lunedì 7 febbraio 2011

ovvio....

Kubica, schianto in un rally
Lungo intervento sulle mani

Incidente in un rally nel Savonese per il polacco della Renault: ha rischiato una doppia amputazione delle mani, ma i medici sono riuscite a salvarle. La sua auto ha sbattuto contro il muro di una chiesetta. Illeso il navigatore Gerber

Robert Kubica, 26 anni. Ap
Robert Kubica, 26 anni. Ap
PIETRA LIGURE (Savona), 6 febbraio 2011 - Il pilota polacco Robert Kubica, 26 anni, è rimasto ferito stamani nel corso della prima prova speciale del 2° rally Ronde di Andora, nel Savonese ed è stato sottoposto a un lungo intervento durato oltre 7 ore per salvargli le mani. Ad eseguirlo il professor Igor Rossello del centro regionale di chirurgia della mano. Secondo i medici, infatti, Kubica ha rischiato una doppia amputazione, in particolare si temeva per la mano destra. Al termine dell'operazione i sanitari hanno detto che "la mano è viva", ma non sono esclusi altri interventi e, comunque per riacquistare la funzionalità occorrerà circa un anno. Al pilota è stata ricomposta anche la frattura di una gamba. Nel pomeriggio tra i primi colleghi ad accorrere all'ospedale di Pietra Ligure, anche il ferrarista Fernando Alonso. Per adesso la prognosi resta riservata e nessuno si sbilancia sulle possibilità future di Kubica di riprendere a guidare una monoposto di Formula 1.
la dinamica — Kubica, pilota della scuderia Lotus Renault F.1, era alla guida di una Skoda Fabia quando l'auto, su un falsopiano in località San Lorenzo nel comune di Testico, è uscita di strada, complice l'asfalto viscido, a velocità sostenuta girandosi di 80 gradi ed è finita con la fiancata sinistra contro la cuspide del guard rail. Questa è penetrata nell'abitacolo sfondando il finestrino e lesionando i piantoni del roll-bar. L'auto è poi finita contro il muro della chiesa. Le lamiere hanno avvolto Kubica che è stato estratto dall'abitacolo dai vigili del fuoco. La Skoda Fabia del pilota è stata posta sotto sequestro per consentire esami tecnici: l'autorità giudiziaria vuol accertare se alla base dell'incidente avvenuto stamani c'è stato un guasto o un problema di origine meccanica.
Kubica all'arrivo in ospedale. Ap
Kubica all'arrivo in ospedale. Ap
TaC — Subito soccorso, ci è voluto parecchio tempo per liberarlo. Kubica è stato trasferito con l'elicottero dei Vigili del fuoco di Genova all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure dove i medici hanno riscontrato traumi multipli. I medici lo hanno sottoposto a Tac per verificare l'entità delle fratture e la presenza di traumi interni.
IL NAVIGATORE — "Stavamo percorrendo i primi quattro chilometri della prima prova speciale. Io guardavo le note e non mi sono accorto che l'auto sbandava. Solo al momento dell'impatto ho visto Robert che si teneva un braccio e dopo pochi istanti ha perso conoscenza". È questo il racconto di Jacub Gerber, il navigatore polacco di Robert Kubica che si trova nella sala d'aspetto del blocco operatorio del Santa Corona di Pietra Ligure. "Robert non è solo un grande pilota è un amico - ha detto Gerber -. Spero solo che si possa riprendere presto".
TERRORE IN CANADA — Kubica non è nuovo a incidenti nel corso di gare automobilistiche. Il più spettacolare e famoso resta quello del 10 giugno 2007 durante il GP del Canada. Il polacco perse il controllo della sua Bmw che iniziò una tremenda carambola contro i muretti del rettilineo che precedono l'ultimo tornantino che immette poi sulla parte finale del tracciato. La monoposto andò in mille pezzi ma il pilota miracolosamente riportò solo pochi graffi e saltò solo la gara successiva negli Usa per poi rientrare in gara in Francia la gara dopo.
dal nostro inviato
Paolo Ianieri© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Tutte le minorenni di Silvio Berlusconi 
Dalle carte dell'inchiesta sul Rubygate emerge il nome di una seconda minorenne che ha partecipato alle cene di Arcore. Si chiama Iris Berardi. Era a villa San Martino la notte del 12 dicembre 2009, quando aveva solo 17 anni. Il giorno dopo il Cavaliere fu vittima dell'aggressione da parte di Massimo Tartaglia
Antonio invia il primo sms attorno alle 22 e 48. Si legge: “Ci vediamo?”. E’ il 24 settembre 2010. Iris risponde: “Stiamo iniziando a cenare”. Poi aggiunge: “Più tardi sì ma che regalino ci fai?”. L’altro prova ad azzardare: “Mille euro”. Lei è perentoria: “No tesoro troppo poco mi spiace”. La conversazione lascia spazi risicati all’interpretazione. I magistrati di Milano l’annotano sotto la voce: “Atti da cui si evince l’attività di prostituzione di Iris Berardi“.

In quel settembre, la ragazza di origini brasiliane ha 18 anni. Da lì a pochi mesi, il 21 dicembre ne compirà 19. Sul fatto che faccia la escort gli investigatori non hanno dubbi. Eppure la sua storia arriva da un po’ più lontano. Sì perché lei ad Arcore ci è stata ben ventisette volte. E in un caso, il 13 dicembre 2009, si presenta a villa San Martino ancora prima del suo 18° compleanno. Si tratta del giorno che precede l’aggressione subita dal Cavaliere ad opera dello squilibrato Massimo Tartaglia. Fatti stranoti: lancio della statuetta, premier colpito e corsa al San Raffaele. Ma ora quell’incontro minaccia di complicare ancora di più la situazione di Silvio Berlusconi.

E così, dopo la minorenne Ruby, nell’inchiesta entra un’altra 17enne. Iris, pelle scurissima, capelli neri, figlia di madre brasiliana, ma cresciuta a Forlì, dove viene allevata da mamma Beatrice. A raccontarlo è l’analisi dei tabulati telefonici. Documenti in cui si legge che la Berardi è ad Arcore “tra le ore 03:25 e le ore 09:57 del 13 dicembre 2009″. A otto giorni dal suo 18° anno di età. Di più: i magistrati registrano la sua presenza anche a Porto Rotondo nei pressi di villa La Certosa il 21 novembre “tra le ore 00:54 e le ore 17:33″. Berlusconi però in quell’occasione non c’è.

Da quel momento in poi, comunque, Iris diventerà una delle più assidue ospiti del bunga bunga berlusconiano. Tante le date annotate dai magistrati. Tra queste anche quella del 9 maggio. La stessa sera in cui nelle stanze di Arcore è ospite pure Nadia Macrì. La escort modenese che in un primo momento dice di aver riconosciuto Ruby e di essere stata con lei nell’ufficio di Berlusconi a ritirare denaro per la prestazione sessuale. Non sarà così. L’interrogatorio davanti ai pm la aiuta a fare chiarezza. Nadia spiega: “Gli investigatori mi hanno aiutato a ricostruire le mie deposizioni provando che sono stata ad Arcore a maggio”. Il 9 maggio, appunto, quando non c’è Ruby, ma Iris. E vista la somiglianza tra le due ragazze, può essere che, se la Macrì dice il vero, si sia confusa.

Iris Berardi, dunque. Brasiliana, classe ’91, una madre (naturale) giunta in Italia e subito ritornata al sole di Rio, e un padre italiano, che a Forlì si innamora di Beatrice alla quale affida la piccola Iris. La stessa Beatrice alla quale è indirizzata la lettera di una mamma anonima che le illustra la vera professione della figliastra. Poche parole annotate su un foglia A4 trovato nell’appartamento di via Olgettina 65 dove la ragazza abitava a spese del premier. Leggiamo: “Cara Beatrice mi dispiace presentami in questa modo, ma essendo madre anch’io. Conosco Iris e credo che tu non sappia qual è il suo vero lavoro: la escort. Ti scrivo perché a causa del suo pessimo carattere e della sua avidità di denaro, si sta creando tantissime nemiche. Tu sicuramente più di ogni altra persona sai quanto Iris sia bugiarda, e quindi ogni giustificazione che ti darà, tu saprai darle il giusto peso, ma una cosa è certa: da quando è a Milano, a parte qualche apparizione ad Arcore, ha sempre e solo fatto marchette”.

Il telefono di Iris squilla spesso. Lei risponde sempre. Non si nega. Ascolta le richieste. Valuta. Decide. Come con Ciro. “Sono amico di Carlo di Lecce, è lui che mi ha dato il tuo numero e mi ha detto che ti potevo chiamare”. Ciro è a Milano. Sta al “Galileo di fronte San Babila”. Sotto al Duomo ci è arrivato per lavoro. Appuntamenti, cena. “Ma – dice a Iris – alle dieci e mezzo mi libero”. Poi con un velato imbarazzo: “Volevo solo chiederti ..ehmm tu eventualmente per il…regalo”. La ragazza non fa una piega. Risponde secca: “Sono ottocento”. Ma come, abbozza Ciro, lui sapeva che per una notte si faceva 500. Iris è irremovibile: sono ottocento punto e basta.

Ecco allora chi è veramente una delle frequentatrici di villa San Martino. Iris vede il premier da minorenne, ma anche dopo i 18 anni. Alla feste è quasi sempre presente. Inviti e serate che lei annota minuziosamente nella sua agenda. Decine di pagine messe agli atti dell’inchiesta e che rivelano anche i pagamenti del presidente del Consiglio, oltre, naturalmente, a decine di regali (anche un orologio con la scritta “Al presidente Silvio Berlusconi Campione del Mondo”). Lei è precisa. “Papi 2000″, il 7 marzo e ancora il 13, poi il 5 aprile, il 17, il 25. A gennaio il conto finale raggiunge quota 9.500, 21.000 a febbraio, 7.000 ad aprile.

Il rapporto con il premier è talmente stretto che Iris gli scrive anche una lettera. “Amore inizio questa lettera ringraziandoti di cuore per avermi cambiato la vita, sei una persona buonissima, veramente unica, e io ti voglio veramente tanto bene, ho però un forte bisogno di un lavoro perché in casa a non far nulla dalla mattina fino alla sera, avendo io sempre lavorato, impazzisco e anche perché mantengo praticamente tre famiglie, mia madre con la nonna, mio padre con l’altra nonna e ora mia zia che ha due figli e con un lavoro precario di soli 600 euro mensili pagando un affitto di 450 euro, mi vergogno tantissimo a dover sempre chiedere qualcosa, ma non vorrei mai tornare ad andare a letto con persone che non mi piacciono allora mi rivolgo a te capendo perfettamente che siamo in tante e abbiamo tutte delle esigenze”.

Dopodiché, quando Berlusconi fa capire di voler ridurre il numero delle cene, l’atteggiamento di Iris Berardi cambia radicalmente. “Questo – dice a una delle gemelline De Vivo – vuole ridurre le cene… Va beh insomma le cene possono diminuire, però devi dare una certa stabilità economica… Già ci dà una miseria e in più ci vuol ridurre le cene, è ora che iniziamo a rubare qualcosa dalla casa”, magari “una bottiglia di vino o una sua foto da giovane per poi venderla su ebay a qualche fans”.

La tenegeer insomma si sente tradita. E la sua storia dimostra a quali rischi di ricatto abbia prestato il fianco il premier organizzando cene a cui partecipano ragazze molto giovani. Anche perché Iris e Ruby non erano le sole. Dopo lo scandalo esploso nel 2009 quando Berlusconi fu scoperto frequentare abitualmente Noemi Letizia, il suo stile di vita non è cambiato. E adesso, tra gli investigatori, ci si chiede quando il presidente del Consiglio abbia cominciato a vedere Chiara Danese e Ambra Battilana . Loro due, raccontano gli atti, finiscono ad Arcore quando hanno compiuto 18 anni da appena due mesi.


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RIFORME

Calderoli torna a minacciare elezioni
"Rivedere commissioni o staccare la spina"

Il ministro per la Semplificazione conferma l'impegno preso dal Senatùr dopo che il Colle aveva giudicato "irricevibile" il decreto attuativo del federalismo fiscale. Ma punta il dito sugli equilibri da rivedere negli organismi parlamentari "dopo le mutazioni nella maggioranza". Casini: "Sttaccare la spina? Prenderemmo atto"

ROMA - La Lega torna a minacciare elezioni anticipate. E stavolta lo fa con un ministro che sul tema è stato sempre molto prudente. Secondo Roberto Calderoli dopo quanto avvenuto con il decreto per il federalismo municipale nella Bicamerale "si deve porre il problema della maggioranza oltre che alla Camera e al Senato anche nelle commissioni. Questo è il primo punto da correggere, altrimenti è meglio staccare la spina". Il riferimento del ministro è ovviamente alla approvazione del decreto 1 attuativo del federalismo fiscale in consiglio dei ministri del 3 febbraio, poco ore dopo la bocciatura del provvedimento 2 in una commissione bicamerale ricalcante al suo interno equilibri tra maggioranza e opposizione precedenti la fuoriuscita di Fini dal Pdl e la successiva nascita di Futuro e Libertà.

Detto questo, per il dirigente leghista è chiaro che l'obiettivo del federalismo è prioritario rispetto all'ipotesi di voto anticipato: "La Lega da trent'anni insegue il federalismo e, ragionevolmente, in un paio di mesi la riforma del federalismo fiscale avrà un suo quadro generale. Dopo trent'anni di battaglia, e di fronte a due mesi in più per portare a casa il risultato, la spinta di Bossi ad andare avanti è una scelta di buonsenso".

L'incontro con Napolitano.
"Andremo a parlare con il presidente della Repubblica ma non domani", dice a Sky Tg24 il ministro della Semplificazione: "Noi abbiamo sempre tenuto in grande considerazione il presidente della Repubblica e periodicamente, con Bossi, andiamo ad aggiornarlo sul cammino della riforma".

La spinta di Bossi aveva ripreso vigore subito dopo la nota con cui il Quirinale aveva giudicato "irricevibile" 3

Lo stesso giorno, di fronte all'impasse, Umberto Bossi si affrettava ad annunciare comunicazioni sul decreto alle Camere "la prossima settimana", dopo "una lunga e cordiale telefonata" col capo dello Stato. Il leader della Lega aveva quindi assicurato la sua presenza in Parlamento assieme a Calderoli.

Casini: "Staccare la spina? Ne prenderemmo atto". "Se vogliono staccare la spina non possiamo che prenderne atto con serenità" commenta il leader dell'Udc, ma "bisogna che si decidano a convivere con i numeri che ci sono". "Le elezioni - spiega Casini - sono un evento sempre democratico, tanto più se la maggioranza non riesce a produrre risultati concreti. Per altro non è colpa nostra se la maggioranza si trova a fare i conti con la contabilità parlamentare, essendo partita con 80 parlamentari in più". "Le regole alla Camera - osserva ancora Casini - sono sempre state rispettate, fino ad oggi non c'e stata nessuna forzatura".
 
il decreto sul federalismo fiscale il giorno dopo l'approvazione del provvedimento in consiglio dei Ministri. Approvazione che aveva acceso le rimostranze dell'opposizione, scandalizzata dalla volontà dell'esecutivo di andare avanti ignorando l'orientamento emerso in Parlamento, per una maggiore e condivisa riflessione sulla riforma. Per questo, il 4 febbraio, Napolitano rilevava come non il decreto attuativo del federalismoi fiscale andava respinto "non essendosi con tutta evidenza perfezionato il procedimento per l'esercizio della delega previsto dai commi 3 e 4 dall'art. 2 della legge n. 42 del 2009 che sanciscono l'obbligo di rendere comunicazioni alle Camere prima di una possibile approvazione definitiva del decreto in difformità dagli orientamenti parlamentari".
(07 febbraio 2011)
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Fed Cup, Italia avanti
Battuta 4-1 l'Australia

Le azzurre espugnano Hobart e vanno in semifinale: Schiavone piega Stosur in 3 set per il 2-1 e Pennetta chiude i conti, superando per 2-0 la Groth. Il doppio Errani-Vinci, poi arrotonda il risultato. In aprile la squadra di Barazzutti affronterà la Russia

Pennetta festeggiata dopo il 3-1 da Schiavone e Barazzuti. Ap
Pennetta festeggiata dopo il 3-1 da Schiavone e Barazzuti. Ap
HOBART (Australia), 6 febbraio 2011 - L'Italia si conferma ancora una volta la squadra più forte del mondo, supera in Tasmania l'Australia per 4-1 e vola alle semifinali di Fed Cup. Una trasferta apparentemente difficile si trasforma in una vittoria netta. Lo spauracchio Australia, forte della top ten Samantha Stosur, è spazzato via come un ciclone dalle nostre ragazze che ottengono tre punti su tre nella seconda e ultima giornata di gare.
apre schiavone — La riscossa di Francesca, dopo la deblacle con la Groth, sorprende Samantha Stosur in quella che poteva e doveva essere la rivincita della finale del Roland Garros. Ma la Leonessa non c'è stata a indossare i panni della demotivata e con una condotta di gara assolutamente effervescente ha portato a casa il punto decisivo della sfida. La gara ha preso vigore sul 4 pari del primo set, quando l'azzurra ha salvato due delicatissime palle break con due vincenti. Poi dopo aver mancato due set point sul 5-4, Franci ha giocato un tie-break fantastico, vinto senza sbavature per 7-1. Nel secondo, Sam è tornata più grintosa arpionando con successo alcuni dritti vincenti e la Leonessa è andata sotto un break che non ha saputo recuperare. Sul 5-3 per l'australiana, la pioggia (unita al freddo e al vento) ha interrotto il match per una manciata di minuti senza segnare più di tanto il set vinto poi dalla Stosur per 6-3. Nel terzo la Schiavone ha stretto i denti sull'1-1 annullando cinque palle break, poi sul 5-4 ha avuto tre match point e altri due sul 6-5. Il quinto di questi è stato quello buono, con Francesca che rispondeva in modo aggresivo ponendo fine alle ostilità per 7-6 3-6 7-5 dopo 2 ore e 44 minuti. 
Flavia Pennetta, 28 anni, ha dato il 3-1 decisivo sull'Australia. Ap
Flavia Pennetta, 28 anni, ha dato il 3-1 decisivo sull'Australia. Ap
chiude pennetta — Il punto della vittoria invece lo firma una solidissima Flavia Pennetta che senza sbavature lascia appena 5 game all'australiana di Bratislava Jarmila Groth. La facilità con cui la brindisina sale fino al 4-1 è disarmante. E nel secondo set sono più che sufficienti due break per chiduere la contesa per 6-3 6-2 e consegnare all'Italia il lasciapassare per le semifinali. Nell'inutile doppio conclusivo, Sara Errani e Roberta Vinci hanno battuto Anastasia Rodionova e Rennae Stubbs annullando un match point nel secondo set prima di chiudere per 2-6 7-6 6-4. Per la Vinci è la 16ª vittoria in Fed Cup in 16 match, record assoluto che eguaglia la prestazione dell'indonesiana Angelique Widjaja. Per l'Italia è la prima vittoria sull'Australia in 6 confronti diretti.
semifinali — Sarà la Russia ad affrontare l'Italia in semifinale di Fed Cup. A Mosca le padrone di casa rimontano la Francia da 0-2 a 3-2, aggiudicandosi gli ultimi due singolari con Svetlana Kuznetsova e Anastasia Pavlyuchenkova che poi si impongono anche nel doppio decisivo. La Russia ospiterà le azzurre nel week-end del 16-17 aprile: nel bilancio tra le due nazioni la Russia è in vantaggio per 4-1 ma l'Italia si è aggiudicata l'ultima sfida, disputata due anni fa in semifinale a Castellaneta Marina. Negli altri quarti, la Repubblica Ceca vince 3-2 a Bratislava contro la Slovaccia e il Belgio vince 4-0 ad Anversa contro gli Stati Uniti. Ora si sfideranno a Charleroi (Belgio).
Luca Marianantoni© RIPRODUZIONE RISERVATA

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