sabato 12 febbraio 2011

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Jerez, Heidfeld il migliore
Alonso fa lo stakanovista

Terza giornata dei test in Spagna: il tedesco della Renault, candidato alla sostituzione dell'infortunato Kubica, ha segnato il miglior tempo davanti alla Ferrari dello spagnolo che ha completato ben 131 giri. Fernando omaggia Kubica con un disegno del suo casco

Fernando Alonso, 29 anni, impegnato nei test di Jerez. Ap
Fernando Alonso, 29 anni, impegnato nei test di Jerez. Ap
JEREZ (Spagna), 12 febbraio 2011 - Sarà la Renault la sorpresa di questa stagione? Nei primi test di Valencia aveva chiuso col giro più veloce in assoluto, realizzato dallo sfortunato Robert Kubica. E oggi a Jerez il migliore è stato l'uomo che potrebbe sostituirlo, il tedesco Nick Heidfeld.
festa spagnola — "Quick-Nick", come lo chiamano nel team, ha rovinato un po' la festa spagnola perché, fino a quasi un'ora dalla fine delle prove, davanti a tutti c'era la Ferrari di Fernando Alonso, per la gioia dei quasi 15.000 tifosi accorsi al circuito. Invece il tedesco ha piazzato un giro in 1'20"361 che probabilmente gli garantirà il rientro in F.1 con la sesta monoposto dopo Prost, Sauber, Jordan, Williams e Bmw! Heidfeld ha impressionato anche per il buon passo, riuscendo a compiere 25 giri sull'1"23 con lo stesso treno di gomme. Alcuni piloti stentavano a crederci.
alonso contento — Il campione del mondo Sebastian Vettel, oggi sesto con la Red Bull, ha detto che con queste Pirelli al momento "non è possibile fare più di 20 giri". Invita a non guardare il cronometro Alonso. "È molto importante poter fare tanti chilometri di seguito, senza avere problemi" ha detto lo spagnolo, che ha potuto confermare l'affidabilità della Ferrari 150th effettuando ben 131 giri. Lo spagnolo ha poi sottolineato che ora "non dobbiamo pensare a quello che fanno gli altri, guardare il cronometro. Meglio rimanere concentrati su noi stessi, tanto poi i conti li faremo in Bahrain fra un mese".
 
omaggio a robert — Alonso ha anche reso omaggio al suo amico Robert Kubica esponendo sul suo casco l'immagine di quello del pilota polacco. E se oggi gomme, kers e ala mobile sono stati al centro di questa terza giornata di test (domani la conclusione con prossimo appuntamento venerdì a Barcellona), poco ha concluso la McLaren di Lewis Hamilton, fermo ai box per la mancanza di pezzi di ricambio e per un guasto ai freni. L'ex iridato non ha potuto fare più di 36 giri, ottenendo comunque il quarto tempo alle spalle del sempre efficace Michael Schumacher, terzo e ottimista. Solo sesto il campione del mondo Sebastian Vettel ma sereno e divertito dai tanti pulsanti sul volante di quest'anno. "Non so se aver giocato fino a poco tempo fa coi videogiochi mi aiuterà - ha detto - ma di sicuro bisogna farci la mano".
i tempi — 1. Heidfeld (Ger-Renault) 1'20"361 (86 giri); 2. Alonso (Spa-Ferrari) 1'20"493 (131); 3. Schumacher (Ger-Mercedes) 1'21"054 (114); 4. Hamilton (GB-McLaren Mercedes) 1'21"099 (36); 5. Kobayashi (Gia-Sauber Ferrari) 1'21"242 (84); 6. Vettel (Ger-Red Bul Renault) 1'21"574 (98); 7. Buemi (Svi-Toro Rosso Ferrari) 1'21"681 (92); 8. Kovalainen (Fin-Lotus Renault) 1'21"711 (61); 9. Barrichello (Bra-Williams Cosworth) 1'22"227 (99); 10. Di Resta (GB-Force India Mercedes) 1'22"945 (64); 11. D'Ambrosio (Bel-Virgin Cosworth) 1'25"471 (72).
dal nostro inviato
Alessia Cruciani© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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Emma Marrone: «Ragazze venite in piazza con me»

di Mariagrazia Gerina | tutti gli articoli dell'autore
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Martedì prossimo debutterà a Sanremo con Arriverà. «Parla del fatto che quando tutto sembra andare male, poi c’è il momento del riscatto», racconta Emma Marrone, classe 1984, l’ultima “creatura” di Maria De Filippi, vincitrice della nona edizione di Amici. Migliaia di fan tra le giovanissime, già tre dischi di platino all’attivo. Un talento Mediaset, che domani, lasciando le prove del Festival, sarà a Roma, in piazza del Popolo, con le altre donne, a manifestare. E spera di trascinarsi dietro anche le fan.

Da Amici alla piazza in difesa della dignità delle donne, un bel salto.

«Non ne posso più di sentirmi dire che Emma Marrone è il “prodotto di Amici”: io non sono il prodotto di nessuno, sono solo una ragazza che ha avuto la possibilità di cambiare il suo destino ma mi-sono-fatta- un-mazzo-così per riuscirci e continuo ad essere quello che sono sempre stata: una persona pensante. Ascuola, facevo concerti per raccogliere fondi per le donnedeturpate dagli acidi. Avevo una insegnante di filosofia, che non ci insegnava solo Kant ma ci faceva leggere i giornali, ragionare su quello che accade nel mondo».

E questa persona pensante cosa pensa di ciò che sta accadendo in questo paese?
«Penso che le donne devono riprendersi i diritti, quelli che hanno perso e quelli che non hanno mai avuto. E su questo voglio metterci la faccia. Perciò invece di starmene sul lungomare di Sanremo, domenica vado a Roma a manifestare insieme alle altre... E magari mi seguiranno anche le mie fan».


Ne hai tante?

«Direi di sì, ho vinto tre dischi di platino... Ecco, vorrei che questo mio gesto le spingesse a pensare al loro futuro ».

Berlusconi potrebbe non prenderla troppo bene...

«Sono problemi suoi. Io non ho partecipato ad Amici perché c’era Berlusconi ma grazie a Maria De Filippi».

Con lei ne avete parlato della manifestazione?

«Sì, anche lei pensa che sia una giusta causa».

Molte delle protagoniste delle serate di Arcore sono passate per Mediaset: questo almeno vi accomuna...

«No, senza nulla togliere a chi fa scelte diverse, non ho nulla in comune con loro: io non faccio la starlette ma la cantante, la tv è solo un passaggio promozionale...»

Cosa pensa di Ruby e delle sue coetanee che andavano ad Arcore?

«Non le giudico.Mi piacerebbe conoscerle di persona. Che ne so io davvero chi è Ruby? Magari è solo una ragazzina che si è ritrovata nella merda... Mi metto nei suoi panni.... Essere femministe secondo me significa sentirsi sempre unite alle altre donne, troppo facile se le femministe si uniscono solo tra di loro».

E di Berlusconi cosa pensa?

«Non voglio mettermi qui a giudicare nemmeno lui...».

È già abbastanza per una che viene dalla “fabbrica Mediaset” scendere in piazza?
«No, semmai io vengo dalla “fabbrica Marrone”, quella dei miei genitori, due persone che lavorano, pagano le tasse, hanno fatto sacrifici per non far mancare nulla ai loro figli. Prima di arrivare ad Amici io lavoravo come commessa al nero: poi ho avuto la botta di “culo”... senza ritrovarmi mai in situazioni sgradevoli»


E non è poco.

«Infatti».

Cosa pensa dell’uso del corpo in tv?

«Credo che le donne abbiano lottato per la loro libertà e se ci sono quelle che amano esprimersi con il corpo sono libere di farlo».

No, mi riferivo a come la tv usa il corpo delle donne...
«Ma la mercificazione del corpo non nasce mica con la tv. E poi la televisione se voglio la posso anche spegnere. Oppure posso cambiare canale: non tutti i programmi sono uguali, io per esempio cantavo con il tutone».


Parliamo di modelli maschili: da pugliese meglio Vendola o Berlusconi?
«Nessuno dei due, Vendola non lo seguo quando parla, Berlusconi nemmeno».


Secondo lei partecipare a questa manifestazione farà bene alla sua immagine o danneggerà la sua carriera?
«Non lo so, so che andare in piazza domenica, mi fa sentire fiera di me stessa. Mi fa pensare: prima viene Emma».
12 febbraio 2011
 
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Pattaya, Errani in finale
Suo il derby con Vinci

In Thailandia Sara batte l'altra azzurra, e compagna di doppio, 6-1 6-4 e ora cerca il suo 3° titolo Wta. Sfiderà la slovacca Hantuchova, che ha superato la russa Zvonareva 7-6 6-4 nell'altra semifinale

Sara Errani, 23 anni, è alla quinta finale in carriera. Ap
Sara Errani, 23 anni, è alla quinta finale in carriera. Ap
PATTAYA (Thailandia), 12 febbraio 2011 - Sara Errani è in finale nel torneo di Pattaya, sul cemento, in Thailandia. La giocatrice italiana si è aggiudicata il derby con la compagna di doppio, Roberta Vinci, in due set, con il punteggio di 6-1 6-4, conquistando così la sua quinta finale in un torneo Wta. Sara Errani, numero 44 nel ranking Wta e numero 8 del seeding, ha superato per la prima volta in carriera Roberta Vinci, con cui nei precedenti era indietro 2-0 e costituisce un sodalizio invincibile in doppio. La coppia Errani-Vinci, infatti, in doppio, è imbattuta in Fed Cup e ha alzato il trofeo del torneo di doppio a Hobart, un mese fa.
attesa — Adesso, la tennista nata a Bologna 23 anni fa, sfiderà in finale Daniela Hantuchova, testa di serie numero 4 del torneo, che nell'altra semifinale ha eliminato a sorpresa per 7-6(3) 6-4 la favorita e numero 1 del seeding, Vera Zvonareva, che nel finale del match ha mostrato un eccessivo nervosismo per un penalty point che la fa infuriare. Nei precedenti contro la Hantuchova, Sara Errani è sotto per 2-1, con la slovacca che si è imposta a Wimbledon 2008 e nell'ultimo confronto, a Cincinnati 2009, mentre l'azzurra ha vinto a Brisbane del 2009: il loro bilancio di 1-1 sul cemento, quindi, lascia sperare i nostri colori.
m.bri.© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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L'EVENTO

Risparmio energetico e Unità
"Caterpillar" lancia la sfida

La trasmissione di RadioDue celebra la settima edizione di "M'illumino di meno". Il 18 febbraio "luci spente e tricolori accesi" per festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia

ROMA - Se l'Unità d'Italia compie un secolo e mezzo, nel suo piccolo anche "M'illumino di meno" taglia quest'anno un traguardo di tutto rispetto. E' infatti da ben sette anni che la trasmissione di RadioDue Caterpillar organizza la giornata nazionale di mobilitazione a favore del risparmio energetico. Per festeggiare l'evento i curatori del programma hanno deciso quindi di associare i due anniversari, lanciando la parola d'ordine "spegni la luce e accendi il tricolore".

Venerdì 18 febbraio alle 18 in 150 piazze italiane si svolgeranno eventi collettivi per dimostrare che l'ecosostenibilità non è un'utopia. La campagna di sensibilizzazione è partita in forma capillare e ha coinvolto i radioascoltatori che, anche con il passaparola, contribuiranno a creare quel "silenzio energetico" che negli anni scorsi ha già coinvolto piazze di tutta Europa per fare spazio a un'accensione virtuosa a base di fonti rinnovabili. Caterpillar ha invitato infatti Comuni, associazioni, scuole e cittadini di ogni età  ad "accendere il tricolore", dedicando questa edizione ai 150 anni dell'Unità d'Italia.

Tra i tanti impegni "seri" legati al tema dei mutamenti climatici, in programma anche alcuni appuntamenti divertenti come il parrucchiere torinese che sceglie di tagliare i capelli a lume di candela o il teatro di Bolzano dove per una settimana sarà possibile pedalare su due biciclette che generano energia pulita che servirà a cuocere il wurstel bianco, rosso e verde.

Quella di quest'anno, spiega Filippo Solibello, uno dei due conduttori della trasmissione, "è l'edizione del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia, quindi inviteremo tutti a spegnere le luci e ad accendere dei tricolori" , cosa che "succederà in mille e mille piazze in tutta Italia: da uffici e scuole fino alle fabbriche. E così le installazioni civili e non, le statue e i monumenti più belli di questo Paese diventeranno per un giorno colorati di bianco, rosso e verde". L'obiettivo è "raccontare come si può risparmiare energia, come si può produrre in maniera sostenibile e rinnovabile e quest'anno lo faremo con la svolta tricolore". Quest'evento, aggiunge l'altro conduttore Massimo Cirri, "è la concretizzazione della radio". "Si tratta - precisa - di una convocazione a fare qualcosa che in questo caso è una riflessione collettiva sull'uso intelligente dell'energia". Per l'occasione la speciale puntata di Caterpillar del 18 febbraio andrà in onda dal Castello di Rivoli, Museo d'Arte Contemporanea di Torino.
(11 febbraio 2011)
 

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