirà nuove centrali

BRUXELLES - Partiranno il prossimo primo giugno gli stress test 1 sulle 143 centrali nucleari europee decisi dall'Unione Europea in seguito all'allarme creato dalla catastrofe di Fukushima. Ad annunciarlo è stato il commissario Ue all'Energia, Guenther Oettinger, dopo l'intesa araggiunta con le autorità nazionali di regolamentazione dell'energia nucleare sulle modalità e i tempi con cui reazlizzare le prove per verificare la tenuta degli impianti. L'accordo è stato possibile con la consueta tattica di aggirare gli scogli motivo di scontro. Nel caso degli stress test le divergenze tra Stati membri riguardavano l'opportunità di inserire tra i fattori da valutare anche la tenuta a fronte di un possibile attacco terroristico e di incidenti aerei. L'Ue ha stabilito quindi che le simulazioni di queste due casistiche in particolare "saranno gestite separatamente, dopo che gli Stati membri hanno evidenziato l'esigenza di riservatezza" di dati di questo tipo.

"Faremo tutti gli sforzi per assicurare gli standard di sicurezza più elevati sia negli impianti nucleari dell'Unione europea che in quelli vicini ai confini - ha detto Oettinger - Ora arriva la parte più difficile: far rispettare i criteri con tutto il rigore necessario". Il processo che parte il primo giugno prevede tre fasi: una preliminare, in cui le centrali dovranno fornire documentazione e rispondere a un questionario,
poi un esame da parte delle autorità nazionali e infine una "peer review", attraverso gruppi multinazionali che controlleranno i rapporti delle autorità nazionali.

Le prove sulle centrali nucleari misureranno quindi la capacità di resistenza di fronte a catastrofi nucleari ed errori di origine umana; non considereranno invece la minaccia di attentati terroristici. Secondo l'accordo raggiunto tra i Ventisette, le misure preventive in caso di attentati saranno affrontate da un gruppo separato (perché le autorità di sicurezza nucleare - ha spiegato la Commissione Europea - non si occupano di questioni di sicurezza nazionale e i Paesi membri ritengono che le misure in questo ambito debbano rimanere riservate).

Intanto dopo Germania 2 e Giappone 3, il club dei "pentiti" del nucleare si arricchisce di un altro influente membro. Il governo svizzero ha raccomandato infatti oggi al Parlamento confederale di rinunciare a sostituire le centrali nucleari una volta che queste avranno esaurito la loro vita operativa, intorno al 2034.
(25 maggio 2011)
 
-------------- 
 
Celentano ad Annozero, Pdl chiede intervento Agcom. Santoro: “Non si presti a censure”
Bastano la presenza di Celentano e le sue parole e il centrodestra torna immediatamente ad attaccare Michele Santoro e Annozero. “Adriano Celentano viola la par condicio” dicono dal Pdl dopo che durante la trasmissione il cantante ha dichiarato la sua preferenza per Giuliano Pisapia candidato sindaco a Milano. All’indomani di una puntata dagli ascolti record, con quasi 6 milioni di spettatori, il centrodestra si scatena sulla trasmissione di Michele Santoro e con quattro commissari Agcom e il capogruppo Pdl in Vigilanza Butti chiede all’Autorità di aprire un’istruttoria.

Per parte sua Santoro parla di “interventi censori” e all’Authority manda a dire: “Non si presti a questa strumentalizzazione indegna”. La commissione servizi e prodotti dell’Agcom, che dovrà esaminare l’esposto, si riunirà lunedì, dopo il consiglio.

Il clima si infuoca dal mattino con i quattro commissari Agcom di area di maggioranza, Antonio Martusciello, Stefano Mannoni, Roberto Napoli e Enzo Savarese, che chiedono agli uffici di aprire con urgenza un’istruttoria sulla puntata. “Oggetto di accertamento, per presunta violazione delle norme sulla par condicio – precisano – è l’intervento di Adriano Celentano, nel corso del quale il cantante ha manifestamente espresso le proprie preferenze di voto in favore del candidato Giuliano Pisapia nel turno di ballottaggio che si svolgerà a Milano il 29 e 30 maggio, contravvenendo così all’esplicito divieto previsto dall’art. 5 comma 2 della legge 28/2000”.

Santoro replica, accusa i quattro commissari di comportarsi “come rappresentanti di partito e non come membri di un’Autorità indipendente”. Poi sull’intervento di Celentano arrivano anche le dichiarazioni del capogruppo Pdl in Vigilanza Alessio Butti, che annuncia due nuovi esposti, uno contro Annozero per le dichiarazioni del cantante e l’altro contro il Tg3 : “Hanno violato non solo le regole deontologiche del giornalismo ma anche i principi di obiettività, equità ed imparzialità di trattamento dei soggetti concorrenti, previste dal regolamento Agcom dell’aprile 2011”, tuona Butti, “le regole devono valere per tutti”. Il riferimento alle multe piovute contro Tg1, Tg2, Tg4, Tg5 e Studio aperto per lo spazio concesso al premier Berlusconi, è chiaro.

A difesa di Annozero insorge il centrosinistra con Vincenzo Vita del Pd e Pancho Pardi dell’Idv. Roberto Zaccaria, anche lui Pd, che del servizio pubblico è stato presidente, interviene per chiarire che la par condicio non riguarda gli ospiti: “Ricordo che anni addietro si voleva bloccare un’intervista di Biagi a Montanelli perché il grande giornalista manifestava preferenze di voto – dice -. La legge sulla par condicio era in vigore ed il programma andò regolarmente in onda”.

Anche Santoro interviene di nuovo, cita gli articoli della legge, ribadisce la sua convinzione che l’interpretazione non debba essere quella restrittiva indicata dal Pdl: “Adriano Celentano – ricorda – ha manifestato la sua preferenza per Pisapia in un libero contraddittorio con Maurizio Lupi, al quale è stato affidato il coordinamento della campagna elettorale a favore di Letizia Moratti. Lo aveva già fatto in un’altra occasione senza suscitare alcun intervento da parte dell’Agcom”.

Insomma, conclude il giornalista: “Siamo di fronte ad interventi di chiara natura censoria, mossi da una forza politica che sta cercando di comprimere gli spazi di informazione e la libertà di espressione perchè si trova in manifesta difficoltà nei confronti dell’elettorato”.

Nessun commento:

Posta un commento