martedì 22 febbraio 2011

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 L'INIZIATIVA

Wwf, ecco l'ora per la terra
via le luci in tutto il mondo

Il 26 marzo anche in Italia la campagna per spegnere monumenti, uffici, case dalle 20,30 alle 21,30 per dare un segnale ai governi. Tra le tante iniziative anche il concorso "la mia scuola non divora il pianeta" promossa con Repubblica@Scuola di ANTONIO CIANCIULLO

Molti pericoli, come la diossina o le emissioni radioattive, sono subdoli, sfuggono alla vista e all'olfatto, uccidono in silenzio.  Ma c'è un indicatore ben visibile che segnala l'espansione velocissima di un'industrializzazione spesso priva di attenzione all'equilibrio  ambientale: l'inquinamento luminoso. Visto dai satelliti, in notturna, il pianeta blu è di un bianco elettrico: una ragnatela di punti luminosi che diventa molto fitta in Europa e in America Settentrionale e risparmia solo gli oceani e una parte dell'Africa. Il 26 marzo (in Italia dalle 20 e 30 alle 21 e 30) l'intensità di questa macchia luminosa s'indebolirà. E' l'Ora della Terra 2011, la campagna promossa dal Wwf per dare un segnale ai governi chiedendo di cambiare rotta e di passare dalla crescita basata sui combustibili fossili a uno sviluppo fondato sui consumi consapevoli, sulle fonti rinnovabili e sulla green economy.

Alle 20 e 30 si spegneranno simbolicamente le luci di monumenti, uffici e case in tutto il mondo, coinvolgendo  -  secondo le stime degli organizzatori  -  più di un miliardo di persone. "Questo è l'unico pianeta che abbiamo, è da matti, è da sciocchi non proteggerlo!", ha detto Marco Mengoni, il cantante vincitore degli MTV Europe Music Awards 2010, nel video-messaggio da oggi su web e social network.
A. Ci saranno eventi nelle piazze delle principali città italiane, cene a lume di candela, visite notturne nelle oasi del Wwf, osservazioni guidate delle
stelle, concerti e spettacoli.

Al via da oggi anche l'iniziativa "La mia scuola non divora il pianeta", promossa da Repubblica@Scuola

"Negli ultimi anni abbiamo assistito a una divaricazione preoccupante", osserva Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia del Wwf. "Da una parte un'opinione pubblica sempre più attenta ai problemi ambientali e sempre più allarmata dalle conseguenze ormai tangibili dei mutamenti climatici che stanno moltiplicando alluvioni, siccità e uragani. Dall'altra governi che rinviano misure efficaci per tagliare le emissioni di gas serra. Per questo chiediamo a tutti, la sera del 26 marzo, di farsi sentire con un piccolo gesto simbolico spegnendo le luci per un'ora. Abbiamo organizzato questa protesta in  128 paesi: se uniamo le forze possiamo davvero produrre un cambiamento importante".
Sull'urgenza di questo cambiamento concordano anche le Nazioni Unite. Oggi viene presentato il Green Economy Report dell'Unep, il Programma ambiente Onu, da cui risulta che continuiamo a sovvenzionare le scelte più dannose. L'uso dei combustibili fossili, i principali responsabili del caos climatico, viene finanziato  con oltre 650 miliardi di dollari annui. E' una cifra che, direzionata verso uno sviluppo a basso impatto ambientale e ad alto tasso occupazionale potrebbe dare un contributo importante alla ripresa economica. L'Unep calcola che con un investimento compreso tra i 1.000 ed i 2.500 miliardi di dollari all'anno si potrebbero avviare percorsi sostenibili in campo agricolo, nel settore delle costruzioni, nei rifornimenti energetici, nelle attività di pesca e forestali, nell'industria, nel turismo, nei trasporti, nella gestione delle acque e dei rifiuti. Bisogna spegnere la luce del vecchio modello energetico e accendere quella delle rinnovabili e dell'efficienza.
  di Repubblica.it e dal Wwf per invitare gli studenti delle medie e superiori a presentare un'idea per rendere la propria scuola sostenibile: l'idea migliore farà vincere un contributo economico per avviarne la realizzazione.
(21 febbraio 2011)

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Sepang, è sempre Honda
Rossi è 9° ma in risalita

Prima giornata di test MotoGP in Malesia con Stoner velocissimo davanti a Pedrosa sia sul giro singolo sia sul passo. Terzo Lorenzo su Yamaha. Per Valentino 53 giri con la Ducati: ha più forza ma la spalla fa ancora male. I tempi però migliorano

Casey Stoner a colloquio coi suoi meccanici. Ap
Casey Stoner a colloquio coi suoi meccanici. Ap
SEPANG (Malesia), 22 febbraio 2011 - I piloti della MotoGP sono tornati in pista a Sepang, per altri tre giorni di test, dopo quelli di inizio febbraio che erano stati monopolizzati dai piloti Honda, con Valentino Rossi e la Ducati staccati di un secondo. Nella prima giornata, la Honda si è confermata molto competitiva, forse la moto migliore in questo momento, come dice la classifica, con Casey Stoner primo, Dani Pedrosa secondo, Andrea Dovizioso quinto e Marco Simoncelli ottavo, entrambi sopravanzati nel finale da Colin Edwards (quarto), ma poco regolare.
super casey — Stoner è andato fortissimo nel singolo giro, ma anche nel passo, riuscendo a scendere per ben 15 volte sotto il muro dei 2’02”. Dopo di lui, i più costanti sono stati Ben Spies con la Yamaha, sesto assoluto, e Andrea Dovizioso, ma anche il campione del mondo Jorge Lorenzo, risalito solo nel finale al terzo posto, ha un buon passo. Buoni progressi per Rossi, già arrivato a un solo decimo dal suo tempo migliore di inizio febbraio. Rispetto ad allora, Valentino ha più forza, anche se la spalla destra gli fa più male, ma il pilota della Ducati ha comunque effettuato 53 giri, cercando il miglior bilanciamento della GP11.
più vicino — Rossi è nono e il distacco dalla vetta è sempre attorno al secondo (1”012), ma considerando che Stoner ne ha rifilati oltre tre a Pedrosa e quasi otto al quinto in classifica, si capisce come sia decisamente più vicino ai migliori. Caduti, senza conseguenze, Nicky Hayden (decimo a 0”6 da Rossi) e Karel Abraham, in grande difficoltà Loris Capirossi, penultimo e staccato di oltre due secondi.
parla vale — "Come primo giorno possiamo essere soddisfatti - ha detto Valentino Rossi - siamo a un secondo dal top, come alla fine del primo test, ma senza provare l'attacco al tempo con la gomma morbida come hanno fatto gli altri. In generale oggi sono stato tra il quinto e il sesto posto, che è l'obiettivo che ci siamo posti qui". "Circa tre decimi li perdo sempre per la spalla, perché sono, ancora adesso, più forte nelle curve a sinistra quando normalmente è il contrario, il resto lo dovremo invece trovare lavorando sulla moto - prosegue Rossi - sono contento anche perché abbiamo girato sempre con le gomme dure che fino a oggi ci avevano fatto faticare. Infine abbiamo scelto uno dei due set up, diversi per quanto riguarda la distribuzione dei pesi, che avevamo definito nel test precedente e che sarà la nostra base di lavoro, quella su cui ci concentreremo i nostri sforzi nei prossimi giorni".
Giovanni Zamagni© RIPRODUZIONE RISERVATA
 
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Festuccia, talismano Italia
Col Galles non ha mai perso

Per la sfida in programma sabato al Flaminio il c.t. Mallett ha convocato il tallonatore del Racing Parigi che ha un ottimo bilancio coi britannici. "La chiave della partita sarà a livello fisico". Benvenuti: "Vogliamo dimostrare che con l'Inghilterra è stato un incidente"

Carlo Festuccia (al centro) in maglia azzurra
Carlo Festuccia (al centro) in maglia azzurra
MILANO, 22 febbraio 2011 - Il primo cap con il Galles nel 2003. "Con meta. E abbiamo vinto". Il cap numero 50 sabato al Flaminio, perché, titolare o panchina, Carlo Festuccia ci sarà. "E sempre contro il Galles. Contro di loro ho giocato 3 volte, il bilancio è di 2 vittorie e un pareggio: sono imbattuto". Meglio che ci sia, deve aver pensato il c.t. Nick Mallett, che ha convocato il trentenne tallonatore del Racing Parigi al posto dell'infortunato Fabio Ongaro. Per la verità Festuccia era stato già chiamato nella settimana prima della trasferta in Inghilterra, proprio per le non perfette condizioni fisiche di Ongaro, ma poi era stato rimandato a casa nel weekend.
RIPARTIRE — E dagli errori e dalla sconfitta di Twickenham (59-13) l'Italia deve ripartire. "Abbiamo analizzato i diversi problemi emersi in touche, è troppo facile dare la colpa solo al lanciatore", spiega Festuccia. "Si tratta di un'insieme di componenti: comunicazione, lancio e sostegno. Per avere buone touche si deve esprimere un perfetto sincronismo tra tutti e 8 i giocatori". Nella settimana che porterà al match di sabato (ore 15.30) contro il Galles (che ha perso all'esordio in casa con l'Inghilterra e vinto in Scozia nella seconda giornata), gli azzurri stanno lavorando soprattutto con un obiettivo: "Ritrovare le nostre basi e un gioco concreto", dice Festuccia. Allo spettacolo, meglio pensino altri. "La prima cosa sarà ricominciare a vincere gli uno contro uno, poi penseremo al gioco collettivo. La chiave della partità sarà a livello fisico, dovremo cercare di raggrupparli e non farli aprire. Magari senza perdere palloni". Anche perché senza palloni, si può solo placcare. Fondamentale, questo, che emerge nelle statistiche degli azzurri: primi nel Torneo per numero di placcaggi. "Significa che la difesa è presente, ma significa anche - osserva Festuccia - che la palla non l'abbiamo noi. La difesa non deve subire pressione e tensione".
RISCATTO — Rimasto a guardare nelle prime due partite del Torneo, Tommaso Benvenuti spera che contro il Galles possa toccare anche a lui. "Io continuo a lavorare, cercando di mettermi in luce per avere la mia opportunità", dice il ventenne trequarti del Benetton Treviso. "La squadra ha voglia di migliorare e di riscattarsi dopo la sconfitta in Inghilterra. Più che altro c'è grande voglia di dimostrare che questo gruppo può fare di meglio e che Twickenham è stato solo un incidente di percorso". Si dice, da fuori, che il c.t. Mallett rischi il posto nel caso in cui l'Italia chiuda il 6 Nazioni senza vittorie, ma il 'golden boy' spiega che questo discorso non tocca il gruppo azzurro: "Con Nick abbiamo tutti un ottimo rapporto e non saranno certo delle sconfitte a minarlo. Il resto, i problemi politici, non ci riguardano".
ARRIVA TEBALDI — Intanto al raduno della Borghesiana (Roma) è arrivato anche Tito Tebaldi. Il mediano di mischia degli Aironi Vidana è stato convocato viste le non perfette condizioni fisiche del compagno di club e di ruolo Pablo Canavosio. Costretto a rinunciare del tutto al match, invece, Paul Derbyshire: il flanker non ha ancora risolto i problemi al soleo della gamba sinistra che già lo avevano costretto a saltare le prime due giornate del torneo e domani rientrerà a Treviso. Ha saltato l'allenamento del mattino invece Andrea Masi (centro/ala del Racing Parigi), alle prese con una dorsalgia.
Roberto Parretta© RIPRODUZIONE RISERVATA

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