mercoledì 1 giugno 2011

hahahahahaha

L'APPELLO

Libertà&Giustizia in trincea
"Giù le mani dal referendum"

Dopo il bluff svelato dal premier e il voto del Parlamento, un gruppo di intellettuali si leva in difesa del quesito sull'atomo: "Se annullato, si rischia un grave precedente". "Questa è una nuova ferita alla democrazia"

UMBERTO Eco e Gustavo Zagrebelsky. Paul Ginsborg e Gae Aulenti. Giovanni Bachelet e Sandra Bonsanti. Con loro anche Filippo di Robilant, Aldo Gandolfi, Giunio Luzzatto, Claudio Magris, Stefano Pareglio, Simona Peverelli, Elisabetta Rubini e Salvatore Veca. A poche ore dal verdetto della Cassazione che dovrà dire l'ultima parola sullo svolgimento del referendum sul nucleare, prima proclamato e poi annullato "de facto" dal governo, Libertà&Giustizia alza la voce in difesa del quesito referendario sull'atomo, con un appello sottoscritto da importanti personalità del mondo della società civile. "In Italia negli ultimi quindici anni vari elementi essenziali di una democrazia moderna sono venuti a mancare", scrivono i promotori. "La manipolazione dei media, l'iniezione di ingenti risorse patrimoniali a servizio di una parte politica o di un singolo candidato, la preselezione dei candidati affidata solo ai segretari dei partiti ha contribuito a dare alla democrazia italiana un aspetto drogato, sbilanciato, sempre più lontano da una classica democrazia liberale, fondata su 'fair, just and free elections".

VAI ALL'APPELLO 1

Lo scippo del referendum. I firmatari dell'appello definiscono "uno scippo" la decisione del governo di annullare per legge la consultazione. "I referendum - scrivono  - sono uno dei pochi meccanismi al di fuori delle elezioni che permettono ai cittadini di far sentire la propria voce. Ora, in modo dichiaratamente strumentale, il governo Berlusconi vuole liquidare il referendum sul nucleare, mettendo così a gravissimo rischio il raggiungimento del quorum per gli altri due".

L'ammissione del premier. Lo scorso 26 aprile, nella conferenza stampa congiunta con il Presidente francese Nicolas Sarkozy, Silvio Berlusconi aveva infatti svelato quello che fino a quel momento molti avevano soltanto sospettato. "Se fossimo andati oggi al referendum- aveva detto il premier-, non avremmo avuto il nucleare in Italia per tanti anni. Per questo abbiamo deciso di adottare la moratoria, per chiarire la situazione giapponese e tornare tra due anni a un'opinione pubblica conscia della necessità nucleare".

"Rischio di creazione precedente". La questione, secondo i promotori, è di natura costituzionale. "Se la prassi usata dal governo in questa occasione dovesse diventare un precedente per ripetersi regolarmente in futuro, il referendum come strumento democratico verrebbe eliminato. In altre parole - prosegue il testo dell'appello-, se ad ogni richiesta di referendum fatta dai cittadini, la risposta della maggioranza parlamentare fosse quella di ritirare temporaneamente la legge in questione, per far venir meno le ragioni del referendum, dichiarando l'intenzione di riproporre la legge successivamente quando si saranno "calmate le acque", il referendum perderebbe la sua funzione e non potrebbe mai più avere luogo".
(30 maggio 2011)
 
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Oms: “L’uso dei cellulari
potrebbe causare il cancro”
Secondo gli esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità, i campi elettromagnetici generati da questi apparati aumentano il rischio per il glioma, un tipo di tumore maligno al cervello. Lo studio, contenuto in una monografia di prossima pubblicazione, si basa su precedenti ricerche epidemiologici sull'uomo
L’uso dei telefoni cellulari e di atri apparati di comunicazioni wireless “potrebbero causare il cancro negli essere umani”. Lo ha decretato l’agenzia per la ricerca contro i tumori dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Un gruppo di 34 esperti ha infatti definito i campi elettromagnetici come ‘possibly carcinogenic’.

I campi elettromagnetici delle radio frequenze generati da questi apparati possono causare il cancro “a causa dell’aumento di rischio per il glioma, un tipo di cancro al cervello maligno”, riferisce l’Oms. La valutazione del panel di esperti, che sarà contenuta in una monografia di prossima pubblicazione, si basa sia sui test sugli animali effettuati finora che sui dati degli studi epidemiologici sull’uomo: “In entrambi i casi le evidenze sono state giudicate ‘limitate’ per quanto riguarda il glioma e il neurinoma acustico (tumore del nervo uditivo, ndr) – ha spiegato Jonathan Samet, che ha coordinato il gruppo di lavoro – mentre per altri tipi di tumore non ci sono dati sufficienti”. Gli esperti hanno sottolineato che serviranno ulteriori ricerche prima di avere conclusioni definitive: “La nostra classificazione implica che ci potrebbe essere qualche rischio – ha aggiunto Samet – e che tuttavia dobbiamo continuare a monitorare con attenzione il link tra i cellulari e il rischio potenziale. Nel frattempo è importante prendere misure pragmatiche per ridurre l’esposizione, come l’uso di auricolari o il preferire i messaggi di testo alle telefonate ove possibile”.

Sin da quando i cellulari sono apparsi, a metà degli anni Ottanta, si sono diffusi timori che il loro uso possa causare danni al cervello. Alcuni studi hanno confermato questo pericolo. Mentre altri lo hanno escluso. Questa volta è il crisma dell’ufficialità dell’Oms di Ginevra ad attribuire maggior peso al legame tra l’uso dei cellulari e il rischio di sviluppare un tumore.

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Guida ai processori: le scelte di giugno

Siete giocatori appassionati? Giocate solo ogni tanto? Volete acquistare un nuovo processore ma avete un budget ben definito? Questa guida fa al caso vostro. Tutti i migliori processori da acquistare in base alla fascia di prezzo.

Introduzione

Ripetiamo ciò che abbiamo scritto il mese scorso, ovvero che la situazione nel settore dei microprocessori è pressoché ferma e solo AMD, con l'arrivo delle soluzioni Llano e Bulldozer, riuscirà a smuovere questa guida. I processori dovrebbero essere annunciati questo mese, ma non abbiamo dettagli sulla disponibilità o sui prezzi nel momento in cui scriviamo l'articolo, quindi queste soluzioni faranno molto probabilmente parte dei consigli di luglio.
In questa guida abbiamo operato un cambiamento sostanziale: il modello 1090T sostituisce il Phenom II X6 1075T. I prezzi sono simili e abbiamo optato per consigliarvi il modello con 200 MHz di frequenza in più. Da notare il calo di 20 euro sul Core i5 2500K, che sta diventando sempre più allettante.

Linee guida

Questa guida è per i giocatori che vogliono acquistare il meglio disponibile per fasce di prezzo. Se non giocate, questi processori sono troppo costosi per le vostre necessità. A fine articolo abbiamo aggiunto una tabella che vi aiuterà nella scelta di un nuovo processore.
Il criterio con cui leggere questa guida è strettamente legato al rapporto prezzo/prestazioni. Sappiamo che ci sono altri fattori da considerare, come il costo della piattaforma o l'overcloccabilità del processore, ma non vogliamo complicare l'analisi inserendo i costi delle motherboard.
Il prezzo e la disponibilità dei processori cambia ogni giorno. Valutiamo i prezzi usando il nostro motore di ricerca prezzi nel momento in cui stiliamo l'articolo.
Per decretare il prezzo, facciamo una media dei prezzi rilevati nei vari shop online, prediligendo i grandi negozi, riconosciuti in tutto il web come professionisti affidabili in grado di seguire efficacemente i clienti sia nella vendita che nel post-vendita. Non riteniamo affidabili gli shop online che vendono a prezzi sotto la media.

 http://www.tomshw.it/cont/articolo/guida-ai-processori-le-scelte-di-giugno/31583/1.html

 

 

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