martedì 8 febbraio 2011

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Kubica fa ancora progressi
I medici: "Ottimismo sul recupero"

I parametri vitali del pilota polacco, che risponde a tutti gli stimoli, sono nella norma. Nei prossimi giorni altre operazioni. Dovrebbe essere dimesso tra 2-3 settimane. Bouiller, responsabile della Lotus-Renault: "In attesa di capire se Robert tornerà a correre, cerchiamo un sostituto". Proseguono le indagini sull'incidente

MILANO, 8 febbraio 2011 - C'è "cauto ottimismo" sulle condizioni di Robert Kubica, il pilota polacco di F.1 ricoverato da domenica presso il reparto di terapia intensiva dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure dopo il terribile incidente nel Rally d'Andora. Le sue condizioni sono migliorate e si possono ritenere buone considerando la gravità del quadro iniziale.
BUON DECORSO — Non sono intervenute infezioni nella fase post-operatoria. I parametri vitali sono tutti nella norma. L'evoluzione clinica è buona. "Allo stato attuale si può esprimere un cauto ottimismo sull'evoluzione del quadro clinico", si legge in una nota della Asl savonese. Kubica dovrá restare in terapia intensiva ancora un paio di giorni, nel corso dei quali saranno svolti tutti gli accertamenti, compresi quelli sulla funzionalitá del braccio e della mano. "Dopo queste prime fasi in cui il paziente ha dimostrato un'ottima reazione, si può ben sperare per il suo recupero", si legge ancora nel comunicato. Nelle prossime 24 ore si valuterá la tempistica per l'esecuzione degli interventi chirurgici che non sono stati effettuati durante la prima operazione. Si dovrà infatti ancora operare su omero, gomito e su un osso del piede. Come ha confermato anche il comunicato della Lotus Renault, il pilota è cosciente e già lunedì parlava con parenti e dottori, rispondendo agli stimoli esterni. Ha anche iniziato ad alimentarsi autonomamente e tra 2-3 settimane potrebbe essere dimesso. "L'importante - ha commentato il team principal della Lotus Renault Eric Boullier - è che lui stia bene. Stiamo cercando di capire se Robert è in grado di tornare a correre, nel frattempo cerchiamo un sostituto". In Liguria c'è anche il compagno Vitaly Petrov: "Spero tanto di poterlo rivedere con me su un circuito. Robert è un grande professionista, è un pilota esperto. Impossibile perderlo".
LE INDAGINI — Fotografie, filmati e analisi della centralina della Skoda condotta da Robert Kubica: tecnici e agenti della sezione anti-infortunistica della polizia stradale di Savona sono al lavoro per ricostruire l'incidente del polacco. Sull'accaduto è stata infatti aperta un'inchiesta per lesioni colpose gravissime, al momento a carico di ignoti. Sono già stati effettuati i primi rilievi lungo il tracciato in località San Lorenzo di Testico. "Si tratta - conferma la Polstrada - di accertamenti tecnici necessari per capire come si è verificato l'impatto. L'auto è già stata sequestrata e verrà trasportata a Savona. Saranno analizzate gomme, centralina e scatola nera".
Gasport© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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 Ruby, la procura: “Rito immediato per entrambi i reati contestati a Berlusconi”
La richiesta di rito immediato per Silvio Berlusconi che verrà avanzata domani dai pm milanesi riguarderà entrambi i reati contestati al premier: concussione e prostituzione minorile. A sciogliere ogni dubbio, la comunicazione del procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati, che ha reso noto di avere stralciato la posizione di Berlusconi rispetto a quelle degli altri indagati, aprendo un fascicolo autonomo per le accuse che lo riguardano. Ma per gli scandali sessuali e le vicende giudiziarie del premier non è questa l’unica notizia di giornata: il settimanale Oggi annuncia che esistono foto e video dell’allora minorenne Noemi Letizia nelle residenze romane del presidente del Consiglio. E poi c’è il processo Mills. Oggi il consiglio giudiziario, a seguito del venir meno del legittimo impedimento continuativo,  ha deciso che il processo Mills (in cui il premier è imputato per corruzione in atti giudiziari) riprenderà il prossimo 11 marzo a Milano. L’onorevole avvocato del premier Niccolò Ghedini parte all’attacco: lasciando Palazzo Grazioli, risponde a ilfattoquotidiano.it che gli chiede se si aspettasse la richiesta di rito immediato per il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e, riferito ai pm di Milano dice: “Me l’aspettavo, perché violano le norme della Costituzione”.

RITO IMMEDIATO PER ENTRAMBI I REATI: La posizione di Silvio Berlusconi nell’ambito dell’indagine milanese sul caso Ruby è stata separata da quelle dei coindagati (Lele Mora, Emilio Fede, Micole Minetti e altre due persone) in vista della richiesta di giudizio immediato che la Procura inoltrerà al gip domani. “In vista delle ulteriori determinazioni relative all’esercizio dell’azione penale, si è proceduto allo stralcio e alla formazione di un autonomo fascicolo processuale con il numero 5657/2011 nei confronti di Silvio Berlusconi”, ha scritto oggi Bruti Liberati. Nei giorni scorsi, i magistrati hanno a lungo dibattuto sull’opportunità di chiedere l’immediato solo per la concussione. Alla fine, invece, sembra aver prevalso la linea di tenere insieme le accuse a carico del premier, confidando nel fatto che il reato più grave, quello della concussione, “attrae” quello meno grave. Sarà il gip Cristina Di Censo a valutare se la soluzione scelta dai pm milanesi può portare al processo per Berlusconi in relazione a tutte e due i presunti reati. Al momento il premier risulta indagato, per la concussione e per la prostituzione minorile solo in relazione a Ruby. Gli accertamenti su Iris Berardi, che ha passato una notte ad Arcore tra il 12 e il 13 dicembre scorso, quando era ancora minorenne, sono quindi ancora in corso.

MILLS: Riprenderà il prossimo 11 marzo aMilano il processo Mills a carico del premier Silvio Berlusconi, imputato di corruzione in atti giudiziari. Il processo era stato sospeso lo scorso aprile dopo l’invio degli atti alla Consulta in relazione all’eccezione di illegittimità costituzionale della legge sul legittimo impedimento. Oggi il Consiglio giudiziario ha dato parere favorevole all’applicazione del giudice Francesca Vitale, presidente del collegio, ora trasferita in Corte d’appello.

NOEMI: Ci sono delle foto e dei video di Noemi Letizia, ancora minorenne, nelle abitazioni del presidente del Consiglio a Roma e in Sardegna. Lo rivela il settimanale Oggi, spiegando che scatti e riprese sono fra il materiale in mano a Vincenzo Oronzo, fratello di Roberta, la giovane che fu ospite del premier a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa assieme alla giovane di Casoria. “In una foto, Berlusconi in abito e camicia scura sorride tra Noemi Letizia e l’amica Roberta Oronzo”, scrive il settimanale in un’anticipazione del numero in edicola domani, precisando che la foto “sarebbe stata scattata a Villa Certosa in occasione del Capodanno 2009, quando le due ragazze erano minorenni”. Secondo Oggi, poi, ci sarebbero anche due video girati a Villa Certosa (in uno Noemi balla scatenata da sola su un palco) e quattro girati a Palazzo Grazioli (in uno Noemi apre un armadio pieno di giacche da uomo).

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MOBILE

Voip, Skype contro Vodafone
"Non può limitare l'accesso"

L'operatore telefonico propone tariffe dedicate al traffico voce sul web, escludendo l'utilizzo del popolare software di comunicazione dalle altre offerte di connessione mobile. Un comportamento che l'azienda Usa definisce "una minaccia alla libertà dei consumatori"

ROMA - La polemica sul web è già esplosa, e va a toccare temi molto cari agli utenti di internet: il portafogli certamente, ma anche i principi della "Net neutrality", la neutralità della Rete. Secondo i quali, gli operatori e i fornitori di connessione non dovrebbero in alcun modo limitare la libertà degli utenti e le loro possibilità online. Vodafone ha modificato le proprie offerte di connettività mobile, eliminando le connessioni Voip dai piani tariffari di base. Ovvero, non sarà più possibile utilizzare Skype, il popolarissimo software di comunicazione vocale, quando l'utente è sotto rete 3G Vodafone. L'unico modo per continuare ad utilizzare Skype, Viber e programmi analoghi è sottoscrivere l'opzione Mobile Internet Plus, che costa 8 euro a settimana per 2 Gigabyte di dati, o altre tariffe "evolute". Con i piani tariffari di base è ovviamente possibile navigare, ma non utilizzare le applicazioni Voip. Vodafone ha scelto di configurare così le tariffe dopo un periodo in cui utilizzare il Voip con le connessioni mobili era possibile, pagando. Ora non più: in ambito "consumer", le tariffe di base non permettono l'utilizzo di Skype. Una decisione che l'azienda dietro il software, il più utilizzato al mondo per parlare attraverso internet, ha commentato duramente: "E' un attacco alle libertà dei consumatori".

La
posizione di Skype. Spiega l'azienda Usa in un comunicato: "Alcuni operatori di telefonia mobile hanno messo in atto in modo arbitrario restrizioni contrattuali o tecniche che limitano quello che gli utenti possono fare online. Questi operatori talvolta si schierano apertamente a favore della neutralità della rete, ma la definizione che ne danno spesso non è in linea con la nuova normativa europea delle telecomunicazioni o con le aspettative degli utenti e lascia spazio a numerose limitazioni". Insomma, secondo Skype ci sarebbe un vizio di fondo nel differenziare le tariffe a seconda del tipo di traffico. "Questa situazione", conclude l'azienda, "è inaccettabile in quanto essa minaccia l'innovazione, la scelta dei consumatori e, più in generale, la loro libertà".

La replica di Vodafone. L'operatore risponde alle accuse di Skype rimarcando la quantità di offerte a disposizione della clientela, con o senza Voip. Dice Vodafone: "La priorità per la nostra azienda è la trasparenza: offriamo tariffe di ogni tipo e per ogni fascia di utenza. Alcune comprendono il Voip, altre no. Naturalmente, il traffico Voip ha un costo, ma è un tipo di servizio che può non interessare a tutti. Per questo tipo di clienti, ci sono offerte che non comprendono l'utilizzo del Voip, a costi inferiori rispetto a quelle che lo comprendono".  Anche altri due operatori, Tim e Wind, al momento pongono limiti al traffico Voip su alcune offerte. L'unico operatore che consente il VoIP è al momento è Tre.
Ma l'aspetto che fa vibrare la Rete è l'annosa questione dell'internet "a due velocità", una con maggiori possibilità rispetto all'altra. Il web dovrebbe offrire le stesse opportunità a tutti, secondo molti e secondo anche Jean-Jacques Sahel, dirigente europeo di Skype: "Siamo fermamenti convinti che dovrebbero essere gli utenti di Internet  a scegliere cosa fare online", dichiara. "In base alla nuova normativa dell’Unione Europea sulle telecomunicazioni, il cui recepimento nelle leggi nazionali è previsto entro maggio 2011, le autorità devono proteggere "le libertà di Rete", compresa la possibilità per gli utenti finali di accedere ed utilizzare le applicazioni, i contenuti e i servizi a loro scelta su Internet".
(07 febbraio 2011)
 
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ENERGIA

Confindustria: "L'efficienza
vale 800 mila posti di lavoro"

La presidente Marcegaglia chiede al governo cambiare la Costituzione per favorire il nucleare, di rivedere gli incentivi alle rinnovabili e di aiutare l'occupazione con il ripristino della detrazione del 55%. Replica degli ambientalisti: "Attacchi strumentali" 

ROMA - Più efficienza, meno rinnovabili e ponti d'oro al nucleare. E' questo in sintesi il messaggio che Confindustria manda al governo sulla scia delle polemiche rilanciate nei giorni scorsi prima dal Gestore dei servizi energetici e poi dall'Authority per l'energia 1 sui presunti costi eccessivi degli incentivi all'elettricità pulita e in particolare al fotovoltaico. "Siamo dell'idea che il Paese debba investire in fonti rinnovabili ma su questo tema ci deve essere una graduale riduzione degli incentivi che sono tra i più alti d'Europa", precisa la presidente degli industriali Emma Marcegaglia. Nessuna controindicazione invece per le politiche a sostegno dell'efficienza, che l'ultima Finanziaria ha deciso invece di penalizzare riducendo i vantaggi della detrazione del 55% per gli investimenti nella riconversione energetica in edilizia.

"Siamo molto a favore dell'efficienza energetica che è un elemento fondamentale - ha sottolineato Marcegaglia - ma abbiamo fatto uno studio che dice che se noi avessimo mantenuto gli incentivi all'efficienza energetica che erano in piedi fino alla fine del 2010 e che sono stati cancellati oggi in parte noi avremmo potuto aggiungere lo 0,4% di Pil all'anno fino al 2020, creando 800mila nuovi posti di lavoro" senza contare che avrebbero consentito di "risparmiare 3 miliardi di bolletta energetica a fronte di un costo di 1,5 miliari di di euro all'anno".

Un recente studio di Confindustria 2 ha stimato che già oggi "nel nostro paese l'industria della green economy

Oltre alle rinnovabili e all'efficienza energetica, la presidente di Confindustria ha ribadito anche la necessità di "andare avanti sul nucleare". Perché ciò sia possibile, soprattutto all'indomani della recente pronuncia della Consulta 3 a proposito del coinvolgimento delle Regioni, secondo gli industriali occorre però che il governo sia adoperi per modificare il Titolo V della Costituzione in senso "antifederalista", cioè rimettendo la competenza in materia energetica nelle mani dello Stato. Riferendosi all'annuncio di Berlusconi sulla volontà di rivedere i precetti costituzionali sulla libertà d'impresa, Marcegaglia ha chiarito che "la modifica dell'articolo 41 ovviamente è un fatto positivo", ma "aggiungerei che forse è da affiancare anche la modifica del Titolo V per far sì che le grandi opere infrastrutturali energetiche tornino a una decisione nazionale".

Da registrare che sul recente attacco partito da più parti alle rinnovabili sono intervenute oggi le prinicipali associazioni ambientaliste. "Si attaccano gli incentivi alle rinnovabili - scrivono Greenpeace, Legambiente e Wwf in un comunicato congiunto - per favorire il nucleare, quando per anni i soldi sono andati per la maggior parte alle cosiddette "assimilate", cioè ai combustibili fossili e inceneritori". Per questo le tre organizzazioni "esprimono grave preoccupazione per le prese di posizione e strumentalizzazioni di questi giorni promossi dall'Autorità per l’Energia: si tratta di un attacco che mette in discussione il raggiungimento degli obiettivi europei al 2020, che sono vincolanti".
legata all’efficienza energetica rappresenta una quota rilevante del comparto industriale con quasi 400 mila aziende e quasi 3 milioni di occupati".
(08 febbraio 2011)
 

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